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Nikola, i camion a idrogeno finiscono all'asta: il sogno green si scontra con la realtà

di pubblicata il , alle 15:59 nel canale Mercato Green Nikola, i camion a idrogeno finiscono all'asta: il sogno green si scontra con la realtà

Dopo il fallimento di Nikola, oltre 100 camion a idrogeno e componenti per un valore totale di 114 milioni di dollari sono stati messi all’asta. Cosa succede ora?

 
Il sogno di Nikola di rivoluzionare il trasporto pesante con camion a idrogeno si è infranto contro la dura realtà del mercato. Dopo il fallimento dichiarato a febbraio, l’azienda ha ufficialmente messo all’asta i suoi asset più preziosi: oltre 100 camion a idrogeno, componenti, materiali e attrezzature per un valore complessivo di circa 114 milioni di dollari.

Trevor Milton, fondatore di Nikola

La vendita, affidata alla storica casa d’aste Gordon Brothers, rappresenta un passaggio importante nella liquidazione dei beni dell’azienda. L’accordo, siglato presso la corte fallimentare del Delaware, prevede la messa in vendita di 103 camion a celle a combustibile a idrogeno già completati, insieme a una vasta gamma di materiali grezzi, sub-assemblaggi, batterie di ricambio, pneumatici e persino attrezzature per la produzione di idrogeno, alcune delle quali mai utilizzate. Già lo scorso mese, Lucid ha fatto un'offerta per rilevare la fabbrica, oltre che offrire 300 posti ai lavoratori di Nikola

Oltre 100 camion a idrogeno Nikola all’asta dopo il fallimento: cosa succede ora

Se da un lato la tecnologia promette emissioni zero e prestazioni elevate, dall’altro la filiera fatica a decollare, schiacciata da costi elevati, infrastrutture ancora insufficienti e incertezze regolatorie.

Proprio in questi mesi, infatti, il settore sta affrontando nuove sfide politiche: la maggioranza repubblicana alla Camera degli Stati Uniti ha avviato un’offensiva per cancellare gli incentivi finanziari all’idrogeno introdotti dall’amministrazione Biden, nel quadro di un più ampio tentativo di smantellare le politiche climatiche precedenti. Non dimentichiamo che a marzo, il 50% dei camion a idrogeno di Nikola sono stati richiamati a causa di problemi alle celle a combustibile.

L’asta rimane dunque un banco di prova non solo per chi vorrà aggiudicarsi i camion e le tecnologie Nikola, ma anche per l’intero settore dell’idrogeno. La speranza è che questi asset possano trovare nuova vita in mani più solide, contribuendo alla transizione verso una mobilità davvero sostenibile.

7 Commenti
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ilariovs20 Maggio 2025, 19:39 #1
l'Idrogeno era il MELIO non come le pilette.

Infatti Mirai è auto piú venduta al mondo :-))))
TorettoMilano20 Maggio 2025, 20:03 #2
Originariamente inviato da: ilariovs
l'Idrogeno era il MELIO non come le pilette.

Infatti Mirai è auto piú venduta al mondo :-))))


chi loda l'idrogeno per le auto semplicemente da totale priorità al "fare rifornimeno come se fosse un benzina". sfugge ai più come il concetto di rifornimento semplicemente verrà rivoluzionato, ogni parcheggio diventerà un potenziale "benzinaio"
BulletHe@d21 Maggio 2025, 10:00 #3
anche se l'idrogeno sarebbe sulla carta la transizione ecologica meno invasiva per le auto (rimane tutta la struttura con pochi accorgimenti solo al serbatoio e all'iniezione del carburante ma al 95% rimangono auto termiche come quelle attuali) ha il grosso problema di come realizzare il combustibile : la produzione di massa dell'idrogeno è costosissima sia economicamente che energicamente e quindi ne inibisce gli effetti benefici, se invce vogliamoi caricare acqua nei serbatoi delle auto rimane il fatto che fare l'elettrolisi dentro l'auto rimane molto pericoloso in caso di incidente o malfunzionamento del sistema, oramai visto anche i grossi investimente in batterie e motori elettrici si sta chiaramente virando li, nel bene o nel male ovvio ci vuole ancora del tempo per raggiungere quelle tecnologie che permetteranno di fruire dell'elettrico al pari di una termica attuale, ma ci stiamo avvicinando molto, già le autonomie reali iniziano ad essere fruibili non per lunghi viaggi ma almeno per uso casa/lavoro, i tempi di ricarica non sono ancora quelli istantanei che si vociferano ma adesso la maggior parte dei produttori hanno batterie che fanno realisticamente 0-80% in 10-15min con impianti reperibili in giro, poi anche qui andrebbero TUTTE uniformate magari con uno standard unico per prese e potenze elettriche ma credo quello succederà una volta stabilizzate le tecnologie
walterego22122 Maggio 2025, 10:39 #4
Tutta la transizione green è una ubriacatura collettiva.
Gemma7722 Maggio 2025, 13:20 #5
Originariamente inviato da: TorettoMilano
chi loda l'idrogeno per le auto semplicemente da totale priorità al "fare rifornimeno come se fosse un benzina". sfugge ai più come il concetto di rifornimento semplicemente verrà rivoluzionato, ogni parcheggio diventerà un potenziale "benzinaio"


Fregnacce.
Le tue.
Basti pensare a chi abita in centro città senza un garage e vedi che le tue fregnacce prendono il volo come peti sotto il sole d'agosto.
Gemma7722 Maggio 2025, 13:23 #6
Originariamente inviato da: BulletHe@d
anche se l'idrogeno sarebbe sulla carta la transizione ecologica meno invasiva per le auto (rimane tutta la struttura con pochi accorgimenti solo al serbatoio e all'iniezione del carburante ma al 95% rimangono auto termiche come quelle attuali) ha il grosso problema di come realizzare il combustibile : la produzione di massa dell'idrogeno è costosissima sia economicamente che energicamente e quindi ne inibisce gli effetti benefici, se invce vogliamoi caricare acqua nei serbatoi delle auto rimane il fatto che fare l'elettrolisi dentro l'auto rimane molto pericoloso in caso di incidente o malfunzionamento del sistema, oramai visto anche i grossi investimente in batterie e motori elettrici si sta chiaramente virando li, nel bene o nel male ovvio ci vuole ancora del tempo per raggiungere quelle tecnologie che permetteranno di fruire dell'elettrico al pari di una termica attuale, ma ci stiamo avvicinando molto, già le autonomie reali iniziano ad essere fruibili non per lunghi viaggi ma almeno per uso casa/lavoro, i tempi di ricarica non sono ancora quelli istantanei che si vociferano ma adesso la maggior parte dei produttori hanno batterie che fanno realisticamente 0-80% in 10-15min con impianti reperibili in giro, poi anche qui andrebbero TUTTE uniformate magari con uno standard unico per prese e potenze elettriche ma credo quello succederà una volta stabilizzate le tecnologie

0-80% in 10-15min

...
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Ma ci credi davvero alle fregnacce che spari?
E fammi capire, tu hai un veicolo elettrico giusto?
TorettoMilano22 Maggio 2025, 13:28 #7
Originariamente inviato da: Gemma77
Fregnacce.
Le tue.
Basti pensare a chi abita in centro città senza un garage e vedi che le tue fregnacce prendono il volo come peti sotto il sole d'agosto.


ad abitare in centro hai così tante possibilità per muoverti (quantomeno a milano) per cui non vedo quale tipo di ansia si dovrebbe avere con un'auto elettriche. inoltre l'ambiente cittadino è proprio dove l'elettrico esprime il meglio di sè

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