Luca de Meo avverte: "rischio 15 miliardi di euro di multe per i costruttori in Europa"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 09 Settembre 2024, alle 11:04 nel canale MercatoI limiti di emissioni di CO2 che i costruttori devono raggiungere entro il 2025 sono severi, e c'è il rischio che più di un'azienda non riesca a rispettarli
È un periodo decisamente complicato per l'industria automobilistica, soprattutto in Europa. Proprio oggi vi abbiamo parlato delle nuove rimostranze del governo italiano sulle regole decise dalla UE, e dei rischi per un'azienda storica come Volkswagen.
Ma c'è anche una questione prettamente pratica a cui le case automobilistiche che vendono nel mercato europeo devono rispondere, ovvero i limiti di emissioni di CO2 imposti nell'Unione, che per il 2025 scenderanno fino a 93,6 g/km di media per la flotta del singolo costruttore. Come abbiamo imparato negli anni, se non rispettati, questi limiti portano a sanzioni salatissime, e proprio di questo si sta preoccupando Luca de Meo, CEO di Renault che però ricopre anche la carica di presidente dell'Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA).
Abbiamo visto di recente, in un nostro articolo, come vi siano alcuni costruttori sulla buona strada nel rispettare i nuovi limiti, mentre altri hanno ancora tanto lavoro da fare. De Meo avverte che il mancato raggiungimento dei target potrebbe costare ai costruttori fino a 15 miliardi di euro in sanzioni. C'è una scappatoia secondo il presidente, ovvero rinunciare alla produzione di 2,5 milioni di veicoli inquinanti, così da abbassare la media.
Questo perché, sempre secondo quanto afferma de Meo, la crescita dell'elettrico, anche se costante, è troppo lenta, circa la metà di quello che dovrebbe essere per abbassare la media delle emissioni. Si chiede quindi flessibilità, ma che l'Europa non sembra intenzionata a concedere. Anche perché alcuni studi recenti, come quello pubblicato da Transport & Environment, dimostrano che le case avevano tutto il tempo utile per arrivare preparate a questo momento.
Perché si sostiene questo? Il grafico riportato qui sopra mostra che nel momento del bisogno, nonostante tante e continue lamentele, i costruttori sono stati capaci di abbassare repentinamente la media di emissioni, nonostante una crescita dell'elettrico che nei primi tempi era decisamente modesta.
Tutto questo inoltre a scandalo Dieselgate già scoperto, e quindi senza più "l'aiuto" di dispositivi che truccavano le emissioni dei veicoli diesel. Lo stesso grafico, inoltre, mostra come il raggiungimento del target 2025 sia molto vicino, con una quota di elettrico per le nuove vendite pari a solo il 14,6% di media. Con pochi sforzi in più, probabilmente sul fattore prezzo, le multe europee sono facilmente evitabili.
167 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'Euroooopaaa, la grande Europaaaa....quella CACCOLETTA nel mappamondo che sicuramente diventando "grEn" salverà il pianeta teRa dall'armageddon....si vabbeh !
Avanti così. Cosa potrà mai andare storto ?
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Tiè...questo 2035 sarà veramente cruciale e definitivo per il globo terracqueo...
Al massimo ci fottiamo una bella fetta del comparto automobilistico così chi si ritroverà senza lavoro andrà a piedi, o in bicicletta, e non s'inquina...
E per magnare? Checefrega? Sicuramente entro il 2035 ci sarà il reddito universale così du fette di pane e du cipolle si rimedieranno....
Se anche loro devono sottostare a queste regole quale è il problema?
Avanti così. Cosa potrà mai andare storto ?
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Tiè...questo 2035 sarà veramente cruciale e definitivo per il globo terracqueo...
Questo ragionamento, ripetuto più e più volte, è davvero di una banalità disarmante, ed ha un nome preciso: benaltrismo.
Se non iniziamo tutti insieme a migliorare, io singolo non posso farlo per primo? Il fatto che altri (non tutti) tardino è la giustificazione infinita perché io (cioè l'Europa) non faccia mai nulla per primo?
Se non iniziamo tutti insieme a migliorare, io singolo non posso farlo per primo? Il fatto che altri (non tutti) tardino è la giustificazione infinita perché io (cioè l'Europa) non faccia mai nulla per primo?
Il discorso è corretto ma la cosa da chiedersi è giusto immolarsi per gli altri, con la speranza che lo facciano anche loro?
Perchè se per raggiungere gli obiettivi fissati (non parlo solo di auto) distruggi l'economia di un continente mi aspetto che lo facciano anche gli altri, sarebbe piuttosto fastidioso che oltre a diventare i nuovi poveri mondiali, il pianeta continuasse a peggiorare.
Dici a me? Intendo le emissioni delle auto. Passare all'elettrico non le fa diminuire, almeno fino a quando l'energia impiegata non sara' tutta rinnovabile.
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