Milano tra le città più inquinate del mondo: solo in Asia livelli di smog simili
di Rosario Grasso pubblicata il 19 Febbraio 2024, alle 11:31 nel canale Energie Rinnovabili![Milano tra le città più inquinate del mondo: solo in Asia livelli di smog simili](/i/n/iqair_720.jpg)
IQAir è un'azienda svizzera specializzata in soluzioni per il monitoraggio della qualità dell'aria. In particolare, aggiorna in tempo reale una piattaforma con dati provenienti dalle principali metropoli mondiali.
219 Commenti
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complice il tempo che non mi ha permesso di muovermi in bici, giusto oggi mi sono detto... ma si dai, rispolveriamo il completo.
pantaloni, ale!
camicia, va beh è una maglietta con bottoni, checcevo?
crava... arrrghhhh!!! mi sto impiccando da solo!!!
a quel punto di giacca e scarpe stringate manco me ne sono accorto, tanto poco era l'ossigeno che superava la carotide :\
cazzarola, il vero payoff di due anni di lockdown è stato l'abbandono del dresscode.
quest'anno a luglio potrei quasi osare i bermuda
interessante come dentro al chiuso hanno trovano dei valori già altini sia di pm10 che 2,5...
poi rifatto la misura aprendo le finestre ed i valori sono schizzati in alto, ma non hanno precisato in quale zona si trovavano se era molto trafficato...
ah, e mi sembra che hanno pure detto che i pm2,5 sono + pericolosi dei pm10....quindi, è veramente meglio un'auto col fap che emette i soli pm2,5 ?
se mi dici che l'alternativa è stare in affitto fino all'ultimo giorno di vita, mi spieghi dal punto di vista finanziario dove starebbe la convenienza se ti ritrovi comunque a non riuscire a risparmiare nulla e anzi, con il rischio che non ti rinnovano l'affitto oppure che diventa troppo alto per il tuo reddito?
tantovale vivere in una casa diroccata/inefficiente che hai già pagato, fino alla morte.
Una casa di proprietà a debito comporta un costo totale superiore a una casa di affitto quindi ipotizzando un piano finanziario sensato soprattutto in certe zone d'Italia è più vantaggioso vivere almeno la prima parte della vita in affitto e utilizzare il risparmio per avere maggiori entrate con investimenti mirati piuttosto che avere un mutuo specialmente ai tassi attuali con cui di fatto è come comprare una casa e mezzo (un mutuo di 200.000€ a 20 anni oggi comporta circa 90.000€ di interessi pari a circa il 45% del capitale mutuato). Inoltre avendo casa di proprietà devi includere tutti i balzelli che essa comporta per piccoli e grandi lavori che in 20 anni sono inevitabili o quasi.
Di fatto quindi avresti più reddito e maggiore qualità di vita anche restando a vita in affitto paradossalmente e il guadagno patrimoniale a cui molti si appellano (ho una casa, domani la rivendo) è spesso illusorio perché a conti fatti sostanzialmente ti ritroveresti quando va bene allo stesso livello che avresti risparmiato stando in affitto oppure in certi casi meno.
Senza contare infine che spesso questa mentalità di legarsi a un territorio spessissimo per nascita e non per convenienza comporta anche che persone che altrove potrebbero avere carriere o comunque lavori migliori in virtù della casa rimangono ancorati a realtà territoriali fallimentari e si precludono opportunità.
Se ti interessa l'argomento provo a cercarti un interessante studio che ci proposero anni fa che esaminava proprio come
chiedo, no polemica, sono ignorante a riguardo.
Il mondo anglosassone ha un approccio in generale alla vita completamente diverso dal nostro. Per farti un esempio per loro è quasi impensabile l'idea di trascorrere la vita in un posto e un appartenente alla classe media già di base parte dall'idea che per carriera si sposterà e quindi è poco propenso ad avere un immobile di proprietà fisso.
È anche vero che le classi sociali sono un po' più estreme nel senso che, se mi passi la metafora, c'è meno sfumatura e passi dall'operaio che vive in case dove noi probabilmente non metteremmo piede o quasi a casa che per loro sono "normali" che per noi sarebbero giganti.
Oltre a questo è diversa anche la dinamica della casa... se vedi qualche trasmissione made in USA o UK sulle case ti accorgi che loro sostanzialmente ristrutturano ogni 3x2 perché son case di legno con pareti vuote. Non dico che solo nelle metropoli trovi cemento come da noi ma poco ci manca.
Per sintesi in generale nel mondo anglosassone e relative colonie spesso si ha una visione della vita dinamica in cui vai dove ti merita stare. Quindi anche l'approccio all'immobile è mooolto relativo.
Un'altra differenza importante è che in Italia i proprietari di casa sono in larghissima parte persone che comprano un immobile per abitarci. Nel mondo anglosassone una percentuale importante dei proprietari di casa è proprietaria per investimento quindi rimane in affitto e affitta a sua volta.
Un paragone diretto è quindi molto difficile perché non basta paragonare quante persone sono proprietarie di un immobile ma anche lo scopo di tale proprietà.
È stato interessante il momento dove sono stati analizzati i dati della componente tossica e cancerogena delle polveri sottili con l'apparecchieto dedicato.
Sul comignolo di una abitazione la parte più tossica e cancerogena era del 18%. Dal tubo di scarico dell'auto (che non ero certo vecchia da quanto si è visto) arrivava al 72%.
Questo se non altro conferma che non è poi così sbagliato fermare le auto prima, e invitare la gente ad abbassare il riscaldamento dopo.
Infatti, nelle zone a traffico limitato, il contenuto delle sostanza tossiche e cancerogene viene ridotto del 47%. A leggere certi sedicenti esperti sul webbe e sui vari social pare che fermare le auto nei centri storici non serva a nulla. I fatti del servizio di ieri sera invece hanno dimostrato esattamente il contrario.
Sul riscaldamento poi, ci sarebbero da fare multe a profusione a tutti, negozi in primis.
Non è possibile vedere dipendenti in maniche corte all'interno con temperature di 24°.
Come è una cosa che non dovrebbe esistere per nessuna ragione al mondo che un negozio tenga aperte le porte di entrata con la scusa idiota che così la gente entra più facilmente.
Ma non stupisce tutto questo. Se già negli uffici preposti ai controlli le temperature sono superiori ai 21°, c'è da chiedersi come gli stessi uffici avrebbero la faccia tosta di andare in giro per la città a fare i controlli quando loro stessi per primi non rispettano quello che è il buon senso.
Nello stesso ufficio del sindaco Sala, intervistato per l'occasione, la temperatura superava i 21°. Della serie: diamo il cattivo esempio....
Per chi si fosse perso il servizio, lascio il link per rivederlo...
https://www.iene.mediaset.it/video/...o_1315074.shtml
interessante come dentro al chiuso hanno trovano dei valori già altini sia di pm10 che 2,5...
poi rifatto la misura aprendo le finestre ed i valori sono schizzati in alto, ma non hanno precisato in quale zona si trovavano se era molto trafficato...
ah, e mi sembra che hanno pure detto che i pm2,5 sono + pericolosi dei pm10....quindi, è veramente meglio un'auto col fap che emette i soli pm2,5 ?
Il problema delle pm2.5 è sempre, come al solito, limitato ad alcune aree urbane. Quindi le azioni vanno circoscritte, visto che hanno un impatto enorme sull'economia di un paese. La maggiorparte dell'italia non ha alcun problema con le emissioni inquinanti, nonostante non ci sia alcun tipo di limitazione.
È stato interessante il momento dove sono stati analizzati i dati della componente tossica e cancerogena delle polveri sottili con l'apparecchieto dedicato.
Sul comignolo di una abitazione la parte più tossica e cancerogena era del 18%. Dal tubo di scarico dell'auto (che non ero certo vecchia da quanto si è visto) arrivava al 72%.
Questo se non altro conferma che non è poi così sbagliato fermare le auto prima, e invitare la gente ad abbassare il riscaldamento dopo.
Infatti, nelle zone a traffico limitato, il contenuto delle sostanza tossiche e cancerogene viene ridotto del 47%. A leggere certi sedicenti esperti sul webbe e sui vari social pare che fermare le auto nei centri storici non serva a nulla. I fatti del servizio di ieri sera invece hanno dimostrato esattamente il contrario.
Sul riscaldamento poi, ci sarebbero da fare multe a profusione a tutti, negozi in primis.
Non è possibile vedere dipendenti in maniche corte all'interno con temperature di 24°.
Come è una cosa che non dovrebbe esistere per nessuna ragione al mondo che un negozio tenga aperte le porte di entrata con la scusa idiota che così la gente entra più facilmente.
Ma non stupisce tutto questo. Se già negli uffici preposti ai controlli le temperature sono superiori ai 21°, c'è da chiedersi come gli stessi uffici avrebbero la faccia tosta di andare in giro per la città a fare i controlli quando loro stessi per primi non rispettano quello che è il buon senso.
Nello stesso ufficio del sindaco Sala, intervistato per l'occasione, la temperatura superava i 21°. Della serie: diamo il cattivo esempio....
Per chi si fosse perso il servizio, lascio il link per rivederlo...
https://www.iene.mediaset.it/video/...o_1315074.shtml
Ma fate quello che vi pare, basta che vi limitiate a farlo li, non in tutta italia. E' un problema locale che non riguarda tutti. I valori in tutta italia sono molto al di sotto delle soglie.
Non è che si possa declinare in questo modo eh.
Prima di tutto il fatto che non si superi limiti decisi arbitrariamente non significa che non ci sia un problema dato anche che il limite di legge e il limite di concentrazione che può causare conseguenze alla vita sono spesso diversi e quest'ultimo MOLTO più basso di quello di legge.
Quindi semplicemente dire "eh ma siamo sotto i limiti" non è che equivale a dire che non ci sono problemi o che non ci sono conseguenze. Sotto i limiti significa solo che sei entro la legalità e basta.
Se ancora non è chiaro che dobbiamo tutti far fronte all'inquinamento perché il problema è di tutti anche se momentaneamente alcune zone stanno meglio di altre veramente non c'è speranza.
Quest'anno sostanzialmente per ora non c'è stato un inverno ma un lungo autunno e tra poco rischiamo di avere già temperature estive.
Quindi qualsiasi e ripeto qualsiasi riduzione di CO2 e degli altri inquinanti è da perseguire anche se incidesse per lo 0,00001% delle emissioni.
Prima di tutto il fatto che non si superi limiti decisi arbitrariamente non significa che non ci sia un problema dato anche che il limite di legge e il limite di concentrazione che può causare conseguenze alla vita sono spesso diversi e quest'ultimo MOLTO più basso di quello di legge.
Quindi semplicemente dire "eh ma siamo sotto i limiti" non è che equivale a dire che non ci sono problemi o che non ci sono conseguenze. Sotto i limiti significa solo che sei entro la legalità e basta.
Non sono limiti arbitrari, sono stati stabiliti in base alla pericolosita' dell'esposizione. Pretendere le stesse anzioni drastiche di un territorio dove i limiti sono sempre ampiemente superati ogni giorno dell'anno anche dove questi limiti non vengono mai superati ha senso solo se non hanno altri impatti. Ma sono azioni che possono mettere in ginocchio un paese. Quindi no, non e' un approccio corretto.
No, non e' "momentaneamente". E' "solo" in alcune zone. E' sempre stato cosi' e continuera' ad essere cosi'. Non c'e' ragione perche' la situazione cambi.
Quindi qualsiasi e ripeto qualsiasi riduzione di CO2 e degli altri inquinanti è da perseguire anche se incidesse per lo 0,00001% delle emissioni.
Non si parla di CO2, ma di particolato. Per la co2 il discorso e' diverso che riguarda la produzione di energia.
Mi spiace deluderti ma non è così. Controlla pure eh ci mancherebbe ma sono innumerevoli i casi in cui la legge ha ritoccato al rialzo i limiti semplicemente per questioni economiche (costi di intervento) e non per motivi medico-scientifici.
E secondo te con quale esercito riusciresti a fare e regolamentare una miriade di zone tutte con regolamenti e regole diverse? Ma soprattutto t'immagini i costruttori... a Milano magari solo auto elettrica ma a Roma anche ibrida con i dispositivi X e Y mentre a Palermo ibrida con dispositivo Z. Sarebbe il caos e sostanzialmente i costruttori non saprebbero più come gestire la produzione.
Una legislazione uniforme ovunque serve a rendere remunerativo produrre auto che rispettino le regole più basse.
Questo sulla base delle convinzioni di? Perché a che ne sappia io tutti concordano che mantenendo gli attuali livelli di inquinamento dove prima e dove dopo ma la qualità dell'aria peggiorerà ovunque. Ci sono studi dove hanno trovato cambiamenti legati all'inquinamento carotando il ghiaccio antartico e secondo te non arriva niente a pochi Km di distanza?
Si parla di tutto perché anche questa mentalità di affrontare un problema alla volta come se fossero scollegati è profondamente sbagliata.
Ovvio che è un problema localizzato.
Con la pioggia e il vento il problema si sposta altrove, non si risolve.
Se vado nella seconda casa al mare respirio aria pulita 365gg/anno.
E infatti, dove vado, non c'è alcun limite sui mezzi che possono circolare e probabilmente non ci sarà neppure dopo il 2035 quando i motori termici non verranno più prodotti.
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