Da rifiuto a risorsa, ecco come l'Australia intende recuperare i vecchi pannelli solari

di pubblicata il , alle 13:22 nel canale Energie Rinnovabili Da rifiuto a risorsa, ecco come l'Australia intende recuperare i vecchi pannelli solari

I ricercatori dell’Università del Nuovo Galles del Sud hanno respinto l’ipotesi secondo cui i pannelli solari a fine vita potrebbero creare una 'montagna di rifiuti' in Australia, affermando invece che diverranno preziosi serbatoi di materiale per la produzione futura

 
29 Commenti
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Doraneko06 Febbraio 2024, 22:42 #11
Originariamente inviato da: Notturnia
Ma allora a studi siamo più bravi in Europa.. abbiamo studiato tutto.. e fatto niente….


È il pensiero che conta
nosio07 Febbraio 2024, 04:08 #12
teoricamente puoi usare i pannelli per ben oltre 30 anni.
alcuni studi hanno verificato che la maggior parte dei pannelli di impianti di 35 anni hanno ancora una produzione superiore all'80%, alcuni anche a 93%...
logicamente pannelli che avevano una tecnologia di quel periodo, quindi con un rendimento non certo elevato come quelli di oggi, ma pur sempre sfruttabile.

anche se fosse il 50% di rendimento della una resa di un pannello di 35 anni fa, e anche se consideri solo la metà dei pannelli che non hanno danni a nessuna cella, sarebbero inconvenienti per un'abitazione (troppa poca energia e spesso, con impossibilità di installare pannelli aggiuntivi), ma non per un impianto a terra (hanno tanto deserto in Australia) o direttamente off-shore...

in pratica utilizzi l'energia dei pannelli ancora sfruttabili per rigenerare quelli ormai inutilizzabili.

ed è una cosa che stanno già mettendo in opera, in realtà...
CYRANO07 Febbraio 2024, 04:23 #13
Originariamente inviato da: biometallo
Alle elementari mi dissero che l'Australia era l'isola più grande al mondo, ma a fare una breve ricerca online pare che ci sia chi vorrebbe "squalificarla" in quanto continente lasciando al primo posto la Groellandia

https://www.geopop.it/qual-e-lisola...-identificarla/


Mettendo le i puntini sulle o, allora l'isola più grande del mondo é l'antartide...


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Notturnia07 Febbraio 2024, 07:00 #14
Originariamente inviato da: nosio
teoricamente puoi usare i pannelli per ben oltre 30 anni.
alcuni studi hanno verificato che la maggior parte dei pannelli di impianti di 35 anni hanno ancora una produzione superiore all'80%, alcuni anche a 93%...
logicamente pannelli che avevano una tecnologia di quel periodo, quindi con un rendimento non certo elevato come quelli di oggi, ma pur sempre sfruttabile.

anche se fosse il 50% di rendimento della una resa di un pannello di 35 anni fa, e anche se consideri solo la metà dei pannelli che non hanno danni a nessuna cella, sarebbero inconvenienti per un'abitazione (troppa poca energia e spesso, con impossibilità di installare pannelli aggiuntivi), ma non per un impianto a terra (hanno tanto deserto in Australia) o direttamente off-shore...

in pratica utilizzi l'energia dei pannelli ancora sfruttabili per rigenerare quelli ormai inutilizzabili.

ed è una cosa che stanno già mettendo in opera, in realtà...


Mi piace il tuo “teoricamente” .. nella realtà noi abbiamo già impianti del 2012 che sono una schifezza ma che non vengono sostituiti per via del conto energia che li remunera 4 volte il reale valore e quindi sono li a marcire producendo molto poco nonostante tutte le teorie..
Per non parlare di ottimizzatori che si rompono ogni due per tre lasciando pannelli non funzionanti o di inverter che si guastano ogni anno nonostante siano blasonati.

Non abbiamo molti impianti in gestione e quindi diciamo che siamo solo sfortunati ma a livello industriale, dove si mettono più di 10-20 pannelli su un tetto (credo che l’impianto più grande che abbiamo ne abbia quasi 10 mila) è una discreta tristezza per quanta manutenzione richiedono questi impianti per poter mantenere la curva di efficienza prevista e no.. un impianto che perde il 50% di efficienza si butta e non si mette altrove perchè costa farlo lavorare.. se poi fosse offshore sarebbe un’isola di immondizia che fluttua sul mare senza produrre grandi risultati.

Senza parlare degli eventi atmosferici di questi ultimi periodi e di quanti pannelli sono stati danneggiati dalle grandinate.

Quando gli impianti scendono all’80% di efficienza dalle attuali potenze di 430W è un conto ma quando scendono dai vecchi 215W a 150W (e lo fanno..) beh.. la gente pensa di dargli il volo e cambiarli con quelli nuovi visto le rogne ma non lo fanno per i 430€/MWh di regalo che viene dal GSE..


Sai impianti che dovrebbero fare rewamping in Italia e che non lo fanno per le speculazioni che ci sono sotto

Se in Australia possono riempire l’ambiente di pannelli esausti non so ma mi fa strano pensare di dare una seconda vita ad oggetti che costano di più come smonta-monta-manutenzione rispetto alla resa che possono dare
Doraneko07 Febbraio 2024, 08:26 #15
Originariamente inviato da: Notturnia
Mi piace il tuo “teoricamente” .. nella realtà noi abbiamo già impianti del 2012 che sono una schifezza ma che non vengono sostituiti per via del conto energia che li remunera 4 volte il reale valore e quindi sono li a marcire producendo molto poco nonostante tutte le teorie..
Per non parlare di ottimizzatori che si rompono ogni due per tre lasciando pannelli non funzionanti o di inverter che si guastano ogni anno nonostante siano blasonati.

Non abbiamo molti impianti in gestione e quindi diciamo che siamo solo sfortunati ma a livello industriale, dove si mettono più di 10-20 pannelli su un tetto (credo che l’impianto più grande che abbiamo ne abbia quasi 10 mila) è una discreta tristezza per quanta manutenzione richiedono questi impianti per poter mantenere la curva di efficienza prevista e no.. un impianto che perde il 50% di efficienza si butta e non si mette altrove perchè costa farlo lavorare.. se poi fosse offshore sarebbe un’isola di immondizia che fluttua sul mare senza produrre grandi risultati.

Senza parlare degli eventi atmosferici di questi ultimi periodi e di quanti pannelli sono stati danneggiati dalle grandinate.

Quando gli impianti scendono all’80% di efficienza dalle attuali potenze di 430W è un conto ma quando scendono dai vecchi 215W a 150W (e lo fanno..) beh.. la gente pensa di dargli il volo e cambiarli con quelli nuovi visto le rogne ma non lo fanno per i 430€/MWh di regalo che viene dal GSE..


Sai impianti che dovrebbero fare rewamping in Italia e che non lo fanno per le speculazioni che ci sono sotto

Se in Australia possono riempire l’ambiente di pannelli esausti non so ma mi fa strano pensare di dare una seconda vita ad oggetti che costano di più come smonta-monta-manutenzione rispetto alla resa che possono dare


This! Il lavoro che c'è dietro all'installazione/(ri)utilizzo di certe costa più che non le cose stesse, è molto più conveniente buttare via tutto e ricomprare nuovo. Per fare degli esempi, è per questo motivo che la riparazione di elettrodomestici è sempre meno frequente, i pezzi di ricambio ed il lavoro costano troppo rispetto al valore dell'elettrodomestico, oltre al fatto che si corre il rischio di dover sistemare qualcos'altro dopo poco. Idem per le automobili: il costo di far mettere al meccanico le mani sotto al cofano è tale che spesso, se si rompe qualcosa, gli si fanno cambiare anche pezzi non ancora rotti/usurati perché "già che ci siamo" e l'utilizzo di roba usata è spesso poco conveniente.
Con il riciclo ed il recupero di alcuni materiali è la stessa cosa, costa meno estrarli da zero. Finché si parla di recuperare il metallo da telai, tubi, ecc... può essere senz'altro conveniente, quando invece si tratta di aver a che fare con materiali compositi ed altre porcherie invece no. Se rendessero obbligatorio il riciclo di questi materiali e l'acquisto di roba proveniente da filiere che usano materiale riciclato, probabilmente il costo di pannelli fotovoltaici, pale eoliche, ecc... salirebbe a tal punto che la transazione green si bloccherebbe. Oppure noi diventeremmo scemi per star dietro a ste cose, in Cina invece se ne sbatterebbero e venderebbero (a costi maggiorati) a noi roba normale passata per riciclata, ad altri roba normale a prezzi normali
Notturnia07 Febbraio 2024, 09:22 #16
Originariamente inviato da: Doraneko
This! Il lavoro che c'è dietro all'installazione/(ri)utilizzo di certe costa più che non le cose stesse, è molto più conveniente buttare via tutto e ricomprare nuovo. Per fare degli esempi, è per questo motivo che la riparazione di elettrodomestici è sempre meno frequente, i pezzi di ricambio ed il lavoro costano troppo rispetto al valore dell'elettrodomestico, oltre al fatto che si corre il rischio di dover sistemare qualcos'altro dopo poco. Idem per le automobili: il costo di far mettere al meccanico le mani sotto al cofano è tale che spesso, se si rompe qualcosa, gli si fanno cambiare anche pezzi non ancora rotti/usurati perché "già che ci siamo" e l'utilizzo di roba usata è spesso poco conveniente.
Con il riciclo ed il recupero di alcuni materiali è la stessa cosa, costa meno estrarli da zero. Finché si parla di recuperare il metallo da telai, tubi, ecc... può essere senz'altro conveniente, quando invece si tratta di aver a che fare con materiali compositi ed altre porcherie invece no. Se rendessero obbligatorio il riciclo di questi materiali e l'acquisto di roba proveniente da filiere che usano materiale riciclato, probabilmente il costo di pannelli fotovoltaici, pale eoliche, ecc... salirebbe a tal punto che la transazione green si bloccherebbe. Oppure noi diventeremmo scemi per star dietro a ste cose, in Cina invece se ne sbatterebbero e venderebbero (a costi maggiorati) a noi roba normale passata per riciclata, ad altri roba normale a prezzi normali


io non vedo l'ora di vedere un business plan di una ditta che ricicla e produce pannelli FV per capire il costo di un pannello riciclato e il costo di un pannello ex-novo .. ma non mi risulta che ci siano ancora aziende che producono da pannelli riciclati..
zappy07 Febbraio 2024, 10:01 #17
Originariamente inviato da: Notturnia
che forte.. in pratica hanno capito che stanno per avere un problema e ancora non hanno fatto niente..

sono come noi italiani..

è il giusto approccio scientifico. Prevedi il problema e pensi ad una soluzione prima che il problema si verifichi.

Esattamente quello che in italia NON si fa mai, perchè è più remunerativo per i ladri ed i loro "consulenti" avere emergenze continue.

Poi se qualcuno appartiene alla categoria di quelli che mangiano sui problemi, allora capisco che costui critichi sempre per partito preso tutto ed il contrario di tutto...
biometallo07 Febbraio 2024, 10:45 #18
Originariamente inviato da: CYRANO
Mettendo le i puntini sulle o, allora l'isola più grande del mondo é l'Antartide


No perché l'Antartide è sicuramente un continente e quindi squalificato, mentre l'Australia è borderline, come già detto il continente sarebbe l'Oceania di cui l'Australia ne è solo una parte... il 90%, ma comunque una parte, o così me lo spiegarono tanti anni fa, oggi però le regole devono essere cambiate oppure la Groenlandia avrà vinto il ricorso al TAR, perché vedo che anche wikipedia non considera l'Australia come isola ma come "massa continentale".

https://it.wikipedia.org/wiki/Isole_per_superficie
Notturnia07 Febbraio 2024, 11:15 #19
Originariamente inviato da: zappy
è il giusto approccio scientifico. Prevedi il problema e pensi ad una soluzione prima che il problema si verifichi.

Esattamente quello che in italia NON si fa mai, perchè è più remunerativo per i ladri ed i loro "consulenti" avere emergenze continue.

Poi se qualcuno appartiene alla categoria di quelli che mangiano sui problemi, allora capisco che costui critichi sempre per partito preso tutto ed il contrario di tutto...


ora io non so in che mondo vivi tu ma non lo sai che esiste una normativa da oltre 20 anni per queste cose ?..
non serve PREVEDERE come dici tu perchè c'è tanto di normativa di settore per lo smaltimento dei rifiuti elettronici e quando sono stati fatti i primi tetti FV oltre 20 anni fa questo problema già si sapeva..

ora se tu cadi dalle nuvole adesso e pensi che l'Australia sia brava perchè PREVEDE un problema che TUTTI sanno da 20 anni a questa parte allora sei messo molto ma molto male..

so che il tuo settore NON è quello dell'Energia ma sappi che non serviva la previsione mirabolante con 20 anni di ritardo.. lo sanno tutti ma nessuno, neanche l'Australia, sta muovendo un dito OGGI perchè fino a che non c'è il problema NON si spendono soldi per risolverlo.. come non fanno niente per le batterie delle auto etc..

stiamo ancora aspettando i centri di riciclaggio delle batterie dei cellulari che sono in giro da oltre 30 anni..

suvvia.. di che stai parlano ??? PREVEDERE una cosa prevista 20 anni fa ?

tu appartieni alla categoria di quelli che mangiano sui forum che critichi gli altri ?

se davi dando a me del ladro scivoli facile.. certe offese puoi lanciarle da mattina a sera a chi ha la coscienza a posto
Doraneko07 Febbraio 2024, 13:26 #20
Originariamente inviato da: zappy
è il giusto approccio scientifico. Prevedi il problema e pensi ad una soluzione prima che il problema si verifichi.

Esattamente quello che in italia NON si fa mai, perchè è più remunerativo per i ladri ed i loro "consulenti" avere emergenze continue.

Poi se qualcuno appartiene alla categoria di quelli che mangiano sui problemi, allora capisco che costui critichi sempre per partito preso tutto ed il contrario di tutto...


Nel linguaggio moderno "soluzione" significa risolvere un problema senza doverci perdere economicamente. Se la materia prima per fare un pannello FV costa meno estratta in miniera rispetto a comprarla dall'impianto di riciclaggio, riciclare i pannelli fotovoltaici per ottenerne i materiali non è una soluzione.
Sta cosa c'è da sempre anche in altri ambiti, anche nell'energia fossile. Per farti un esempio, i paesi ricchi dì petrolio sono "ricchi" soltanto perché hanno tantissimo petrolio "economico", cioè che riescono a vendere a prezzi competitivi. Molti paesi hanno petrolio ma non estraibile in quantità e con metodi economicamente vantaggiosi. Se il petrolio arrivasse a $1000 al barile probabilmente ci si metterebbe a trivellare anche nel Colosseo.

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