Nicola Armaroli demolisce le fake news sulle auto elettriche (per l'ennesima volta) | Video
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 28 Febbraio 2023, alle 18:32 nel canale Auto ElettricheIl ricercatore del CNR Nicola Armaroli spiega e smonta tutte le fake news e le bufale sull'auto elettrica, che stanno esplodendo online nell'ultimo periodo. Un video che tutti dovrebbero guardare e capire
328 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNo il confronto va fatto con situazioni reali, se effettivamente esiste un modo per fare lo stesso viaggio in elettrico spendendo molto meno del diesel anzichè molto più come è stato detto nell'articolo bisogna farlo presente altrimenti è disinformazione faziosa.
si ho studiato.
E no, il problema non è l'efficenza quanto la capacità di immagazzinamento e la disponibilità continua.
Senza contare che la corrente in fase di distribuzione ha cmq perdite.
L'idrogeno una volta prodotto quasi zero.
E sputate sull'idrogeno quando al vs corrente è cmq prodotta da metano e carbone....
Vatti a studiare - per davvero - i problemi relativi a produzione, trasporto, immagazzinamento ed uso dell'idrogeno, poi torna pure qui a commentare.
Se persino quel folle di Musk ha parlato di "fool cells"... Qualcosa vorrà pur dire.
Il problema é che nessuno vuole rinunciare al comfort e quindi potenziare il trasporto pubblico é inutile e non redditizio
si ho studiato.
E no, il problema non è l'efficenza quanto la capacità di immagazzinamento e la disponibilità continua.
Senza contare che la corrente in fase di distribuzione ha cmq perdite.
L'idrogeno una volta prodotto quasi zero.
E sputate sull'idrogeno quando al vs corrente è cmq prodotta da metano e carbone....
L'idrogeno è già morto, e il motivo è semplice, l'idrogeno non è un carburante, in quanto non facilmente disponibile in natura, ma solo un intermediario tra la produzione di energia e il suo consumo.
Al momento è prodotto a partire dagli idrocarburi, per cui utilizzarlo è esattamente uguale all'utilizzo degli altri combustibili fossili, solo che è molto più difficile estrarlo, è molto più difficile distribuirlo ed è molto più difficile conservarlo rispetto ai soliti carburanti e inoltre è meno efficiente perché la benzina è prodotta direttamente dal frazionamento del petrolio, mentre per ricavare l'idrogeno bisogna usare procedimenti chimici estremamente inquinanti.
Il suo breve momento di gloria arriva nei primi anni 2000 perché si pensava che si potesse trovare un modo di produrlo per elettrolisi con un costo competitivo, e che le batterie fossero troppo pesanti e troppo poco capienti per consentire un' autonomia decente per una vettura.
Un analogo breve momento di gloria ce l'ha avuto l'aria compressa.
I problemi per l'idrogeno sono stati da una parte il fallimento nel trovare un sistema ecologico ed efficiente per la produzione, dall'altra le batterie sono migliorate tantissimo, alzando di parecchio l'asticella delle prestazioni e dell'autonomia tagliando fuori tutte le tecnologie che prevedevano la trasformazione dell'elettricità in un mezzo di trasmissione dell'energia alternativo alle batterie
Al momento è prodotto a partire dagli idrocarburi, per cui utilizzarlo è esattamente uguale all'utilizzo degli altri combustibili fossili, solo che è molto più difficile estrarlo, è molto più difficile distribuirlo ed è molto più difficile conservarlo rispetto ai soliti carburanti e inoltre è meno efficiente perché la benzina è prodotta direttamente dal frazionamento del petrolio, mentre per ricavare l'idrogeno bisogna usare procedimenti chimici estremamente inquinanti.
Il suo breve momento di gloria arriva nei primi anni 2000 perché si pensava che si potesse trovare un modo di produrlo per elettrolisi con un costo competitivo, e che le batterie fossero troppo pesanti e troppo poco capienti per consentire un' autonomia decente per una vettura.
Un analogo breve momento di gloria ce l'ha avuto l'aria compressa.
I problemi per l'idrogeno sono stati da una parte il fallimento nel trovare un sistema ecologico ed efficiente per la produzione, dall'altra le batterie sono migliorate tantissimo, alzando di parecchio l'asticella delle prestazioni e dell'autonomia tagliando fuori tutte le tecnologie che prevedevano la trasformazione dell'elettricità in un mezzo di trasmissione dell'energia alternativo alle batterie
Ma a parte Beppe Grillo e qualche altro fuffaro ha davvero creduto nell'auto ad aria compressa?
Al momento è prodotto a partire dagli idrocarburi, per cui utilizzarlo è esattamente uguale all'utilizzo degli altri combustibili fossili, solo che è molto più difficile estrarlo, è molto più difficile distribuirlo ed è molto più difficile conservarlo rispetto ai soliti carburanti e inoltre è meno efficiente perché la benzina è prodotta direttamente dal frazionamento del petrolio, mentre per ricavare l'idrogeno bisogna usare procedimenti chimici estremamente inquinanti.
Il suo breve momento di gloria arriva nei primi anni 2000 perché si pensava che si potesse trovare un modo di produrlo per elettrolisi con un costo competitivo, e che le batterie fossero troppo pesanti e troppo poco capienti per consentire un' autonomia decente per una vettura.
Un analogo breve momento di gloria ce l'ha avuto l'aria compressa.
I problemi per l'idrogeno sono stati da una parte il fallimento nel trovare un sistema ecologico ed efficiente per la produzione, dall'altra le batterie sono migliorate tantissimo, alzando di parecchio l'asticella delle prestazioni e dell'autonomia tagliando fuori tutte le tecnologie che prevedevano la trasformazione dell'elettricità in un mezzo di trasmissione dell'energia alternativo alle batterie
Aggiungo per spiegare ai "testoni":
Supponiamo di produrre 10 kWh di energia elettrica con un impianto fotovoltaico (quindi pulita).
Come posso usarla?
a) Ci alimento direttamente un'auto elettrica, con un motore di efficienza pari al 90% (volutamente bassa per essere conservativi). Alle ruote arrivano 9 kWh di energia meccanica.
b) Li uso per produrre idrogeno. Serve un elettrolizzatore con efficienza del 60%. Quindi mi restano solo 6 kWh di "idrogeno". Uso l'idrogeno così prodotto per alimentare una auto dotata di cella a combustibile, con efficienza del 60%. Alle ruote arrivano 3.6 kWh di energia meccanica.
La termodinamica non è un'opinione. Per non parlare del fatto, poi, che l'energia elettrica è semplice da convertire, trasportare, immagazzinare; l'idrogeno, proprio no.
Supponiamo di produrre 10 kWh di energia elettrica con un impianto fotovoltaico (quindi pulita).
Come posso usarla?
a) Ci alimento direttamente un'auto elettrica, con un motore di efficienza pari al 90% (volutamente bassa per essere conservativi). Alle ruote arrivano 9 kWh di energia meccanica.
b) Li uso per produrre idrogeno. Serve un elettrolizzatore con efficienza del 60%. Quindi mi restano solo 6 kWh di "idrogeno". Uso l'idrogeno così prodotto per alimentare una auto dotata di cella a combustibile, con efficienza del 60%. Alle ruote arrivano 3.6 kWh di energia meccanica.
La termodinamica non è un'opinione. Per non parlare del fatto, poi, che l'energia elettrica è semplice da convertire, trasportare, immagazzinare; l'idrogeno, proprio no.
E' ancora più chiaro guardando questa tabella:
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Diciamo che sull'"immagazzinare" avrei qualche riserva
Relativamente all'aria o all' idrogeno sicuramente si, riguardo ai soliti carburanti purtroppo siamo ancora indietro
La Tesla model 3 long range ha una batteria da 82 kWh, equivalente a 8 litri di diesel
E il serbatoio di una macchina lo riempi di 100 kWh in anche meno di un minuto
Alcune comodità delle macchine a combustione mi sa che ce le perderemo
Relativamente all'aria o all' idrogeno sicuramente si, riguardo ai soliti carburanti purtroppo siamo ancora indietro
La Tesla model 3 long range ha una batteria da 82 kWh, equivalente a 8 litri di diesel
E il serbatoio di una macchina lo riempi di 100 kWh in anche meno di un minuto
Alcune comodità delle macchine a combustione mi sa che ce le perderemo
è relativo, nel vicino futuro potremmo ritrovarci ad attaccare le auto nei parcheggi o direttamente a casa e ridere pensando quando si andava appositamente in stazione (ovviamente chi ha i pannelli a casa o colonnine può già ridere oggi)
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