Auto elettrica: senza la transizione all'elettrico l’Italia rischia di perdere metà della produzione
di Rosario Grasso pubblicata il 10 Aprile 2025, alle 12:31 nel canale Auto Elettriche
Uno studio condotto da economisti della Scuola Superiore Sant’Anna e del Centro Ricerche Enrico Fermi, promosso da ECCO e Transport & Environment, lancia l’allarme sul futuro dell’industria automobilistica italiana: senza politiche mirate alla transizione elettrica, il comparto potrebbe perdere fino al 58% del proprio valore produttivo e oltre 90 mila posti di lavoro
75 Commenti
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ma che devo leggere
negli ultimi 20 (ma facciamo 40) c'è stato un notevole cambiamento nella nostra società; milioni di donne hanno smesso di essere casalinghe e hanno cominciato a lavorare.
C'è stato quindi un incremento della necessità di muoversi e, contemporaneamente, la disponibilità economica per molti per poterlo fare con mezzi privati anziché pubblici.
ma non c'è da preoccuparsi. visto l'aumento delle automobili, è assai probabile che caleranno il numero di mezzi in circolazioni e aumenterà l'età del parco circolante.
un po' come a Cuba, insomma.
C'è stato quindi un incremento della necessità di muoversi e, contemporaneamente, la disponibilità economica per molti per poterlo fare con mezzi privati anziché pubblici.
ma non c'è da preoccuparsi. visto l'aumento delle automobili, è assai probabile che caleranno il numero di mezzi in circolazioni e aumenterà l'età del parco circolante.
un po' come a Cuba, insomma.
Guarda che 40 anni fa era già il 1985 e le donne, perlomeno dalle mie parti lavoravano già come e più degli uomini, il fatto è che si è preferito dare soldi alle fabbriche di auto invece di incentivare il trasporto pubblico e soprattutto fare una pianificazione sensata dell'urbanistica, è da pazzi avere poli industriali dislocati in mille zone e mischiati alle zone residenziali con conseguente necessità di muoversi verso mille destinazioni diverse raggiungibili soltanto con mezzi propri.
La stessa fine delle valige piene di contanti rivenute a casa certi politici sempre europei....
Non sono mie , non so come mai ci sono 500 mila euro in casa... Voglio dire a chi non capita di trovarsi borse piene di contanti in casa senza sapere da dove vengono e chi le manda.. è un problema fastidioso di questi tempi...
Casualmente sembravano arrivare da stati supportati, come stranamente il "gretin deal" ehh green deal è un regalo alla Cina, solo coincidenze....
dalle tue parti sarà stato diverso; dove vivevo io la stragrande maggioranza delle mamme faceva la casalinga.
ah.. "dove vivevo io" è la provincia più industrializzata d'italia; nonchè quella con il trasporto pubblico più capillare.
e pensa a quelli che se li trovavano sotto la cuccia del cane.
ah.. "dove vivevo io" è la provincia più industrializzata d'italia; nonchè quella con il trasporto pubblico più capillare.
Non so quanti anni abbia, ma io nel 1985 ero ventenne, e mia madre lavorava così come la maggior parte delle altre donne, mi sono diplomato nel 1984 e le classi erano formate in prevalenza da ragazze e tutte sono entrate nel mondo del lavoro poichè ci incontriamo periodicamente e conosco le loro storie, per cui forse abbiamo una esperienza diversa.
ho qualche anno meno. mia madre ha cominciato a lavorare quando io ne avevo 14... ma quelle di molti miei compagni di scuola continuarono a fare le casalinghe.
per altro credo non sia difficile trovare il trend della percentuale di occupazione femminile nel tempo.
Se penso al costo in bolletta per le rinnovabili dei conti energia che ammontano a oltre 10 miliardi anno da 10 anni a questa parte mi sa che siamo su due livelli molto diversi.. forse è meglio togliere il ban e lasciare alle persone la scelta ?..
Altro che transizione .. è massacro all’europea..
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