Auto elettrica: senza la transizione all'elettrico l’Italia rischia di perdere metà della produzione
di Rosario Grasso pubblicata il 10 Aprile 2025, alle 12:31 nel canale Auto Elettriche
Uno studio condotto da economisti della Scuola Superiore Sant’Anna e del Centro Ricerche Enrico Fermi, promosso da ECCO e Transport & Environment, lancia l’allarme sul futuro dell’industria automobilistica italiana: senza politiche mirate alla transizione elettrica, il comparto potrebbe perdere fino al 58% del proprio valore produttivo e oltre 90 mila posti di lavoro
75 Commenti
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perderemo anche questo, pazienza, riconvertiremo i posti di lavoro
oh se siamo imbelli in un paese delle banene, nn è che possiamo andare bene eh
Serve solo libera scelta senza obblighi e coercizione: il libero scambio su base volontaria.
Guarda che non è questo di cui si discute.
Ammettiamo anche che si lasci libera scelta e che in Italia si decida come negli ultimi 15 anni di non investire praticamente su niente.
E se poi nel 2035/2040 metti te una data scopri che esser rimasto fuori da qualsiasi investimento e innovazione di ha messo fuori mercato?
A quel punto che ne fai di tutta la gente che lavora nell'industria dell'auto?
È palese che ora come ora nell'incertezza di come andrà te devi investire a prescindere. Se l'elettrico va male avrai perso soldi ma salvaguardato il lavoro. Se invece dovesse andar bene hai investito bene e salvaguardato il lavoro.
L'unico scenario in cui perdi sicuramente è restare fermo senza investire in niente.
Poi sia chiaro per me puoi anche venirmi a dire che non credi nell'elettrico e che investi in altro ma allora devi produrre una alternativa e creare un progetto concreto non che si sta fermi al palo ad attendere gli eventi.
È molto peggio di così. Il problema del mercato dell'auto è che senza incentivi nessuno si caga le auto (qualsiasi). Sono anni che si alimenta una sovrapproduzione di veicoli e una vendita selvaggia a chiunque al punto che si arriva in certi casi ad avere più auto che patentati in alcune famiglie o anche il nonno 80enne con l'auto sotto al sedere.
Se domani vieti tutti gli incentivi crollano le vendite verticalmente di qualsiasi tipo di motorizzazione.
Mai comprato un auto / moto grazie agli incentivi, che magari al tempo potevano essere 1-2 milioni di lire su 20 30...
non 25 milioni di lire (13mila euro) che davano poco tempo fa !
non 25 milioni di lire (13mila euro) che davano poco tempo fa !
Ma non è questione di quello che facciamo io o te, Turbo.
La questione è che in generale il mercato è stato drogato a livelli inverosimili e che se domani tagli a schianto tutti gli incentivi magari a me e te e sicuramente altri non cambia una ceppa ma a tutta una serie di gente invece sì.
Poi ripeto io sarei più che d'accordo a eliminare tutti gli incentivi una volta per tutte ma mi rendo conto che avrebbe un impatto non trascurabile.
La diminuzione maggiore di produzione è stata fra il 2007 e il 2012, passando da circa 1.200.000 a 700.000.
L'articolo paventa una riduzione di più del 50%, quindi a spanne 300.000 vetture spalmate su un decennio, quindi 30.000 vetture annue.
Il sospetto che gridare al lupo quando oramai i buoi sono scappati sia solo un modo per incentivare ancor più pesantemente un'industria più ideologica che redditizia è molto forte.
È questo il vero problema!!! E non ha nessuna importanza se quelle 2 auto sono termiche o elettriche. Qualunque sia la motorizzazione è sbagliato il NUMERO!!!
Come dico da sempre se anche l'elettrico prendesse il sopravvento ma la transizione fosse 1 a 1 sarebbe comunque un fallimento.
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