Gli italiani sono i più interessati alla mobilità green in Europa, ma i costi frenano gli acquisti
di Vittorio Rienzo pubblicata il 10 Aprile 2025, alle 13:34 nel canale Auto Elettriche
Gli automobilisti italiani sono i più interessati all'acquisto di un veicolo elettrico, ma i costi e l'infrastruttura di ricarica frenano il passaggio alle vetture full electric facendo preferire le motorizzazioni ibride e ibride plug-in
Il Mobility Barometer di quest'anno, una ricerca svolta da Europ Assistance in collaborazione con Ipsos, rivela che gli italiani sono tra i più interessati in Europa alla mobilità ecologica, ma anche i più preoccupati per i costi. Sarebbero proprio questi ultimi a frenare l'acquisto delle vetture elettriche.
Dati alla mano, il 96% degli italiani intervistati preferisce la camminata per i piccoli spostamenti quotidiani, ma allo stesso tempo è ben il 93% (il dato più alto d'Europa) del campione a non voler rinunciare all'auto personale dichiarando di possederne almeno una.
Tuttavia, è indubbio che le abitudini di spostamento siano cambiate. Circa il 30% (+21%) degli intervistati dichiara di utilizzare di utilizzare una bicicletta, sia elettrica che muscolare, con una predilezione per quest'ultima categoria. Ben il 63% dichiara di possedere almeno una bicicletta muscolare, mentre solo il 17% è in possesso di almeno un modello elettrico. Nel complesso, il 66% degli intervistati ha almeno una bicicletta, dato superiore alla media europea.
Inoltre, si è ridotto sensibilmente il ricorso a taxi e car sharing. La ragione è semplice: il costo. D'altronde, le condizioni economiche rappresentano attualmente la preoccupazione principale degli interessati all'acquisto di una vettura elettrica. Il 40% degli intervistati, infatti, dichiara di essere interessato all'acquisto di un EV entro i prossimi 12 mesi, ma il 56% di questi è frenato dal costo iniziale della vettura.
Inoltre, pare che le auto completamente elettriche non riescano ancora a convincere. Ben il 63% degli interessati all'acquisto è orientato alle soluzioni ibride o plug-in. Oltre ai prezzi, il 27% ha anche dichiarato di essere preoccupato per l'infrastruttura di ricarica, ragione per cui non è disposto a rinunciare alla componente termica. Al momento, circa il 77% del parco auto italiano è ancora alimentato esclusivamente a benzina o diesel.
In conclusione, è fuori discussione che la mobilità elettrica abbia scosso l'interesse degli italiani, ma al momento gli incentivi verso la transizione ai veicoli completamente elettrici sembrano essere ancora insufficienti.
19 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoInfatti le auto elettriche sono meno del 5% del totale
Fortuna che tra poco il green deal verrà cancellato . Le imposizioni ci hanno rovinato più dei dazi o delle guerre
Si sono spesi miliardi di euro e alla fine solo pochi punti percentuali..
Inoltre per una serie di circostanze gli italiani ( non solo anche gli europei ) stanno aumentando l'età media di uso del proprio veicolo...
Chi si butterebbe in una tecnologia ancora non matura e poco supportata dalla rete di ricarica e assistenza a cuor leggero?
Non è un caso se sta vivendo una nuova primavera il GPL , ovvero ciò che fa muovere un mezzo con minor costi possibili e tecnologia collaudata...
Nella EU? Avrei forti dubbi in proposito.
un 40% non lo definirei con "Gli italiani sono i più interessati alla mobilità green, ma i costi frenano gli acquisti "
Come dice strato e come detto praticamente in ogni tread elettrico, se la tecnologia fosse matura, si vendono da sole...
come se le prime auto a benzina che per fare rifornimento dovevi andare in farmacia a comprare la benzina fossero state obbligate...
fino a che la vendono sicuro !
P.S. l'interesse non è sinonimo della tendenza d'acquisto
Saluti,
Vittorio
Non mi risulta che il primo pensiero degli italiani sia il green deal.
Alla gente basta avere un auto funzionante e pagarla poco.
Se è per questo tra le fasce più giovani d'età c'è un evidente calo di interesse per l'automobile in generale, quindi penso i produttori si dovranno abituare ai cali di vendite.
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