Monopattini elettrici come biciclette: con l'anno nuovo riconosciuto il loro utilizzo dal Codice della Strada
di Carlo Pisani pubblicata il 02 Gennaio 2020, alle 09:01 nel canale Urban Mobility
Un passo importante, definito con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Legge 27 dicembre 2019 n. 160, che finalmente fa chiarezza su come utilizzare questo tipo di mezzo a due ruote sulle nostre strade, precisando che tale approvazione riguarda esclusivamente i monopattini elettrici
77 Commenti
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- non è tanto il mezzo ma chi lo guida il responsabile delle tragedie (o anche chi va a piedi è lo stesso): se commette un azzardo o si mette in condizioni vietate per legge che possono nuocere agli altri è in torto, sia che guidi un'auto o una bicicletta o a piedi.
- Se passo con il rosso a piedi e mi stirano è colpa mia, se guido ed ho bevuto oltre i limite è colpa mia, se capitano entrambe le cose è colpa di entrambi e qui subentra il diritto civile/penale. Perchè in un paese normale le regole andrebbero rispettate, come i limiti di velocità ad esempio, o i semafori rossi
- Se mi metto alla guida bevendo e andando oltre il limite, sono coscente di essere nel torto: se mi capita un incidente e faccio male a qualcuno non posso fare la vittima, sono cretino io ad essermi messo in condizioni di essere sanzionato
- E' pura fisica che la probabilità di fare del male a qualcuno in caso di incidente aumenta all'aumentare della massa e della velocità del veicolo guidato. Se guido un camion posso fare una strage, se guido una bici è più difficile
Il problema non è il mezzo ma la persona che lo usa.
Nella premessa che regole e leggi andrebbero rispettati da tutti a prescindere dal mezzo utilizzato, si continuano ad ignorare le diverse conseguenze che si possono avere in caso di violazione, colposa o dolosa che sia.
Morti e feriti sulle strade, il 70% costituito da pedoni, ciclisti e motociclisti, ci ricordano questa ignoranza.
Morti e feriti sulle strade, il 70% costituito da pedoni, ciclisti e motociclisti, ci ricordano questa ignoranza.
Beh scusami, ma mi sembra ovvio che la maggior parte dei morti siano appunto i soggetti più deboli in strada.
Se avessimo una strada dove circolano esclusivamente auto e tir, con moltissima probabilità la maggior parte sarebbero morti e feriti che conducono un auto.
Ma questo non vuol dire che tutti gli autotrasportatori siano criminali e l'automobilista sia la povera vittima sacrificale.
Se un pedone esce da fuori un cespuglio e si getta in autostrada e lo mettono sotto, risulta un po' complicato dire che la colpa sia del guidatore che non si è accorto per tempo.
Però nella statistica troverai una persona a piedi che è morta e non certo il fatto che abbia fatto di tutto per procurarsi tale evento drammatico.
Perché la situazione è proprio questa.
Da automobilista passi col rosso? Se ti vede la telecamera o il vigile è una multa. Da ciclista passi col rosso, magari perché non vuoi staccare la scarpetta dall'aggancio della bici da corsa? Non succede nulla.
Da automobilista vai a 40 col limite dei 30? Multa. Lo fai da ciclista? Nulla.
Da automobilista giri con gli anabbaglianti led presi su internet senza vedere se erano o meno omologati? Multa e/o revisione anticipata. Da ciclista giri senza fari? Nulla.
Da automobilista monti dei cerchi/gomme/pellicole oscuranti/ecc... non omologate? Multa.Da ciclista giri con la bici senza freni, senza fanali o con un monopattino a batteria che ti sei fatto spedire da un qualche sito cinese? Nulla.
Da automobilista causi un incidente? Paga l'assicurazione e se uno dovesse scappare tra telecamere e testimoni che vedono la targa viene (giustamente) punito. Da ciclista stendi una vecchia a passeggio e scappi? Indovina...
Per non parlare delle spese che deve sostenere l'automobilista per circolare: bollo, assicurazione, revisione, ecc... L'automobilista/motociclista è l'unico attore circolante su strada che deve rendere conto delle proprie negligenze e che deve farsi carico di quelle altrui in caso d'incidente con un mezzo non assicurato. Ci sono stati anche casi in cui il pedone/ciclista ha dovuto risarcire ma sono molto limitati.
Dal mio punto di vista, se circoli con un qualunque mezzo di strada devi rispettare le regole, non solamente se hai un mezzo col motore a scoppio.
E lo fanno, nel più classico dei "pago, pretendo".
Ma ci mancherebbe anche che non fosse così. Paghi per poter avere dei diritti che altrimenti non avresti. La macchina non è gratis, così come non lo è l'assicurazione o la benzina. Se adempio alla mia parte di contratto, pretendo che il mio diritto sia tutelato, almeno finché non sono io a non rispettare le regole del CDS.
Roba da matti.
l'Italia sarà anche un paese pericoloso per i ciclisti ma da quello che vedo è il ciclista stesso a non rendersene conto, visto che si comporta come se pedalasse tra soffici nuvole, quando non accende i fari di notte, quando guarda il telefono, quando ti si butta davanti senza guardare (magari su un passaggio esclusivamente pedonale :asd
Mi sa che è uno che se facesse il giornalista scriverebbe che è stata l'auto a falciare il ciclista perché, poverino, indipendentemente dalle sue colpe è quello che ci è restato secco.
l'Italia sarà anche un paese pericoloso per i ciclisti ma da quello che vedo è il ciclista stesso a non rendersene conto, visto che si comporta come se pedalasse tra soffici nuvole, quando non accende i fari di notte, quando guarda il telefono, quando ti si butta davanti senza guardare (magari su un passaggio esclusivamente pedonale :asd
Concordo nel dire che i ciclisti e i pedoni spesso non rispettano le regole.
Voglio però raccontarvi una "statistica da 4 soldi" di cui mi sono reso conto nell'ultimo anno basandomi sulla mia esperienza personale.
Premetto che uso molto poco la macchina, mediamente 2 - 4 volte la settimana se vado a trovare i miei genitori nel fine settimana, normalmente mi muovo con mezzi pubblici e a piedi.
Tragitto sola andata circa 15 km.
Poichè mi rendo conto che con le auto moderne (ho una semplice golf 1.600 con cambio automatico) è un attimo superare i limiti, è da qualche anno che utilizzo sempre il limitatore di velocità.
Ora, anche se io vado al massimo del limite consentito (tipicamente tratto di strada extra-urbano da 70km/ora) mi accorgo che 4 macchine su 5 mi sorpassano regolarmente, passando su linea continua o doppia linea continua, e magari 1 o 2 conducenti stanno parlando al telefono tenendo il cellulare in mano.
E' una statistica senza alcuna valenza scientifica ma la mia personale esperienza dice che l'automobilista, almeno dalle mie parti, se ne frega delle regole. E molti di questi hanno auto moderne, alcune molto belle e costose, che sicuramente hanno lo stesso limitatore di velocità che ho io per cui non ci sono scuse "tecniche" a supporto di queste persone.
Di quei morti, in quale percentuale sono morti per colpa propria e quanti per colpa altrui?
Adesso mi dirai "È colpa dell'imprenditore ubriaco, fatto di coca che guidava il SUV gigante guardando il cellulare..."
E' una statistica senza alcuna valenza scientifica ma la mia personale esperienza dice che l'automobilista, almeno dalle mie parti, se ne frega delle regole. E molti di questi hanno auto moderne, alcune molto belle e costose, che sicuramente hanno lo stesso limitatore di velocità che ho io per cui non ci sono scuse "tecniche" a supporto di queste persone.
Sono d'accordo che ci siano automobilisti che non rispettano le regole, il fatto è che però questi se vengono beccati vengono anche puniti, a differenza dei ciclisti. E non è che l'auto è più pericolosa della bici, è che le regole vanno rispettate così come sono, non a propria discrezione sulla base di ragionamenti "logici", sennò a sto punto dovrei poter fare i 100 all'ora in centro abitato ed essere punito solo se metto sotto qualcuno.
se posso, se venissero beccati davvero la mia statistica sarebbe ben diversa.
non potendo esserci un autovelox o una telecamera ogni 100 metri, gli automobilisti se ne fregano.
Quanti ne vedo, sempre nella mia limitata esperienza, che vanno a 80 su una strada da 50, inchiodano prima di una autovelox e poi ripartono a 80.
ne beccano troppo pochi
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