Lilium ha licenziato tutti i dipendenti, azienda in liquidazione senza un miracolo
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 23 Dicembre 2024, alle 16:49 nel canale Trasporti elettriciLilium non ha trovato un nuovo acquirente, ed ha quindi tagliato quasi tutta la forza lavoro. A meno di un miracolo dell'ultima ora, si va verso la liquidazione della società
Per circa nove anni Lilium è stata una delle realtà più promettenti nel panorama dei cosiddetti taxi volanti, elettrici per la maggior parte dei casi. L'azienda, con sede in Germania, nella sua esistenza ha ricevuto circa 1,5 miliardi di euro dai principali investitori, una cifra necessaria a far fronte al costoso sviluppo.
Alla fine però, visti i risultati sempre spostati un po' più in là, l'iniezione di capitali si è interrotta, ed allora Lilium ha cercato il sostegno del governo tedesco, che però ha risposto picche. Quindi già lo scorso ottobre vi avevamo parlato del rischio di insolvenza, poi effettivamente concretizzatosi.
Tuttavia i revisori dei conti e il fiduciario responsabile sembravano aver trovato un nuovo promettente investitore, che però non è riuscito in tempo utile a dimostrare di avere i fondi liquidi necessari. Per Lilium i tempi sono strettissimi, poiché gli stipendi dei dipendenti saranno pagati dall'ufficio del lavoro solo fino alla fine dell'anno come parte dei benefici di insolvenza.
Dopo tale scadenza l'azienda dovrebbe di nuovo far fronte ai salari da sé, e dunque Lilium ha deciso di avvisare tutti i circa 1.000 dipendenti, tranne una manciata, che le operazioni commerciali sarebbero state interrotte. A questo punto la liquidazione appare l'unica strada possibile, a meno di un miracolo natalizio dell'ultimo minuto.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".