Novità per le batterie agli ioni di sodio: impennata della densità energetica

di pubblicata il , alle 15:59 nel canale Batterie Novità per le batterie agli ioni di sodio: impennata della densità energetica

Una nuova soluzione porta una chimica più stabile, a vantaggio della densità energetica. Così queste batterie possono davvero essere competitive

 

Sulle nostre pagine vi abbiamo parlato in diverse occasioni delle batterie agli ioni di sodio, da non confondere con quelle che sono genericamente chiamate "batterie al sale". Le batterie al sodio sono del tutto simili a quelle al litio, solo che al posto di un metallo, il litio, ne viene utilizzato un altro, il sodio, anche se non molti sanno che appunto è classificato anch'esso tra i metalli.

Il vantaggio di queste batterie deriva dalla facile reperibilità del sodio, e dunque anche dal basso prezzo, a fronte però di alcune sfide tecniche che necessitano ancora di un po' di sviluppo.

In particolare la densità energetica è ancora limitata, ed a questo si aggiunge il fattore sicurezza, minato dall'uso di elettroliti liquidi organici. Il Canepa Research Laboratory dell'Università di Houston potrebbe però aver trovato una soluzione molto utile per entrambi i problemi.

Sodium

Con un nuovo processo il team di ricerca ha scoperto come sintetizzare uno specifico conduttore superionico di sodio, il fosfato di sodio e vanadio (formula chimica Na3V2(PO4)3). Questo composto è in grado di rimanere stabile quando rilascia o assorbe ioni sodio, cioè durante la carica e la scarica, ed eroga 3,7 volt continui, contro i 3,37 osservati con i materiali tradizionali.

Una differenza che si riflette sulla densità energetica, che aumenta del 15%, arrivando a toccare quota 458 Wh/kg, un salto in avanti più che discreto dai precedenti 396 Wh/kg. Chiaramente una densità energetica più elevata permetterebbe di avere batterie sì più economiche, ma anche in grado di offrire ai veicoli elettrici capacità, e quindi autonomia, più simile alle altre tecnologie usate oggi, prime fra tutte le celle NCM e LFP. Una soluzione quindi adatta ad auto meno costose, senza rinunciare a percorrenze che soddisfano più esigenze.

2 Commenti
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TorettoMilano23 Dicembre 2024, 16:03 #1
bene dai, speriamo nel breve di trovarle nelle auto
coschizza23 Dicembre 2024, 17:19 #2
Originariamente inviato da: TorettoMilano
bene dai, speriamo nel breve di trovarle nelle auto


dopo ricerche simili passano anche 10 anni per la commercializzazione, o anche mai

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