Volkswagen
Volkswagen ID.3 ufficiale: ecco l'elettrica della casa tedesca che può fare 550 km con una carica
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 10 Settembre 2019, alle 10:01 nel canale Tecnologia
La nuova ID.3 di Volkswagen avrà un motore posteriore da 204CV con la possibilità di raggiungere i 160 km/h limitati ed un'autonomia che varierà (in base alla versione scelta) tra i 330 km e i 550 km. Ecco tutti i dettagli della nuova auto di casa VW.
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoil problema è l'inquinamento in città? e perchè nessuno fa delle city-car dal prezzo, peso e autonomia adeguati all'uso urbano?
oggi come oggi l'unico senso che possono avere le auto elettriche è la città, dove i continui stop&go e le brevi percorrenze andrebbero a braccetto con l'elettrico e fanno a pugni col la combustione interna.
e invece sfornano roba inutile per farsi un green-washing...
Quindi la base da 30.000 euro riesci a portarla a casa a 12.400... (rottamando una vecchia auto ovviamente).
A quella cifra ci compri la panda...
nel resto dell'italia (finché ci saranno fondi) ci sono solo i 6.000euro
il problema è l'inquinamento in città? e perchè nessuno fa delle city-car dal prezzo, peso e autonomia adeguati all'uso urbano?
oggi come oggi l'unico senso che possono avere le auto elettriche è la città, dove i continui stop&go e le brevi percorrenze andrebbero a braccetto con l'elettrico e fanno a pugni col la combustione interna.
e invece sfornano roba inutile per farsi un green-washing...
Perché i costi di produzione e delle batterie sono ancora elevati.
Non riesci a produrre una city car a prezzo da city car: la VW Up EV costa 22000€ al momento.
Normale quindi che puntino su segmenti con maggiori ricarichi, servirà a finanziare, spingere e arrivare alle economie di scala necessarie a poter avere le city car elettriche.
Considera che io sono uno di quelli che considera l'elettrico sensato proprio solo su city car dal basso costo, almeno finché i limiti di autonomia e tempi di ricarica delle batterie saranno simili agli attuali.
appunto, questa è un catorcio che serve a fare immagine e utili.
Quindi per forza di cose occorre un motore sovradimensionato per avere una buona accelerazione, altrimenti sarebbe un chiodo assurdo.
La velocità è limitata a 160km perché oltre ad una certa velocità l'assorbimento del motore diventa talmente elevato che l'autonomia sarebbe ridicola. In più occorrerebbe mettere dei freni esagerati visto il peso che si porta dietro.
Poi c'è da dire che, per avere tanti cavalli da un motore a benzina, ci sono voluti anni di evoluzione tecnologica e motori super sofisticati, per avere più potenza da un motore elettrico, quasi zero studi e sperimentazione, basta aggiungere avvolgimenti e aumentare la sezione dei fili, tutto molto semplice ed economico, inoltre, i consumi del motore elettrico non dipendono dalla sua potenza, ma dal carico che deve "tirare"
mah... so che anche in Emilia Romagna è previsto un bonus (credo di 3000 euro).
Ora non conosco nel dettaglio regione per regione... c'è da dire comunque che la lombardia è una delle zone messe peggio per traffico e inquinamento quindi ci sta che anche la regione abbia il suo "interesse" nello spingere l'uso di auto elettriche.
Ci sono moltissimi automobilisti che usano l'auto su percorsi brevissimi e che non escono praticamente mai dalla cintura urbana dove le colonnine di ricarica sono facilmente reperibili: non hanno bisogno di molta autonomia
Personalmente mi sento più tranquillo con 4 bomboloni di gas metano a 220 bar
il problema è l'inquinamento in città? e perchè nessuno fa delle city-car dal prezzo, peso e autonomia adeguati all'uso urbano?
oggi come oggi l'unico senso che possono avere le auto elettriche è la città, dove i continui stop&go e le brevi percorrenze andrebbero a braccetto con l'elettrico e fanno a pugni col la combustione interna.
e invece sfornano roba inutile per farsi un green-washing...
Il problema dell'inquinamento delle grandi città è dato piuttosto dal riscaldamento degli edifici e dallo sconsiderato proliferare delle stufe legna/pellet, che spesso non sono correttamente manutenute e sono alimentate con combustibile economico ma di dubbia qualità (e provenienza), ma andare a toccare il problema non è elettoralmente redditizio
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