Renault
Renault Zoe: nuovo motore per l'auto elettrica più venduta d'Europa
di Rosario Grasso pubblicata il 20 Febbraio 2018, alle 10:21 nel canale Tecnologia
Nonostante il nuovo propulsore elettrico sia più potente, Renault garantisce autonomia allineata al motore precedente
118 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDa questo punto di vista concordo. Oltretutto io sono a favore del nucleare, ma sono contro il nucleare IN ITALIA. Abbiamo già notevoli problemi con lo smaltimento dei rifiuti ordinari, ci manca solo di appaltare lo smaltimento delle scorie alle mafie (e già lo fanno con quelle prodotte all'estero).
Ci vorrà molto tempo e molti soldi, e ovviamente chi di dovere ci speculerà sopra parecchio.
Qui c'è da considerare che alla fine la tecnologia è in giro da quanto, 20 anni? Siamo partiti da scatolette con 50 km di autonomia a 50.000 euro, oggi abbiamo utilitarie da 500 km a 30.000, domani è lecito pensare che riusciremo a commercializzare con successo qualcosa che sarà al pari di un motore termico. Non mi sembra particolarmente utopistico, d'altronde 120 anni fa i giornali titolavano "le automobili non prenderanno mai piede, le carrozze sono ancora il top".
Rispondo al furbo che già sta pensando di scrivere che le elettriche esistevano anche allora: pregasi di non mettere sullo stesso piano la tecnologia del secolo scorso con quella attuale.
Se non dai ai produttori una spinta seria, continueranno a raschiare il fondo del barile delle soluzioni termiche fino a che non sarà più possibile. Se la ricerca dello stoccaggio dell'energia diventasse una priorità, in pochi anni vedremmo passi avanti enormi e sicuramente sto benedetto grafene o altra alternativa al litio in brevissimo tempo.
Se non dai ai produttori una spinta seria, continueranno a raschiare il fondo del barile delle soluzioni termiche fino a che non sarà più possibile.
Per poi tirare fuori soluzioni belle e pronte che hanno nel cassetto da anni
Se ipoteticamente venisse imposto che dal 1/02/2028 non deve più circolare alcun veicolo a combustibile fossile ... da tale data metto tutti i vigili, carabinieri e militari su strada a fermare, multare e requisire i veicoli con libretto in modo permanente ( senza restituzione, dritto dal rottamaio ) come penale in seguito al reato. Basta sentire il suono per identificarli, si possono persino mettere dei posti di blocco scorrevoli visto che l'arrivo di un termico lo percepisci già da una certa distanza, senza alcuna possibilità di scampo per i furbi.
Nel giro di un solo mese vedrai che la circolazione dei termici finisce.
Se c'è ancora traccia potrà essere smaltita anche da una presenza ordinaria da parte delle forze dell'ordine.
Il costo è il limite stesso.
Realizzare un motore euro 6 costa più di un euro 3.
Un elettrica costa più di una benzina.
Una caldaia a condensazione costa più di una tradizionale.
Sai quanti governi cambiano nel giro di 10 anni prima di arrivare alla "data di scadenza"?
Se non c'è una sufficiente "massa critica", certe restrizioni semplicemente non si possono fare.
Ci saranno nazioni che faranno da apripista, ma a che serve una Norvegia che blocca la circolazione delle auto a combustione, se gli USA o la Cina non fanno altrettanto?
Per quanto anch'io penso che le case fanno cartello e che ci sono anche gli interessi delle ditte petrolifere non la butterei comunque sul complottismo. Se un costruttore avesse in tasca la soluzione all'auto elettrica perfetta stai tranquillo che non esiterebbero un attimo a commercializzarla prima degli altri anticipando di anni il mercato e schiacciando la concorrenza. D'altronde Toyota è arrivata prima di tutti sull'ibrido accessibile e disponibile per quasi tutta la gamma ed è stata premiata con il dominio sul settore.
Noi almeno tre o quattro
Tornando in topic, ripeto secondo me la mobilità elettrica è molto immatura, stiamo man mano progredendo ma santo cielo anche volendo tentare è inaffrontabile, un'auto elettrica costa un patrimonio e soprattutto quando le batterie non saranno più buone, dopo metti 150000 km, bisognerà sostituirle immagino: la batteria della Leaf costa 5900€, per me un pozzo di soldi.
Ci vorrà molto tempo e molti soldi, e ovviamente chi di dovere ci speculerà sopra parecchio.
Il costo delle batterie è sceso in 10 anni da 1000$/kWh a 200$/kWh del 2017.
Per il 2025 si parla di 100$/kWh.
La durata delle batterie non è un grosso problema, ci sono statistiche al riguardo.
La Nissan garantisce sulla Leaf 160.000 Km o 8 anni per l'efficienza.
Dopo quella data non è che smettono di funzionare, ma invece di avere il 100% di efficienza saranno scese intorno all'80%.
Noi almeno tre o quattro
Non siamo certo un'eccezione
Ma in Belgio c'hanno messo 2 anni a farne uno, in Spagna 1 anno, ma anche Olanda e Germania, siamo sui 5-6 mesi per metter su un'accozzaglia.
Il bello è che l'economia di quei Paesi è andata bene senza un governo, non sarebbe male se dopo il 4 marzo anche noi restassimo senza per un po'
Di meno, ma diminuisce.
Ma diminuisce in modo marginale.
Basterebbe incentivare seriamente (e non come adesso) la ristrutturazione degli immobili mirata ad una perfetta coibentazione, in modo da ridurre drasticamente i consumi dovuti a riscaldamento o uso del climatizzatore, nonché l'installazione di pannelli solari e accumulatori di energia.
Quindi si agisce su esse. Le fabbriche come ho detto prima al massimo le porti fuori dal centro urbano.
Per le navi ( e anche per la produzione generale dell'energia elettrica ) esiste la soluzione nucleare, quindi o si fa funzionare quest'ultima senza la solita lagna sulle scorie oppure si rimane a come si sta ora, ossia con motorizzazioni diesel e per giunta vecchie visto che l'età di servizio delle navi è molto lunga e i cambi di motore non sono pratiche frequenti.
Le navi non vanno a gasolio. Vanno ad olio pesante, che è lo schifo della raffinazione del petrolio. Se usassero la nafta inquinerebbero 100 volte meno.
Detto questo, pensare che si possa agire solo sulle auto è sbagliatissimo.
Si potrebbero fare tante altre cose, tipo:
- Come detto sopra, incentivare le ristrutturazioni e la riconversione dei motori navali/industriali con carburanti meno inquinanti (gasolio, gpl, metano).
- Bandire le centrali elettriche a carbone.
- Incentivare le industrie inquinanti ad adottare gli ultimi sistemi disponibili per il contenimento delle emissioni e sanzionare pesantemente quelle che non si adeguano.
Poi ovviamente si può intervenire anche sulle auto, ma non serve spingere immediatamente sulle elettriche, basterebbero le ibride e le ibride plug in, che non richiedono investimenti particolari sulla rete elettrica, l'educazione ad uno stile di guida corretto e l'imposizione di tasse gravose sui suv.
Realizzare un motore euro 6 costa più di un euro 3.
Un elettrica costa più di una benzina.
Una caldaia a condensazione costa più di una tradizionale.
Sai quanti governi cambiano nel giro di 10 anni prima di arrivare alla "data di scadenza"?
Se non c'è una sufficiente "massa critica", certe restrizioni semplicemente non si possono fare.
Ci saranno nazioni che faranno da apripista, ma a che serve una Norvegia che blocca la circolazione delle auto a combustione, se gli USA o la Cina non fanno altrettanto?
Noi almeno tre o quattro
Dicevano lo stesso di molte soluzioni anche prima dei 2 conflitti mondiali, salvo poi fare salti tecnologici decennali in pochi anni.
Si dovrebbe ridurre le emissioni di polveri sottili più che per riscaldamento invece. La gente crepa o si ammala con queste non con la calura o col meteo che impazzisce.
Detto ciò continuano a parlare di calotte polari che si sciolgono ma io quì in Italia quest'ultimo periodo ho visto solo problemi di siccità, mentre di città inghiottite dall'acqua ancora nemmeno l'ombra.
scusa e di bombe d'acqua e alluvioni ogni primavera ed autunno che ammazzano gente e distruggono paesi e città non ne hai mai sentito parlare al tiggì?
e poi mesi di siccità che seccano tutto x mesi.
Questi non sono cambiamenti climatici?
se poi hai i paraocchi e pensi solo alle calotte polari è un problema tuo.
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