La prima strada solare al mondo aperta in Francia
di Nino Grasso pubblicata il 23 Dicembre 2016, alle 09:08 nel canale Tecnologia
La Francia ha inaugurato quella che ha definito la prima "strada solare" al mondo, un percorso di 1km la cui stessa superficie è in grado di assorbire energia
69 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa solita bufala. Il solare NON è a impatto ambientale zero. Il costo di cinque milioni è dovuto al fatto che si consumano risorse (per esempio materiali più o meno pregiati, investimento energetico nella costruzione delle celle) nella produzione, producendo tra l'altro inquinanti.
Se il costo è molto maggiore di quanto ottenibile con le tecnologie attuali, vuol dire che presumibilmente le risorse impiegate, il costo energetico e forse l'inquinamento sono peggiori.
È per questo che gli incentivi vanno ridotti a un periodo ridotto (al massimo cinque dieci anni; in Italia durano già da troppo tempo): spingono a sprecare risorse per avere un guadagno economico, esattamente quello che gli ambientalisti rimproverano agli altri.
Che sia fatto solo per propaganda (da parte dei politici coinvolti) e per guadagno economico (da parte del fornitore) è palese. Che in prospettiva questa possa essere una soluzione ha ovviamente probabilità mooolto vicino a zero. Se vuoi investire in sperimentazioni ce ne sono molte altre assai più promettenti.
Se devo scegliere strade fotovoltaiche tutta la vita.
Dèmon è una libera scelta, no? Chi vuole li destina, chi non vuole non lo fa. Semplice. Non pensare, con questo, che io certamente li destini al Vaticano, ho le mie preferenze. Meno male che c'è ancora la libertà di scelta.
Ciao, premetto che è assolutissimamente OT quindi rispondo al tuo discorso ma poi la chiudo qui!
Si, è una libera scelta.
Ma non sono soldi tuoi, sono soldi che erano tuoi e che hai dato allo stato sotto forma di tasse.
Sono quindi soldi che dovrbbero servire a farandare avanti l'italia. Se li dai ai preti allora serviranno più tasse per colmare l'ammanco. Quindi libera scelta ma ci smenano tutti. Anche chi non vuole darli.
Proseguendo:
La pratica è losca oltre il limite del grottesco. Perchè se li dai allo stato lui con abile mossa li fa tornare magicamente in mano al vaticano.
In sostanza con l'otto per mille i soldi glieli cacciano praticamente a forza nelle mutande. Meccanismo ben diverso invece quello del 5 per mille che finanzia ricerca e tanto altro. Lì basta un soffio ed i soldi evaporano.
Sai le risate se invece facessimo come in Germania?
Lì hanno una TASSA specifica per chi si dichiara credente. Quindi se sei cristiano paghi IN PIU' una tassa per finanziare la tua chiesa.
Quella si che la chiamo libertà di scelta.
Sembra che gli pseudo ambientalisti (ovvero quelli che amano tanto l'ambiente ma non ragionano su cosa fare) non abbiano ancora capito che il costo di una soluzione è in gran parte legato alle risorse impegnate. Diciamo che hanno un'idea fantasiosa dell'economia.
Se una soluzione costa di più, è perché richiede più risorse, che possono essere in forma di materie prime, energia, lavoro umano, costi di smantellamento.
Quando mi dici che non bisogna pensare solo al guadagno sono d'accordo, ma mi devi dimostrare che le maggiori risorse consumate non abbiano un impatto complessivo negativo. Se si usano più materie prime, queste si possono esaurire, se si usa più energia, aumenta l'inquinamento, se lo smantellamento è complicato, ci ritroviamo con tante locazioni inagibili, e così via.
Ti darei ragione su questo punto: serve la ricerca. Il fatto è che sulle attuali batterie solari la ricerca è stata già fatta e si sa che il gioco non vale la candela, tranne che in poche situazioni in cui le altre soluzioni sono inapplicabili (per esempio piccole isole).
Quella citata nell'articolo non è ricerca, è propaganda che sfrutta concetti pseudo ambientalisti. Tra l'altro, cavolo, sono in Normandia, che sfruttino il vento, una delle poche risorse ambientali che, nelle zone adatte, funziona davvero.
Se il costo è molto maggiore di quanto ottenibile con le tecnologie attuali, vuol dire che presumibilmente le risorse impiegate, il costo energetico e forse l'inquinamento sono peggiori.
È per questo che gli incentivi vanno ridotti a un periodo ridotto (al massimo cinque dieci anni; in Italia durano già da troppo tempo): spingono a sprecare risorse per avere un guadagno economico, esattamente quello che gli ambientalisti rimproverano agli altri.
Che sia fatto solo per propaganda (da parte dei politici coinvolti) e per guadagno economico (da parte del fornitore) è palese. Che in prospettiva questa possa essere una soluzione ha ovviamente probabilità mooolto vicino a zero. Se vuoi investire in sperimentazioni ce ne sono molte altre assai più promettenti.
non sto ad entrare nel merito.
dicevo solo che se vuoi usare della superficie per metterci pannelli fotovoltaici impiegare una superficie già in uso per altro fine è una ottima mossa come impatto ambientale.
Se una soluzione costa di più, è perché richiede più risorse, che possono essere in forma di materie prime, energia, lavoro umano, costi di smantellamento.
Quando mi dici che non bisogna pensare solo al guadagno sono d'accordo, ma mi devi dimostrare che le maggiori risorse consumate non abbiano un impatto complessivo negativo. Se si usano più materie prime, queste si possono esaurire, se si usa più energia, aumenta l'inquinamento, se lo smantellamento è complicato, ci ritroviamo con tante locazioni inagibili, e così via.
Ti darei ragione su questo punto: serve la ricerca. Il fatto è che sulle attuali batterie solari la ricerca è stata già fatta e si sa che il gioco non vale la candela, tranne che in poche situazioni in cui le altre soluzioni sono inapplicabili (per esempio piccole isole).
Quella citata nell'articolo non è ricerca, è propaganda che sfrutta concetti pseudo ambientalisti. Tra l'altro, cavolo, sono in Normandia, che sfruttino il vento, una delle poche risorse ambientali che, nelle zone adatte, funziona davvero.
E infatti non sto dicendo che é il miglior modo di spendere quei soldi. Mi riferivo a chi denunciava in generale il voler approfondire alcuni aspetti del solare. Non si puo abbandonare tutto il solare perché ora non conviene, bisogna trovare (se possibile) una soluzione tramite nuovi materiali magari. Ovvio che ci sono altre risorse, specialmente in Normandia come dicevi ma questo lo sappiamo tutti. Se avessereo voluto dimostrare per propaganda che la cosa é interessante l'avrebbero installata nel sud che almeno avrebbero ottenuto risultati decenti. Per come la vedo io é un tentativo di testare la tecnologia attuale nel peggior scenario possibile.
Per come la vedo io é un tentativo di testare la tecnologia attuale nel peggior scenario possibile.
si deve abbandonare se non conviene.
Le auto elettriche e ibride furono abbandonate decenni fa per poca convenienza.
Oggi tornano PERCHE' CI SONO NUOVE COSE da altre branche come la chimica e l'elettronica.
con i "forse magari allora" si buttano i soldi che servono a fare nuove "cose" condannandoci alla tecnologia odierna.
"Per come la vedo io" e' errato.
un tentativo per far volare le torte e' sempre errato.
Per testare una tecnologia e' necessario che la tecnologia sia in grado, almeno sulla carta, di fare qualcosa.
Oggi il solare italiano brucia 15 miliardi di euro all'anno per caricare gli iphone e si spende ZERO per fare avanzare la tecnologia di produzione del 90% dell'elettricita'.
Se invece, come solarroad, lo scopo e attirare gonzi "che ci piace il solare" ovviamente e' un win.
Esiste una cosa che e' la fisica.
Tanti fotoni, tanti materiali, tanta resa.
conclusione: idiozia.
Almeno fino a quando altre branche non inventeranno qualcosa d'altro, ed e' li che deve andare l'investimento.
Tu invece lo sottrai.
Grazie ai finanziamenti pubblici, gli incassi privati sono stati investiti in ricerca e sviluppo. nei primi anni '90 l'efficienza di un pannello fotovoltaico era dell'8% oggi a livello commerciale del 23% ma ci sono già i prototipi per superare il 40% di efficienza. quindi ben vengano per accelerare il mercato.
Diverso è il caso specifica della notizia, per l'illuminazione pubblica gia è ampiamente diffuso il sistema che usa un pannello fotovoltaico con tanto di accumulatore direttamente sul palo della luce, con lampada a led. Sfruttando direttamente la corrente continua, senza dover passare per inverter e raddrizzatore.
Se il costo è molto maggiore di quanto ottenibile con le tecnologie attuali, vuol dire che presumibilmente le risorse impiegate, il costo energetico e forse l'inquinamento sono peggiori.
È per questo che gli incentivi vanno ridotti a un periodo ridotto (al massimo cinque dieci anni; in Italia durano già da troppo tempo): spingono a sprecare risorse per avere un guadagno economico, esattamente quello che gli ambientalisti rimproverano agli altri.
Che sia fatto solo per propaganda (da parte dei politici coinvolti) e per guadagno economico (da parte del fornitore) è palese. Che in prospettiva questa possa essere una soluzione ha ovviamente probabilità mooolto vicino a zero. Se vuoi investire in sperimentazioni ce ne sono molte altre assai più promettenti.
Il costo attuale dell'energia prodotta da fotovoltaico è tra i 12 ed i 16c€ a KW, quindi concorrente con il Carbone, ed in continuo calo. Inoltre i pannelli sono riciclabili al 95%, e rigenerare pannelli nuovi da quelli "esausti" costerà 1/10.
Oggi il 25% del fabbisogno energetico nazionale italiano è coperto dall'energia fotovoltaica.
In ogni caso non mi interessa quanto costa, se esiste la tecnologia per inquinare il meno possibile che venga usata, punto, se costa troppo e non è realizzabile privatamente ce li metta lo stato.....
ma tu non capisci che questi hanno speso 5M per illuminare le strade di un paesello, c'erano tante altre strade da seguire, piu' efficienti e meno costose.
sono le stesse cose che mi dicevano negli anni 80
Per i pannelli con efficienza monstre che non costino come l'oro ho finito i pop corn.
e tipicamente, visto anche il basso rendimento del led, non va un casso di luce.
Oggi il 25% del fabbisogno energetico nazionale italiano è coperto dall'energia fotovoltaica.
In ogni caso non mi interessa quanto costa, se esiste la tecnologia per inquinare il meno possibile che venga usata, punto, se costa troppo e non è realizzabile privatamente ce li metta lo stato.....
il fatto che tu inventi i numeri a nastro, o leggi quelli del venditore di castronerie greenpeace, non ti autorizza a dire bugie.
una centrale solare da 3TWh e' grande come torino: quanto costa TORINO?
Ahh forse tu confondi il costo dell'impianto con quello del pannello.
Ti do una notizia, in una centrale a carbone il bruciatore costa pochissimo.
ti do un'altra casso di notizia scioccante, cosi' smetti di fare il grillino.
In italia su di un consumo di 345TWh il solare ha contribuito con 22TWh.
meno del 10%, MOLTO meno.
Se consideriamo l'import, meno del nucleare.
PERO' ci e' costato 15 miliardi di incentivi che hanno causato il licenziamento di migliaia di persone e l'impossibilita' di aggiornare gli impianti per inquinare meno.
Poi puoi continuare a distribuire bugie a raffica ma a me fai solo ARRABBIARE.
perche odio le bugie
I numeri sono i numeri.
La fisica e' la fisica
Studia!
Casso parleranno di noi, pubblicita' pagata dal contribuente.
ne hanno fatto un pezzettino e vedono come va:
un caos di impianto per accedere un paio di lampioni con un prezzo ecologico di batterie monstre.
abbiamo capito, i preti ti stanno sugli zebedei.
Mentre i 220 miliardi di incentivi al solare-eolico italiano che stanno ammazzando le aziende non importa.
6 milioni ai preti sono noccioline.
15 miliardi all'anno sono una voraggine colossale per una produzione misera.
Prima di fare una battaglia comincerei a pensare ai problemi grossi.
15 miliardi all'anno per il solare sono troppi? Forse non sei ben informato.
La [URL="https://it.wikipedia.org/wiki/Agenzia_internazionale_dell'energia"]International Energy Agency (IEA)[/URL] ha pubblicato un rapporto dove dimostra che i sussidi ai combustibili fossili sono almeno 4 volte superiori ai sussidi per le energie rinnovabili. Qui il link in inglese.
La International Renewable Energy Agency (IRENA) ha pubblicato dei rapporti dove dimostra la stessa cosa.
Un rapporto di Greenpeace dimostra che è possibile una transizione completa a 100% energia rinnovabile entro il 2050 con ricavi maggiori delle spese.
Inoltre, i cambiamenti climatici sono alla luce del sole nonostante in passato abbiano cercato di negarlo le potenti lobby del petrolio finanziando ricercatori per affermare il contrario http://www.lifegate.it/persone/news...rize-intervista.
Se il costo è molto maggiore di quanto ottenibile con le tecnologie attuali, vuol dire che presumibilmente le risorse impiegate, il costo energetico e forse l'inquinamento sono peggiori.
È per questo che gli incentivi vanno ridotti a un periodo ridotto (al massimo cinque dieci anni; in Italia durano già da troppo tempo): spingono a sprecare risorse per avere un guadagno economico, esattamente quello che gli ambientalisti rimproverano agli altri.
Che sia fatto solo per propaganda (da parte dei politici coinvolti) e per guadagno economico (da parte del fornitore) è palese. Che in prospettiva questa possa essere una soluzione ha ovviamente probabilità mooolto vicino a zero. Se vuoi investire in sperimentazioni ce ne sono molte altre assai più promettenti.
Per quanto riguarda il riciclo dei pannelli solari anche qui la maggior parte delle persone non è informata correttamente. I pannelli solari sono composti essenzialmente dalle celle fotovoltaiche in silicio (ovvero vetro facilmente riciclabile) e alluminio della struttura di metallo (facilmente riciclabile). Non c'è nessuno problema di smaltimento ne di disassemblaggio. I pannelli solari non contengono alcuna sostanza pericolosa.
Se sei interessato al riciclo, sono molto più inquinanti i prodotti elettronici e tecnologici come smartphone, tablet, PC, TV, etc. i quali contengono materiali tossici e radioattivi (http://www.laleggepertutti.it/21146...ai-paesi-poveri, http://www.greenme.it/tecno/cellula...lulari-tossici), terre rare (tantalio, etc.) e sono difficilmente disassemblabili e quindi il recupero dei materiali è molto difficile.
Fortunatamente stanno nascendo iniziative che rispettano sia l'ambiente sia i diritti dei lavoratori come Fairphone.
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