Diffusione auto elettriche rallentata da concessionari auto
di Rosario Grasso pubblicata il 22 Maggio 2018, alle 16:21 nel canale TecnologiaSecondo un nuovo studio, i concessionari di auto creerebbero delle barriere alla diffusione di veicoli elettrici con informazioni ingannevoli e con scarsa conoscenza delle recenti tecnologie
127 Commenti
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Su questo hai perfettamente ragione; il problema è che:
1) Non siamo minimamente in grado di produrre la maggior parte di energia così
2) I pannelli solari devono essere prodotti e smaltiti dopo tot. anni (per farti un esempio, un conoscente che ha montato i migliori 10 anni fa non ne ha ancora ammortizzato il costo, e sta giungendo l'ora di sostituirli). Così via anche per pale eoliche & co.
3) I pannelli solari devono essere lavati e le pale eoliche richiedono manutenzione.
4) La resa di questi due tipi di fonti non è garantita: i pannelli solari di notte non producono, così come le pale eoliche se c'è troppo oppure poco vento.
5) Le pale eoliche non possono essere piazzate ovunque in quanto fanno rumore.
Soluzioni valide potrebbero essere i generatori sottomarini che sfruttano le correnti d'acqua (bene o male sempre presenti), e come sempre l'idroelettrico, che è però limitato per natura.
Le soluzioni per un futuro sicuramente si troveranno ma, oggi come oggi, escluderei il passaggio totale all'elettrico (visto poi anche che se ne perde una buona parte in trasporto, ricarica batterie, etc.)
Chiaro che non sia fattibile ora e neanche nel breve periodo, ci sono parecchi ostacoli da superare prima, ma credo che la direzione dovrebbe essere quella e non sarebbe male iniziare a mettersi nell'ottica.
Continuare ad investire e finanziare i combustibili fossili lo vedo un controsenso per lo sviluppo.
Poi come detto da azi_muth ci troveremo con la Cina a dominare il mercato e noi quando ci sveglieremo sarà già troppo tardi (probabilmente lo è già
1) Non siamo minimamente in grado di produrre la maggior parte di energia così
2) I pannelli solari devono essere prodotti e smaltiti dopo tot. anni (per farti un esempio, un conoscente che ha montato i migliori 10 anni fa non ne ha ancora ammortizzato il costo, e sta giungendo l'ora di sostituirli). Così via anche per pale eoliche & co.
3) I pannelli solari devono essere lavati e le pale eoliche richiedono manutenzione.
4) La resa di questi due tipi di fonti non è garantita: i pannelli solari di notte non producono, così come le pale eoliche se c'è troppo oppure poco vento.
5) Le pale eoliche non possono essere piazzate ovunque in quanto fanno rumore.
Soluzioni valide potrebbero essere i generatori sottomarini che sfruttano le correnti d'acqua (bene o male sempre presenti), e come sempre l'idroelettrico, che è però limitato per natura.
Le soluzioni per un futuro sicuramente si troveranno ma, oggi come oggi, escluderei il passaggio totale all'elettrico (visto poi anche che se ne perde una buona parte in trasporto, ricarica batterie, etc.)
ti vorrei correggere solo sull'ultimo punto.. il trasporto non ha particolari perdite.
la rete, dalla centrale di produzione fino alla cabina di media vicino al polo della distribuzione locale, perde il 4% dell'energia.. che credo sia una buona percentuale.
ci considera una perdita del 10,4% dalla produzione alla spina ma in realtà le perdite reali sono inferiori al 6% se tutto ben dimensionato per cui non è un problema
@sniperspa ti ricordo che la Cina ha investito in modo pesantissimo sul carbone e altrettanto sta facendo l'India. grazie a questo hanno un prezzo dell'energia elettrica che è circa la metà del nostro..
Come convinci le persone a prendere un auto elettrica?
Oggi non e' possibile convincere nessuno perche non conviene.
Solo in qualche paese o in qualche contesto e' possibile.
In Italia penso che nessuno la prenda in considerazione.
è una forzatura politica il passaggio alle auto elettriche e in certe nazioni questa cosa sta avvenendo a discapito del fatto che sia possibile
se volessimo incidere sull'ecologia bandiremo le caldaie a gas in favore di pompe di calore ottenendo anche una riduzione delle emissioni termiche in ambiente.. ricordiamoci che una caldaia a condensazione emette fumi a 70° in inverno e una caldaia vecchia a gasolio esce a oltre 300 gradi al camino mentre una pompa di calore, per assurdo, emette aria fredda in inverno
ora se si considera quanta energia termica (oltre ad inquinanti) emettiamo ogni inverno per scaldarci.. tutto d'un colpo gli inquinanti delle auto diventano una cosa banale..
l'energia elettrica è il futuro per ridurre l'inquinamento ma dobbiamo devastare il paese per rifare le infrastrutture e duplicare le centrali attualmente esistenti per poter passare da 300 TWh a 600-700 TWh.. così facendo però elimineremo una grossa parte dell'inquinamento domestico e veicolare.. il problema è tirare fuori quei soldini.. giusto qualche centinaio di miliardi..
Sai dove producono i motori a combustione interna? E sai dove producono quelli elettrici e le batterie?
Come hai detto correttamente, anche io sapevo che fosse il 4%, che sommato a tutto il resto non è proprio poco. Non mi riferivo alla perdita "alla spina" ma a quella "al motore" dell'auto elettrica
Riguardo alle caldaie devo dissentire: una caldaia a condensazione che funziona a gas naturale recupera gran parte del calore, tanto che i tubi di scarico sono oramai in plastica e più si va avanti più ne aumenta l'efficienza.
Ciò che inquina di più nei riscaldamenti sono legna e pellet (che è la principale causa del particolato nelle città. Al contrario di quanto si creda sui Diesel
Delle pompe di calore c'è da dire che hanno una altissima efficienza ed un domani saranno sicuramente una delle strade da seguire; certo che se continuano ad aumentare il prezzo dei gas refrigeranti passa la voglia...
Come hai detto correttamente, anche io sapevo che fosse il 4%, che sommato a tutto il resto non è proprio poco. Non mi riferivo alla perdita "alla spina" ma a quella "al motore" dell'auto elettrica
Riguardo alle caldaie devo dissentire: una caldaia a condensazione che funziona a gas naturale recupera gran parte del calore, tanto che i tubi di scarico sono oramai in plastica e più si va avanti più ne aumenta l'efficienza.
Ciò che inquina di più nei riscaldamenti sono legna e pellet (che è la principale causa del particolato nelle città. Al contrario di quanto si creda sui Diesel
Delle pompe di calore c'è da dire che hanno una altissima efficienza ed un domani saranno sicuramente una delle strade da seguire; certo che se continuano ad aumentare il prezzo dei gas refrigeranti passa la voglia...
i fumi delle caldaie a condensazione sono sotto i 56° e per quello i tubi sono in plastica.. ero rimasto alle vecchie caldaie a condensazione..
ciò nonostante l'inquinamento delle caldaie a metano è notevole.. legna e pellet hanno un inquinamento differente (diversa tipologia di inquinanti)
inoltre la diffusione fa si che sia il metano il grosso problema.. a legna e pellet (per ora) ci vanno in pochi..
inoltre i kWh necessari a ricaricare le auto di sera NON possono venire dal fotovoltaico e verrebbero solo in minima parte da eolico e idroelettrico per cui dovremmo usare per forza altri sistemi.
questi sistemi in italia sono carbone (il più economico) e gas metano (costoso ma meno inquinante)
il -55% di cui parli tu è facendo finta che il sistema NON debba cambiare a fronte di miliardi di kWh da produrre.. il che è ipocrita visto che non si produrranno 100 TWh dal solare (che comunque vorrebbe dire tappezzare campi d'erba con silicio.. e 100 TWh sono molti.. basta vedere l'attuale apporto del FV per capire di cosa si parla..
detto questo c'è una riduzione ma non è il 55% .. in germania, per esempio, dove il grosso si fa a carbone non so quanto migliori la cosa
bella l'analisi del -55% ma non è veritiera.. specie dal momento che le centrali attualmente dismesse sono tutte più inquinanti di quelle usate in quel grafico per fare i calcoli
Io suggerirei una buon lettura del piano energetico nazionale...prima di certe risposte:
http://www.sviluppoeconomico.gov.it...le-SEN-2017.pdf
http://www.sviluppoeconomico.gov.it...le-SEN-2017.pdf
conosco il sen.. e so anche altro.. bello quel libro che hanno creato.. sai anche che hanno autorizzato le perforazioni per il gas vero ?
ti è sfuggito questo passaggio del SEN
Obiettivi prezzi:
 ridurre il gap di costo tra il gas italiano e quello del nord Europa, nel 2016 pari a
circa 2 €/MWh;
 ridurre il gap sui prezzi dell'elettricità rispetto alla media UE, pari a circa 35 €/MWh
nel 2015 per la famiglia media e intorno al 25% in media per le imprese.
ma non preoccuparti, ce lo hanno illustrato bene spiegandoci anche i controsensi di quel documento e che comunque le centrali che abbiamo spento non svaniranno nel nulla.. ma è ok.. credi a tutto quello che dice la politica
Vabbè se la buttiamo in politica lasciamo perdere.
Resta il fatto che quelli sono dati ufficiali. Quello che tu dici no.
Tu lo sapevi su che base? Quali sono le fonti?
Perchè dovrei credere a quelle fonti? Sono qualificate?
Quali interessi rappresentano?
Così puo' essere vero tutto e il contrario di tutto.
Resta il fatto che quelli sono dati ufficiali. Quello che tu dici no.
no hai ragione i miei non sono ne dati ne ufficiali, ho parlato con chi ha collaborato a quel documento.. e tanto mi basta..
così come ho anche letto il documento che ho in ufficio e che cita spesso la probabile difficoltà nel realizzare la richiesta dell'uscire dal carbone nel 2025 quando il vecchio progetto al 2030 era già difficile da realizzare.
poi ricordano che il tutto deve rigorosamente tenere conto del fatto che non dobbiamo perdere concorrenzialità a livello economico e che dobbiamo già recuperare 35 €/MWh per colpa del nostro mix energetico troppo piccato sulle rinnovabili e che sta causando molte perdite di lavoratori.
specificano anche che devono evitare un esodo nel comparto energetico con la chiusura degli impianti a carbone etc..
conosco il documento.. tu che lo hai linkato lo hai anche capito ?
noi si perchè lo abbiamo studiato da novembre e lo abbiamo approfondito con molti incontri per via dei danni che quel documento sta causando a livello economico tanto che hanno dato il contentino delle trivellazioni in adriatico per la ricerca del gas metano dopo 20 anni di stop.
conosco quel documento e ne comprendo i pericoli.. spero però che le rassicurazioni che ci hanno fornito sortiscano effetti positivi altrimenti resteremo il fanalino di coda dell'europa ma con energia verde che nessuno potrà comprare..
ti do due numeri che potrai trovare nelle borse che segui
prezzo energia elettrica D+1 BaseLoad in alcuni mercati europei
ITALIA 62,25 €/MWh
Francia 41,00
Germania 39,4
Repubblica Ceka 40,0
Polonia 48,08
immagino sai perchè loro sono così economici..
Forward del 2019..
Italia 59,6
Francia 47,65
Germania 42,75
la differenza fra francia e germania ? la germania usa il carbone..
questo è il gap che il SEN promette di ridurre entro il 2025 aumentando i nostri costi.. la vedo dura ;-)
e ora buona "serata" che scappo
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