Dal Giappone un passo avanti sull'efficienza dei pannelli solari
di Andrea Bai pubblicata il 23 Marzo 2017, alle 18:01 nel canale Tecnologia
L'efficienza massima teorica dei pannelli solari in silicio è del 29%, ma la maggior parte delle realizzazioni fatica a superare il 20%. La giapponese Kaneka riesce a realizzare una cella solare con efficienza del 26,6%
107 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAggiungi anche che i costi di chiusura di una centrale superano abbondantemente di 10 volte i costi di costruzione della centrale stessa, il futuro è il carbone con sequestro di polveri e CO2.
Quanto al declino, cosa non ti è chiaro?
(e nota che si tratta di un sito filonuclearista, non greenpeace)
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Discesa ASSOLUTA anche nella più rosea delle prospettive (rosea e pericolosa) visto che stiracchiare fino a 80anni impianti progettati x 30 è estremamente rischioso.
Ma sei serio o scherzi?E' quella la tua fonte?
Vabbè, un altro troll.
ciao
Vabbè, un altro troll.
ciao
Qua se c'è un troll sei tu,io ti ho già detto chi e cosa sono.
Mi posti un documento random,scritto da chissà chi,e palesemente di parte,cioè,proprio,di parte.
E queste sono le tue fonti?
Lo smonto pezzo per pezzo oppure lo capisci da te che non è affidabile?
Mi posti un documento random,scritto da chissà chi,e palesemente di parte,cioè,proprio,di parte.
E queste sono le tue fonti?
Lo smonto pezzo per pezzo oppure lo capisci da te che non è affidabile?
a parte che ho postato un doc di Berkeley e un grafico che fa riferimento a dati EIA. :leggi:
Invece l'unica cosa che hai prodotto tu (a parte il tuo curriculum) è un grafico di wikipedia, davvero una cosa affidabile...
LOL fa ridere.
Ok, non sai che rispondere e trolli, punto.
Non ti rispondo più, cortesemente non importunarmi.
Grazie.
https://www.eia.gov/todayinenergy/detail.php?id=28132
Si può notare che l'unica nazione che cresce è la cina. Nessuna delle altre ha una crescita significativa.
guarda caso poi si ferma proprio al 2040, orizzonte a cui la produzione americana crolla.
al 2041 quindi la situazione è la stessa di oggi
oltretutto, mentre la crescita DELLA SOLA CINA è solo una previsione ipotetica, il crollo del resto della produzione è matematico.
Difficilmente, tranne che per il titolo e la grafica opprimente, può essere considerato un documento che critica l'energia nucleare.
e chi parla di "critica"? dice che è morta.
cmq siamo ampiamente OT per cui è ora di chiuderla.
visto che non si parla del tema mi disiscrivo e continuate pure a sognare
Aggiungi anche che i costi di chiusura di una centrale superano abbondantemente di 10 volte i costi di costruzione della centrale stessa, il futuro è il carbone con sequestro di polveri e CO2.
Ottimo,qualche piccola domanda perchè c'è qualcosa che non mi è chiaro.
Le polveri le levi con un paio di cicloni e un elettroprecipitatore,ma i gas?Sox,nox?
Il particolare ultrafine?Usi un filtro?Eh,ma le maglie non vanno tanto d'accordo con i gas acidi,quindi che usi?
E sopratutto,la co2 come la sequestri?Come separi un gas da una corrente gassosa ad alta temperatura?
Tra le altre cose più che di sequestro della co2 direi il contrario visto che la co2 è il componente principale.
Per distillazione è un attimino oneroso,devi scendere vicino lo zero e alzare la pressione visto che la co2 ha la Tc di 30°,adsorbimento manco a parlarne,assorbimento idem...
E una volta che l'hai,cosa ne fai?Dove la metti?
Qualche osservazione spontanea che meritano risposta.
Invece l'unica cosa che hai prodotto tu (a parte il tuo curriculum) è un grafico di wikipedia, davvero una cosa affidabile...
LOL fa ridere.
Ok, non sai che rispondere e trolli, punto.
Non ti rispondo più, cortesemente non importunarmi.
Grazie.
Eh,ora non scappare.
Il problema è postare argomentazioni tecniche che tu possa comprendere,in questa discussione affermavi che il petrolio viene usato per la produzione di energia,quindi è chiaro che certe cose non le capiresti proprio.
Il documento dei minerali,cominciamo da quello e cominciamo dall'autore:sergio zabot,un ingegnere civile; non è neanche un ingegnere industriale,è come se io mi mettessi a sindacare che i palazzi sono fatti male.
Quel documento afferma che
1)il nucleare costa di più,verissimo,rispetto al carbone non c'è storia e pure rispetto al gas le prende.
2) che si produce tanta co2 e che ci sono reagenti tossici tipo il fluoro...eh si,ma anche con la l'estrazione petrolifera e la distillazione della benzina ci sono tanti sottoprodotti,anche con la combustione ci sono,ma i volumi da trattare sono molto maggiori; ma lui che ne può sapere,non è un chimico,fa palazzi.
3) sottolinea il fatto che l'uranio è in mano a stati con poca stabilità politica o che cmq non c'è la sicurezza dell'approvvigionamento e che i prezzi potrebbero lievitare;questo è falso per due motivi
3.1) usa canada e kazakistan detengono il 60% della produzione,lui mette l'ultimo stato tra quelli a rischio,sulla base di cosa non si sa.
3.2) ma anche se non fosse stabile il prezzo dell'uranio,lo stesso incide per ca il 5% sul costo dell'impianto,una cazzata in pratica,quindi anche ad avere forti oscillazioni,hanno poca influenza sul costo dell'energia.
Senza contare che appena il prezzo sale troppo ci sono soluzioni a impatto zero che diventano concorrenziali,come estrarre uranio dall'acqua di mare o dalle ceneri delle centrali a carbone.
Ovviamente il tizio si guarda bene dal sottolineare questi aspetti.
E io dovrei dare retta a un collega che ne sa meno di me?Cioè,un ingegnere civile che scrive un libro sul nucleare...
Riguardo il mega grafico che hai trovato e che continui a portare come cavallo di battaglia,allo stato attuale,2017,l'energia prodotta è in aumento,con qualche piccola discesa ma sempre in aumento,su questo siamo d'accordo spero.
Sulle previsioni future,bellaz89 ha postato un grafico dell'andamento futuro molto diverso dal tuo,ma ovviamente le previsioni vanno prese con le pinze,la crisi economica degli ultimi anni non è stata mica prevista,quindi chissà.
Ma allo stato attuale delle cose,l'energia elettrica derivata dal nucleare è andata sempre aumentando...questo è un dato di fatto,il resto sono congetture.
Da ignorante però continuo a pensare che il rischio di utilizzare materiale radioattivo sia maggiore che quello di usare combustibili che producono sostanze tossiche o polveri sottili per via della durata dell'inquinamento.
Ho visto un bellissimo documentario su Fukushima e sulle tecnologie adottate oggi per il contenimento del rischio inquinante e pur essendo veramente sbalorditive (tipo il congelamento fino a 30 mt di terreno di profondità attorno la centrale per bloccare il deflusso d'acqua piovana che potrebbe contaminarsi e finire in mare) mi lasciano con l'interrogativo che mi ero fatto anche per i fusti di scorie stoccati (che nessuno vuole nella propria regione), e cioè:
fra 30-50-100 anni? che succederà a quella roba?
È vero che lo si può chiedere per tutti i rifiuti tossici e non che produciamo, ma per quale altro contaminante hanno evacuato 180 mila persone per 6 anni con un raggio di 30km dal sito dell'incidente?
Ora potreste dirmi che si è sopravalutato i rischi da radiazione e quindi questo è insensato ma se dovesse succedere nell'area dove abitate, prendete Google Earth e fate un cerchio di raggio 30km ed evacuate tutti.
Come la prendereste? Voi sareste lucidi e impavidi come Naoto Matsumura? E i vostri figli, famiglie, amici, colleghi datori di lavoro?
PS: Sembrerebbe che lo stress da evacuazione abbia fatto più vittime delle radiazioni e dello tsunami.
Da ignorante però continuo a pensare che il rischio di utilizzare materiale radioattivo sia maggiore che quello di usare combustibili che producono sostanze tossiche o polveri sottili per via della durata dell'inquinamento.
Ho visto un bellissimo documentario su Fukushima e sulle tecnologie adottate oggi per il contenimento del rischio inquinante e pur essendo veramente sbalorditive (tipo il congelamento fino a 30 mt di terreno di profondità attorno la centrale per bloccare il deflusso d'acqua piovana che potrebbe contaminarsi e finire in mare) mi lasciano con l'interrogativo che mi ero fatto anche per i fusti di scorie stoccati (che nessuno vuole nella propria regione), e cioè:
fra 30-50-100 anni? che succederà a quella roba?
È vero che lo si può chiedere per tutti i rifiuti tossici e non che produciamo, ma per quale altro contaminante hanno evacuato 180 mila persone per 6 anni con un raggio di 30km dal sito dell'incidente?
Ora potreste dirmi che si è sopravalutato i rischi da radiazione e quindi questo è insensato ma se dovesse succedere nell'area dove abitate, prendete Google Earth e fate un cerchio di raggio 30km ed evacuate tutti.
Come la prendereste? Voi sareste lucidi e impavidi come Naoto Matsumura? E i vostri figli, famiglie, amici, colleghi datori di lavoro?
PS: Sembrerebbe che lo stress da evacuazione abbia fatto più vittime delle radiazioni e dello tsunami.
Terra dei fuochi,incidenza dei tumori molto più alta dimostrata da anni,ci vorrebbe una evacuazione in massa,ma siamo in italia.
Non è tanto cosa viene fatto,ma quello che andrebbe fatto.
Non avete ancora capito che l'unica alternativa sono l'energia rinnovabile e la riduzione del fabbisogno energetico.
Non metto in dubbio che rug22 o tu ne sappiate più di me in merito ai danni. Dal mio punto di vista, il vostro parere vale meno di quello di Greenpeace e altre associazioni che si occupano di proteggere l'ambiente il quale, vi ricordo ancora una volta, non è di proprietà dell'uomo.
Fukushima cinque anni dopo: radiazioni 35 volte superiori al massimo
[I]Danni ambientali. Di tutte le tonnellate di acqua (400 tonnellate al giorno) stoccata e pompata dai tecnici della Tepco per tenere l'impianto al di sotto della temperatura "subcritica" di 100 gradi centigradi e impedire una fusione nucleare, non si sa quante decine siano state sversate in mare. E quante ancora oggi, secondo l'allora premier giapponese Naoto Kan, anche se la Tepco nega. L'acqua contaminata pompata dal sottosuolo e presente nei pozzi, infatti, sta fuoriuscendo spontaneamente verso l'oceano. Tepco ha costruito una barriera sotterranea di contenimento che, pare, non funzioni. ll rapporto di Greenpeace dice che Fukushima avrà impatti ambientali per secoli e che il programma di decontaminazione del governo non ne ridurrà la portata. "Purtroppo, temo che Greenpeace abbia ragione", ha ribadito l'ex premier giapponese Naoto Kan.
[/I]
In ogni caso quello che si deduce da entrambi i report è che [U]tra ora e il 2040 ci sarà un probabile e consistente incremento della potenza nucleare installata.[/U] Quindi affermare che nessuno abbia più interesse a installare ulteriori centrali nucleari è falso.
Nel tuo messaggio precedente era presente anche uno scenario riduttivo dell'utilizzo della fissione nucleare. Comunque non importa, vedremo se l'uomo deciderà di sbattere contro un muro a tutta velocità o se utilizzare la razionalità.
Inoltre, fare previsioni specialmente quando sono in gioco molti soldi e la finanza non ha molto senso. Più che previsioni, si chiamano scommesse sul futuro.
Basta vedere cosa è successo a Lehman Brothers il 15/09/2008 quando fino a qualche giorno prima del tracollo veniva valutata come sana:
La banca di investimento, nata nel 1850, fino al 18 luglio 2008 godeva di grande affidabilità: per Standard&Poor's il rating era al livello A, per Moody's ad A2 e per Fitch ad A+.
Certo, non è solo la Francia, qualunque persona con buon senso e razionalità non può continuare a investire nella fissione nucleare.
Coloro che hanno studiato nel settore o fatto grandi investimenti, fanno fatica ad ammettere la realtà oggettiva dei fatti. Mi dispiace per loro, ma la realtà è diversa...non siamo negli anni '60, ci sono alternative.
Se poi l'alternativa è avere centrali termoelettriche (come abbiamo adesso) tutti questi discorsi riguardi ai possibili effetti delle radiazioni a basse dosi lasciano il tempo che trovano.
Non sto assegnando morti al nucleare. Ho solo detto che in assenza di prove che dimostrino la non dannosità delle radiazioni, meglio evitare di continuare in questa direzione.
Rug22 non ha riportato alcun documento e non sono nemmeno interessato...
L'alternativa solo le energie rinnovabili e il risparmio energetico, non le centrali termoelettriche e nemmeno le centrali a fissione nucleare.
Fukushima cinque anni dopo: radiazioni 35 volte superiori al massimo
[I]
Radiazioni. Le ultime rilevazioni parlano di 4,01 microSievert/ora. Sono 35 volte superiori rispetto alla massima dose annua fissata dalle Raccomandazioni della Commissione Internazionale per la Protezione Radiologica, secondo il fisico nucleare Stephan Robinson, direttore dei programmi acqua e disarmo di Green Cross Svizzera. Un dato allarmante, ma non basta. "Anche al di fuori di quest'area - continua Robinson - ad esempio a Koriyama, i parametri risultano fino a 20 volte più alti della soglia". Il rischio è dovuto anche agli alimenti contaminati.[/I]
Direttamente da Wikipedia
Il 21 marzo, una agenzia giornalistica riporta che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che "le radiazioni provocate dal disastrato impianto nucleare di Fukushima ed entrate nella catena alimentare sono più gravi di quanto finora si fosse pensato" e che l'effetto dell'incidente "è molto più grave di quanto chiunque avesse immaginato all'inizio, quando si pensava che si trattasse di un problema limitato a 20-30 chilometri"
Peace & Love, ma il calcolo dei report indica un incremento globale della produzione nucleare.
Bene, vedremo come andranno le cose.
Intanto iniziamo a includere nella stima dei costi anche eventi catastrofici e vedremo come cambiano le cose: Fukushima, “cinque anni dopo mutazioni negli alberi e coste contaminate”. Il costo del disastro stimato in 110 miliardi.
Ripeto, non sei informato in materia. Greenpeace non si occupa solo di nucleare, sei tu che ti interessi solo di questo argomento evidentemente...
Per esempio ti ricordo che soprattutto grazie a Greenpeace sono state bloccate le trivellazioni nell'Artico per la ricerca di petrolio Save the Artic. Greenpeace è riuscita a raccogliere milioni di firme in tutto il mondo e a contrastare pubblicamente un colosso come Shell.
Ci sono molte cause in cui Greenpeace è coinvolta. Certo anche loro non sono esenti da errori (in certe occasioni avrebbero potuto agire diversamente), ma sono certamente più sinceri e affidabili di qualunque ente di ricerca, fondazione, università, etc. che riceve finanziamenti da aziende private o multinazionali o da stati. Essere indipendenti, perché finanziati da cittadini, significa poter dire la verità e non dover piegare la testa...
Meglio cosi, rimani con la tua idea e io con la mia. Buona giornata.
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