Auto elettriche cariche in soli 6 minuti? dall'università di Cambridge un progetto commercializzabile già nel 2020
di Carlo Pisani pubblicata il 30 Agosto 2019, alle 12:01 nel canale Tecnologia
"Le polveri sono il componente centrale di una batteria al litio. Questo è un nuovo tipo di polvere che consente tempi di ricarica di soli 6 minuti invece che 45. Ciò interessa molto ad esempio il settore auto, quindi la tua auto elettrica potrà essere facile da ricaricare come abitualmente facciamo rifornimento di carburante" afferma il Dr. Jean De La Verpilliere
23 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa andiamo per gradi.
tesla= 100KWh
le perdite nei conduttori (TRASFO, CB...) per cariche cosi' sono dell'ordine del 50%
carica completa = 150KWh
Dovendo caricare le batterie completamente in 5 min serve una linea elettrica in grado di erogare 1.5MW con un transito quindi di 7KA a 220 V. Un eventuale linea a 380 V non cambierebbe di fatto le cose: la corrente che scorrerebbe sarebbe di gran lunga superiore a quella che si usa nelle medie imprese e simile a quella di una puntatrice per grandi spessori.
la carica dovrebbe avvenire IN MEDIA TENSIONE (15-50KV).
Lascio immaginare la gestione di una linea del genere ad un privato cittadino che ha problemi con la ricarica dell'ipad.
Lascio inoltre il pensiero di che caxxo sia l'impianto di una piazzola di ricarica per una dozzina di auto: i costi di consumo in stby e dell'opera fa si che una ricarica fatta cosi' costi come il pieno ad un cigarette (per chi non e' avvezzo: si brucia una tonnellata di benza in mezza giornata)
Il problema non e' l'auto, e' qualle che e' a terra.
E quindi escluso a priori di potersela caricare nel box di casa.
http://allarovescia.blogspot.com/20...apida-auto.html
Ho cercato da solo di soddisfare qualche mia curiosità:
Questa dovrebbe essere la storia dell'azienda.
https://www.enterprise.cam.ac.uk/ne...ry-competition/
Pagina di linkedin, non è che dica granché di nuovo
https://www.linkedin.com/company/echion-technologies
Pagina di google scholar su Jean de la Verpilliere. Ci sono alcuni papers sui nanotubi di carbonio e questi "ricci di mare" (immagino si riferisca alla struttura 3d di questi nanotubi)
https://scholar.google.co.uk/citati...AAAAJ&hl=en
L'unico pending patent trovato cercando la società Echion Tech Ltd.
https://patents.google.com/patent/GB201810231D0/en
ma ad oggi è tutto ancora fermo e statico
https://slate.com/technology/2019/0...ia=gdpr-consent
Impianti
Il problema saranno gli impianti.Portare quei voltaggi e quegli ampere necessiterà di centrali di trasformazione dall'alta tensione vicino alle colonnine di ricarica.
Avere impianti di ricarica condominiali o casalinghi non ha senso, per costi, autorizzazioni, strutturazione, pericolo, ecc.
L'auto elettrica ha senso se ce ne sono poche.
Aumentando la capacità delle batterie, si è aggravato il problema della ricarica.
Le normali prese casalinghe erogano al massimo 2 kW; con un po' di difficoltà un'auto elettrica vecchia generazione con batteria da 25 kWh si poteva anche ricaricare nottetempo alla presa casalinga (ci vogliono più di 12 ore).
Ricaricare invece un'auto con batteria da 60 kWh o ancor peggio 90 kWh nel garage di casa diventa proibitivo: richiederebbe dalle 30 alle 50 ore ed è impensabile lasciare l'auto attaccata alla presa casalinga uno o due giorni consecutivi. Anche perché mentre l'auto elettrica si ciuccia i 2kW per ricaricarsi, voi non potete usare quasi nessun altro servizio elettrico casalingo (forno, phon, lavatrice, lavastoviglie, condizionatore) visto che in Italia la fornitura standard di corrente è di 3 kW.
Visto che poi il costo è un salasso cambiare il pacco batteria. Quindi inutile risparmiare tempo se poi mi costerà migliaia di euro, come se le auto elettriche costassero poco di listino ....
E' l'unico modo perchè abbia senso e sia sostenibile.
Solo che questa transizione va gestita da subito a vari livelli, sia ricadute occupazionali (l'automotive genera un indotto enorme, aree di servizio, lavaggi, officine, ecc ecc) che erariali: il gettito fiscale dal settore è circa il 20% del totale nazionale, basterebbe per assurdo qualche giorno senza di esso per far collassare l'Italia.
Rimane ovviamente il "problema" che la corrente non si genera da sola. Se bruciamo comunque petrolio per avere corrente, è solo fuffa...
la carica dovrebbe avvenire IN MEDIA TENSIONE (15-50KV).
Lascio immaginare la gestione di una linea del genere ad un privato cittadino che ha problemi con la ricarica dell'ipad.
Lascio inoltre il pensiero di che caxxo sia l'impianto di una piazzola di ricarica per una dozzina di auto: i costi di consumo in stby e dell'opera fa si che una ricarica fatta cosi' costi come il pieno ad un cigarette (per chi non e' avvezzo: si brucia una tonnellata di benza in mezza giornata)[...]
Più o meno quello che ho pensato anche io, ed infatti mi sono anche messo a ridere quando ho letto
ma ad oggi è tutto ancora fermo e statico
Ma infatti.
Ormai hanno anche stancato.
Chiacchiere, supercazzole a non finire.
Ma i fatti parlano chiaro. Siamo sempre lì.
Un bell'inferno comunista insomma.
Motivo in più per rifiutare in toto tutto questo schifo.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".