Test ride Engwe EP-2 Boost: ora con sensore di coppia e tasto per accelerazione massima

Il periodo d'oro del mercato delle e-bike non accenna a terminare, e nel mare di modelli che esistono, c'è una precisa tipologia che siamo abituati a vedere spesso in città. Si tratta di quelle che comunemente sono chiamate Fat e-bike, per via degli pneumatici dal raggio ristretto ma con dimensioni del battistrada molto generose, ed in particolare c'è un marchio molto popolare in questo segmento: Engwe.

L'azienda cinese proprio in questi giorni lancia sul mercato un nuovo modello, che si chiama EP-2 Boost, evoluzione di una e-bike già presente nel suo listino, e che abbiamo potuto provare in anteprima. Il nome svela già una delle caratteristiche fondamentali: il tasto Boost. Se volete velocemente capire di cosa si tratta, trovate il video della prova:

I vecchi modelli di Engwe attivavano l'assistenza elettrica basandosi sulla pedalata dell'utente, ma senza seguire l'intensità dello sforzo. Questo corrispondeva quasi ad un acceleratore "nascosto", e quindi non proprio in linea con le normative europee. La nuova Engwe EP-2 Boost invece introduce il sensore di coppia della pedalata, che attiva l'assistenza elettrica proporzionata alla forza che il conducente applica realmente ai pedali.

Questo fa sì che la nuova e-bike sia completamente in linea con le regolamentazioni europee e italiane, ma Engwe ha comunque studiato un metodo, legale, per offrire all'utente uno spunto di potenza in più, quando necessario. Si tratta proprio del sopracitato tasto Boost che, quando premuto, offre subito il picco di potenza del motore elettrico, che però resta sempre entro i parametri, che sono di 250 W, con velocità massima di 25 km/h per l'assistenza alla pedalata, e 55 Nm di coppia.

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Il risultato è che con l'azione del tasto Boost la bici accelera in pochi istanti, per raggiungere subito la massima assistenza possibile, e questo si rivela molto utile nelle ripartenze, agli stop, ai semafori, ma anche quando ci troviamo ad affrontare una salita. I livelli di assistenza elettrica sono cinque, selezionabili dal comando a manubrio sulla sinistra, e l'accelerazione Boost funziona co tutti i livelli, ma sempre proporzionata alla mappatura che abbiamo scelto. Tuttavia i primi livelli di trazione elettrica sono molto blandi e servono più che altro a fare un po' più di fatica e far durare più a lungo la batteria, che così può garantire fino a 120 km di autonomia. Per un utilizzo comodo e con minore sforzo abbiamo però utilizzato la EP-2 Boost quasi sempre con livello 4 o 5 di assistenza.

Parlando invece di quella che è la ciclistica e la meccanica della e-bike, il telaio è il classico da fat bike, richiudibile per abbassare notevolmente l'ingombro. All'anteriore troviamo la forcella ammortizzata, con eventuale meccanismo di blocco, che aiuta notevolmente a compensare le asperità di strade ed altri percorsi. Nel nostro test, come vedete in video, abbiamo messo alla prova la EP-2 anche su sterrato e sentieri più accidentati, e le prestazioni sono state comunque più che accettabili, considerato il tipo di mezzo. Al posteriore non ci sono sospensioni, ma la sella, molto imbottita e leggermente ammortizzata, contribuisce comunque a mantenere il viaggio in un certo comfort. Bene l'aderenza degli pneumatici, 20" x 4", che trasmettono davvero sicurezza su tutte le superfici. Per la città sono l'ideale, ma anche in campagna si comportano bene.

Possiamo controllare l'andatura grazie al cambio Shimano a 7 rapporti, con controllo a manubrio comodo e rapido, e con regolazione che era già precisa nonostante la bici fosse da assemblare in gran parte. Stesso discorso per i freni, ben regolati già di fabbrica, ed efficaci grazie ai dischi da 180 mm. Comodi anche i fari integrati, anteriore e posteriore, direttamente alimentati dalla batteria. Ed a proposito di batteria, è nascosta nel tubo orizzontale, accessibile a bici piegata, ed offre una capacità di 624 Wh. Nella nostra prova dopo quasi 30 km di percorrenza aveva ancora circa il 50% di carica, nonostante l'uso sempre con il massimo livello di assistenza.

Tutto è sempre sotto controllo grazie al display centrale che, oltre a indicare la velocità, ci mostra la carica residua, la mappatura inserita, ed i chilometri percorsi. Si tratta di uno schermo monocromatico, ma comunque ben leggibile anche sotto la luce del sole diretta. Completano la dotazione un piccolo campanello, il portapacchi posteriore, mentre nell'imballo troviamo anche pastiglie dei freni di scorta ed una piccola pompa.

La ricarica avviene ovviamente con il caricatore in dotazione, e la Engwe EP-2 Boost è dotata anche di chiave per attivare la parte elettrica, senza la quale bisognerebbe pedalare su una bici di 30 kg di peso, solo con forza muscolare. Il modello può supportare fino a 150 kg di peso, il che la rende perfetta per servizi di consegna dell'ultimo miglio, e per il delivery a cui ormai siamo molto abituati. Ma significa dunque che la EP-2 Boost è adatta solo a questi compiti? A nostro parere no, l'e-bike si è rivelata polivalente, un ottimo mezzo anche per il commuting quotidiano e persino per le escursioni, se i vostri tragitti non hanno ovviamente un'impronta sportiva.

È possibile trovare il nuovo modello sullo store online di Engwe, nella versione di colore nero, come avete visto nella nostra prova, oppure in grigio, o anche in un appariscente arancione, tutte al prezzo di 999 euro. Attenzione però, perché Engwe per supportare il lancio del nuovo prodotto ha introdotto bundle, come quello dell'acquisto di due e-bike a un prezzo scontato, e ci ha anche fornito dei codici sconto, da applicare al vostro carrello. Potete avere i seguenti sconti:

• Sconto 200 euro: codice ENGWEV200OFF (ordini sopra i 2.000 euro)

• Sconto 150 euro: codice ENGWEV150OFF (ordini sopra i 1.500 euro)

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• Sconto 50 euro: codice ENGWEV50OFF (ordini sotto i 999 euro)

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