All'aeroporto di Fiumicino il più grande sistema di accumulo italiano con batterie EV usate
di Vittorio Rienzo pubblicata il 05 Giugno 2025, alle 17:21 nel canale Auto Elettriche
ADR ha collaborato con Nissan, Mercedes-Benz, Stellantis ed Enel X per realizzare il più grande sistema di accumulo stazionario italiano basato sulle batterie usate dei veicoli elettrici all'interno dell'Aeroporto di Fiumicino
Nissan, Stellantis, Mercedes-Benz ed Enel, in collaborazione con l'Aeroporto di Fiumicino, hanno annunciato la realizzazione del più grande sistema di accumulo stazionario basato sul progetto Second Life, ovvero sull'utilizzo di batterie usate per veicoli elettrici. L'infrastruttura consentirà di accumulare l'energia solare e renderla disponibile per le attività aereoportuali 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
Come scritto da ADR (Aeroporti Di Roma), il sistema "dona nuova vita a batterie ormai inutilizzabili nel settore automobilistico, ma che rimangono di grande valore per le applicazioni stazionarie".
Secondo quanto dichiarato dalle società, Stellantis ha contribuito con 78 unità per la piattaforma eCMP dedicata alle auto di segmento B per un totale di 3,9 MWh. Nissan, invece, ha partecipato con 84 moduli per Nissan Leaf per un totale di 2,1 MWh di capacità. I restanti moduli dei 762 totali dovrebbero provenire da Mercedes-Benz.
Il gruppo italo-francese afferma che il progetto "è stato uno dei più importanti per Stellantis negli ultimi due anni, inserito nel piano di attività di 'Second Life' che integra altre attività di economia circolare sulla gestione delle batterie dei veicoli elettrici, come la rigenerazione e la riparazione, al fine di estenderne il più possibile la vita prima di avviarle al riciclo".
Si tratta di un'applicazione molto interessante poiché le batterie non più in grado di offrire lo spunto e le prestazioni richieste da un motore, riescono ad ottenere fino a 10-15 anni di vita in più come accumulatori stazionari con il solo scopo di immagazzinare energia. Questo porta con sé diversi vantaggi, in primis sul piano ambientale dato che si riduce la necessità di riciclare tali batterie.
Tuttavia, va anche sottolineato che il costo degli accumulatori tende costantemente a ridursi e, con l'arrivo di nuove tecnologie e la necessità di raccogliere la maggiore quantità possibile di materie prime, l'utilizzo di batterie "Second Life" al posto di quelle nuove risulta sempre meno conveniente.
Nel frattempo, ADR sostiene che l'adozione di sistemi di accumulo basato su batterie "Second Life" sia un fenomeno in crescita. Con l'aumento del trasporto elettrico e della richiesta di EV, sarà inevitabile ritrovarsi con fondi di magazzino e batterie sostituite che potrebbero rivelarsi un'ottima risorsa prima di essere trasformati in massa nera.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infospero che la struttura che accoglie le batteria consenta di cambiare agevolmente le batterie esaurite con altre (di altre marche) onde nn gettare tutto tra 10 anni
Anche perchè un conto sono le celle, un conto il pacco batteria finito, cosa ben diversa
E dopo si possono ancora riciclare.
citazioni del forum invecchiate malissimo dopo appena un anno
Dai progetti Tesla Megapack di cui ho letto il prezzo non si discosta molto mentre mi sarei aspettato un prezzo decisamente più basso con batterie di seconda vita...
Senza il finanziamento dell'UE non mi sembra un investimento così eccezionale, certo con 3 Milioni a babbo morto va benissimo... Spero sia un pilota per futuri progetti replicabili a prezzi più contenuti altrimenti sarà molto più conveniente utilizzare batterie nuove (magari agli ioni di sodio).
Dai progetti Tesla Megapack di cui ho letto il prezzo non si discosta molto mentre mi sarei aspettato un prezzo decisamente più basso con batterie di seconda vita...
Senza il finanziamento dell'UE non mi sembra un investimento così eccezionale, certo con 3 Milioni a babbo morto va benissimo... Spero sia un pilota per futuri progetti replicabili a prezzi più contenuti altrimenti sarà molto più conveniente utilizzare batterie nuove (magari agli ioni di sodio).
di fatto si vocifera che il motivo del progetto fossero i soldi del PNRR..
anche perchè.. nuove.. dalla cina.. si parla di 300 mila euro per 1MWh.. con 5,5 milioni compravano 18 MWh quindi la stessa capacità che hanno ma da batterie di seconda mano..
è appunto un progetto pilota per far vedere più verde l'aeroporto .. fra l'altro girano delle voci a Roma su perchè e a cosa serve che fanno ridere
ma fino a che sarà permesso lo sperpero dei soldi pubblici va bene tutto.. tanto fra qualche anno avremo così tante batterie di seconda mano da "riutilizzare" che dovremo farci qualcosa per forza..
1. crea il problema
2. sfrutta la soluzione
è proprio la follia green....Mentre la " La Pulzella d'Orléans" naviga verso Gaza....
Ci sarebbe da scrivere un libro comico , se non fosse realtà..
è proprio la follia green....Mentre la " La Pulzella d'Orléans" naviga verso Gaza....
Ci sarebbe da scrivere un libro comico , se non fosse realtà..
se venisse vista per quello che è.. economia di scala.. sarebbe differente.. e corretto
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