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Audi presenta l'elettrica PB18 e-tron: unica rivale diretta della nuova Tesla Roadster?

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Tecnologia Audi presenta l'elettrica PB18 e-tron: unica rivale diretta della nuova Tesla Roadster?

Questa Audi PB18 e-tron, la passata estate era stata presentata come un nuovo prototipo di supercar, completamente elettrico, dotato di batterie a stato solido ed un sistema di ricarica a 800 Volt: nuove indiscrezioni pongono quest'auto non in una produzione in serie su larga scala, ma si concentrerà su un basso volume di veicoli

 
65 Commenti
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Flortex17 Gennaio 2019, 20:55 #41
Originariamente inviato da: calabar
Quello della produzione di energia è poi un altro discorso. Nella peggiore delle ipotesi la produciamo con quella stessa benzina che non usiamo più nelle auto, ma con motori molto più efficienti (anche solo per il fatto che producono a regime costante) e controllati.


Molta efficienza la perdi nel trasportare ed immagazzinare l'energia, per poterla usare quando serve.

E' più efficiente il motore elettrico di una lavatrice, non il motore di un'auto alimentato da batterie, che sono costose, complesse, pesanti, che degradano, ecc.

Il tema è tutto nel trasporto e nello stoccaggio dell'energia.

Ad ogni modo non stante tenendo conto di un altro fattore: il petrolio non è una fonte rinnovabile, e si stima che nei prossimi decenni diventerà sempre più raro e di conseguenza costoso.


Questa per la verità la sentiamo da decenni, ma per il momento non sta avvenendo.

L'elettrico ha l'indubbio vantaggio di non dipendere da una sola fonte di carburante, puoi produrre energia in ogni modo e l'auto sarà in grado di sfruttarla. Questo in futuro si potrebbe rivelare l'elemento vincente in questa transizione tecnologica.


Potrebbe, ma anche l'auto tradizionale può funzionare non solo con derivati del petrolio, ma anche con gas naturale e simili, con carburanti di origine vegetale, derivati da scarti organici di ogni genere, e persino con l'idrogeno (che presenta per la verità altri problemi).

L'uso normale sono i 35 chilometri, non le centinaia. Per cui se tutti i giorni posso ricaricare in garage e le poche volte l'anno che faccio centinaia di chilometri devo fare una sosta di un'oretta durante il viaggio (cosa che magari faresti comunque), sarebbe una scocciatura abbastanza limitata.


No, l'uso normale comprende sia i 20 km per andare quotidianamente al lavoro, sia le centinaia, con frequenza variabile.

Altrimenti sostituisci il motorino, non l'auto.

Mi pare piuttosto normale.
Gli incentivi hanno proprio lo scopo di incentivare l'adozione di un qualcosa che inizialmente non sarebbe conveniente, ma poi con lo sviluppo e le economie di scala lo diventa. Ed è quello il momento in cui gli incentivi vengono ridotti fino ad essere rimossi.
Oggi siamo in una fase iniziale di adozione dell'elettrico, per cui è normale che si stia cercando di stimolare queste tecnologie che in una fase come questa faticano a competere con tecnologie mature, rodate ed ampiamente adottate.


Anche questa è una favola.
Non è scritto da nessuna parte che incentivando una tecnologia, questa si svilupperà al punto da diventare conveniente.

Se incentivassimo gli elicotteri, probabilmente rimarrebbero un mezzo di trasporto eccessivamente costoso, inadatto a soddisfare le esigenze delle persone in modo efficiente.

Incentivando e sussidiando, l'unica certezza è che si stanno buttando soldi in qualcosa di inefficiente, di sbagliato, di qualcosa che letterlamente non vale ciò che costa.
Qualcosa che brucia ricchezza.
Come appunto sta avvenendo con le centinaia di miliardi di incentivi criminali alle rinnnovabili, che tutti noi paghiamo con le bollette elettriche.
Cosa abbiamo ottenuto? Briciole completamente inutili.

Che poi questo porti ad un "salto" verso la convenienza, è tutto da vedere, da dimostrare.

Peraltro il motore elettrico è ben più maturo (e vecchio) dei motori a combustione, ma si continua a dire il contrario, non si sa bene perchè.

Le batterie, al momento, sono plafonate.
Si parla sempre di nuove mirabolanti tecnologie, che sono sempre "tra qualche anno".

Mi sapresti fare qualche esempio di tecnologia di massa che si sia realmente sviluppata, diventando realmente conveniente, con l'incentivazione?
Così capiamo meglio il punto.
calabar18 Gennaio 2019, 01:00 #42
Originariamente inviato da: Flortex
Il tema è tutto nel trasporto e nello stoccaggio dell'energia.

Ti basta confrontare l'efficienza di un motore da auto (e uno ben messo, non quello dell'auto con tanti anni sulle spalle e mal tenuta) con l'efficienza delle produzioni in centrale per notare un ampio margine a vantaggi di queste ultime, un vantaggio tale da assorbire abbondantemente i costi suddetti. E non dimenticare che trasporto e stoccaggio di carburanti hanno anch'essi un costo.

Lo stoccaggio comunque riguarda solo una parte dell'energia prodotta, bilanciando in modo adeguato le fonti di produzione può essere ridotto al minimo, escludendo casi di consumo anomalo. Perché credi che si incentivi l'installazione di pannelli solari? Perché aiutano a compensare il picco di richiesta energetica diurna, evitando quanto possibile l'accensione di centrali secondarie poco efficienti ed inquinanti.
Inoltre per ora la produzione elettrica da combustibili permette la gestione "on demand" che riduce i problemi di stoccaggio.

Originariamente inviato da: Flortex
Questa per la verità la sentiamo da decenni, ma per il momento non sta avvenendo.

Perchè ci vogliono decenni. Ma rimane comunque una risorsa limitata, e prima o poi raggiungerà il suo limite.

Originariamente inviato da: Flortex
Potrebbe, ma anche l'auto tradizionale può funzionare non solo con derivati del petrolio, ma anche con gas naturale e simili, con carburanti di origine vegetale, derivati da scarti organici di ogni genere, e persino con l'idrogeno (che presenta per la verità altri problemi).

Certo, ma non tutti insieme, anche se alcuni sono compatibili e in alcuni casi posso avere un sistema doppio (aumentando però la complessità. Se ho un'auto a benzina non posso caricarla ad Idrogeno. Se vado a GPL, non vado a metano.
Con l'auto elettrica invece posso usare elettricità prodotta con benzina, metano, gpl, carbone, eolico, fotovoltaico, maree, spazzatura, ecc...

Originariamente inviato da: Flortex
E' più efficiente il motore elettrico di una lavatrice, non il motore di un'auto alimentato da batterie, che sono costose, complesse, pesanti, che degradano, ecc.

Le batterie sono sicuramente il punto debole di questa tecnologia. Ma i costi si stanno riducendo velocemente, la qualità migliora insieme alla densità e quindi al peso, il degrado è già oggi abbastanza buono (se ben gestito).
Io sono tra quelli che ritiene che le batterie siano solo di passaggio, ma che il futuro sia dei supercapacitori, sempre che riescano a migliorare la densità di carica. Ci sono già diversi studi di ricerca su questi.

Originariamente inviato da: Flortex
No, l'uso normale comprende sia i 20 km per andare quotidianamente al lavoro, sia le centinaia, con frequenza variabile.

L'uso normale è quello che fai il più delle volte. E per la maggior parte delle persone è intorno a quei 35 chilometri di cui si parlava. I viaggi da centinaia di chilometri sono l'eccezione per la maggior parte della gente.

Questo significa che per l'utente medio la maggior parte delle volte il rifornimento è più comodo (lo fai a casa, neppure devi andare dal benzinaio) e poche volte è più scomodo (un'ora alla colonnina).

Originariamente inviato da: Flortex
Anche questa è una favola.

Non è una favola, è esattamente ciò a cui servono gli incentivi.

Che poi gli incentivi possano essere assegnati in modo errato è un altro discorso, ma ciò che volevo dire è che non ha senso giudicare ora l'auto elettrica perchè è conveniente solo grazie agli incentivi: questo è normale per una tecnologia nuova.

Ovviamente gli incentivi si danno solo quando c'è un interesse generale, e nel caso dell'auto elettrica e delle fonti rinnovabili credo che i motivi per cui ci si investa siano abbastanza evidenti.
andbad18 Gennaio 2019, 08:47 #43
Originariamente inviato da: Flortex
E quindi?

Quanti italiani almeno n volte all'anno fanno centinaia di km?
Tantissimi

La media è irrilevante. Conta l'autonomia richiesta per un uso normale.
Che, per quasi tutti, è ben maggiore di 150 km. Anche se in media ne fanno 35.

Con quell'autonomia sostituisci il motorino, non l'auto.


Mi spiace per te, ma non è così. Non te lo dico per fanboismo (che brutta parola.... ) ma perché io l'ho fatto. Ho sostituito un'auto a GPL con una elettrica, e faccio tutto quello che facevo prima: usarla tutti i giorni, andare in vacanza, gita fuori porta, ecc...
Come detto prima, so che non posso convincerti, ma ti porto il mio esempio per farti capire che ciò che pensi è probabilmente frutto di pregiudizi.
Per fare un tragitto di circa 250km, quest'estate, ho dovuto semplicemente aggiungere una sosta di 20 minuti in mezzo. E la mia è un'auto relativamente "vecchia" (ho preso un usato). Con la nuova generazione avrei fatto tutto il percorso senza dovermi fermare.
Per un piccolo disagio due o tre volte l'anno, però, ho comodità tutti i giorni: comodità di guida, di ricarica, di rumori, ecc... Oltre ad un risparmio tangibile (prima spendevo due o tre volte tanto in GPL. Puoi calcolare tu se fosse stato un diesel o benzina).

Quanto al fotovoltaico, il costo ormai è molto ridotto, sotto i 2000€ a kW (al lordo delle detrazioni). Per un investimento che dura più o meno vent'anni. Non mi sembrano prezzi esagerati.
Ovviamente se avessi un impianto FTV ricaricherei di giorno, ma se anche non potessi, con lo scambio sul posto, pagherei l'energia comunque molto meno rispetto.

By(t)e
Mparlav18 Gennaio 2019, 08:52 #44
Originariamente inviato da: Flortex
Male, molto male.
Obbligati a spendere soldi per una tecnologia fallimentare.


Invece è stata un ottima iniziativa per lo sviluppo di questa tecnologia
DjLode18 Gennaio 2019, 09:36 #45
Originariamente inviato da: andbad
Io ho dato via la vecchia auto GPL per comprare una Leaf usata.


Ciao, mi spieghi come funziona l'e-pedal della Leaf? Non mi sono informato tanto lo ammetto, ma sono curioso. Si può accelerare e frenare con il solo acceleratore... ma nel caso di frenate di emergenza o più corpose... come si fa?
andbad18 Gennaio 2019, 11:47 #46
Originariamente inviato da: DjLode
Ciao, mi spieghi come funziona l'e-pedal della Leaf? Non mi sono informato tanto lo ammetto, ma sono curioso. Si può accelerare e frenare con il solo acceleratore... ma nel caso di frenate di emergenza o più corpose... come si fa?


Io ho il modello vecchio, ma posso spiegartelo ugualmente.
Le auto elettriche non hanno frizione né cambio, quindi per spiazzare meno gli utenti le hanno progettate per mimare il comportamento delle auto con cambio automatico.
Quindi quando innesti la "marcia" D e lasci il freno, l'auto procede in avanti a bassissima velocità, anche senza accelerare. Quindi per stare fermo devi premere il freno (questa è anche la causa di tutti quegli incidenti dove vedi i SUV che entrano nelle vetrine: i vecchietti sentono l'auto muoversi e premono quello che pensano essere il freno, invece è l'acceleratore ). Quando tu procedi normalmente e lasci l'acceleratore, l'auto rallenta con il freno di rigenerazione (come il freno motore delle auto a combustione, solo che ricarichi la batteria) fino alla velocità minima, quindi per fermarti devi premere il freno.

L'E-Pedal funziona invece in modo diverso: una volta innestata la "marcia", l'auto sta ferma (vengono utilizzati i freni) finché non premi l'acceleratore. Allo stesso modo, quanto lasci l'acceleratore, l'auto rallenta con la rigenerazione, fino a bassa velocità, quando entrano in azione in freni tradizionali e l'auto si ferma, senza che tu debba toccare il pedale del freno.
Con un po' di abitudine, dunque, puoi guidare nel traffico con un solo pedale (mentre io non posso, senza e-pedal, perché per stare fermo devo come detto prima premere il freno).

Ovviamente il pedale del freno esiste sempre, quindi in caso la rigenerazione non rallentasse abbastanza l'auto, puoi sempre premerlo: in tal caso nella prima parte della corsa l'auto aumenta la rigenerazione e, con essa, il rallentamento. Se però la pressione che eserciti è ancora maggiore, entrano in funzione i freni a disco tradizionali.

Il trucco è usare il meno possibile la rigenerazione, ovvero cercare di "veleggiare" dosando l'acceleratore per restare "in folle": questo perché la rigenerazione recupera solo una parte dell'energia, quindi è meglio evitare di accelerare, piuttosto che rigenerare (questo vale per tutte le auto, ma per le elettriche ha una maggiore incidenza sulle autonomie).

In ogni caso è più difficile a spiegarsi che a farsi: prenota un test drive e prova.

By(t)e
DjLode18 Gennaio 2019, 13:51 #47
Originariamente inviato da: andbad
In ogni caso è più difficile a spiegarsi che a farsi: prenota un test drive e prova.


Ho guidato una Prius anni e anni fa (attorno al 2005 quindi un modello piuttosto vecchiotto). Mi incuriosiva il fatto dell'e-pedal... stupidamente ho pensato che avessero rimosso il pedale del freno e non riuscivo a capire come si potesse gestire le fermate di emergenza.
Comunque è proprio uno stile di guida differente... ci si mette molto ad abituarsi?
andbad18 Gennaio 2019, 14:14 #48
Originariamente inviato da: DjLode
Ho guidato una Prius anni e anni fa (attorno al 2005 quindi un modello piuttosto vecchiotto). Mi incuriosiva il fatto dell'e-pedal... stupidamente ho pensato che avessero rimosso il pedale del freno e non riuscivo a capire come si potesse gestire le fermate di emergenza.
Comunque è proprio uno stile di guida differente... ci si mette molto ad abituarsi?


Ho ritirato l'auto dal precedente proprietario e fatto un viaggio di oltre 300km lo stesso giorno per tornare a casa, con due ricariche Fast (tra l'altro gratuite). Non avevo mai guidato un'auto elettrica (se non appunto un test drive di 3 minuti) né fatto una ricarica in vita mia.

Dopo i primi 10 minuti mi ero già dimenticato di frizione e cambio. Dopo mezz'ora avevo già iniziato a capire come dosare l'acceleratore per veleggiare.

Le auto elettriche hanno diversi difetti, ma non certo la difficoltà di guida.

By(t)e

P.S.: c'è più di qualcuno che ha fatto viaggi di ritorno ben più complessi del mio, partendo dal nord della Francia e facendo un migliaio di km per la sua prima EV.
andbad18 Gennaio 2019, 16:32 #49
Originariamente inviato da: Eliomon
Un paio di anni fa, ne affittai una tramite un servizio di car-sharing.
Effettivamente ci metti davvero poco a capire come si guida (ma qui, se arrivi da un cambio automatico non è molto diversa la cosa).
Quello che all'inizio lascia spiazzati, è come cambia l'autonomia in base a quello che utilizzi a bordo.
Avevo affittato un'auto con autonomia di un'ottantina di km. Per farmeli bastare sono praticamente morto di freddo...
La ripresa che hanno questi mezzi è comunque pazzesca. Sono davvero divertenti da guidare. Il silenzio purtroppo non sono riuscito ad apprezzarlo appieno.
I pannelli e altri elementi dell'abitacolo erano un po conciati e quindi scricchiolavano.
Era meglio sentire il motore termico..


Le auto di vecchia generazione avevano elementi riscaldanti a resistenza, che in effetti consumavano parecchia energia. Oggi usano tutti pompe di calore, che intaccano molto meno l'autonomia: con qualche grado sopra lo zero, si ha una temperatura confortevole con circa 500W.

By(t)e
Flortex18 Gennaio 2019, 20:23 #50
Originariamente inviato da: calabar
Ti basta confrontare l'efficienza di un motore da auto (e uno ben messo, non quello dell'auto con tanti anni sulle spalle e mal tenuta) con l'efficienza delle produzioni in centrale per notare un ampio margine a vantaggi di queste ultime, un vantaggio tale da assorbire abbondantemente i costi suddetti. E non dimenticare che trasporto e stoccaggio di carburanti hanno anch'essi un costo.


Certo che il motore di per sè è più efficiente.
Lo sappiamo da decenni.
Infatti si usano motori elettrici per tutte le applicazioni "fisse": dalla lavatrice alle funivie passando, ovviamente, per tutte le applicazioni industriali.

Ma il trasporto e lo stoccaggio sono molto, molto costosi, sia in termini energetici, che in termini economici.

C'è un motivo se, mentre il motore elettrico si è affermato per le applicazioni "fisse", per quelle "mobili" (dall'auto alla motosega) no. Convieni?

Perché credi che si incentivi l'installazione di pannelli solari? Perché aiutano a compensare il picco di richiesta energetica diurna, evitando quanto possibile l'accensione di centrali secondarie poco efficienti ed inquinanti.


I pannelli solari sono incentivati per pura ideologia, non c'è la minima utilità in questo.

Al contrario di quanto affermi, tutte queste fonti intermittenti ed inaffidabili creano problemi alla rete.
Che paghiamo tutti profumatamente.

Perchè ci vogliono decenni. Ma rimane comunque una risorsa limitata, e prima o poi raggiungerà il suo limite.


Nel frattempo rimane fantascienza.

Certo, ma non tutti insieme, anche se alcuni sono compatibili e in alcuni casi posso avere un sistema doppio (aumentando però la complessità. Se ho un'auto a benzina non posso caricarla ad Idrogeno. Se vado a GPL, non vado a metano.
Con l'auto elettrica invece posso usare elettricità prodotta con benzina, metano, gpl, carbone, eolico, fotovoltaico, maree, spazzatura, ecc...


Sì e no. Molti sono compatibili.
Comunque non è un problema, quindi non indica di certo che sia meglio usare l'elettrico.
Se tra 80 anni il petrolio sarà scarso, compreremo le auto nuove a gas (per dire), non serve compatibilità.

Le batterie sono sicuramente il punto debole di questa tecnologia. Ma i costi si stanno riducendo velocemente, la qualità migliora insieme alla densità e quindi al peso, il degrado è già oggi abbastanza buono (se ben gestito).
Io sono tra quelli che ritiene che le batterie siano solo di passaggio, ma che il futuro sia dei supercapacitori, sempre che riescano a migliorare la densità di carica. Ci sono già diversi studi di ricerca su questi.


Siamo sempre nel campo delle teorie, delle ipotesi.
Ad oggi, la situazione è quella che è.

L'uso normale è quello che fai il più delle volte. E per la maggior parte delle persone è intorno a quei 35 chilometri di cui si parlava. I viaggi da centinaia di chilometri sono l'eccezione per la maggior parte della gente.

Questo significa che per l'utente medio la maggior parte delle volte il rifornimento è più comodo (lo fai a casa, neppure devi andare dal benzinaio) e poche volte è più scomodo (un'ora alla colonnina).


L'uso normale è quello che fa la maggior parte degli utenti: 20 + centinaia a volte.
La media non descrive per niente bene il fenomeno.
E' una statistica inadeguata.

Come dire che siccome la gente "mediamente" ha 40 anni allora tutto il sistema sociale deve essere tarato sui 40 enni, abolendo ciò che serve a bambini, adolescenti ed anziani. Dalle scuole agli ospizi, passando per metà degli ospedali.
Capisci che faresti un pessimo servizio alla popolazione.


Non è una favola, è esattamente ciò a cui servono gli incentivi.

Che poi gli incentivi possano essere assegnati in modo errato è un altro discorso, ma ciò che volevo dire è che non ha senso giudicare ora l'auto elettrica perchè è conveniente solo grazie agli incentivi: questo è normale per una tecnologia nuova.

Ovviamente gli incentivi si danno solo quando c'è un interesse generale, e nel caso dell'auto elettrica e delle fonti rinnovabili credo che i motivi per cui ci si investa siano abbastanza evidenti.


Gli incentivi mediamente servono solo a buttare soldi.
E vale anche quando si incentivano le auto normali, come si è fatto a lungo, intendiamoci.

Ma nel campo delle energie alternative, e delle auto elettriche, il fenomeno del "buttare soldi dei contribuenti" raggiunge una delle sue massime espressioni

Rinnovo la domanda: fammi 10 esempi di tecnologie che usiamo abitualmente, e proficuamente (cioè che stanno in piedi da sole), che siano state lanciate efficacemente dagli incentivi.

Se ritieni sia la "normalità", non avrai difficoltà a trovarli.

NB: l'auto elettrica NON è nuova. E' vecchia, molto più vecchia dell'auto a combustione.
https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_dell%27auto_elettrica

Il motore elettrico è vecchissimo, è [U]maturo[/U] veramente.
Non ha praticamente margini di miglioramento, a differenza di quelli a combustione che continuano a progredire enormemente.

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