Audi
Audi presenta l'elettrica PB18 e-tron: unica rivale diretta della nuova Tesla Roadster?
di Carlo Pisani pubblicata il 16 Gennaio 2019, alle 16:01 nel canale Tecnologia
Questa Audi PB18 e-tron, la passata estate era stata presentata come un nuovo prototipo di supercar, completamente elettrico, dotato di batterie a stato solido ed un sistema di ricarica a 800 Volt: nuove indiscrezioni pongono quest'auto non in una produzione in serie su larga scala, ma si concentrerà su un basso volume di veicoli
65 Commenti
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In ogni caso, è previsto dal 2018 l'obbligo d'installazione della colonnina di ricarica per nuove costruzioni/ristrutturazioni > 10 unità e locali commerciali > 500 m^2.
P.S.: Per l'installazione in aree condominiali, puoi leggere questo articolo qui
Con un benzina da 15km/l al costo di 1.5 euro al litro avrai una spesa annua di:
2000 euro di benzina.
con un'auto elettrica ricarichi a 0.25 euro per KWh, l'auto percorre circa 7km per kwh di conseguenza abbiamo una spesa annuale (sempre per 20000km) di:
715 euro.
In pratica risparmi 1300 euro all'anno, ogni anno. Come avere un'aumentod i stipendio di 100 euro netti al mese + tredicesima!
Questo è esclusivamente un vantaggio fiscale, artificiale.
Non c'entra niente con la tecnologia di per sè.
Significa che, alla fine, questa "tredicesima" verrà assorbita in qualche altra tassa che ti faranno pagare.
La parità di costi "tra pochi anni" la sentiamo da anni, per ora sono solo chiacchiere continuamente traslate nel futuro.
Nel frattempo, esperimenti come quello di Better Place in Israele falliscono miseramente.
Con più domanda di energia elettrica, probabilmente succederà il contrario, ed il prezzo dell'energia elettrica salirà.
Se fai così tanti chilometri senza nemmeno fermarti a pisciare, complimenti.
By(t)e
Stando al tuo esempio, la sosta la fai direttamente prima di partire.
Probabilmente la forbice, al contrario, andrà aumentando. Senza contare che con un minimo investimento nel FTV (ormai a prezzi quasi irrisori) puoi avere l'energia sostanzialmente gratis (o quasi). Di pozzi petroliferi in garage, invece, ancora non ne ho visti.
By(t)e
Il costo dei carburanti è per 2/3 imposte, quindi indipendente dalla tecnologia.
Il FV non viene installato proprio da nessuno, senza incentivi e sussidi vari (quali sono anche i certificati verdi).
Proprio gratis, lol.
Poi ci spieghi come ricaricare col fv l'auto in garage di notte.
In media gli italiani percorrono 35km, anche la più scrausa delle elettriche ne fa 150.
E quindi?
Quanti italiani almeno n volte all'anno fanno centinaia di km?
Tantissimi
La media è irrilevante. Conta l'autonomia richiesta per un uso normale.
Che, per quasi tutti, è ben maggiore di 150 km. Anche se in media ne fanno 35.
Con quell'autonomia sostituisci il motorino, non l'auto.
Male, molto male.
Obbligati a spendere soldi per una tecnologia fallimentare.
Per chi ce l'ha, questo futuro potrebbe già essere presente.
Per quanto riguarda i costi, non so quanto in realtà quello dell'elettricità potrà crescere, dato che al momento è già molto alto. Credo invece che una volta che si sarà investito sulle infrastrutture (probabilmente anche grazie a soldi ed incentivi statali), il costo della corrente scenderà (al netto dell'inflazione, naturalmente).
Non c'e' ragione perche' diminuisca, anzi, dovrebbe aumentare, a meno che non salti fuori qualche nuova fonte energetica a basso costo. L'aumento della domanda non puo' che far salire i prezzi.
Probabilmente la forbice, al contrario, andrà aumentando. Senza contare che con un minimo investimento nel FTV (ormai a prezzi quasi irrisori) puoi avere l'energia sostanzialmente gratis (o quasi). Di pozzi petroliferi in garage, invece, ancora non ne ho visti.
By(t)e
Si, certo, col fotovoltaico di notte
La produzione da rinnovabili e' largamente insufficiente per coprire la domanda sempre crescente che genereranno le auto elettriche. Il costo dei carburanti è legato a quello delle fonti per la produzione dell'energia elettrica, cui si aggiungono tutti gli altri costi da ammortizzare.
Mi riferisco all'amento di costi dovuto alla creazione delle infrastrutture di cui Ginopilot parlava.
Basta pensare al caso delle linee casalinghe di accesso ad Internt: nonostante gli investimenti in infrastrutture il costo medio di una linea in fibra oggi è più basso di un'ADSL di quale lustro fa. Questi costi vengono ammortizzati.
Quello della produzione di energia è poi un altro discorso. Nella peggiore delle ipotesi la produciamo con quella stessa benzina che non usiamo più nelle auto, ma con motori molto più efficienti (anche solo per il fatto che producono a regime costante) e controllati.
Ad ogni modo non stante tenendo conto di un altro fattore: il petrolio non è una fonte rinnovabile, e si stima che nei prossimi decenni diventerà sempre più raro e di conseguenza costoso.
L'elettrico ha l'indubbio vantaggio di non dipendere da una sola fonte di carburante, puoi produrre energia in ogni modo e l'auto sarà in grado di sfruttarla. Questo in futuro si potrebbe rivelare l'elemento vincente in questa transizione tecnologica.
Che, per quasi tutti, è ben maggiore di 150 km. Anche se in media ne fanno 35.
L'uso normale sono i 35 chilometri, non le centinaia. Per cui se tutti i giorni posso ricaricare in garage e le poche volte l'anno che faccio centinaia di chilometri devo fare una sosta di un'oretta durante il viaggio (cosa che magari faresti comunque), sarebbe una scocciatura abbastanza limitata.
Il FV non viene installato proprio da nessuno, senza incentivi e sussidi vari (quali sono anche i certificati verdi).
Mi pare piuttosto normale.
Gli incentivi hanno proprio lo scopo di incentivare l'adozione di un qualcosa che inizialmente non sarebbe conveniente, ma poi con lo sviluppo e le economie di scala lo diventa. Ed è quello il momento in cui gli incentivi vengono ridotti fino ad essere rimossi.
Oggi siamo in una fase iniziale di adozione dell'elettrico, per cui è normale che si stia cercando di stimolare queste tecnologie che in una fase come questa faticano a competere con tecnologie mature, rodate ed ampiamente adottate.
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