Megawatt Charging System: arriva il nuovo connettore di ricarica con potenza fino a 3.750 kilowatt
di Rosario Grasso pubblicata il 16 Giugno 2022, alle 15:03 nel canale Soluzioni di ricaricaIl nuovo connettore è rivolto prevalentemente alla ricarica dei veicoli pesanti e può gestire fino a 3.000 A con una tensione fino a 1.250 V.
40 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infosiamo MOLTO indietro con la transizione e continuare a fantasticare di un futuro roseo dimenticandosi del presente è una delle cose che ci ha portato a questo casino.. zero piani B quando era palese già nel 2020 e 2021 che era sbagliato il progetto che stiamo tutt'ora perseguendo.. ma giustamente in Italia è pieno di cicale e nessuno di quelli che ha avvisato che era sbagliato non avere un piano di riserva è stato ascoltato..
Lo stesso ministro Cingolani aveva detto che per far fronte alla crescente richiesta di energia elettrica sarebbe necessario un ritorno al nucleare, ma i sognatori ecologisti non vogliono sentire ragioni e pensano che le rinnovabili siano la soluzione del futuro.
C’è chi sogna che vento e sole facciano i miracoli purtroppo.
Nessuno si informa e capisce che problemi ci sono per gestire la rete
Così come si dice che si deve creare il prodotto per poi modificare la produzione senza capire che c’è un problema molto più grande a monte che si stava affrontando molto male negli ultimi anni e che le auto a pile sono solo un “di più” a peggiorare un problema già esistente.
Ad esser ciechi è giusto il ragionamento di chi vede le auto a pile come una spinta al cambiamento ma purtroppo sono una parte del problema visto che le rinnovabili anche quest’anno sono il tallone d’Achille e aggiungere altri consumi elettrici era l’ultima cosa da fare
Se continua così verrà razionato l’uso dell’energia come e già è razionata l’acqua in certi comuni (mezzo milione di abitanti già lo subiscono in Italia)
A uno che sta affogando non metti le scarpe per prepararlo a quando esce dall’acqua perchè aggiungi solo zavorra e lo fai morire
Noi stiamo peggiorando i nostri consumi elettrici in un momento in cui stavamo spegnendo centrali a carbone senza pensare che avremo meno produzione chiedendo più consumi elettrici
Grazie al mercato però falliranno molte aziende e quindi i consumi scenderanno così la gente potrà tornare a casa.
Noi da ieri stiamo comunicando i nuovi costi di produzione e molti stanno per attivare la riduzione dei turni di lavoro per cui dai che facciamo spazio alle auto a pile tagliando consumi… e stipendi..
quando poi si ricorre a schernire con termini tipo "eco ebete" mi fa ritornare alla fase da cui siamo appena usciti in cui tutti parlavano di covid e vaccino e i più rintronati con le teorie più assurde dicevano agli altri covidioti e svegliaaa!!1!!! quindi anche basta, grazie
anche perché servono capire i numeri reali, avevamo già abbozzato qualche conto; soprattutto serve capire COME avviene la richiesta. Ricordo che il sistema elettrico nazionale è stato messo in crisi dai condizionatori. Le auto e i mezzi pesanti non devi ricaricarli tutti con la carica veloce e tutti di giorno;
anzi, la ricarica veloce è fortemente disincentivata per due ragioni:
1) costa un botto
2) stressa la batteria
Inoltre oggi tu pensi solamente ai punti di ricarica "passivi" che attingono dalla rete elettrica, ma lo scenario che si prospetta è che i punti di ricarica abbiano:
1) autoproduzione con pannelli / eolico
2) stoccaggio con batterie (tipicamente recuperando quelle provenienti proprio dall'automotive, in particolar modo le LFP sono estremamente longeve e quando viene rottamata la macchina facilmente saranno ancora >90% - e in un punto di ricarica non hai problemi di spazio - quindi se l'efficienza scende non è rilevante, ne aggiungi altre - e puoi sfruttarle con profili tali da massimizzare al massimo la vita utile, quindi decine di migliaia di cicli - le LFP ne fanno 5000 in scenario scarica completa ricarica completa, ovvero lo stress massimo possibile, chi ha l'auto elettrica nell'uso quotidiano ricarica cose tipo dal 30 al 70% e lì ciao, la batteria rimane al top per decenni - già 5000 cicli di carica e scarica significano 2.5 milioni di km)
strano inoltre che non critichi fortemente la cazzata del nucleare che ci metteremmo 10 anni solo a trovare la location trovandoci cmq, qualsiasi posto trovi, di fronte a una situazione tipo val di Susa con l'alta velocità, e altri 20/25 per costruirne una, come è accaduto con tutte le ultime centrali realizzate nei Paesi occidentali. L'unica soluzione disponibile in scala, senza dipendere da gas / petrolio altrui e con tempi di realizzazione scandalosamente brevi è solare + eolico + accumulo.
Poi per inciso ogni volta parli della mobilità elettrica come se triplicasse il consumo nazionale... serve recuperare il 20/25% in più, stai calmo
Gli elettroni che devono riempire la batteria sono quelli.
Quindi o aumenti il numero di elettroni per diminuire il tempo di ricarica oppure aspetti.
Di altri “miracoli” temo non se ne possano fare, a meno che non scoprono un materiale che genera corrente da solo.
Cioè, bisogna mantenere la disanza di sicurezza durante la carica?
Mi immagino già la gente fulminata ai distributori .
Rame?
Sai come sono contenti gli zingari?
Inoltre oggi tu pensi solamente ai punti di ricarica "passivi" che attingono dalla rete elettrica, ma lo scenario che si prospetta è che i punti di ricarica abbiano:
1) autoproduzione con pannelli / eolico
2) stoccaggio con batterie (tipicamente recuperando quelle provenienti proprio dall'automotive, in particolar modo le LFP sono estremamente longeve e quando viene rottamata la macchina facilmente saranno ancora >90% - e in un punto di ricarica non hai problemi di spazio - quindi se l'efficienza scende non è rilevante, ne aggiungi altre - e puoi sfruttarle con profili tali da massimizzare al massimo la vita utile, quindi decine di migliaia di cicli - le LFP ne fanno 5000 in scenario scarica completa ricarica completa, ovvero lo stress massimo possibile, chi ha l'auto elettrica nell'uso quotidiano ricarica cose tipo dal 30 al 70% e lì ciao, la batteria rimane al top per decenni - già 5000 cicli di carica e scarica significano 2.5 milioni di km)
strano inoltre che non critichi fortemente la cazzata del nucleare che ci metteremmo 10 anni solo a trovare la location trovandoci cmq, qualsiasi posto trovi, di fronte a una situazione tipo val di Susa con l'alta velocità, e altri 20/25 per costruirne una, come è accaduto con tutte le ultime centrali realizzate nei Paesi occidentali. L'unica soluzione disponibile in scala, senza dipendere da gas / petrolio altrui e con tempi di realizzazione scandalosamente brevi è solare + eolico + accumulo.
Poi per inciso ogni volta parli della mobilità elettrica come se triplicasse il consumo nazionale... serve recuperare il 20/25% in più, stai calmo
ah ecco quindi tu non parli del problema che abbiamo noi ma di un futuro che non esiste con gli unicorni e tutto il resto..
capisco..
allegria..
la cazzata del nucleare è stato il referendum degli anni '80.. ormai è un treno perso per noi purtroppo.. c'è poco da criticare.. siamo un popolo che merita i problemi che genera
ah.. il 20-25% non è poco.. ma tranquillo.. ne sai molto tu e vedo che leggi molto per informarti sul problema di oggi visto che parli di eolico quando abbiamo installato lo 0,3% in più in un anno.. 0,3% .. e stiamo per perdere il 20% di rinnovabili con il blocco del grosso delle centrali idroelettriche.. e tu parli di impianti di ricarica con unicorni nel futuro.. io parlo di oggi e domani non di un futuro che non arriverà se non facciamo qualcosa OGGI..
disfattista ?.. no preoccupato per il fatto che devo mandare lettere di blocco produzione per eccesso di costi a seguito di errori di approvvigionamento iniziati nel 2020 da parte dell'Europa e solo peggiorati a causa della guerra e del Covid perchè la cosa nasce da MOLTO prima della pandemia
anche io sogno la mia pala eolica personale con il mio impianto fotovoltaico personale e la mia piccola centralina idroelettrica personale che fanno funzionare la mia vita ma la realtà è molto diversa e molto più terra terra purtroppo.. si vede che lavori in un settore non toccato dalla crisi (produzione unicorni ?) perchè il resto dell'Italia sta affrontando una crisi mica da ridere e l'europa non è messa meglio tanto che alcune nazioni hanno messo in stand-by la transizione per salvare la gente (noi no ovviamente.. )
leggiti quotidiano energia così almeno capisci la gravita di OGGI e non il futuro strano di cui parli tu che non stiamo creando
Cioè, bisogna mantenere la disanza di sicurezza durante la carica?
Mi immagino già la gente fulminata ai distributori .
si beh.. 3.750 kW se è per questo in molte zone d'Italia e-Distribuzione potrebbe non essere in grado di fornirli se non su linee dedicate.. parliamo di una potenza pari ad un grande ospedale cittadino come quelli di Milano e di Roma per intenderci.. ospedali con più stazioni di trasformazione MT/BT al loro interno..
chi sa cosa sono 3.750 kW sa che lavoro c'è dietro per gestire il tutto e che costi ci sono per una cabina MT/BT di queste dimensioni.. parliamo di "qualche" centomila euro per la sola cabina e allaccio (sempre che ci sia capacità sulle linee.. una linea di MT porta 10MW)
Continui a mischiare mele con pere.
C'è un problema energetico complessivo? Certo, credo sia evidente a tutti, per cortesia non continuare a dare agli altri dei ciechi ignoranti.
La questione della mobilità elettrica e dei connettori ad alta potenza è un altro discorso. E riguarda soprattutto la qualità e il livello tecnologico della rete di distribuzione. I problemi di fornitura rimangono a prescindere dall'automobile che utilizzi.
Ti faccio notare ancora una volta che se hai un parco di auto a combustione interna e per qualche motivo dovessi avere problemi di approvvigionamento di benzina, le auto rimangono ferme. Se hai un parco di auto elettriche puoi sempre provare a differenziare la fornitura di energia (magari le ricaricheremo tutti tipicamente di notte con il nucleare francese, chissà.
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