Los Angeles vuole più punti di ricarica, via al progetto per integrarli nei pali dei lampioni
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 09 Settembre 2024, alle 15:57 nel canale Soluzioni di ricaricaLos Angeles vuole sempre più auto elettriche, ma servono anche più punti di ricarica. Si sfruttano anche i lampioni stradali e la loro rete elettrica
Per chi segue la mobilità elettrica, sa che la città di Los Angeles, insieme a un po' tutta la California, è stata una delle prime ad abbracciare la transizione, ma probabilmente saprà anche delle difficoltà nel creare i sempre più necessari punti di ricarica.
L'ufficio del sindaco vuole studiare nuove soluzioni, e tra queste ora c'è anche l'uso dei pali dell'illuminazione stradale, con il relativo impianto elettrico. Il Los Angeles Bureau of Street Lighting (LABSL) è stato incaricato di installare 10.000 punti di ricarica con questo metodo, e per farlo ha stretto una collaborazione con AmpUp ed EVSE, aziende esperte di software e di dispositivi di ricarica di livello 2.
La soluzione AmpUp lascia libertà di scelta agli utenti, che possono ricaricare senza uso di app, oppure tramite l'applicazione possono pagare con i metodi digitali più diffusi. EVSE si occupa della parte fisica, con caricatori montati sul palo della luce, con una soluzione che riduce i costi di installazione.
Il programma è inserito nell'ambito della sostituzione delle lampadine con moduli a LED, liberando così la potenza necessaria per la ricarica a basso amperaggio, senza necessità di intervenire sulla rete elettrica già presente. All'attivazione della ricarica, un cavo cala da sopra, da un modulo fissato più in alto, e poi si riavvolge automaticamente alla fine della sessione.
La scelta è andata verso questa soluzione sia per offrire ricarica a chi ha accesso solo al parcheggio in strada, sia per non occupare suolo tramite colonnine o per via dei cavi poggiati a terra. Il progetto per aumentare i punti di ricarica supporta il piano di crescita di adozione dei veicoli elettrici, che punta a un aumento del 25% nell'adozione dei veicoli elettrici entro il 2025 (aggiungendo 100.000 nuovi veicoli elettrici), dell'80% entro il 2035 e del 100% entro il 2050.
19 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoImmagino saranno ricariche da qualche kW: pochi, ma sufficienti per le ricariche lunghe (notte o parcheggio durante il giorno). In questo modo non devono nemmeno intervenire per potenziare la rete.
Sbaglio o un approccio simile lo stavano portando avanti anche in Inghilterra?
Immagino saranno ricariche da qualche kW: pochi, ma sufficienti per le ricariche lunghe (notte o parcheggio durante il giorno). In questo modo non devono nemmeno intervenire per potenziare la rete.
Sbaglio o un approccio simile lo stavano portando avanti anche in Inghilterra?
Non sbagli fermo restando che in Inghilterra per dovere di cronaca la cosa si è arenata a semplice sperimentazione che se non ricordo male non è andata oltre qualche via. (Vado a memoria quindi con beneficio di inventario)
Lavori nel settore? A Milano funziona così?
Perché dove vivo io non funziona così. I crepuscolari sono pochissimi e vengono usati solo in extremis e gli interruttori sono tutti nei quadri dai quali partono km di linee che vanno ai pali e i quadri sono telecontrollati (non tutti a dire il vero).
Ovviamente una linea non fa tutta una strada ma a seconda delle dimensioni ci sono più linee alternate per limitare i problemi in caso di guasto.
Non parlo poi dei contratti di manutenzione e degli interventi di riparazione o sostituzione, dei loro costi e dei loro tempi. Te lo immagini un interruttore crepuscolare per palo... un delirio, anche solo per assicurarsi che funzioni a dovere.
Ci sono poi alcuni progetti sperimentali per attivare da remoto i sistemi di illuminazione ma sono pochi e sparuti per ora e hanno costi elevati.
Tutti i progetti che prevedono l'utilizzo di pali dell'ip richiedono di pensare ad alimentazioni h24 o a riconfiguare le linee in modo importante inoltre spesso si propende per batterie che vengono ricaricate durante la notte quando l'ip è alimentata.
Ci sono poi, purtroppo, ancora diversi tratti in cui o i cavi sono interrati o in canalizzazioni vecchie quanto il cucco che spesso hanno ceduto ed è un parto far passare anche uno spillo. Quindi riscava e ripristina le canalizzazioni per tutto il tratto richiedendo ordinanze di chiusura stradale, riprogettazione dei flussi di traffico, mezzi, materiali etc etc...
Abbiamo quasi 2000 telecamere installate e molte di queste sono su pali ip, nessuna di queste, NESSUNA, usa l'alimentazione ip, TUTTE hanno cavi di alimentazione dedicati, tirati dai loro quadri proprietari fino ai punti di osservazione.
Infine toglimi una curiosità, la lampadina come pensi venga "attivata" esattamente?
Come nota a margine ti prego di non interpretare il mio post come provocatorio ma piuttosto informativo anche se il mio linguaggio può apparire saccente (non lo è.
Queste wallbox, a bassa potenza, messe nelle aree residenziali, permetteranno a chi non ha la possibilità di caricare a casa di lasciare la macchina 8h in carica e trovarla all'80% al mattino.
Tempo, NETTO, impiegato per il rifornimento? 30 secondi.
Perché dove vivo io non funziona così. I crepuscolari sono pochissimi e vengono usati solo in extremis e gli interruttori sono tutti nei quadri dai quali partono km di linee che vanno ai pali e i quadri sono telecontrollati (non tutti a dire il vero).
Ovviamente una linea non fa tutta una strada ma a seconda delle dimensioni ci sono più linee alternate per limitare i problemi in caso di guasto.
Non parlo poi dei contratti di manutenzione e degli interventi di riparazione o sostituzione, dei loro costi e dei loro tempi. Te lo immagini un interruttore crepuscolare per palo... un delirio, anche solo per assicurarsi che funzioni a dovere.
Ci sono poi alcuni progetti sperimentali per attivare da remoto i sistemi di illuminazione ma sono pochi e sparuti per ora e hanno costi elevati.
Tutti i progetti che prevedono l'utilizzo di pali dell'ip richiedono di pensare ad alimentazioni h24 o a riconfiguare le linee in modo importante inoltre spesso si propende per batterie che vengono ricaricate durante la notte quando l'ip è alimentata.
Ci sono poi, purtroppo, ancora diversi tratti in cui o i cavi sono interrati o in canalizzazioni vecchie quanto il cucco che spesso hanno ceduto ed è un parto far passare anche uno spillo. Quindi riscava e ripristina le canalizzazioni per tutto il tratto richiedendo ordinanze di chiusura stradale, riprogettazione dei flussi di traffico, mezzi, materiali etc etc...
Abbiamo quasi 2000 telecamere installate e molte di queste sono su pali ip, nessuna di queste, NESSUNA, usa l'alimentazione ip, TUTTE hanno cavi di alimentazione dedicati, tirati dai loro quadri proprietari fino ai punti di osservazione.
Infine toglimi una curiosità, la lampadina come pensi venga "attivata" esattamente?
Come nota a margine ti prego di non interpretare il mio post come provocatorio ma piuttosto informativo anche se il mio linguaggio può apparire saccente (non lo è.
Queste wallbox, a bassa potenza, messe nelle aree residenziali, permetteranno a chi non ha la possibilità di caricare a casa di lasciare la macchina 8h in carica e trovarla all'80% al mattino.
Tempo, NETTO, impiegato per il rifornimento? 30 secondi.
io, ahimè, lavoro nel settore.. e ho in gestione 20 mila pali e qualche migliaio di paline..
l'accensione e lo spegnimento dell'illuminazione NON avviene sulla lampadina (costoso, sperimentato, inutile) ma direttamente dal quadro.. per cui o la linea è alimentata (e quindi i lampioni accesi) o la linea è disalimentata (e quindi non c'è corrente per nulla sul lampione).
ci sono casi in cui abbiamo fatto una rete mesh per collegare le luci smart e poterle modulare singolarmente in modo da ridurre il consumo a seconda della situazione (passaggio persone, passaggio auto, luci indirette, crepuscolo etc..) ma il costo di questi sistemi non giustifica l'intervento e quindi si è tornati all'orologio solare.
fra l'altro NON si usano i crepuscolari per la IP pubblica perchè c'è una normativa che dice a che ora (relativa al sole) si deve accendere e a che ora si deve spegnere e questo a prescindere da luce e buio... si chiama calendario solare ed è quello usato per la IP pubblica.
non puoi collegare un impianto di ricarica ad una linea IP anche per motivi di normativa in Italia e spesso le linee IP sono a bassa potenza (ne abbiamo anche da 1,5 kW e da 3 kW come ridere..) rare sono le linee che superano i 30 kW la maggior parte viaggia fra 3 e 10 kW.. d'altro canto se uno si fa due conti una linea ha qualche decina di pali, diciamo 30 pali e 30 lampadine al sodio erano 125W per 30 -> circa 4 kW e quindi bastava una linea da 5 kW per gestirle 1.500 metri di illuminazione.
diverso sono le linee di strade a scorrimento veloce etc ma li non puoi mettere una vettura in carica in tangenziale.
detto questo puoi tirare un cavo dedicato visto che i pali ci sono già e in ammmerica si fa tutto aereo per cui non è un problema.
qua in Italia, per prassi, si posa tutto interrato ormai e quindi tirare un cavo per portare 10 kW in un lampione o in tutta la linea dei lampioni è un impresa biblica dovendo scavare per mettere un tubo dedicato ed un contatore dedicato perchè la IP ha delle tariffe dedicate alla IP e non può essere usata fuori dall'orario del calendario solare..
(i semafori non sono IP e quindi non ricadono in questo contesto ma non metterei una colonnina di carica attaccata ad una semaforica..)
l'idea è carina ma l'unico vantaggio è non avere la colonnina perchè sfrutti il palo della luce.. altro piccolo appunto però.. come si vede in foto il palo della luce è fronte strada in ammmerica.. spesso in Italia si cerca di non mettere il palo bordo strada per ridurre il rischio incidenti e lo si mette lato interno ultimamente..
ci sono dei pro, ma anche molti contro visto i costi di un cablaggio ex-novo.. alla fin fine l'unica differenza è che hai un palo su cui attaccarti ma tutto il resto del lavoro, che poi è quello lungo e burocraticamente costoso, non cambia..
l'accensione e lo spegnimento dell'illuminazione NON avviene sulla lampadina (costoso, sperimentato, inutile) ma direttamente dal quadro.. per cui o la linea è alimentata (e quindi i lampioni accesi) o la linea è disalimentata (e quindi non c'è corrente per nulla sul lampione).
ci sono casi in cui abbiamo fatto una rete mesh per collegare le luci smart e poterle modulare singolarmente in modo da ridurre il consumo a seconda della situazione (passaggio persone, passaggio auto, luci indirette, crepuscolo etc..) ma il costo di questi sistemi non giustifica l'intervento e quindi si è tornati all'orologio solare.
fra l'altro NON si usano i crepuscolari per la IP pubblica perchè c'è una normativa che dice a che ora (relativa al sole) si deve accendere e a che ora si deve spegnere e questo a prescindere da luce e buio... si chiama calendario solare ed è quello usato per la IP pubblica.
non puoi collegare un impianto di ricarica ad una linea IP anche per motivi di normativa in Italia e spesso le linee IP sono a bassa potenza (ne abbiamo anche da 1,5 kW e da 3 kW come ridere..) rare sono le linee che superano i 30 kW la maggior parte viaggia fra 3 e 10 kW.. d'altro canto se uno si fa due conti una linea ha qualche decina di pali, diciamo 30 pali e 30 lampadine al sodio erano 125W per 30 -> circa 4 kW e quindi bastava una linea da 5 kW per gestirle 1.500 metri di illuminazione.
diverso sono le linee di strade a scorrimento veloce etc ma li non puoi mettere una vettura in carica in tangenziale.
detto questo puoi tirare un cavo dedicato visto che i pali ci sono già e in ammmerica si fa tutto aereo per cui non è un problema.
qua in Italia, per prassi, si posa tutto interrato ormai e quindi tirare un cavo per portare 10 kW in un lampione o in tutta la linea dei lampioni è un impresa biblica dovendo scavare per mettere un tubo dedicato ed un contatore dedicato perchè la IP ha delle tariffe dedicate alla IP e non può essere usata fuori dall'orario del calendario solare..
(i semafori non sono IP e quindi non ricadono in questo contesto ma non metterei una colonnina di carica attaccata ad una semaforica..)
l'idea è carina ma l'unico vantaggio è non avere la colonnina perchè sfrutti il palo della luce.. altro piccolo appunto però.. come si vede in foto il palo della luce è fronte strada in ammmerica.. spesso in Italia si cerca di non mettere il palo bordo strada per ridurre il rischio incidenti e lo si mette lato interno ultimamente..
ci sono dei pro, ma anche molti contro visto i costi di un cablaggio ex-novo.. alla fin fine l'unica differenza è che hai un palo su cui attaccarti ma tutto il resto del lavoro, che poi è quello lungo e burocraticamente costoso, non cambia..
Esattamente come funziona da noi, avevo dimenticato di accennare al calendario ma l'avevo sottinteso quando ho parlato di "assicurarsi che funzionino a dovere" ovvero che effettivamente rispondano agli orari previsti.
Anche sulle potenze stesso discorso anche se con i led abbiamo ricavato molto margine ci sono una quantità etereogenea di situazioni non facilmente gestibile.
Altra cosa da specificare sono i contratti di fornitura che hanno una dicitura specifica per l'ip e quindi anche volendo non si potrebbe usare la stessa corrente che si usa per le luci. Anche solo la gestione contrattuale delle forniture di energia non è banale.
Insomma i punti luce sono la cosa più diffusa sul territorio ma come giustamente hai detto avrebbero comunque bisogno di tutta una specifica sovrastruttura apposita per garantire ricariche ai veicoli. Il che vorrebbe dire un cantiere su tutta l'area da coprire. Non è semplicemente il mettere un paio di prese e via.
In america hanno strutture evidentemente più semplici che gli permettano di farlo con meno spese e rotture.
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