Unione Europea: 9 stati chiedono stop a vendita auto a benzina o diesel

di pubblicata il , alle 12:21 nel canale Mercato Unione Europea: 9 stati chiedono stop a vendita auto a benzina o diesel

Nove paesi hanno chiesto alla Commissione Europea di fissare il prima possibile un termine ultimo alla commercializzazione di auto a propulsione endotermica

 
79 Commenti
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amd-novello14 Marzo 2021, 14:24 #61
Originariamente inviato da: Mparlav
Questo è il livello...


Se non lo sai nemmeno tu che fanno

Il livello...
andy4514 Marzo 2021, 14:27 #62
Originariamente inviato da: Mparlav
Parli di spostamenti, ma non quantifichi, è questo il problema.
Fallo, leggiti gli studi al riguardo. Leggi di che percentuali parliamo.
E per le polveri sottili, l'avrò detto decine di volte ormai.
La metà delle emissioni di un auto sono dovute alla combustione. La restante parte, diviso tra freni e pneumatici. Le auto elettriche eliminano la parte della combustione, riducono quelle della frenata ed aumentano leggermente quello dei pneumatici (a parità di categoria).
Il bilancio è positivo, di gran lunga.


Si, ma ci vogliono i fatti, se aumenti la produzione di energia da fonti non rinnovabili non risolvi nulla, ci vuole una seria politica energetica prima di fare inutili proclami politici, che lasciano solo il tempo che trovano.
marchigiano14 Marzo 2021, 14:27 #63
amd-novello14 Marzo 2021, 14:30 #64
Che lo vogliano i politici lo capisco visto che loro sono sempre esenti dai divieti che applicano a tutti gli altri.
Darkon14 Marzo 2021, 14:45 #65
Originariamente inviato da: andy45
Se la politica non riesce a soddisfare neanche i bisogni primari dei cittadini è normale non si possa permettere di chiedere qualcosa in cambio, la crisi economica c'era anche prima del covid, ora è drasticamente peggiorata, vai a chiedere ai cittadini di rifare i lavori dei riscaldamenti? Oppure di cambiare auto perché la loro inquina troppo? Ovvio che lo stato non lo possa chiedere, possono fare degli incentivi per far cambiare la macchina a chi può, possono dare dei bonus se fai dei lavori di miglioramento della tua abitazione, ma niente di più, la storia si ferma qui...e comunque pezzente non si può leggere scusami, stai solo dimostrando scarsa sensibilità verso il prossimo e stai dimenticando anche che il "pezzente" come lo chiami tu è la base fondamentale della democrazia, cioè il popolo.
E comunque è da una vita che si parla di riscaldamento globale, ma per gli interessi economici dei singoli stati se ne sono sempre fregati...oggi a chiacchiere vogliono accelerare tutto, ma sono proclami politici per tacitare le lobby "green", ma ci vorranno decenni prima di vedere anche solo minimi cambiamenti.


La crisi economica non è una condizione pre-esistente determinata dal caso ma dal fatto che la massa pretende dalla politica un tenore di vita molto al di sopra delle proprie possibilità e con uno sforzo sempre minore. Il problema della democrazia è che non viene votato chi fa le scelte necessarie per l'economia, per i diritti o compagnia andante ma quello che i singoli reputano farà il gioco loro. Morale della favola è come se in una famiglia si votasse il "capofamiglia" che gestirà i soldi e non si vota quello che paga il mutuo amministrando il budget per cercare di far quadrare i conti e avere un tetto sopra la testa ma quello che ti promette che si va tutti i giorni alle giostre.

Questo è il problema insormontabile... pretendiamo di andare alle giostre ma se ci chiedono di sistemare gli impianti di riscaldamento perché stiamo mandando in malora l'ambiente si risponde che "eh ma c'è la crisi" e votiamo qualcun'altro.

Se non sei in grado di soddisfare neanche il minimo sindacale temi anche il bambino dell'asilo, con il cartellone scritto dalla madre, che chiede solo di andare a scuola e giocare con i suoi amichetti...


Magari si parlasse di minimo sindacale... qua ormai si vive nel bengodi. Tutti pretendono aiuti, tutti vogliono campare di sussidi, tutti si aspettano soldi dallo stato e soprattutto sia mai che si debba rinunciare a qualcosa. Se anche domani potesse esistere un politico onesto che ti dice ti garantisco molto più del minimo sindacale ma per arrivarci bisogna fare A, B e C e per farli serve tirare la cinghia non entrerebbe in parlamento nemmeno con un miracolo.
Mparlav14 Marzo 2021, 14:52 #66
Originariamente inviato da: andy45
Si, ma ci vogliono i fatti, se aumenti la produzione di energia da fonti non rinnovabili non risolvi nulla, ci vuole una seria politica energetica prima di fare inutili proclami politici, che lasciano solo il tempo che trovano.


Non c'è la politica energetica in termini di aumento produzione e di risparmio energetico?
Non mi risulta.
Ed in ogni caso, se anche aumentassi la produzione da fonti non rinnovabili diminuendo molto di piu il petrolio per l'uso trasporti, il bilancio sarebbe comunque positivo.
Per lo stesso motivo per cui hai smesso di bruciare carbone in auto a vapore e sei passato a bruciare gasolio in auto diesel. È migliorata l'efficienza del processo.
cdimauro15 Marzo 2021, 06:34 #67
Originariamente inviato da: Mparlav
I numeri ci sono.
Per il settore auto, trasporti in generale e per gli altri settori.

Scusami, ma evidentemente prima non sono stato chiaro.

Abbiamo visto che il trasporto "light" (TUTTO) inciderebbe complessivamente per il 16,52% sulle emissioni di gas serra.

Ma non ci sono numeri che dimostrino a quanto si arriverebbe una volta forzato il passaggio di tutto il trasporto "light" all'elettrico (full).

Ho visto che hai anche riportato delle informazioni, ma sono generiche e non si sa in quali condizioni siano state effettuate, mentre il parco dei mezzi di trasporto "light" è estremamente variegato, e quindi dubito che le stesse affermazioni possano essere applicabili tout court a qualunque mezzo.

Per il resto e ovviamente non sono contro misure da adottare per la riduzione dei gas serra, che ritengo sacrosanta. Ma se, come riportato da altri, la riduzione richiesta è del 55%, e finora vedo misure che vanno a colpire soltanto i privati, il cui apporto sarebbe comunque molto limitato vista l'incidenza del trasporto "light", allora m'indigno.

Discorso diverso se i governi mostrassero piani concreti per TUTTI i settori che generano gas serra, in cui un eventuale 5% del trasporto "light" (immagino che sarebbe più o meno questo il suo contributo) farebbe la sua parte.
andy4515 Marzo 2021, 08:31 #68
Originariamente inviato da: cdimauro
Scusami, ma evidentemente prima non sono stato chiaro.

Abbiamo visto che il trasporto "light" (TUTTO) inciderebbe complessivamente per il 16,52% sulle emissioni di gas serra.

Ma non ci sono numeri che dimostrino a quanto si arriverebbe una volta forzato il passaggio di tutto il trasporto "light" all'elettrico (full).

Ho visto che hai anche riportato delle informazioni, ma sono generiche e non si sa in quali condizioni siano state effettuate, mentre il parco dei mezzi di trasporto "light" è estremamente variegato, e quindi dubito che le stesse affermazioni possano essere applicabili tout court a qualunque mezzo.

Per il resto e ovviamente non sono contro misure da adottare per la riduzione dei gas serra, che ritengo sacrosanta. Ma se, come riportato da altri, la riduzione richiesta è del 55%, e finora vedo misure che vanno a colpire soltanto i privati, il cui apporto sarebbe comunque molto limitato vista l'incidenza del trasporto "light", allora m'indigno.

Discorso diverso se i governi mostrassero piani concreti per TUTTI i settori che generano gas serra, in cui un eventuale 5% del trasporto "light" (immagino che sarebbe più o meno questo il suo contributo) farebbe la sua parte.


Concordo, meno proclami e più fatti.
andy4515 Marzo 2021, 09:26 #69
Originariamente inviato da: Darkon
La crisi economica non è una condizione pre-esistente determinata dal caso ma dal fatto che la massa pretende dalla politica un tenore di vita molto al di sopra delle proprie possibilità e con uno sforzo sempre minore. Il problema della democrazia è che non viene votato chi fa le scelte necessarie per l'economia, per i diritti o compagnia andante ma quello che i singoli reputano farà il gioco loro. Morale della favola è come se in una famiglia si votasse il "capofamiglia" che gestirà i soldi e non si vota quello che paga il mutuo amministrando il budget per cercare di far quadrare i conti e avere un tetto sopra la testa ma quello che ti promette che si va tutti i giorni alle giostre.

Questo è il problema insormontabile... pretendiamo di andare alle giostre ma se ci chiedono di sistemare gli impianti di riscaldamento perché stiamo mandando in malora l'ambiente si risponde che "eh ma c'è la crisi" e votiamo qualcun'altro.


Io cittadino comune non ho le competenze per sapere chi davvero farà scelte necessarie per l'economia, come spesso accade viene votato chi fa promesse elettorali migliori, ma visto che non c'è nessun obbligo a mantenerle si può dire quello che si vuole...e comunque anche se le mantengono, tipo il reddito di cittadinanza o quota 100, non è detto che vengano usate o siano davvero efficaci come soluzioni...ma sono decenni che le cose vanno avanti così, ora cito questi perché sono più attuali, ma anche in passato non si è fatto poi molto per creare nuovi posti di lavoro o almeno far rimanere quelli che esistevano.

Originariamente inviato da: Darkon
Magari si parlasse di minimo sindacale... qua ormai si vive nel bengodi. Tutti pretendono aiuti, tutti vogliono campare di sussidi, tutti si aspettano soldi dallo stato e soprattutto sia mai che si debba rinunciare a qualcosa. Se anche domani potesse esistere un politico onesto che ti dice ti garantisco molto più del minimo sindacale ma per arrivarci bisogna fare A, B e C e per farli serve tirare la cinghia non entrerebbe in parlamento nemmeno con un miracolo.


Ma nessun politico prometterebbe una cosa del genere, prima di tutto perché se chiedi di stringere la cinghia a persone che guadagnano 4 soldi quelle ti mozzicano, e conosco laureati in materie scientifiche che guadagnano meno di una signora delle pulizie, poi perché al minimo accenno di fallimento ti silurano e cade il governo...per chiedere bisogna prima dare.
Goofy Goober15 Marzo 2021, 09:34 #70
Originariamente inviato da: andy45
Il problema principale dei veicoli elettrici è nelle città, dove non sempre si ha un garage di proprietà, quindi non si ha sempre la possibilità di ricaricarlo facilmente...se non risolvi il problema della semplicità di ricarica il veicolo elettrico in città non avrà nessun futuro...sai quanti ne sento che tirano giù i calendari perché la colonnina non funziona, o la trovano occupata, o sono dovuti uscire di corsa dal lavoro per andare a spostare la macchina ormai ricaricata (se la lasci li ti fanno la multa), per poi girare minimo 30 minuti alla ricerca di un parcheggio, cosa che in città è praticamente la norma...risolto questo problema il veicolo elettrico si potrà diffondere tranquillamente, se non risolvi questo in città (dove serve) non ha futuro...poi se lo vuoi risolvere con la tecnologia di ricarica, con colonnine in ogni parcheggio, con fili penzoloni dalle finestre (li ho visti), con i cavi sui marciapiedi e la presa infilata in qualche negozio (visti anche questi) ok, ma va risolto.


Esatto.
Ad esempio Genova è una città che non avrà nessun tipo di futuro elettrico, a meno che non inventino dei parcheggi verticali a incolonnamento automatico, galleggianti!

Già ho problemi di parcheggio io che vivo in estrema periferia (dalle mie parti vendono dei box auto da 30k a 40k euro, e gli appartamenti a 15k euro, per dire...).

Ho una ibrida al momento e se potessi, più che per problemi strettamente economici, passerei subito ad una elettrica senza pensarci. Ma non posso, materialmente, vivere con il supplizio di un veicolo che risulterebbe due mila volte più scomodo nella gestione settimanale del mio tempo, dato che ne perdo già una quantità immensa stando in coda!

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