Stop alle nuove auto a combustione interna nel 2035, la decisione del governo italiano
di Manolo De Agostini pubblicata il 11 Dicembre 2021, alle 10:11 nel canale Mercato
Il governo italiano ha definito le tempistiche di sostituzione dei veicoli con motore a combustione interna: il phase out delle nuove vetture con motore a combustione interna dovrà avvenire entro il 2035, mentre per i furgoni e i veicoli da trasporto commerciale leggeri entro il 2040.
153 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoè OVVIO che se tu produci a 10€ bruciando merda e noi usiamo i fiori e ci costa 100€, DOBBIAMO tassare con dazi chi produce a 10€, per almeno 80€.
Ed invece smettiamo di produrre, compriamo da quelli che producono a 10, ci spacciamo per green e moralmente superiori e facciamo la morale a quelli che si prendono la nostra polvere da nascondere sotto i loro tappeti.
no. quel che si vuole (e deve) fare è produrre green e tassare chi produce black
ci starebbe anche e sarebbe pure giusto
poi però le gente che non riesce più a comprare le cineserie su aliexpress scende in piazza...
E alla fine non otterrai nulla, ne riduzione dell'inquinamento (perchè la tua riduzione diventa trascurabile rispetto a quella degli altri, cosa che già oggi è realtà
Mentre del primo (inquinamento) in fin dei conti non interessa a nessuno, i secondi (consumi) invece interessano a tutti, perchè nessuno è disposto a peggiorare il proprio stile di vita e rinunciare alle proprie comodità (aria condizionata, tecnologia energivora, viaggi a basso costo etc etc...).
Come giustamente ha osservato Federico Rampini (con cui non sempre sono d'accordo, ma in questo caso ha detto una cosa saggia) il compito del decisore politico oggi non è seguire gli intransigenti (ok ascoltarli, specialmente quando si tratta di ragazzi che giustamente lanciano delle provocazioni senza avere la responsabilità di dare risposte) in sterili battaglie ideologiche, ma trovare soluzioni perchè la linea dura non otterrà nulla (COP26 lo ha ricordato).
Abbiamo paesi dove non è materialmente sostenibile fissare obiettivi troppo stringenti, perchè questo significa centinaia di milioni di persone sul lastrico, senza lavoro e abbandonate a fare la fame.
E' tardi? Eh pace... possiamo fare il possibile per tamponare i danni, ma non si può pensare di rivoltare tutto come un calzino dall'oggi al domani, perchè l'orizzonta temporale di cui si sta parlando di fatto è questo.
Ma forse non dovremmo preoccuparci più di tanto, perchè come ha fatto notare qualcuno finirà tutto "a barbera e risotto" di proroga in proroga...
poi però le gente che non riesce più a comprare le cineserie su aliexpress scende in piazza...
si provvede con idranti e lacrimogeni, come si fa di solito.
l'Europa è uno dei 2/3 mercati principali, e ad altissimo reddito in paragone al resto del mondo.
son pur sempre 500 milioni di persone ricche e che "fanno" mercato.
Nessuno vuol perdere il mercato europeo. E se il resto dell'"occidente" (mettiamoci anche altre nazioni che geograficamente occidentali non sono, ma economicamente si) si orienta in una certa direzione il mondo va in quella.
per adesso.
quindi agire si deve adesso.
son pur sempre 500 milioni di persone ricche e che "fanno" mercato.
Nessuno vuol perdere il mercato europeo. E se il resto dell'"occidente" (mettiamoci anche altre nazioni che geograficamente occidentali non sono, ma economicamente si) si orienta in una certa direzione il mondo va in quella.
per adesso.
quindi agire si deve adesso.
A noi europei potrà anche sembrare il contrario (ma del resto non deve sorprendere, sono secoli che consideriamo il resto del mondo come intrinsecamente inferiore) ma quello che noi teniamo per il manico è un temperino puntato sull'unghia di un gigante, mentre il gigante tiene una spada affilata puntata alla nostra gola.
La cosa curiosa poi è che se anche si venisse ad un confronto noi europei non saremmo nemmeno in grado di sostenere le nostre strampalate utopie, perchè le materie prime per sostenerle ce le possono fornire solo quei paesi... quindi come vedi la pressione che possiamo esercitare è ridicola, tant'è che in ogni occasione che conta quei paesi non fanno segreto della loro opposizione e la applicano senza alcun problema.
Ma fanno bene, è comprensibile e ragionevole da parte loro, come ho già detto non hanno scelta, o così o milioni di disoccupati, affamati o peggio morti.
Piuttosto che proseguire con questa insensatezza dovremmo fare pressioni sugli USA perchè si uniformino al modello europeo di trasporti, e non parlo di EV insostenibili, parlo anche soltanto di quello che è stato fatto in Europa negli ultimi 20 anni.
Già solo convincere gli americani a passare dal RAM 8 cilindri a un'auto che faccia i 20Km/l, o a una utilitaria per chi si muove in città sarebbe un salto epocale e perfettamente sostenibile dal punto di vista dei trasporti.
Magari mettiamoci anche un forte incentivo alle ferrovie e al trasporto pubblico.
Queste sono cose fattibili e che non comporterebbero alcun sacrificio in termini di mobilità (sia di persone che di cose).
Pensare alle EV in questo momento è come lucidare l'argenteria sul Titanic...
appunto, ho detto "per ora".
quindi dobbiamo spicciarci ad imporre in nostro peso finchè ce l'abbiamo.
ovvero costringere alla transizione anche questi paesi.
questo si certo
è OVVIO che se tu produci a 10€ bruciando merda e noi usiamo i fiori e ci costa 100€, DOBBIAMO tassare con dazi chi produce a 10€, per almeno 80€.
Infatti non è quello che sta succedendo, si stanno stipulando accordi per limitare le emissioni globali ma ci vuole tempo, purtroppo tempo che scarseggia.
Le due cose non si escludono a vicenda. Da una parte è giusto che paghiamo per l'inquinamento che abbiamo prodotto. Dall'altra che facciamo in modo che gli altri non commettano gli stessi errori.
Magari la prima può aiutare, come "compensazione", per la seconda.
ciò detto, il boom delle emissioni AFAIK è cosa abbastanza recente (alcuni decenni) e inoltre molte tecnologie che uan volta non esistevano (led, fotovoltaico ecc.) oggi esistono, per cui i consumi vanno ridotti senza se e senza ma, TUTTI.
Vedi sopra. La mia non era una patente di libertà per tutti gli altri.
Esattamente.
Ma anche no. Come ho dimostrato coi numeri (nemmeno forniti da me, tra l'altro) tempo fa, il trasporto privato incide per circa il 10% sulle emissioni di CO2. Il rimanente 90% è appannaggio di:
- produzione industriale;
- produzione di energia elettrica;
- riscaldamento;
- trasporto non privato (pubblico, commerciale).
Quindi è qui che bisogna agire primariamente.
L'imposizione di regole draconiane ai cittadini privati è, da una parte, un problema nettamente minore (matematica alla mano) e dall'altra una vendetta classista se consideriamo la tua affermazione.
perchè il pianeta è uno x tutti.
Il problema è come bilanciare il tutto, tenendo conto soprattutto della giusta crescita dei paesi che stanno cercando di arrivare a livelli di comodità simili ai nostri.
Non possiamo lodarci oggi per le basse emissioni e puntare il dito contro le nazioni emergenti come la Cina quando fino a poche decine di anni fa eravamo noi in sviluppo e non avevamo nessun riguardo per emissioni e inquinamento.
Esattamente. Come dicevo sopra, bisogna trovare un modo farli arrivare ai nostri livelli (perché è giusto che non siamo soltanto noi a fare una vita comoda e agiata), compatibilmente con la necessità di ridurre l'inquinamento globale.
a me sembra che ci sia anche poca volontà, a parte la facciata...
ciò non toglie che sia la strada da percorrere
Ma anche no. Come ho dimostrato coi numeri (nemmeno forniti da me, tra l'altro) tempo fa, il trasporto privato incide per circa il 10% sulle emissioni di CO2. Il rimanente 90% è appannaggio di:...
Quindi è qui che bisogna agire primariamente.
L'imposizione di regole draconiane ai cittadini privati è, da una parte, un problema nettamente minore (matematica alla mano) e dall'altra una vendetta classista se consideriamo la tua affermazione.
concordo, ma bisogna agire su tutti i fronti.
non capisco questa tua ossessione per presunti classismi. A proposito de che?
temo che il modo per "stare tutti comodi" semplicemente NON ci sia e non ci possa essere. noi dobbiamo "arretrare" (che non vuol dire essere meno comodi ma evitare esagerazioni e superfluo), e gli altri accontentarsi.
Facile? no
Unica "scientifica" possibilità? si.
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