Stop alle nuove auto a combustione interna nel 2035, la decisione del governo italiano

di pubblicata il , alle 10:11 nel canale Mercato Stop alle nuove auto a combustione interna nel 2035, la decisione del governo italiano

Il governo italiano ha definito le tempistiche di sostituzione dei veicoli con motore a combustione interna: il phase out delle nuove vetture con motore a combustione interna dovrà avvenire entro il 2035, mentre per i furgoni e i veicoli da trasporto commerciale leggeri entro il 2040.

 
153 Commenti
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nickmot21 Dicembre 2021, 14:38 #131
Originariamente inviato da: zappy
si, ma non possiamo neanche dire: qua produrre 1kg di acciaio costa 100€ perchè va prodotto con tutti i crismi ecologici e poi permettere che altrove facciano il cazzo che vogliono e lo producano a 10€, altrimenti adiamo dal culo (sentito parlare di delocalizzazioni?)...
è OVVIO che se tu produci a 10€ bruciando merda e noi usiamo i fiori e ci costa 100€, DOBBIAMO tassare con dazi chi produce a 10€, per almeno 80€.


Ed invece smettiamo di produrre, compriamo da quelli che producono a 10, ci spacciamo per green e moralmente superiori e facciamo la morale a quelli che si prendono la nostra polvere da nascondere sotto i loro tappeti.
zappy21 Dicembre 2021, 14:48 #132
Originariamente inviato da: nickmot
Ed invece smettiamo di produrre, compriamo da quelli che producono a 10, ci spacciamo per green e moralmente superiori e facciamo la morale a quelli che si prendono la nostra polvere da nascondere sotto i loro tappeti.


no. quel che si vuole (e deve) fare è produrre green e tassare chi produce black
randorama21 Dicembre 2021, 15:55 #133
Originariamente inviato da: zappy
no. quel che si vuole (e deve) fare è produrre green e tassare chi produce black


ci starebbe anche e sarebbe pure giusto
poi però le gente che non riesce più a comprare le cineserie su aliexpress scende in piazza...
Tasslehoff21 Dicembre 2021, 16:17 #134
Originariamente inviato da: zappy
no. quel che si vuole (e deve) fare è produrre green e tassare chi produce black
Tassare? Se ti chiudi in un angolino da solo relegandoti a mercato di nicchia non interesserà a nessuno se decidi di tassare o mettere dazi.
E alla fine non otterrai nulla, ne riduzione dell'inquinamento (perchè la tua riduzione diventa trascurabile rispetto a quella degli altri, cosa che già oggi è realtà ne beni di consumo.

Mentre del primo (inquinamento) in fin dei conti non interessa a nessuno, i secondi (consumi) invece interessano a tutti, perchè nessuno è disposto a peggiorare il proprio stile di vita e rinunciare alle proprie comodità (aria condizionata, tecnologia energivora, viaggi a basso costo etc etc...).

Come giustamente ha osservato Federico Rampini (con cui non sempre sono d'accordo, ma in questo caso ha detto una cosa saggia) il compito del decisore politico oggi non è seguire gli intransigenti (ok ascoltarli, specialmente quando si tratta di ragazzi che giustamente lanciano delle provocazioni senza avere la responsabilità di dare risposte) in sterili battaglie ideologiche, ma trovare soluzioni perchè la linea dura non otterrà nulla (COP26 lo ha ricordato).
Abbiamo paesi dove non è materialmente sostenibile fissare obiettivi troppo stringenti, perchè questo significa centinaia di milioni di persone sul lastrico, senza lavoro e abbandonate a fare la fame.

E' tardi? Eh pace... possiamo fare il possibile per tamponare i danni, ma non si può pensare di rivoltare tutto come un calzino dall'oggi al domani, perchè l'orizzonta temporale di cui si sta parlando di fatto è questo.
Ma forse non dovremmo preoccuparci più di tanto, perchè come ha fatto notare qualcuno finirà tutto "a barbera e risotto" di proroga in proroga...
zappy21 Dicembre 2021, 17:05 #135
Originariamente inviato da: randorama
ci starebbe anche e sarebbe pure giusto
poi però le gente che non riesce più a comprare le cineserie su aliexpress scende in piazza...

si provvede con idranti e lacrimogeni, come si fa di solito.

Originariamente inviato da: Tasslehoff
Tassare? Se ti chiudi in un angolino da solo relegandoti a mercato di nicchia ...


l'Europa è uno dei 2/3 mercati principali, e ad altissimo reddito in paragone al resto del mondo.
son pur sempre 500 milioni di persone ricche e che "fanno" mercato.
Nessuno vuol perdere il mercato europeo. E se il resto dell'"occidente" (mettiamoci anche altre nazioni che geograficamente occidentali non sono, ma economicamente si) si orienta in una certa direzione il mondo va in quella.
per adesso.
quindi agire si deve adesso.
Tasslehoff21 Dicembre 2021, 18:48 #136
Originariamente inviato da: zappy
l'Europa è uno dei 2/3 mercati principali, e ad altissimo reddito in paragone al resto del mondo.
son pur sempre 500 milioni di persone ricche e che "fanno" mercato.
Nessuno vuol perdere il mercato europeo. E se il resto dell'"occidente" (mettiamoci anche altre nazioni che geograficamente occidentali non sono, ma economicamente si) si orienta in una certa direzione il mondo va in quella.
per adesso.
quindi agire si deve adesso.
Il punto è che le altre nazioni (che in prospettiva futura contano più dell'Europa, Cina e India in primis) non possono seguire il trend che l'Europa (da fulcro ricco e per certi versi viziato del mondo) vuole imporre, e volente o nolente il coltello dalla parte del manico ce l'hanno loro.

A noi europei potrà anche sembrare il contrario (ma del resto non deve sorprendere, sono secoli che consideriamo il resto del mondo come intrinsecamente inferiore) ma quello che noi teniamo per il manico è un temperino puntato sull'unghia di un gigante, mentre il gigante tiene una spada affilata puntata alla nostra gola.

La cosa curiosa poi è che se anche si venisse ad un confronto noi europei non saremmo nemmeno in grado di sostenere le nostre strampalate utopie, perchè le materie prime per sostenerle ce le possono fornire solo quei paesi... quindi come vedi la pressione che possiamo esercitare è ridicola, tant'è che in ogni occasione che conta quei paesi non fanno segreto della loro opposizione e la applicano senza alcun problema.

Ma fanno bene, è comprensibile e ragionevole da parte loro, come ho già detto non hanno scelta, o così o milioni di disoccupati, affamati o peggio morti.

Piuttosto che proseguire con questa insensatezza dovremmo fare pressioni sugli USA perchè si uniformino al modello europeo di trasporti, e non parlo di EV insostenibili, parlo anche soltanto di quello che è stato fatto in Europa negli ultimi 20 anni.
Già solo convincere gli americani a passare dal RAM 8 cilindri a un'auto che faccia i 20Km/l, o a una utilitaria per chi si muove in città sarebbe un salto epocale e perfettamente sostenibile dal punto di vista dei trasporti.
Magari mettiamoci anche un forte incentivo alle ferrovie e al trasporto pubblico.

Queste sono cose fattibili e che non comporterebbero alcun sacrificio in termini di mobilità (sia di persone che di cose).
Pensare alle EV in questo momento è come lucidare l'argenteria sul Titanic...
zappy21 Dicembre 2021, 18:52 #137
Originariamente inviato da: Tasslehoff
Il punto è che le altre nazioni (che in prospettiva futura contano più dell'Europa, Cina e India in primis)

appunto, ho detto "per ora".
quindi dobbiamo spicciarci ad imporre in nostro peso finchè ce l'abbiamo.
ovvero costringere alla transizione anche questi paesi.

... dovremmo fare pressioni sugli USA perchè si uniformino al modello europeo di trasporti,

questo si certo
Mars9521 Dicembre 2021, 21:37 #138
Originariamente inviato da: zappy
si, ma non possiamo neanche dire: qua produrre 1kg di acciaio costa 100€ perchè va prodotto con tutti i crismi ecologici e poi permettere che altrove facciano il cazzo che vogliono e lo producano a 10€, altrimenti adiamo dal culo (sentito parlare di delocalizzazioni?)...
è OVVIO che se tu produci a 10€ bruciando merda e noi usiamo i fiori e ci costa 100€, DOBBIAMO tassare con dazi chi produce a 10€, per almeno 80€.


Infatti non è quello che sta succedendo, si stanno stipulando accordi per limitare le emissioni globali ma ci vuole tempo, purtroppo tempo che scarseggia.
cdimauro22 Dicembre 2021, 06:01 #139
Originariamente inviato da: andy45
Non è perché l'Europa in passato ha commesso degli errori allora oggi gli altri sono giustificati se li ripetono, la storia si studia proprio per evitare di ripetere gli stessi sbagli...poi ovviamente c'è modo e modo di farlo, inutile spingere una transizione verso l'elettrico se siamo già in piena crisi energetica, ovvio che poi si vanno a riaccendere le centrali a carbone, da qualche parte questa energia dovrà pur uscire.

Le due cose non si escludono a vicenda. Da una parte è giusto che paghiamo per l'inquinamento che abbiamo prodotto. Dall'altra che facciamo in modo che gli altri non commettano gli stessi errori.

Magari la prima può aiutare, come "compensazione", per la seconda.
Originariamente inviato da: zappy
posto che come detto da Unrue oggi c'è consapevolezza e conoscenza che un tempo non c'erano, e quindi dire "l'hanno fatto altri ora vogliamo farlo noi" è una scusa bella e buona da teste di cazzo.


ciò detto, il boom delle emissioni AFAIK è cosa abbastanza recente (alcuni decenni) e inoltre molte tecnologie che uan volta non esistevano (led, fotovoltaico ecc.) oggi esistono, per cui i consumi vanno ridotti senza se e senza ma, TUTTI.

Vedi sopra. La mia non era una patente di libertà per tutti gli altri.
capisco anche il discorso del procapite, giustissimo, infatti i primi a dover ridurre i consumi sono proprio USA e UE.

Esattamente.
E se questo vuol dire vietare auto di più di 1500kg e più di 100cv, bene, si vietano. O vietare più di 5000km/anno con macchine più pesanti/potenti/energivore, bene, si vieta.

Ma anche no. Come ho dimostrato coi numeri (nemmeno forniti da me, tra l'altro) tempo fa, il trasporto privato incide per circa il 10% sulle emissioni di CO2. Il rimanente 90% è appannaggio di:
- produzione industriale;
- produzione di energia elettrica;
- riscaldamento;
- trasporto non privato (pubblico, commerciale).

Quindi è qui che bisogna agire primariamente.

L'imposizione di regole draconiane ai cittadini privati è, da una parte, un problema nettamente minore (matematica alla mano) e dall'altra una vendetta classista se consideriamo la tua affermazione.
tutti devono pagare, non solo la cina, non solo l'occidente.
perchè il pianeta è uno x tutti.

Il problema è come bilanciare il tutto, tenendo conto soprattutto della giusta crescita dei paesi che stanno cercando di arrivare a livelli di comodità simili ai nostri.
Originariamente inviato da: Mars95
Infatti io trovo giustissimo che l'Europa nonostante sia responsabile (oggi) di una minima parte di emissioni punti tantissimo ad abbassare i limiti stimolando così lo sviluppo di tecnologie sempre più sostenibili che poi adotteranno anche nel resto del mondo e in zone dove hanno emissioni più alte.

Non possiamo lodarci oggi per le basse emissioni e puntare il dito contro le nazioni emergenti come la Cina quando fino a poche decine di anni fa eravamo noi in sviluppo e non avevamo nessun riguardo per emissioni e inquinamento.

Esattamente. Come dicevo sopra, bisogna trovare un modo farli arrivare ai nostri livelli (perché è giusto che non siamo soltanto noi a fare una vita comoda e agiata), compatibilmente con la necessità di ridurre l'inquinamento globale.
zappy22 Dicembre 2021, 12:07 #140
Originariamente inviato da: Mars95
Infatti non è quello che sta succedendo, si stanno stipulando accordi per limitare le emissioni globali ma ci vuole tempo, purtroppo tempo che scarseggia.

a me sembra che ci sia anche poca volontà, a parte la facciata...
ciò non toglie che sia la strada da percorrere

Originariamente inviato da: cdimauro
....
Ma anche no. Come ho dimostrato coi numeri (nemmeno forniti da me, tra l'altro) tempo fa, il trasporto privato incide per circa il 10% sulle emissioni di CO2. Il rimanente 90% è appannaggio di:...

Quindi è qui che bisogna agire primariamente.

L'imposizione di regole draconiane ai cittadini privati è, da una parte, un problema nettamente minore (matematica alla mano) e dall'altra una vendetta classista se consideriamo la tua affermazione.

concordo, ma bisogna agire su tutti i fronti.

non capisco questa tua ossessione per presunti classismi. A proposito de che?

Il problema è come bilanciare il tutto, tenendo conto soprattutto della giusta crescita dei paesi che stanno cercando di arrivare a livelli di comodità simili ai nostri.

temo che il modo per "stare tutti comodi" semplicemente NON ci sia e non ci possa essere. noi dobbiamo "arretrare" (che non vuol dire essere meno comodi ma evitare esagerazioni e superfluo), e gli altri accontentarsi.
Facile? no
Unica "scientifica" possibilità? si.

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