La tanto attesa normativa Euro 7 potrebbe saltare: costa troppo e non ha senso
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 24 Ottobre 2022, alle 10:31 nel canale Mercato Green
Il difficile momento economico potrebbe aver spinto la Commissione Europea ad abbandonare i propositi per l'inasprimento delle norme, trasformando l'Euro 7 in un semplice Euro 6 rivisto. Esultano i costruttori
216 Commenti
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Innanzi tutto anche considerando la produzione di energia la riduce, sia perché parte dell'energia che le muove è prodotta in modo pulito (percentuale destinata a salire) sia perchè anche le centrali che producono energia per combustione sono molto più efficienti dei motori delle auto.
Seconda cosa la tecnologia non è più costosa, sono costose oggi le auto perchè siamo in un periodo di transizione, la tecnologia in se è potenzialmente meno costosa, se guardi con un occhio al futuro e non solo all'oggi hai un vantaggio anche da questo punto di vista.
Sull'aumento dei prezzi delle auto a combustione si potrebbe aprire un discorso a parte, avrei anche io bisogno di farmi le idee chiare su questo. Ho idea che sia un mix tra speculazione, spostamento degli incentivi, aumento dei costi accessori (ossia tecnologie da includere obbligatoriamente nei nuovi modelli), contrazione del mercato.
Ancora terrorismo sulle batterie? Le moderne LFP, adattissime alle utilitarie a bassa percorrenza giornaliera, sono date per oltre seimila cicli completi e andranno ben oltre la durata di qualsiasi veicolo di questo tipo, giusto perchè parliamo di mercato di massa. Certo non tutte, come per ogni oggetto tecnologico ci sarà qualche sfortunato con problemi alle batterie. Ma non è nulla che non capiti anche alle moderne endotermiche.
Ad ogni modo le batterie sono una tecnologia che ha grandi margini di miglioramento, a differenza dei motori endotermici. E grazie alla spinta in questa direzione, e i conseguenti investimenti pubblici e privati, vedremo questi miglioramenti rapidamente.
E questo chi lo dice, Ginopilot?
Suvvia, è una tecnologia superiore da tutti quasi i punti di vista: più efficiente, più semplice e meno soggetta ad usura, meno inquinante, agnostica rispetto al "carburante", è più facile ottenere prestazioni adeguate alla mobilità.
L'unico vero problema è l'accumulo di energia che ne limita le applicazioni, ma su questo ci sono fortunatamente ampi margini di miglioramento già per il prossimo futuro.
oh, ma sei di coccio... si parlava di PRECEDENTI a euro 4.
Come confermi tu stesso, i 7.500 euro non servono a nulla. Se fossero largamente richiesti, si esaurirebbero subito, prova che avranno un impatto irrilevante per svecchiare il parco auto. Utili solo a foraggiare le case automobilistiche con qualche acquisto in piu'.
Non ha senso.
Se vogliamo davvero affrontare il problema inquinamento, bisogna intervenire sui consumi. Le auto grandi e pesanti consumano di piu'. Disincentivare, se non addirittura vietare, la vendita di auto grosse e pesanti. Che siano o meno elettriche non ha importanza.
Ma e' piu' difficile, bisognerebbe ragionarci su. E poi vuoi mettere la comodita' di portare i bimbi in un furgoncino da 2 o piu' tonnellate ma elettrico?
per fare questo discorso bisognerebbe capire quanto incide in percentuale il gruppo motore-cambio sul costo di un'auto. Se 50 anni fa forse era uan fetta notevole, oggi con millemila accessori, AC, abs, airbag, ecc ecc ecc penso cubi una % non così notevole... forse il 15/20%?
Pertanto, è solo su questa frazione che c'è una (parziale) riduzione dei costi, più che compensata dai costi altissimi delle batterie.
l'unico modo di risolvere (per gli utenti) vari problemi con una sola fava (ridurre i costi e risolvere i problemi di ricarica), è standardizzare batterie modulari uguali per tutti che anche la signora pina possa sfilare dall'auto e sostituire.
ovviamente alle case questo NON fa comodo, meglio il blocco custom monolitico in regime di monopolio assoluto...
è esattamente così...
purtroppo nessuno lo capisce
chi è intelligente lo capisce...
Chi guadagna di più è tassato di più (se escludi chi elude), ma il costo della vita incide meno e di conseguenza tutto quello che guadagna in più oltre quanto gli serve per vivere (presumibilmente di più, ma proporzionalmente di meno) è tutto disponibile per essere speso in beni e servizi.
Chi invece guadagna poco ha ben poco da spendere oltre quello che gli serve per vivere, anche se "comprime" questo genere di spesa.
in germania vw è considerata un'auto "popolare". da noi no, anzi.
il (un) motivo è che un neolaureato prende 1600€ (assunto) al primo impiego, da noi 600€ a partita iva se va bene.
sviluppare il discorso è lungo e OT, ma il succo è che (in tutto il mondo ma in italia particolarmente) c'è un eccessivo accumulo di patrimonio e eccessiva disparità di redditi, situazione che peggiora da decenni, e provoca proprio la conseguenza che molti prodotti/servizi sono sempre più offlimits per una fascia sempre maggiore di popolazione. Il problema è la ripartizione, non i beni.
In altre parole in Germania, non è considerata tale perchè "costa poco", ma proprio per tradizione storica. Poi è vero che gli stipendi tedeschi sono superiori, e se vogliamo costa meno di altri marchi tedeschi tipo BMW o Mercedes, ma se rimaniamo in Germania c'è la stessa Opel che ha prezzi similari se non più bassi, ma non ha la stessa nomea.
è un gomblotto!
In altre parole in Germania, non è considerata tale perchè "costa poco", ma proprio per tradizione storica. Poi è vero che gli stipendi tedeschi sono superiori, e se vogliamo costa meno di altri marchi tedeschi tipo BMW o Mercedes, ma se rimaniamo in Germania c'è la stessa Opel che ha prezzi similari se non più bassi, ma non ha la stessa nomea.
volfswagen mi sa che è "auto dei lupi", a meno di una W
cmq dissento. in germania gli stipendi sono mediamente più alti (e li paghiamo noi comprando crucco), per cui per loro è più popolare intrinsecamente. Da noi i redditi sono per gran parte da fame, ed automaticamente lo stesso oggetto allo stesso prezzo è un lusso.
Ma è solo un esempio, vale per tutti i beni e servizi, che da noi sono sempre più lussi che pochi possono permettersi dato che NON avviene una equa ripartizione delle risorse causa tasse basse per alcuni ed altissime per altri.
poi ci si può illudere che "le auto elettriche sono care", ma è solo perchè:
1) i redditi bassi sono sempre più bassi e quelli alti sempre più alti
2) i costruttori (o fornitori di servizi) si orientano pertanto sul mercato di chi spende ed abbandonano il settore mainstream.
è un problema fiscale, non di offerta produttiva.
cmq dissento. in germania gli stipendi sono mediamente più alti (e li paghiamo noi comprando crucco), per cui per loro è più popolare intrinsecamente. Da noi i redditi sono per gran parte da fame, ed automaticamente lo stesso oggetto allo stesso prezzo è un lusso.
Ma è solo un esempio, vale per tutti i beni e servizi, che da noi sono sempre più lussi che pochi possono permettersi dato che NON avviene una equa ripartizione delle risorse causa tasse basse per alcuni ed altissime per altri.
poi ci si può illudere che "le auto elettriche sono care", ma è solo perchè:
1) i redditi bassi sono sempre più bassi e quelli alti sempre più alti
2) i costruttori (o fornitori di servizi) si orientano pertanto sul mercato di chi spende ed abbandonano il settore mainstream.
è un problema fiscale, non di offerta produttiva.
Non è cosi' e te l'ho gia' detto.
le tecnologie che si diffondono sono per l'appunto quelle che la gente compra. Il che non vuol dire che sia la scelta migliore. E spesso la spinta è stata data dal marketing sfrenato, la scelta di prezzi che spingessero in una data direzione, le favole e i passa parola che il più delle volte non sono affidabili. Tradotto: la gente viene manipolata, ed è anche abbastanza facile.
Per cui non solo, nella realtà dei fatti, si viene spinti ad una data scelta anche inconsapevolmente (le istituzioni con le loro leggi lo fanno solo in modo ben più diretto e cristallino, con un'imposizione che è ad un livello superiore), ma non necessariamente ottieni un vantaggio che non sia solo quello puramente economico.
E di esempi su quello che ha comportato queste scelte se ne potrebbero fare a iosa, alcuni prendendo spunto proprio da quelli che hai citato.
Io sono il primo a dire che ci si doveva concentrare (per il discorso inquinamento) su quello che davvero inquina maggiormente, quindi partendo dai riscaldamenti e le caldaie.
Ma siamo onesti: se non fosse per queste forzature, tra 50 anni saremmo ancora invasi da macchine a combustione, perchè le aziende automobiliste non hanno NESSUN interesse a produrre elettrico. Spinte anche dalle lobby del petrolio che hanno tutti i loro interessi nel mantenere lo status-quo.
E il consumatore SE NE FREGA dell'ambiente, fosse per lui comprerebbe il mezzo più economico o quello che gli piace di più, e l'unica sua preoccupazione per quello che scarica nell'ambiente è legato unicamente ad eventuali blocchi del traffico. La gente quando 15 anni fa ha iniziato a piazzare i pannelli fotovoltaici sul tetto di casa non l'ha fatto per "ridurre l'inquinamento" o la "dipendenza da gas/petrolio". L'ha fatto perchè al netto delle spese dell'impianto (all'epoca a parità di potenza circa il triplo di quelli attuali) tra Conto Energia e recupero della bolletta ci guadagnava.
Se aspetti che sia il consumatore con le sue libere scelte a fare una transizione energetica per un bene che non sia esclusivamente i suoi interessi personali (che non guardano in faccia a niente e nessuno), fai prima a sperare che il Sole si spenga improvvisamente entro il fine settimana.
Possiamo discutere all'infinito sui modi, i tempi, le scelte strutturali, ma questa è una di quelle scelte che se non viene dall'alto non l'avrai mai. E al netto dell'inquinamento totale che producono gli autoveicoli, comunque quando sei in mezzo alla città col traffico che ti circonda lo respiri direttamente quello schifo, per cui anche se conta solo per il 5% per il singolo è decisamente dannoso.
il bonus 110% mira a quello ma miravano anche a quello gia tutti gli incentivi ( ancora presenti ) al 65%, il problema è sempre che i condomini sono restii a fare queste spese grosse per il semplice fatto che è pieno di gente che non paga
confermo di averne sentite di ogni per quanto riguarda i condomini, ci sono quelli virtuosi in cui si sfruttano prima di subito certe possibilità e altri con mentalità peggio del medioevo
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