Stellantis
La genialata di Stellantis: meno produzione auto benzina e diesel per non pagare le sanzioni europee
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 21 Ottobre 2024, alle 15:01 nel canale Mercato![La genialata di Stellantis: meno produzione auto benzina e diesel per non pagare le sanzioni europee](/i/n/600PrimaMain.jpg)
Per evitare multe fino a 10 miliardi di euro Stellantis potrebbe decidere di immettere sul mercato meno auto endotermiche, anziché più elettriche
77 Commenti
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Anche i rivenditori americano l'hanno mandato pubblicamente a quel paese!!
https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2024/09/12/stellantis_stati_uniti_i_concessionari_attaccano_tavares_la_strategia_e_un_disastro_.html
ENEL e Telecom sono 2 aziende "Private" ma controllate dallo stato italiano e che vanno bene o sufficientemente bene, quindi non capisco cosa ci sia di impossibile. Basta fare lo stesso con un produttore automobilistico e mantenere anche il CEO, basta che lo stato italiano possa porre i suoi vincoli.
Facciamo finta per un attimo che TU, persona sulla cui onestà non dubito, diventi CEO di una società pubblica. Ti ritrovi con dai dirigenti ai capetti che sono in gran parte o scelti per amicizia oppure gente entrata con buone intenzioni e poi costretta ad adeguarsi. Licenzi tutti? Non puoi ovviamente perché hanno contratti a tempo indeterminato e una azienda pubblica salvo casi particolari ed estremi non può certo dichiarare il dissesto finanziario.
I limiti e i vincoli delle aziende pubbliche devono vanno eliminati perchè non han senso di esistere, l'unico senso deve ruotare attorno ai soli interessi statali. Non esiste che un azienda statale non possa licenziare quando in realtà dovrebbe essere quella con maggior diritto di poterlo fare.
Detto questo non è necessario farlo, come anticipato è possibile acquisire le quote di maggioranza di un produttore già esistente nel mercato, anche non italiano ( anzi sicuramente NON italiano perchè di italiano è rimasta solo la Ferrari ) e mantenere il suo organico così comè, lo stato deve semplicemente imporre una parte della produzione totale nel nostro territorio, e che non riguardi solo "l'assemblaggio" ma la produzione di tutte le tipologie di componenti.
[B][COLOR="DarkRed"]NOTA :[/COLOR][/B] è anche possibile limitarsi a produrre prodotti altrui sotto licenza, a patto che ogni parte o un buon numero, oltre all'assemblaggio avvenga sul nostro territorio. Con questa ipotesi è possibile semplificare la massimo la gestione in quanto sarebbe priva della componente di progettazione, sia del prodotto che dei macchinari industriali necessari per produrlo, questi ultimi una volta importati è possibile produrre auto in autonomia pagando una royalty.
I Cinesi principalmente lo fanno da anni, ma anche molte altre nazioni come gli USA, fanno shopping di aziende altrui tramite persone intermediarie ed a monte c'è il loro governo.
Veramente non è esattamente così.
Telecom è privata e lo stato ha solo il cosidetto "golden power" ma tutte le decisioni commerciali sono prese dai privati così come gli investimenti. Non è esattamente la stessa cosa che proponevi te.
ENEL è ancora più complicata la faccenda prima di tutto perché di "ENEL" ce ne sono mille alcune delle quali assomiglia il nome ma non hanno niente a che fare con l'ENEL storica e poi perché nel campo dell'energia bisogna distinguere da gestione delle infrastrutture e commerciale/vendita al dettaglio dell'energia.
Che altrove lo facciano non lo metto in dubbio ma appunto devi diventare la Cina, gli USA o cose del genere cosa che per noi la vedo alquanto dura dato che se mettiamo un piede fuori dall'UE andiamo a default prima ancora di fare un passo. Senza contare tra l'altro che Cina/USA e simili hanno mercati interni immensi e non paragonabili ai nostri.
I limiti e i vincoli delle aziende pubbliche devono vanno eliminati perchè non han senso di esistere, l'unico senso deve ruotare attorno ai soli interessi statali. Non esiste che un azienda statale non possa licenziare quando in realtà dovrebbe essere quella con maggior diritto di poterlo fare.
Ma come non hanno senso di esistere. Facciamo un semplice esempio:
Io e te produciamo penne e le produciamo pressappoco allo stesso prezzo. Domani te diventi pubblico e siccome il pubblico può semplicemente dire che gli basta far pari anche guadagnando zero o peggio lavorare in perdita inizi a vendere penne a un prezzo che io non posso fare e mi mandi sul lastrico.
Per questo esistono leggi di non concorrenza sleale perché altrimenti ti troveresti in concorrenza con il pubblico che non ha logica imprenditoriale ma solo di erogazione di un determinato servizio o bene. Quindi o si ragiona in termini che un determinato servizio lo fai SOLO pubblico oppure il pubblico non può essere in competizione con il privato.
In Cina per esempio il problema non si pone perché il pubblico è equamente ovunque ma si parla di stati molto diversi da noi e con logiche e stile di vita molto diversi dal nostro. La stessa cosa qua significherebbe far chiudere o espropriare per miliardi di euro.
A parte che a oggi non sarebbe legale una tale operazione configurando di fatto come aiuto di stato e a parte i problemi di concorrenza che ti ho esposto sopra. Dai per scontato che il mercato ti voglia cedere le quote di maggioranza che è ben diverso dal comprare un po' di capitale che circola sempre. I pacchetti di maggioranza di solito nelle grosse SPA sono bloccati, non è che li compri come niente fosse e per comprarli tramite OPA non solo devi annunciare l'operazione che deve essere autorizzata dagli enti di controllo del mercato ma pagheresti l'azienda che vai a comprare un prezzo spropositato.
Comunque sia non si tratta di un contenimento, il nostro governo NON ha alcuna sovranità se non fittizzia.
Telecom è privata e lo stato ha solo il cosidetto "golden power" ma tutte le decisioni commerciali sono prese dai privati così come gli investimenti. Non è esattamente la stessa cosa che proponevi te.
ENEL è ancora più complicata la faccenda prima di tutto perché di "ENEL" ce ne sono mille alcune delle quali assomiglia il nome ma non hanno niente a che fare con l'ENEL storica e poi perché nel campo dell'energia bisogna distinguere da gestione delle infrastrutture e commerciale/vendita al dettaglio dell'energia.
Riguardo Enel, lo Stato italiano, tramite il Ministero dell'economia e delle finanze è il principale azionista.
Riguardo Telecom se è stata ceduta non toglie che prima fosse controllata dallo stato.
Io e te produciamo penne e le produciamo pressappoco allo stesso prezzo. Domani te diventi pubblico e siccome il pubblico può semplicemente dire che gli basta far pari anche guadagnando zero o peggio lavorare in perdita inizi a vendere penne a un prezzo che io non posso fare e mi mandi sul lastrico.
In Cina per esempio il problema non si pone perché il pubblico è equamente ovunque ma si parla di stati molto diversi da noi e con logiche e stile di vita molto diversi dal nostro. La stessa cosa qua significherebbe far chiudere o espropriare per miliardi di euro.
In ogni caso puoi benissimo star fuori dal mercato destinato ai privati e produrre auto solo su licenza e solo per gli enti statali, pubblici ed esercito, quindi enti comunali, Poste Italiane, Carabinieri, Polizia Urbana, Vigili del fuoco, Corpo Forestale, Esercito militare e mezzi pubblici ( lanciando anche un servizio di car sharing statale ).
Tuttavia per principio ogni cosa che non fa gli interessi dello stato deve essere eliminabile, ogni restrizione è una mancanza di sovranità.
Ma illegale poi per quale regolamento di preciso e perchè non si applica ai cinesi ?
[U]Così finisce il sogno Stellantis[/U].
[U]Così finisce il sogno Stellantis[/U].
Proprio in questo thread qualcuno sosteneva che vendere 10 auto a 20 fosse equivalente che vendere 20 auto a 10...
Infatti lo è, ma se non riesci a vendere quelle 10, cominciano i guai.
Infatti Stellantis non sta vendendo un kaiser....
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