Il 2024 sarà il trailer del cambiamento climatico: per la prima volta la temperatura globale salirà di 1,5 gradi
di Giulia Favetti pubblicata il 17 Gennaio 2023, alle 16:40 nel canale MercatoIl ritorno di El Niño, una corrente d'aria calda, dopo tre anni di pausa potrebbe alzare esponenzialmente la temperatura del nostro Pianeta. Gli effetti li vedremo già quest’anno e nel 2024 è verosimile che raggiungeremo 1,5 gradi in più
101 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infopoi ATTUALMENTE e NUCLEARE nella stessa frase
aprire una centrale in Italia richiederebbe 3 o 4 decenni e sarebbe gestita alla bell'è meglio..."attualmente" a casa mia significa "a breve" ma oh magari a ginolandia si può anche tradurre con "tra quasi mezzo secolo"
Quindi non ha alcun senso spingere sull’elettrico, continueremo ad usare gas e petrolio per produrre tutta l’energia necessaria ad alimentarle. Soldi buttati via e auto inutilmente costose
Cina e India non stanno facendo Nè PIù Nè MENO di quello che tutto l'Occidente ha fatto per un secolo e mezzo (1a rivoluzione industriale - l'altro ieri) e adesso si prendono le critiche di chi ha portato il Pianeta al baratro perché OSANO volersi affrancare da condizioni di vita proibitive.
Primo per il banale concetto logico che se NOI abbiamo sbagliato, non giustifica LORO nel commettere lo stesso errore (anzi). Ma ancora più importante, non si può paragonare la rivoluzione industriale con l'attuale situazione: il mondo all'epoca era molto meno popolato e le fabbriche, per quanto non certo efficienti come quelle di adesso, producevano una frazione di quanto facciamo ora. Ma soprattutto all'epoca non si aveva la percezione nè le conoscenze per capire quali danni avremmo prodotto, e il modo di pensare era del tutto diverso.
Questo tralasciando che oltre alle conoscenze sul problema abbiamo a disposizione anche tecnologie adeguate per gestirlo e ridurlo (un tempo inesistenti) che all'epoca al massimo potevi trovare nella fantascienza.
Vorrei poi sottolineare che banalizzare un argomento talmente complesso, nonchè fuorviare con uscite poco felici dettate più dalla passione del momento piuttosto che dalla ragione, non porta molto costrutto.
Paragonare due epoche del tutto diverse tra loro (per cultura, società, conoscenze, portata del problema, tecnologie e chissà quanti altri aspetti) solo al fine di avre una ragione tutta da dimostrare, è solo pretestuoso.
Primo per il banale concetto logico che se NOI abbiamo sbagliato, non giustifica LORO nel commettere lo stesso errore (anzi). Ma ancora più importante, non si può paragonare la rivoluzione industriale con l'attuale situazione: il mondo all'epoca era molto meno popolato e le fabbriche, per quanto non certo efficienti come quelle di adesso, producevano una frazione di quanto facciamo ora. Ma soprattutto all'epoca non si aveva la percezione nè le conoscenze per capire quali danni avremmo prodotto, e il modo di pensare era del tutto diverso.
Questo tralasciando che oltre alle conoscenze sul problema abbiamo a disposizione anche tecnologie adeguate per gestirlo e ridurlo (un tempo inesistenti) che all'epoca al massimo potevi trovare nella fantascienza.
Vorrei poi sottolineare che banalizzare un argomento talmente complesso, nonchè fuorviare con uscite poco felici dettate più dalla passione del momento piuttosto che dalla ragione, non porta molto costrutto.
Paragonare due epoche del tutto diverse tra loro (per cultura, società, conoscenze, portata del problema, tecnologie e chissà quanti altri aspetti) solo al fine di avre una ragione tutta da dimostrare, è solo pretestuoso.
*
Ma il problema che la società non certo condivide certe cose in maniera free o open, se il mondo fosse utopico e per loro non ci fossero costi aggiuntivi a utilizzare certe tecnologie, sicuramente le utilizzerebbero.
Ricordo anche qui che le aziende occidentali producono in quei posti proprio perchè non hanno regole stringenti dell'impatto ambientale, vedi in india con le concerie :|
Primo per il banale concetto logico che se NOI abbiamo sbagliato, non giustifica LORO nel commettere lo stesso errore (anzi). Ma ancora più importante, non si può paragonare la rivoluzione industriale con l'attuale situazione: il mondo all'epoca era molto meno popolato e le fabbriche, per quanto non certo efficienti come quelle di adesso, producevano una frazione di quanto facciamo ora. Ma soprattutto all'epoca non si aveva la percezione nè le conoscenze per capire quali danni avremmo prodotto, e il modo di pensare era del tutto diverso.
Questo tralasciando che oltre alle conoscenze sul problema abbiamo a disposizione anche tecnologie adeguate per gestirlo e ridurlo (un tempo inesistenti) che all'epoca al massimo potevi trovare nella fantascienza.
Vorrei poi sottolineare che banalizzare un argomento talmente complesso, nonchè fuorviare con uscite poco felici dettate più dalla passione del momento piuttosto che dalla ragione, non porta molto costrutto.
Paragonare due epoche del tutto diverse tra loro (per cultura, società, conoscenze, portata del problema, tecnologie e chissà quanti altri aspetti) solo al fine di avre una ragione tutta da dimostrare, è solo pretestuoso.
Non è fuori luogo.
Il tuo ragionamento sembra avere senso, ma in realtà è sbagliato. Leggi “Clima, come evitare un disastro climatico” di Bill Gates, e capirai perché.
Il tuo ragionamento sembra avere senso, ma in realtà è sbagliato. Leggi “Clima, come evitare un disastro climatico” di Bill Gates, e capirai perché.
Hai già letto il libro?
100 anni (a star bassi, forse)
al momento non è neanche lontanamente economica la fusione nucleare ed è pi che probabile che non lo sarà nemmeno tra mezzo secolo
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".