Entro 6 anni tutti i tipi di auto elettriche costeranno meno delle auto a motore termico
di Rosario Grasso pubblicata il 11 Maggio 2021, alle 10:08 nel canale Mercato
La previsione è contenuta in un rapporto pubblicato da BloombergNEF: qualunque sia il segmento considerato, al massimo entro il 2027 i veicoli elettrici avranno un prezzo inferiore rispetto a quelli con motore a combustibili fossili
111 Commenti
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- e i posti dove caricarle ?
- e i tempi di carica ?
Seeee aspèèèè.........
L'energia consumata nel mondo è, come in italia, distribuita equamente in tre tipologie di consumo: Elettrico, Trasporto e Riscaldamento/raffrescamento.
Tutti e 3 i tipi di consumo di dividono il 33% dell'energia consumata, e non 10 volte
Si sposta il problema, non si risolve.
Sicuramente non si farà in tempo a produrre solo l'energia da fonti rinnovabili, ma l'energia non rinnovabili in italia viene per il 95% dal gas metano, che non è un inquinate. Sicuramente produce CO2 e non va bene, ma non inquina l'aria. Non solo: una centrale a metano ha un'efficienza del 70% un motore a benzina del 25% e a parità di energia prodotta la CO2 che ne risulta dalla combustione del metano è il 30% in meno di quella prodotta dal benzina
Spostare l'inquinamento dai centri abitati...LOL!
Sai che le industrie generano il 90% dell'inquinamento che si riscontra in città e il traffico ha un impatto davvero basso?
Poi se il vento gira che si fà? maddai
Questo dipende anche da dove vivi. Per esempio a Roma il 95% delle polveri sottili è prodotto dai trasporti, mentre nelle città della pianura padana è solo al 30%. La campagna Romana ha un bassissimo inquinamento, quella padana per niente, è praticamente uguale alle città.
Il motivi sono 2, a Roma non c'è industria pesante e quella leggere è molto poca, nella campagna romana ancora meno, è tutta agricoltura e frutto di micro produzioni a conduzione famigliare. Le zone industriali sono essenzialmente magazzini, vale anche nella provincia. Nella pianura padana invece popola l'industria leggera ed in alcuni casi pesante, ma anche l'agricoltura è di tipo industriale e inquinante.
Il secondo motivo è il riscaldamento di case e uffici. A Roma, per esempio le caldaie a gasolio sono vietate da almeno 40'anni, nel nord spopolano. Anzi a livello regionale c'è da poco una legge che allo scadere della revisione quinquennale della caldaia sei costretto a sostituirla ad una a condensazione che consuma il 10% in meno e che non produce Biossido d'azoto.
Vi ricordate i blackout in estate? Ecco, peggio...
Il picco di potenza elettrica registrato in Italia nel 2018 è stato di 58 GW.
Anche pensando di ricaricare a minor potenza (e quindi maggior tempo di ricarica, cioè di notte) verrebbe fuori una necessità incredibile di ulteriore produzione di energia elettrica. Vorrebbe dire non solo far lavorare a pieno regime gli impianti che attualmente sono usati solo per i carichi di punta, ma anche vorrebbe dire costruire tanti nuovi impianti. Non ho idea di quanti parchi eolici e fotovoltaici ci sarebbe bisogno.
chi ha proposto " una nuova centrale nucleare " non ha chiara la questione: con una centrale nucleare (1-2 GW) non ci fai niente.
* la carica domestica sarà sempre la più conveniente
* la stragrande maggioranza delle persone fà orari di lavoro pressochè identici con la fine della giornata lavorativa tra le 18.00 e le 19.30
* In Italia ci sono parecchie abitazioni munite di garage / posto auto dedicato
non è così impensabile avere che milioni di automobilisti arrivino a casa, colleghino l'auto al caricabatterie prima di cena e la scolleghino la mattina dopo.
guarda è uno scenario talmente plausibile che stanno studiando sistemi di veicle to grid al fine di permettere una gestione integrata della rete di distibuzione dell'energia elettrica e della ricarica dei veicoli in modo che il gestore possa interrompere la ricarica dei veicoli o addirittura utilizzare l'energia delle batterie dell'automobile per sopperire ai picchi di richiesta della rete
Non voglio fare numeri come hanno fatto gli altri, ma i maggiori picchi potremmo averli solo di notte quando quelli che hanno un garage sicuramente caricheranno l'auto, ma se mediamente si fanno 35km al giorno, mediamente si consumeranno 4/5KWh, il che vuol dire assorbire 2Kwh per 2h, distribuito nell'orario tra le 19 e le 7 di mattina, tranquillamente gestibile, anche fossero 10 milioni
Ad oggi ci sono quasi 40 milioni di auto, se tra 10-20 anni si passa ad elettrico auguri per chi dovrà strutturare e gestire una rete elettrica adeguata.
Ci mettiamo una centrale Nucleare? Acquistiamo più energia dall'estero che verrà prodotta comunque in maggior quantità sempre con centrali non a zero emissione e quindi comunque inquinanti?
E' un ragionamento da fare su scala globale e va ad impattare su più aspetti.
già oggi abbiamo un impiantistica tale da produrre sufficiente energia, certo andrebbero aggiornate, molte convertite, 1 centrale su 3 è quasi sempre spenta
Le batterie, i telai,i pneumatici, i cavi, etc etc etc dovranno pur essere prodotti estraendo materie prime.
Guardate le miniere di metalli come sono sfruttate e come sono cambiate dopo il boom dell'elettronica di consumo avvenuto a inizi anni 2000 (ora è cresciuto in maniera drammatica,vedi shortage)
Cavi:
il 60% del rame viene dal suo riciclo e se il prezzo aumenta, useranno l'alluminio costa molto meno è praticamente non viene più prodotto dalle miniere di bauxite, ma si continua a riciclare. In Sardegna siamo pieni di miniere di bauxite abbandonate, perché estrarre l'alluminio dalla bauxite, con diversi passaggi industriali energivori e inquinanti, costa molto di più che comprandolo dalle fonderie dove viene riciclato.
Terre Rare:
L'unico minerale raro utilizzato ad oggi per le batterie è il Cobalto, ma su quei 4 o 5 metodi per fare batterie agli ioni di litio solo 2 usano il Cobalto (si parla cmq di 1g per kg di batteria finita)
Già Tesla e Volkswaghen non usano più cobalto nelle loro batterie.
Spiegami perchè compriamo energia elettrica dalle nazioni confinanti.
Si parla di TWatt non di GigaWatt
non confondere le mere con le pere. una cosa è la potenza massima di una centrale che si misura in W, un altra è la produzione, o il consumo, che si misura in Wh. in italia abbiamo una potenza installata di 114GW, e quindi, se ipoteticamente ogni centrale fosse accesa 24/24 7/7, potremmo produrre in un anno circa 1EWh cioè 1000TWh (che è il prodotto della potenza massima moltiplicata per le ore in un anno), ovviamente non sarà mai così perché molte centrali hanno bisogno di essere spente per le manutenzioni e non potrebbero mai lavora costantemente al 100%, ma in ogni caso possiamo paragonarli con i consumi:
Nel 2019 abbiamo consumato 300TWh di energia elettrica, di questi 139 provenivano da produzione di origine rinnovabile. 25TWh li abbiamo importati.
Ti chiedi: "ma perchè la importiamo?" E' molto semplice, tenere accese le centrali termoelettriche (quasi completamente a gas metano) di notte è molto caro (personale da pagare in particolare), mentre è molto conveniente acquistare l'energia elettrica prodotta dai paesi che hanno una produzione da fonte nucleare, perché a loro invece, costa meno tenere sempre accesi i reattori, magari al minimo ma cmq accesi. La Francia di notte consuma solo il 30% di quello che è costretta a produrre e così lo vende, e a prezzi stracciati, sottocosto.
Addirittura per evitare di sovraccaricare la rete spesso sono costretti a invertire le turbine delle centrali termoelettriche, per fargli consumare energia, quando non riescono a venderla tutta e da qualche parte la devi usare altrimenti bruci tutto.
E' un problema di distribuzione, non di produzione. Lì si c'è da lavorare
Serviranno almeno 3 decenni e c'è tempo per adeguare almeno la distribuzione che è quella che al momento crea più problemi e con l'aumentare delle rinnovabili la distribuzione (con sistemi di accumulo, compresi) diventerà sempre più fondamentale
Elencale per favore.
Nelle grandi metropoli italiane la situazione non è così bella, e anche nei piccoli centri urbani ormai super concentrati si sta andando verso un trasporto più trafficato.
Abito in una città di circa 100k abitanti e ci sono zone con traffico nevralgico e il trasporto pubblico non è ottimizzato
Io a Roma, vivo a Settebagni, quartiere della periferia nord sulla Salaria subito dopo il GRA. Faccio il consulente nelle tlc quindi non lavoro sempre nella stessa società ma in ognica quasi tutte si trovano tra Laurentina, L'EUR e PArco de Medici, tutte a SUD.
Con la macchina impiego tra i 45 minuti e l'ora e mezza, con i mezzi pubblici tra i 45 minuti e l'ora. Con la macchina farei anche circa 90km tra andata e ritorno e a velocità medie da carrozza a 2 cavalli (non motori, quelli veri al trotto). L'ideale è quando lavoro a parco de medici che ho il treno sotto casa che passa ogni 15 minuti e che mi porta in 45 minuti direttamente dentro il centro direzionale, quando invece vado a l'eur o Laurentina devo cambiare e prendere la metro e impiego circa 15 minuti in più.
Ovviamente quando andai via dai miei scelsi un quartiere che potesse mantenermi vicino alle mie frequentazioni, ben collegato al luogo di lavoro, e allo stesso tempo che non costasse troppo. Così la mia scelta è finita su Settebagni dove il treno urbano che vi passa è quello che va all'aeroporto di Fiumicino quindi, diciamo, il più "seguito" da Trenitalia e che ha quasi mai disservizi ed è garantito anche durante lo sciopero, inoltre mi consente di raggiungere la Stazione tiburtina in 20 minuti, o Trastevere in 35, tempi che te li sogni con la macchina. i biglietto costa 1€ o è compreso nell'abbonamento annuale dell'autobus e metro di Roma che costa appena 250€, quello che spenderei in un solo mese in carburante se andassi tutti i giorni con la macchina a lavorare.
Il vero problema è che chi fa le mie scelte sono molto pochi, tutti quelli che conosco si comprano la casa o vanno in affitto, nello stesso quartiere dove vivono i genitori anche se scomodo per andare a lavorare con i mezzi pubblici.
No, sono state tutte spente o convertite al gas metano, mi pare che ce ne siano ancora un paio accese ma cmq in fase di spegnimento definitivo
Non credo si possa dire lo stesso di una centrale a carbone...
no, mi sa che non hai capito cosa ho scritto...
concordo. E il problema non sono solo le pile ma tutto, e non solo verso la cina.
cmq l'UE sta studiando una "carbon tax" alle frontiere proprio come chiedi: speriamo decidano in fretta.
Il calo principale sarà dovuto al prezzo delle batterie che calerà. Per alcune tipologie anche nel breve, quindi non credo sia dovuto alla regolamentazione CO2 che comunque è buona cosa (di cui non si parla nell'articolo). Tra qualche anno non ci saranno differenze di prezzo anche per le utilitarie, quindi comprare una a carburante non avrà più senso
Bellissimo post. Grazie per la voglia di rispondere.
Vorrei fosse così, ma mi sa che saranno invece le limitazioni sulle emissioni spinte a livelli assurdi che renderanno le auto con motore a combustione sempre più costose e "delicate" che a quel punto le auto elettriche saranno competitive (con quelle auto, mica con quelle a motore termico attuali).
il ciclo diesel è sempre più efficiente del ciclo otto... è una cosa intrinseca
Non lo metto in dubbio in condizioni normali in cui lo accendi e viaggi per tot tempo.
Ma nell'ibrido te lo accendi, lo spengi, lo riaccendi, lo rispengi e così via. Il rischio è che non riesca ad arrivare in temperatura e lavori per gran parte del tempo a regimi a cui un motore termico soffre e il diesel specialmente soffre a minori temperature rispetto a un benzina. Intendiamoci soffre anche un benzina ma tende a subire meno questo spiacevole effetto.
come fai a dire che è tranquillamente gestibile un consumo di 2 KWh (praticamente due terzi della massima potenza elettrica disponibile in un abitazione comune) per ore senza nessun problema?
già qualche anno fà nelle grandi città si sono avuti blackout da sovraccarico di sera per i climatizzatori ed un climatizzatore consuma tanto (ma meno di un auto elettrica) all'avvio ma cala in pochi minuti ad una potenza tutto sommato modesta (il mio ad esempio in mantenimento è sui 280w) qui si parla di ore di consumo e se non vengono implementate soluzioni veicle to grid sono tutte nello stesso orario ovvero chi arriva a casa dal lavoro attacca subito la macchina alla rete
se prendono piede le macchine elettriche servirà un robusto ammodernamento di tutta la grid nazionale dalle centrali, agli elettrodotti fino ai cablaggi dei singoli edifici
pensa solo ad un grosso condominio metti 100 appartamenti con garage se ci metti a caricare 100 auto elettriche in contemporanea anche a bassa potenza, mettiamo a 3 KWh otteniamo una potenza richiesta di 300 KWh
ora sono numeri a caso ma abbastanza ragionevoli 300 KWh di potenza in bassa tensione (edificio residenziale) sono tipo 100 KWh per ogni fase un rapido calcolo (non solo elettrotecnico) supponendo una minima caduta di tensione e una distanza di 2 km dalla cabina di media mi da spannometricamente la necessità di un cavo da oltre 3000 mm2 una cosa impossibile servirebbe almeno una cabina di media per ogni condomio grosso
attualmente la rete residenziale è progettata per un consumo medio delle varie abitazioni che è una frazione dei 3 KWh canonici se la trazione si sposta massicciamente sull'elettrico a batteria è imperativo un massiccio investimento nella rete (e si parla di 9 zeri mica bruscolini) ma anche in un nuovo paradigma di utilizzo dell'energia elettrica dove dovrà essere accettabile che il gestore non ti carichi l'auto quando vuoi tu (un pò come succede in molte aziende energivore)
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