Entro 6 anni tutti i tipi di auto elettriche costeranno meno delle auto a motore termico
di Rosario Grasso pubblicata il 11 Maggio 2021, alle 10:08 nel canale Mercato
La previsione è contenuta in un rapporto pubblicato da BloombergNEF: qualunque sia il segmento considerato, al massimo entro il 2027 i veicoli elettrici avranno un prezzo inferiore rispetto a quelli con motore a combustibili fossili
111 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoma diamo la colpa alle auto.. quando le avremo tolte dall'equazione sono curioso di vedere a chi daranno la colpa gli ipocriti..
lo abbiamo visto durante il primo lockdown, i livelli di inquinamento non erano calati secondo le previsioni.
Quindi il traffico generato dalle automobili non incide come si pensava erroneamente.
Ricordo anni fa, quando avevo la sede in v.le Marche, coda perenne di auto al semaforo in direzione Maciachini.
Avevamo un balcone che era perennemente ricoperto da uno strato di pulviscolo nero, a prima vista avrei detto che si trattasse di smog causato dalle auto....
Poi ogni anno a fine estate tutti i palazzi del quartiere si riempivano di autocisterne di gasolio per fare il pieno al serbatoio della caldaia, perchè non c'era un singolo palazzo che avesse il riscaldamento a metano (e non certo perchè non ci fosse la rete di distribuzione del gas...).
E allora mi chiedo, siamo proprio sicuri che quella polvere e fuliggine fosse dovuta alle auto? Quanta invece al riscaldamento?
Presente tutto l'anno tanto che in estate mantenevo tutto chiuso ma essendo polveri finissime le ritrovano sui mobili, magari fuori dai centri urbani grandi è un problema relativo, ma in città quando non ci sono le condizioni meteo giuste è invivibile.
Quindi se con l'elettrico riesco a diminuire uno dei fattori inquinanti avrò sempre un situazione migliore di quella iniziale che preferisco piuttosto del non fare niente (sperando in un'accelerazione della conversione del riscaldamento).
Per gli impianti fotovoltaici, puoi farli anche sfruttando sovvenzioni con l'obiettivo primario di essere più autosufficienti. Se poi in certi momenti il la produzione eccede i consumi hai la possibilità di cederla
Quindi il traffico generato dalle automobili non incide come si pensava erroneamente.
I dati ci sono, per esempio: https://www.arpa.veneto.it/arpavinf...%20COVID-19.pdf
La stessa cosa vale per le polveri sottili rilevate. D'accordo che non tutto dipenda dalle auto, ma ci sono constesti dove la percentuale di contribuzione è maggiore. A livello globale ci sono altri inquinanti è vero, ma se scendiamo in un livello locale dove realmente risiedono le persone non è detto che le cause siano le stesse
Alla fine ne userai molta di meno.
10 milioni di auto completamente scariche in ricarica contemporanea é impossibile.
È come dire che tutti usiamo la totalità degli elettrodomestici e oggetti elettrici che abbiamo assieme. Non avverrà mai.
Se no tanto vale dire che ci sono 10 milioni di auto in coda dal distributore.
Una cosa simile accade in UK, alla fine di trasmissioni popolari molti inglesi si preparano il thè... per 4-5 minuti si crea un picco di energia richiesta extra fino a circa 2800MW che gli ingegneri devono prevedere con anticipo, studiando palinsesti per preparare il sistema elettrico nazionale. Mi pare si chiami TV Pickup.
Nel caso dei bollitori basta svuotare un bacino di una centrale idroelettrica, nel caso di auto elettriche che presumibilmente verranno messe a ricaricare per ore al rientro da lavoro probabilmente servirà qualcosa di più consistente.
«cut»
Non ho idea di quanti parchi eolici e fotovoltaici ci sarebbe bisogno.
chi ha proposto " una nuova centrale nucleare " non ha chiara la questione: con una centrale nucleare (1-2 GW) non ci fai niente.
Serve energia sempre disponibile, quindi si escludono fotovoltaico ed eolico.
Servono TANTE centrali nucleari... o TANTE nuove centrali fossili. Fra le due preferiscono le prime.
A me fa ridere invece il fatto di considerarci una nazione moderna e poi non accettare o volere i cambiamenti.
Pensa che io da ingegnere chimico preferirei avere accanto casa una centrale nucleare piuttosto che una centrale a carbone...
Meglio avere delle scorie confinate che in atmosfera, almeno secondo il mio punto di vista
PS: ho ritenuto utile precisare il mio titolo di studi giusto per far capire che ho studiato il dimensionamento di una linea di trattamento fumi di una centrale a carbone, questo è possibile solo se si ha una buona conoscenza degli inquinanti in gioco
Non è lontanamente plausibile che 5 milioni di persone ricarichino la macchina in contemporanea. Tu per caso vedi 5 milioni di persone che in contemporanea vanno al distributore di benzina?
Ma un minimo di cognizione logica no?
Quello che varia è il tempo di ricarica, per mettere su la benza bastano 5 min, per l'auto elettrica...uhm, facciamo una media di 90 min?
é un fattore 18
non ho mica capito...
il ciclo diesel è sempre più efficiente del ciclo otto... è una cosa intrinseca
Meglio avere delle scorie confinate che in atmosfera, almeno secondo il mio punto di vista
forse non hai mai notato che anche le centrali nucleari hanno ciminiere, in genere molto alte e sottili, spesso camuffate dentro le torri di raffreddamento.
chiediti il perchè.
beh, forse l'articolo intende che raddoppiano i prezzi di quelle termiche...
La soluzione elettrica serve principalmente a spostare l'inquinamento e poi a ridurlo.
Le porcate che produce l'India e le nubi tossiche di Pechino ristagnano principalmente sulle loro aree, altrimenti al giorno d'oggi non potrebbero esistere aeree nel mondo non inquinate o con tassi molto bassi.
Il che è un ottima cosa, India e Cina sono 2 delle 3 principali cause della sovrapopolazione, che è il peggiore degli inquinamenti.
chiediti il perchè.
Non credo si possa dire lo stesso di una centrale a carbone...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".