Volkswagen
Dieselgate, nuova stangata contro Volkswagen: la corte giudica fraudolenta una nuova omologazione
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 19 Gennaio 2024, alle 10:36 nel canale Mercato
Il tribunale ha stabilito che l'omologazione concessa dall'Autorità federale tedesca dei trasporti automobilistici (KBA) nel 2016 non avrebbe dovuto essere concessa
56 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon lo sai che il costo per kg di merce spostata è molto più alto con l'elettrico che con il diesel ( sulle strade)?
In pratica come se con una mano ti facessi una carezza e con l'altra ti picchio col pugno di ferro.
Dalle mie parti si usa tantissimo la legna ( anch'io con camino ventilato) non sento mai puzzo di fumo fuori e tantomeno abbiamo il paese pieno di fuligine.
Legna e ecopellet ( cioè pellet da materiale vergine e non da riciclo ) sono ad impatto zero se coadiuvati dal reimpianto.
Io per ogni inverno risparmio dai 700 ai 900€ di metano ( ho anche caldaia a gas della precedente generazione, quindi non arcaica) bruciando meno di 20q di legna acquistata e 20/24 q di legna da potatura da me prodotta.
Gia per il fogliame da potatura conviene bruciarlo perchè a fronte di una piccola percentuale di cenere produci meno c02 che farla marcire e sopratutto zero metano ( da fermentazione).
Pellet e legna non sono inquinanti e se le stufe / camini sono mantenute bene ed utilizzate a modo ( inclusa la bocchetta di presa aria esterna e la regolazione delle mandate d'aria in camera di combustione) con canna fumaia coimbentata rilasciano molto meno pm di quello che si creda e l'emissione di co2 ( se coadiuvata dal reimpianto) è praticamente nullo.
Legna e ecopellet ( cioè pellet da materiale vergine e non da riciclo ) sono ad impatto zero se coadiuvati dal reimpianto.
Io per ogni inverno risparmio dai 700 ai 900€ di metano ( ho anche caldaia a gas della precedente generazione, quindi non arcaica) bruciando meno di 20q di legna acquistata e 20/24 q di legna da potatura da me prodotta.
Gia per il fogliame da potatura conviene bruciarlo perchè a fronte di una piccola percentuale di cenere produci meno c02 che farla marcire e sopratutto zero metano ( da fermentazione).
Pellet e legna non sono inquinanti e se le stufe / camini sono mantenute bene ed utilizzate a modo ( inclusa la bocchetta di presa aria esterna e la regolazione delle mandate d'aria in camera di combustione) con canna fumaia coimbentata rilasciano molto meno pm di quello che si creda e l'emissione di co2 ( se coadiuvata dal reimpianto) è praticamente nullo.
Ottimo ragionamento economico
Nella realtà, come dimostrato ampiamente anche da EU e sanità Italiana, fai parte dei produttori di PM2,5 e di tutta un’altra marea di polveri e problemi per la salute..
Inoltre bruciare legna e poi reimpiantarla NON è a impatto zero, dimostrato anche questo, perchè tu bruci una pianta che per 10-20-50 anni ha sottratto CO2 e la riemetti in ambiente in una stagione.. poi vi vorranno altri 10-20-50 anni per pulire l’aria dal danno appena causato.. impatto zero se consideriamo insignificante il tempo altrimenti è deleterio per il clima e anche per la gente (le PM..)
Detto questo è molto economico e quindi lo si fa.. ma ecologicamente parlando è pari a usare il gasolio
Nella realtà, come dimostrato ampiamente anche da EU e sanità Italiana, fai parte dei produttori di PM2,5 e di tutta un’altra marea di polveri e problemi per la salute..
Inoltre bruciare legna e poi reimpiantarla NON è a impatto zero, dimostrato anche questo, perchè tu bruci una pianta che per 10-20-50 anni ha sottratto CO2 e la riemetti in ambiente in una stagione.. poi vi vorranno altri 10-20-50 anni per pulire l’aria dal danno appena causato.. impatto zero se consideriamo insignificante il tempo altrimenti è deleterio per il clima e anche per la gente (le PM..)
Detto questo è molto economico e quindi lo si fa.. ma ecologicamente parlando è pari a usare il gasolio
Io ogni anni poto i miei ulivi, ed ogni anno mi sulla mia parte ho impatto zero.
Moltissimo pellet viene prodotto dal recupero degli scarti di lavorazione del legno vergine, ma anche dal taglio dell'erba: impatto zero di co2 anche quello.
Poi la favoletta delle polveri sottili prodotte dalla combustione di legna è fantastica: trovami solo un centro abitato in Italia dove la concentrazione di pm sia elevato a causa del riscldamento a pelle o legna ( non sperare di trovarlo a Roma o Milano).
Dalle mie parti ci scommetto quello che vuoi che ad analizzare l'aria in inverno le polveri sottili da combustione sarebbero appena rilevabili dopo una settimana di zero vento ( e quest'ipotesi non si avvera mai nemmeno in estate).
Chissa poi perchè dove la concentrazione di PM porta a valori alti la distribuzione di riscaldamento a legna o pellet è quasi inesistente.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Questo grafico poi mostra chiaramente come l'aumento degli impianti a pellet è controbilanciato dalla riduzione dei camini a legna ( per la legna ti serve spazio e lavoro per usarla) segno evidente che la loro distribuzione è lontana dai grandi centri urbani e che la concentrazione non può essere significativa data la minore densita.
Sicuramente le ceneri da combustione prodotte nel mio comune non si allontaneranno molto dall'area e non partecipano di sicuro alla somma delle pm oltre i limiti nei centri che hanno questo problema.
Moltissimo pellet viene prodotto dal recupero degli scarti di lavorazione del legno vergine, ma anche dal taglio dell'erba: impatto zero di co2 anche quello.
Poi la favoletta delle polveri sottili prodotte dalla combustione di legna è fantastica: trovami solo un centro abitato in Italia dove la concentrazione di pm sia elevato a causa del riscldamento a pelle o legna ( non sperare di trovarlo a Roma o Milano).
Dalle mie parti ci scommetto quello che vuoi che ad analizzare l'aria in inverno le polveri sottili da combustione sarebbero appena rilevabili dopo una settimana di zero vento ( e quest'ipotesi non si avvera mai nemmeno in estate).
Chissa poi perchè dove la concentrazione di PM porta a valori alti la distribuzione di riscaldamento a legna o pellet è quasi inesistente.
Il tuo impianto potrebbe essere super ecologico, ma ti assicuro che dalle mie parti da quando si è promosso la stufa a pellet l'aria è peggiorata e tantissimo.
Soprattutto la sera è quasi irrespirabile.
Altra cosa che ha attratto la mia attenzione è stata misurare la qualità dell'aria in montagna, in particolare nel Cadore dove mi reco spesso.
Si è sempre detto lo pensavo anch'io che l'aria di montagna fosse buona, in realtà la mia amara scoperta è stata che anche lì la sera con tutti i camini accesi si respira uno schifo! Nel mio immaginario mi ricorda i profumo del Natale da piccolo, ma i numeri parlano anche di 200 microgrammi per metro cubo di Pm 10 camminando per le strade la sera...
Soprattutto la sera è quasi irrespirabile.
Altra cosa che ha attratto la mia attenzione è stata misurare la qualità dell'aria in montagna, in particolare nel Cadore dove mi reco spesso.
Si è sempre detto lo pensavo anch'io che l'aria di montagna fosse buona, in realtà la mia amara scoperta è stata che anche lì la sera con tutti i camini accesi si respira uno schifo! Nel mio immaginario mi ricorda i profumo del Natale da piccolo, ma i numeri parlano anche di 200 microgrammi per metro cubo di Pm 10 camminando per le strade la sera...
Da misurazione? fonte?
Perchè a Viggiano ( puoi cercarti le fonti su internet) con riscaldamento a legna e pellet molto usato con in più il più grande centro olio d'Italia ( è un centro di preparazione greggio che arriva dai pozzi, viene pretrattato ed inviato alla raffineria tramite oleodotto) con diversi bruciatori e costantemente monitorato da stazione di rilevazione ( a causa dell'alto rischio ecologico del sito) adesso con temperatura inferiore allo zero e tempo sereno vengono misurate la fantastigliarda quantità di 5,2 microgrammi per metro cubo di pm10.
I tuoi 200 microgrammi sono talmente assurdi che o sono dati da terroristi ecologici ( e tu ci hai abboccato) oppure tu stesso ne fai parte.
Scusami la schiettezza ma la realtà dei numeri è questa.
Perchè a Viggiano ( puoi cercarti le fonti su internet) con riscaldamento a legna e pellet molto usato con in più il più grande centro olio d'Italia ( è un centro di preparazione greggio che arriva dai pozzi, viene pretrattato ed inviato alla raffineria tramite oleodotto) con diversi bruciatori e costantemente monitorato da stazione di rilevazione ( a causa dell'alto rischio ecologico del sito) adesso con temperatura inferiore allo zero e tempo sereno vengono misurate la fantastigliarda quantità di 5,2 microgrammi per metro cubo di pm10.
I tuoi 200 microgrammi sono talmente assurdi che o sono dati da terroristi ecologici ( e tu ci hai abboccato) [U]oppure tu stesso ne fai parte.[/U]
Scusami la schiettezza ma la realtà dei numeri è questa.
Io terrorista ecologico? Sbagli persona! Li ho misurati camminando per le strade, con 3 rilevatori diversi. Sono numeri rilevati puntualmente, non sono una media e nemmeno una stazione di fondo come fanno quelle meteo.
Tuttavia lo dice anche il mio naso quando mi trovo nelle vicinanze, la riprova è che nel periodo estivo i valori sono prossimi allo zero in montagna e anche a casa ( pianura padana) sono dell'ordine di 5-10 microgrammi al metro cubo di Pm10.
Tra l'altro confrontandoli con le centraline meteo , a parte i picchi i valori medi sono sempre elevati d'inverno, nelle zone prese in esame da me.
In zone più ventilare o con caratteristiche morfologiche diverse non mi sentirei di dire alcunché.
Tuttavia lo dice anche il mio naso quando mi trovo nelle vicinanze, la riprova è che nel periodo estivo i valori sono prossimi allo zero in montagna e anche a casa ( pianura padana) sono dell'ordine di 5-10 microgrammi al metro cubo di Pm10.
Tra l'altro confrontandoli con le centraline meteo , a parte i picchi i valori medi sono sempre elevati d'inverno, nelle zone prese in esame da me.
In zone più ventilare o con caratteristiche morfologiche diverse non mi sentirei di dire alcunché.
Guarda ti sto parlando di rilevamenti specifici:
2 nel centro abitato, 1 nel centro oli 1 nell'area artigianale ed i rilevamenti sono quelli ( nel centro oli l'ultima rilevazione era a 2,1 microgrammi dato che alle 19:00 nevicava).
I picchi a Viggiono ci sono solo quando ci sono le fiammate dei bruciatori del centro olio ( che presumibilmente erano volontari e concentrati per lo più nelle ore notturne) che hanno portato ad aprire 2 indagini penali distinte.
E io non parlo dei rilevamenti meteo
Moltissimo pellet viene prodotto dal recupero degli scarti di lavorazione del legno vergine, ma anche dal taglio dell'erba: impatto zero di co2 anche quello.
Poi la favoletta delle polveri sottili prodotte dalla combustione di legna è fantastica: trovami solo un centro abitato in Italia dove la concentrazione di pm sia elevato a causa del riscldamento a pelle o legna ( non sperare di trovarlo a Roma o Milano).
Dalle mie parti ci scommetto quello che vuoi che ad analizzare l'aria in inverno le polveri sottili da combustione sarebbero appena rilevabili dopo una settimana di zero vento ( e quest'ipotesi non si avvera mai nemmeno in estate).
Chissa poi perchè dove la concentrazione di PM porta a valori alti la distribuzione di riscaldamento a legna o pellet è quasi inesistente.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Questo grafico poi mostra chiaramente come l'aumento degli impianti a pellet è controbilanciato dalla riduzione dei camini a legna ( per la legna ti serve spazio e lavoro per usarla) segno evidente che la loro distribuzione è lontana dai grandi centri urbani e che la concentrazione non può essere significativa data la minore densita.
Sicuramente le ceneri da combustione prodotte nel mio comune non si allontaneranno molto dall'area e non partecipano di sicuro alla somma delle pm oltre i limiti nei centri che hanno questo problema.
mi fa piacere che tu ci creda.. purtroppo l'Europa è di opinione diversa da te
https://www.ilfattoquotidiano.it/20...-lanno/6541651/
https://www.repubblica.it/cronaca/2...egna-388199935/
https://www.ilfattoquotidiano.it/20...o-pm10/6416757/
ma se vuoi c'è anche l'ENEA che lo dice..
o l'Arpa della Lombardia..
in Europa si sta dibattendo da anni l'eliminazione dei pellet e della legna dalle fonti considerate ecologiche perchè non sono ambientalmente sostenibili..
ma non preoccuparti che economicamente sono un affare e se volevi risparmiare certamente questa è la via ma non far finta che sia anche ecologico bruciare legname o pellet, è tale e quale bruciare carbone per l'ambiente.. avrai pulito qualche volta il camino.. io vengo dalla montagna e so che vuol dire bruciare legna o pellet e lo si vede specie in inverno il risultato di migliaia di camini che si accendono e fumano.. far finta che quello non sia inquinamento e che basta piantare alberi per poi bruciarli e pensare che sia ecologico.. beh.. non mi è mai passato per la testa .. economico si.. ecologico ma neanche per il...
dimenticavo.. da cui si evince, pagina 33 se non erro, che il 55% delle PM 2,5 in Lombardia nel 2014 erano causate dalla combustione di legna. Oltre al 48% delle PM10...
ed eravamo nel 2014..
ma ci sono anche le tabelle di molte altre stufe e sistemi di combustione da cui si vede che disastro sia la combustione della legna e dei pellet..
poi si vede anche che il tipo di pellet scelto, il tipo di sistema di combustione adottato, possono variare di molto l'inquinamento.. da un minimo di 27 mg/MJ di PM10 fino a 168.. a salire a 500 sui sistemi aperti..
i caminetti poi sono un disastro e il legno di Ulivo il peggiore in assoluto.. si parla di 1135 mg/MJ per l'Ulivo la dove un pino marittimo scende a 372..
anche come emissioni di CO2 l'Ulivo è in testa con quasi 100g/MJ contro gli 88 della quercia (pagina 35..)
ripeto.. economia si.. ecologia lascia stare che caschi molto ma molto male..
p.s. la Norvegia parla di 835 g/GJ di PM2,5 sulla combustione a legna.. una mostruosità li su.. in Svezia 99 .. ogni nazione ha il suo problemino tanto che, come ti dicevo, si vuole eliminare cippato/pellet/legna dall'agenda energia sotto lo fonti ecologicamente sostenibili perchè sono fra le maggiori cause di tumori respiratori in europa..
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