Auto elettriche e ibride in crescita, ma complessivamente si vende meno: i dati sulle immatricolazioni in UE nel 2025
di Rosario Grasso pubblicata il 25 Marzo 2025, alle 16:21 nel canale Mercato
Nei primi due mesi del 2025, le auto elettriche e ibride continuano a guadagnare terreno in Europa, con un incremento del 28,4% per i veicoli a batteria e del 18,7% per gli ibridi. Parallelamente, le vendite di auto a benzina e diesel registrano un netto calo e riducono la loro quota complessiva al 38,8% del mercato
32 Commenti
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Lascia perdere il Felpa... ha una visone a lungo raggio pari a quella di una talpa miope!!
L'Europa, per questi tre fattori, ha perso parecchia competitività negli ultimi anni.
Bisogna cominciare a ragionare fuori dalle logiche della globalizzazione. La strada è ormai quella dei dazi. Portiamo il costo dei pannelli importati a quello dei pannelli prodotti in europa, attraverso applicazione di dazi. Il costo dei pannelli aumentera', rallentera' l'installazione di impianti, saranno necessari incentivi a carico della collettivita'. Ma sara' un impulso alla produzione europea.
Il tutto senza contare anche i bassi costi del lavoro e il monopolio de facto nello sfruttamento delle materie prime strategiche.
E' il " quadrilatero " perfetto: costi energetici bassi; costo del lavoro basso; costo materie prime basso; rischio d'impresa mitigato dallo Stato!!
TSMC, dell'altra news, diceva che l'acido solforico in Usa costa 5 volte che a taiwan.
TSMC, dell'altra news, diceva che l'acido solforico in Usa costa 5 volte che a taiwan.
Il fatto è, mio caro, che la Cina ha acquisito anche il controllo dell'estrazione delle materie prime, soprattutto le terre rare. Sono decenni che intrallazzano in centro Africa come in Etiopia, ad esempio, con la politica di infrastrutture e beni in cambio di sfruttare le risorse minerarie ed agricole.
Insomma la Cina vanta il controllo diretto e totale di intere filiere strategiche e l'imposizione di dazi è una soluzione a corto raggio.
Praticamente qui in Europa siamo fottuti, fuori dai giochi, relegati, quando va bene, ad attori comprimari nel tentativo di raccattare qualche briciola.
Siamo andati appresso ad un ambientalismo integralista senza potercelo permettere, senza un piano B, ed ora ne raccogliamo gli amari frutti.
non sarebbe da unire queste due e vedere come cambia li ? molti oggi prendono ibride e mild-hybrid ma sono sempre vetture a benzina o a gasolio alla fin fine..
anche perchè se uno vuole per forza un'auto a benzina è praticamente obbligato a comprare una MHEV visto che su qualunque auto stanno mettendo sta farsa di batterie da cellulare per avere l'omologazione
Insomma la Cina vanta il controllo diretto e totale di intere filiere strategiche e l'imposizione di dazi è una soluzione a corto raggio.
Praticamente qui in Europa siamo fottuti, fuori dai giochi, relegati, quando va bene, ad attori comprimari nel tentativo di raccattare qualche briciola.
Siamo andati appresso ad un ambientalismo integralista senza potercelo permettere, senza un piano B, ed ora ne raccogliamo gli amari frutti.
si, intendevo quelle materie di cui non hanno già anche il controllo estrattivo, ormai poche. Il litio è fisicamente in cile e australia mi pare, ma comunque finisce in cina per le lavorazioni e da lì direttamente nelle loro batterie. Poco tempo fa avevo postato una tabella, ma a memoria non la ricordo.
E' cosa nota che c'erano miniere di terre rare in Usa prima dell'arrivo di quelle cinesi sul mercato, poi quelle usa hanno chiuso per i costi maggiori. Le terre sono ancora lì, ma non conviene pagarle il doppio. Idem per l'europa, anche se facessimo la filiera qui non sarebbe concorrenziale, vedi northvolt che è appena fallita.... si, siamo fottuti, ma con la coscienza green
Se in Cina il "green" cosa pochissimo è perchè la politica ha fatto pianificazione di lungo periodo mobilitando le risorse economiche di conseguenza.
Tutto il contrario di quello che si è fatto in Occidente dove si è rimasti bellamente fermi all'esistente di 20 anni fa o peggio. E quando spuntava qualche problema si taroccavano i numeri (tipo Volkswagen) oppure si chiamava in soccorso la finanza pubblica senza produrre uno straccio di ritorno per la collettività: dalle crisi bancarie, all'eterno caso Ilva passando per autostrade e la riconversione economica verso servizi di scarso valore, la lista - solo italiana - è infinita. Ultima, ma non per importanza, la decennale stagnazione dei salari, quando è andata bene e in Italia non è stato così viso che rispetto al 2008 le retribuzioni reali si sono ridotte del 8,7%.
Un po' di paradossi cinesi, probabilmente farebbero bene anche dalle nostre parti.
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Giusto, comincia te a lavarare a 1€/h, e se ti ammali, non ti va bene non preoccuparti che fuori c'è la fila
Invece di scrivere le solite boiate, illuminaci
Ma tanto non mi leggi
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