Un Sole che non tramonta mai: ecco i pannelli solari spaziali per produrre energia elettrica non stop
di Giulia Favetti pubblicata il 02 Novembre 2022, alle 12:59 nel canale Energie Rinnovabili
Da fantascienza a concretezza: l’attuale tecnologia rende possibile la creazione di un canale energetico wireless fra Sole e Terra per avere energia pulita sempre. Ed ovunque.
36 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info1) che stiamo parlando di regioni con una stabilità politica praticamente nulla, beh mi pare sia sotto gli occhi di tutti basti ricordare che in Libia per esempio la guerra non è mai finita ma anche gli altri stati reduci dalle "primavere arabe" non mi pare siano messi bene (Egitto Algeria ecc...) chi sarebbe così folle da fare investimenti faraonici in questo contesto?
2) che poi questa corrente generata vada anche trasportata mi pare anch'esso ovvio, e che la gestione di cosi tanta corrente avrebbe costi ma anche una fisiologica perdita
3) Mi sembra che si parli anche della scarsa resta che potrebbe avere un pannello nel deserto... si perché le alte temperature non fanno affatto bene ad un pannello fotovoltaico ricordo di aver visto proprio di recente un video dove un italiano mostrava come il suo impianto paradossalmente producesse più energia in inverno nonostante l'inevitabile calo delle ore di esposizione piuttosto che in estate
4) sulla questione ambientale in effetti non saprei, non ho nemmeno letto le ricerche a cui si fa riferimento (e comunque non ci capirei molto...
Insomma io tutte ste "muccate" non le ho notate, ma se ne può discutere...
Ci sono troppe informazioni per spiegarti tutto, accenno solo a qualcosa che mi ricordo qua e la
Ok per la questione geopolitica, questo IMHO è il problema più difficile da risolvere
Dice che gli studi dicono che se si passa a coprire piu del 20% del Sahara si innesca un bel problema di creazione di umidità che porterebbe a trasformare il deserto africano in un’area verde. All’inizio del video dice che però basterebbe 1,2% della superficie del Sahara (nell’altro video dice il 3,25%, boh!!!) per produrre tutta l’energia necessaria alla Terra, pari a 51.400.000 pannelli, pari a 335.000 km2 (un quadratone col lato di 578 km).
Per risolvere il problema, abbastanza ovvio, di portare cavi in Australia, Canada, Brasile, Norvegia, Giappone ecc ecc, mi sembra ovvio che sia meglio frazionare questi 335.000 km2 in porzioni più piccole, in varie parti del globo. Forse sarebbe meglio alla vecchia maniera, ossia che ognuno si faccia la propria batteria fotovoltaica e stop.
Ad un certo momento parla di costi disumani per creare questo parco fotovoltaico. Dice che un pannello costa dai 250 ai 350 dollari in base alla qualità e efficienza. Stima che portarlo nel deserto, installarlo e metterlo in funzioni questo costo lieviti fino ad arrivare a 1.000 USD per pannello posato.
Lui dice: "si arriva alla astronomica cifra di 540 trilioni.... caxxo, è un ingegnere....
540 trilioni si scrive 540.000.000.000.000.000.000
Ma a casa mia 51.400.000 pannelli per 1.000 dollari fanno 51,4 miliardi, ossia 51.400.000.000. Cinquantuno miliardi.... sono bruscolini per il mondo, sicuramente costerebbe di piu, ma non trilioni di sicuro.
Quindi, frazionando il parco fotovoltaico in parchi piu piccoli, risolverebbe molto.
Sicuramente ha detto altre baggianate, magari le ho scritte anch’io perché è gia un po’ che ho ascoltato i video.
Pensa un po’ però cosa voglia dire far questo nello spazio... altro che costi proibitivi.... la si che ogni bullone da cambiare costa milioni
In effetti non è per niente chiaro come moltiplicare 50 milioni di pannelli per 1.000 dollari (che banalmente significa aggiungere 3 zeri) possa portare alla cifra di 500 trilioni... ammetto che nemmeno avevo fatto caso alle cifre sparate nel video e in effetti lascia pensare... però ripeto le problematiche accennate nel video mi paiono più reali (e sicuramente ce ne sono altre altre) che non affermare che "basta piazzare dei pannelli fotovoltaici nel deserto ed in un giorno di irraggiamento si otterrebbe l'energia per alimentare per un anno il pianeta" cosa che mi pare totalmente utopistica e irreale.
Poi una strada non preclude l'altra e se qui si studia come costruire pannelli fotovoltaici da inviare nello spazio altri progetti pensano proprio a rendere i deserti profittevoli...
Fra i commenti nel video trovo un riferimento al progetto Desertec che si dice sia naufragato nel 2014... facendo una breve ricerca trovo questo artcolo del 2021 che invece dice che sebbene profondamente mutato il progetto stia comunque progredendo:
Desertec, cos’è successo a quel mega progetto che voleva portare energia verde dal Nord Africa all’Europa
"Desertec si sarebbe trasformato, insomma, da un progetto eurocentrico che rischiava di perpetuare direttrici di sviluppo del passato, focalizzato su una o due tecnologie, in un progetto rivolto all’intero sistema energetico, osservato da un punto di vista soprattutto regionale magrebino e mediorientale, con l’intento di fare della regione Mena uno snodo nevralgico dello scacchiere energetico mondiale."
CUT
Fra i commenti nel video trovo un riferimento al progetto Desertec che si dice sia naufragato nel 2014... facendo una breve ricerca trovo questo artcolo del 2021 che invece dice che sebbene profondamente mutato il progetto stia comunque progredendo:
Desertec, cos’è successo a quel mega progetto che voleva portare energia verde dal Nord Africa all’Europa
"Desertec si sarebbe trasformato, insomma, da un progetto eurocentrico che rischiava di perpetuare direttrici di sviluppo del passato, focalizzato su una o due tecnologie, in un progetto rivolto all’intero sistema energetico, osservato da un punto di vista soprattutto regionale magrebino e mediorientale, con l’intento di fare della regione Mena uno snodo nevralgico dello scacchiere energetico mondiale."
Grazie per il link, me lo leggerò
Per quanto riguarda la localizzazione, i recenti fatti in Ucraina stanno cambiando un sacco di progetti. Ci si fidava di tutti, ma in realtà non ci si può fidare di nessuno, peggio ancora quando sono coinvolti settori nevralgici come l’energia.
A questo punto, come ho scritto ieri, perché ognuno non si arrangia?
Perché le microonde sono ideali per le telecomunicazioni? Il sole emette onde elettromagnetiche in tutto lo spettro. Quelle ionizzanti come i raggi x, y ecc vengono filtrate dal campo magnetico terrestre. Tutto quelle sotto penetrano l'atmosfera dalle bassissime frequenza di pochi hz fino ai raggi UV, tranne un piccolo pezzetto. Le microonde, esse vengono assorbite dall'acqua presente sotto forma di vapore nell'atmosfera ed è l'unico spettro nella quale sulla terra a livello del mare non c'è nessuna interferenza perché non riescono ad arrivare dal sole. Ecco perché le usiamo per le telecomunicazioni. Detto questo mi chiedo come sia possibile trasportare quell'energia catturata nello spazio con le microonde fino a terra con una attenuazione inferiore allo spettro visibile, se è per prima l'emissione solare nello spettro delle microonde a non arrivare a terra? Ovviamente ci sarà qualcosa che non sappiamo, ma per logica penserei più praticabile un sistema che cattura tutto lo spettro solare da 1hz ai raggi gamma, per trasformarli nello spettro infrarosso da inviare sulla terra attraverso un laser. Sfruttando la porzione di spettro meno filtrata nell'atmosfera, appunto l'infrarosso.
Perché le microonde sono ideali per le telecomunicazioni? Il sole emette onde elettromagnetiche in tutto lo spettro. Quelle ionizzanti come i raggi x, y ecc vengono filtrate dal campo magnetico terrestre. Tutto quelle sotto penetrano l'atmosfera dalle bassissime frequenza di pochi hz fino ai raggi UV, tranne un piccolo pezzetto. Le microonde, esse vengono assorbite dall'acqua presente sotto forma di vapore nell'atmosfera ed è l'unico spettro nella quale sulla terra a livello del mare non c'è nessuna interferenza perché non riescono ad arrivare dal sole. Ecco perché le usiamo per le telecomunicazioni. Detto questo mi chiedo come sia possibile trasportare quell'energia catturata nello spazio con le microonde fino a terra con una attenuazione inferiore allo spettro visibile, se è per prima l'emissione solare nello spettro delle microonde a non arrivare a terra? Ovviamente ci sarà qualcosa che non sappiamo, ma per logica penserei più praticabile un sistema che cattura tutto lo spettro solare da 1hz ai raggi gamma, per trasformarli nello spettro infrarosso da inviare sulla terra attraverso un laser. Sfruttando la porzione di spettro meno filtrata nell'atmosfera, appunto l'infrarosso.
Che bel contributo. Di sicuro non sappiamo tutto, ma il tuo pensiero ha una logica strutturata che fa sorgere dubbi e curiosità
Bravo
Qualcuno sa rispondere?
Magari sfrutteranno il “buco dell’ozono”
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