Storica sentenza nel Montana: "i giovani hanno diritto a un clima stabile"

Storica sentenza della Corte Suprema dello stato americano del Montana, che dopo alcuni anni di procedimento giudiziario ha dato ragione ad un gruppo di giovani abitanti, stabilendo che "i giovani hanno diritto a un sistema climatico stabile".

La sentenza, emessa in via definitiva lo scorso 18 dicembre, si riferisce ad una causa intentata nel 2020 da un gruppo di giovani con età variabile dai 5 ai 22 anni, contro una legge dello stato del Montana, che impediva agli enti regolatori di prendere in considerazione gli effetti delle emissioni di gas serra in fase di valutazione di nuovi progetti, in particolare legati ai combustibili fossili.

La sentenza stabilisce che la salute dei querelanti è a rischio a causa del cambiamento climatico, che è ulteriormente aggravato dalle errate politiche statali che favoriscono i combustibili fossili. Il giudice Kathy Seeley, che già aveva dato ragione ai giovani nell'agosto del 2023, ha scritto: "Ogni tonnellata aggiuntiva di gas serra emessa nell’atmosfera aggrava gli impatti sul clima. Le lesioni dei querelanti diventeranno sempre più gravi e irreversibili senza azioni basate sulla scienza per affrontare il cambiamento climatico".

Insoddisfatti chiaramente i rappresentanti statali, mentre si godono il successo i querelanti, con l'avvocato Nate Bellinger che ha dichiarato: "La sentenza ha confermato i diritti costituzionali dei giovani a un clima sicuro e vivibile, confermando che il futuro dei nostri figli non può essere sacrificato per gli interessi dei combustibili fossili"

Il caso ha una particolare rilevanza poiché è il primo negli Stati Uniti ad essere portato fino alla Corte Suprema da giovani attivisti. A favore della sentenza c'è un emendamento del Montana del 1972, che fissa proprio nella Costituzione dello stato la protezione e il miglioramento dell'ambiente, per le generazioni presenti e future.