Storica sentenza nel Montana: "i giovani hanno diritto a un clima stabile"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 20 Dicembre 2024, alle 16:01 nel canale Energie Rinnovabili
La Corte Suprema del Montana ha dato ragione a un gruppo di giovani attivisti, annullando una legge statale che favoriva i combustibili fossili
78 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoD'altra parte alcuni di quelli che siedono in parlamento (fortunatamente all'opposizione) parlavano di decrescita felice
C'è una grande ignoranza su questo concetto!
Non significa tornare a vivere nell'era pre industriale. Anzi.
Significa sfruttare tutte le conoscenze e la tecnologia attuale per vivere in maniera più consapevole. La decrescita si propone di ridurre il consumo delle merci che non soddisfano nessun bisogno (per esempio: gli sprechi di energia), ma non il consumo dei beni che si possono avere soltanto sotto forma di merci perché richiedono una tecnologia complessa (per esempio: la risonanza magnetica, il computer, ma anche un paio di scarpe).
Significa diminiure il consumo di risorse e di energia, ridurre i rifiuti e riutilizzare i materiali contenuti negli oggetti dismessi, ecc. ecc.
Ma tutto questo richiede un cambiamento di paradigmi e abitudini che la maggior parte degli uomini e donne non capisce o non è disposta a fare. Basta vedere tutte quelle aziende che sposano il greenwashing per far credere ai giovani d'oggi che il loro prodotto è amico dell'ambiente, quando invece il loro unico scopo è vendere creando ulteriore consumismo: questo sì che è deleterio.
D'altra parte questi sono gli stessi che condannano il capitalismo, pur essendo l'unico sistema economico che ha dimostrato di funzionare e generare benessere per la maggior parte degli individui.
I comunisti verdi non sono certo per il progresso, quanto per il regresso. L'unico modo per combattere il cambiamento climatico infatti è attraverso lo sviluppo e la ricerca di nuove tecnologie, di certo non facendo propaganda per una nuova forma di comunismo il cui unico obiettivo è far regredire gli individui dal loro benessere acquisito.
D'altra parte alcuni di quelli che siedono in parlamento (fortunatamente all'opposizione) parlavano di decrescita felice
Ma si, siccome è l'unico sistema economico che funziona allora è giusto lasciare che la gente faccia quello che vuole. 23 gradi in casa in inverno (in mezze maniche, ovvio), 23 d'estate perché sia mai sudare, prendere la macchina per fare 500 metri perché in fondo posso, sono una persona benestante, perché dovrei muovermi a piedi o in bicicletta come i poveri? Ah, lo smartphone nuovo ogni paio d'anni perché il vecchio è obsoleto e le storie di ig vengono brutte.
Capisci da solo che il "benessere per la maggior parte degli individui" è giusto ma adottando comportamenti un pochino più corretti forse si starebbe bene lo stesso e il nostro impatto sul pianeta sarebbe un po' meno inferiore? Non è comunismo, è buon senso.
Capisci da solo che il "benessere per la maggior parte degli individui" è giusto ma adottando comportamenti un pochino più corretti forse si starebbe bene lo stesso e il nostro impatto sul pianeta sarebbe un po' meno inferiore? Non è comunismo, è buon senso.
Per quanto sia d'accordo con te, il buon senso non può essere imposto né con leggi, né con campagne di colpevolizzazione, specialmente dopo anni di lassismo al riguardo.
La maggior parte dei media ad esempio non aiuta assolutamente a rendere più "consapevoli" i cittadini, l'abbiamo visto con il COVID il clima di colpevolizzazione che si genera a partire da "messaggi giusti".
Si alimenta il senso di colpa verso la "collettività", come appunto nei migliori regimi comunisti.
By the way stai parlando con uno che cambia PC ogni 10 anni in media, ha una utilitaria Euro 5 a gasolio di 10 anni fa che porterò a morire, il cellulare l'ho cambiato da poco dopo 5 anni e dopo che ha smesso di ricevere aggiornamenti di sicurezza.
Non significa tornare a vivere nell'era pre industriale. Anzi.
Significa sfruttare tutte le conoscenze e la tecnologia attuale per vivere in maniera più consapevole. La decrescita si propone di ridurre il consumo delle merci che non soddisfano nessun bisogno (per esempio: gli sprechi di energia), ma non il consumo dei beni che si possono avere soltanto sotto forma di merci perché richiedono una tecnologia complessa (per esempio: la risonanza magnetica, il computer, ma anche un paio di scarpe).
Significa diminiure il consumo di risorse e di energia, ridurre i rifiuti e riutilizzare i materiali contenuti negli oggetti dismessi, ecc. ecc.
Ma tutto questo richiede un cambiamento di paradigmi e abitudini che la maggior parte degli uomini e donne non capisce o non è disposta a fare. Basta vedere tutte quelle aziende che sposano il greenwashing per far credere ai giovani d'oggi che il loro prodotto è amico dell'ambiente, quando invece il loro unico scopo è vendere creando ulteriore consumismo: questo sì che è deleterio.
La consapevolezza deriva dalla conoscenza e dall'educazione, non dal senso di colpa.
La maggior parte dei media ad esempio non aiuta assolutamente a rendere più "consapevoli" i cittadini, l'abbiamo visto con il COVID il clima di colpevolizzazione che si genera a partire da "messaggi giusti".
Si alimenta il senso di colpa verso la "collettività", come appunto nei migliori regimi comunisti.
By the way stai parlando con uno che cambia PC ogni 10 anni in media, ha una utilitaria Euro 5 a gasolio di 10 anni fa che porterò a morire, il cellulare l'ho cambiato da poco dopo 5 anni e dopo che ha smesso di ricevere aggiornamenti di sicurezza.
Ciò che dici è vero.
Imporre con le leggi è sostanzialmente impossibile. E anche se fosse possibile poi è difficile controllare, se mi impedisci di tenere troppo freddo in casa in estate poi come verifichi che lo faccia veramente?
Sono un po' meno d'accordo sulle campagne di colpevolizzazione. O meglio, non deve essere un puntare il dito a chi ha comportamenti scorretti ma forse qualcosa per sensibilizzare un minimo? Non saprei, so che così si consuma/spreca/inquina moltissimo e si da la colpa alle cose "facili" tipo le macchine.
in un mondo ideale si, nella realtà no. purtroppo hai ragione, non funziona neanche la colpevolizzazione dove spesso la persona ignorante reagisce in maniera contraria e trova mille scuse per scaricare la colpa su altro e altri. purtroppo le conseguenze le paghiamo tutti e non si potrà mai fare capire tutto a tutti (vedi appunto COVID). le scelte per forza di cose sono sempre politiche, nel bene o nel male. sta di fatto che la situazione è questa, in realtà molti non vogliono cambiare il proprio stile di vita e non vogliono rimetterci nulla quindi negano l'evidenza e scaricano il problema su chi verrà dopo.
no si scarica il problema su quelli che vengono dopo come da tradizione
Il CO2 è un fattore importante certo, ma non è né la causa né il fattore principale.
In un sistema ad equilibrio precario come lo è la Terra quello che realmente conta è l'apporto termico.
Tutti i gas serra hanno la caratteristica di assorbire o riflettere la parte infrarossa della luce.
Ma questo schermo funziona in tutti e due i sensi sia per il calore irraggiato dalla terra, ma anche per quello ricevuto dalla terra.
Ipotizziamo per un attimo che non ci sono significativi aumenti dei gas serra.
Abbiamo un sistema in equilibrio precario che riceve 10000 di calore e disperde 10000+/-10 di calore ( con più 10 al massimo dell' era glaciale e -10 all'epoca dell' era arida).
Ci troveremo ad avere una temperatura media di 5 gradi al picco della glaciale, di 15 nella fase mediana e di 25 nella fase arida.
Quest' oscillazione può essere più o meno influenzato da fattori esterni ( eruzioni, incendi, meteoriti, scorregge dinosauri....) che possono accelerare o rallentarne la velocità te i due estremi.
Ma se oltre al calore ricevuto dal sole aggiungiamo calore antropico credi che il range di oscillazione sia ancora compreso tra 5 e 25?
E non venirmi a raccontare la favoletta che il calore prodotto dall'uomo è ininfluente dato che al 2022 i kj da attività antropica ( non solo da combustibili fossili ma da tutte le forme di produzione energetica) sono l'equivalente di quelli necessari ad aumentare la temperatura media degli oceani di oltre 0, 2 gradi annui ( con relativo aumento vapore acqueo senza necessariamente apporto di CO2).
Il riscaldamento globale ha come concausa l'attività umana ( calore prodotto da attività
Ricorda, il CO2 insieme a tutti gli altri gas serra funziona da schermo sia al calore irraggiato dalla terra, sia a quello ricevuto dal sole (che fino alla rivoluzione industriale era praticamente l'unica fonte di calore del sistema terra).
Ritorno a ripeterlo: concentrarsi sul co2 senza toccare il resto non è sufficiente, bisogna agire in modo più aggressivo su tutte le attività umane.
beh ridurre la CO2 da combustibili fossili è anche un modo per ridurre il calore prodotto da certe attività! l'auto con motore endotermico genera molto calore a differenza di quella elettrica così come produrre elettricità da fonti rinnovabili anziché da centrali a gas o carbone. da questo punto di vista andrebbero eliminate anche le stufe a legna dove,.come hai detto anche tu, non immetti nuova CO2 però generi parecchio valore.
E la soluzione sarebbe? Perchè il problema ha diverse incognite compreso l'aspetto sociale/economico nel breve/medio periodo!!
Facile dire non si usano più combustibili fossili e materiale derivato dal petrolio, ma poi l'economia come la fai girare? Decrescita felice? Magri con il pane, esempio, a 10 Euro/kilo?
D'altra parte questi sono gli stessi che condannano il capitalismo, pur essendo l'unico sistema economico che ha dimostrato di funzionare e generare benessere per la maggior parte degli individui.
I comunisti verdi non sono certo per il progresso, quanto per il regresso. L'unico modo per combattere il cambiamento climatico infatti è attraverso lo sviluppo e la ricerca di nuove tecnologie, di certo non facendo propaganda per una nuova forma di comunismo il cui unico obiettivo è far regredire gli individui dal loro benessere acquisito.
D'altra parte alcuni di quelli che siedono in parlamento (fortunatamente all'opposizione) parlavano di decrescita felice
Ma che diamine c'entra adesso capitalismo o comunismo tra l'altro trattati nella loro forma primordiale a cui nessuno fa più riferimento da almeno 15 anni!?
Qua nessuno vuole condannare il capitalismo almeno non quello moderno che è ben diverso dal capitalismo iniziale ma l'idea primordiale della crescita infinita è ormai palese che sia inattuabile non fosse altro perché salvo riuscire ad esplorare altri mondi ed ad oggi non è una cosa fattibile viviamo in un sistema chiuso con risorse limitate.
Ad oggi il capitalismo si regge sul fatto che ci sono relativamente poche nazioni benestanti e una massa umana e di materie prime a bassissimo costo. Senza questa condizione essenziale il capitalismo fallirebbe immediatamente. Prova anche solo a pensare se dovessimo garantire ai minatori dei paesi in via di sviluppo contratti e benessere pari non dico a un paese occidentale ma anche solo vagamente decenti. Il prezzo delle materie prime diventerebbe insostenibile e l'economia crollerebbe.
Premesso quindi che ogni sistema economico ha le sue criticità e che non per questo significa che allora si idolatra sistemi ancor più fallimentari come il comunismo veniamo al problema:
Ad oggi che ci piaccia o no ammetterlo siamo una popolazione che da un punto di vista biologico abbiamo raggiunto numeri critici di sovrannumero.
Questo comporta che il consumo di risorse è superiore a quello che qualsiasi tecnologia possa gestire salvo immaginare tecnologie magiche.
Se da una parte abbiamo una decrescita dei paesi ad elevato benessere questa è palesemente insufficiente.
Ora io non ho una ricetta magica per risolvere il problema e di certo non credo che il comunismo sia la soluzione ma di certo penso che non si possa far finta di niente e liquidare tutto "eh vabbè prima o poi ci sarà una tecnologia risolutiva"... prima o poi quando? Perché ci devi arrivare a quella tecnologia senza estinguerti prima.
Prepararci ad un clima arido in tempi brevi, vivere sottoterra per subire meno la calura e sopratutto a periodi di carestia sempre più frequenti e lunghi ( con relativi decrescita della popolazione mondiale).
Praticamente una distopia a livelli devastanti... sinceramente preferirei agire ora per evitare uno scenario del genere in cui di fatto vivremmo in condizioni agghiaccianti.
Buona fortuna... quando ho proposto cose del genere come obbligare ad adeguare le case a degli standard minimi c'è la gente che si strappava le vesti.
Perchè sostituire un cestello bucato di una lavatrice di classe F----, considerando anche il consumo operativo, inquini e consumi meno risorse che rottamarla e costruirne una nuova di classe A+++++ ( ma questo vale per tutte le tipologie di prodotti).
Ora io non so su che dati ti basi e ci sta che mi sbagli ma non ho mai sentito nessuno che rottama la lavatrice o un elettrodomestico che funziona. Normalmente lo si cambia quando smette di funzionare. L'unica caso in cui c'è questo assurdo ricambio sono le auto dove molti le rivendono ancora funzionanti ma negli elettrodomestici, ripeto magari è un mio limite eh, ma io ho sempre visto cambiare quando non c'era più nulla da fare.
Io stesso sono il primo a cui piacerebbe cambiare auto ma finché non esala l'ultimo respiro quella che ho non la cambio.
Qua fai un po' un mischione tra cose che condivido ed è ragionevole a cose che invece presentano rischi o comunque problematiche per cui è giusto che non vengano riutilizzate.
Hai detto poco... conteggiare una cosa del genere non è mica semplice. Come lo stabilisci il costo congruo e chi lo stabilisce? Rischiamo una variabilità dei prezzi estrema senza contare che questa cosa dovresti farla a livello mondiale quindi hai il problema anche di renderla coerente con realtà con economie, reddito procapite ecc... ecc... diversi rendendo il tutto estremamente complesso.
8 m3 di legna mi fanno risparmiare 1000€ annui di gas da riscaldamento.
Mi fai tutto il pippone sulla futura distopia e poi ti riscaldi a legna?! Coerenza ai massimi livelli.
L'emissione di co2 è a impatto zero dato che la potatura avverrebbe comunque e sia il co2 che le polveri sottili verrebbero prodotte.
Verrebbero prodotte se la bruci ma se la conferisci come verde non avresti né polveri sottili ma soprattutto se come penso sono piante che utilizzi in maniera produttiva forse ti sfugge che bruci anche i trattamenti che fai alle piante e quindi generi intorno casa tua un aereosol di possibili cancerogeni. Non a caso dove vivo io, piena campagna, hanno vietato gli abbruciamenti delle potature proprio perché non era la CO2 o le polveri sottili ma i trattamenti a destare grosse preoccupazioni.
La risposta giusta è dipende cose intenti con riparare e mantenere efficiente. Se ripari seriamente e mantieni veramente efficiente allora hai ragione inquina meno tenere l'auto sottozero. Se ripari in economia e ti basta che l'auto funzioni allora no... perché in certi casi non solo perdi efficienza ma degrada la combustione con emissione di inquinanti e cancerogeni a livelli spropositati. Quindi diciamo che la risposta dipende anche da quanto seriamente fai manutenzione.
anche qua la risposta è impossibile perché non puoi quantificare la reale vita utile di un modello. Pensi che qualcuno ipotizzasse come vita utile di un'auto ante-Euro di arrivare al 2024? Ovviamente no, nessuno si sarebbe espresso in tal senso. Allo stesso modo nessun costruttore ti dirà che ritiene che la vita utile di una auto X che esce oggi di fabbrica possa essere pari a 30 o più anni.
Quindi anche qua dipende da persona a persona. Io ad esempio fino ad oggi ho sempre tenuto un'auto 20+ anni allo stesso tempo conosco amici che dopo 4 anni l'auto l'hanno devastata al punto da non essere riparabile.
Il costo del maglione di lana è superiore rispetto a quello sintetico, ma questultimo non ha per casto dei costi nascosti ( che pagheranno i nostri figli) non percepiti ( consumo energetico, inquinamento da produzione, microplastiche e smaltimento)?
Esempio sbagliato perché in questo caso pur considerando tutti i costi del sintetico il primo derivando da allevamenti di bestiame ha costi ancora superiori. L'allevamento è generalmente il peggiore dei sistemi di generazione di materia prima per i costi ambientali. Considera poi che buona parte delle microplastiche deriva dai lavaggi quindi sintetico o meno sotto quell'aspetto cambia poco.
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