Regno Unito, entro il 2035 tutta l'elettricità sarà da fonti pulite, ma è incluso anche il nucleare
di Carlo Pisani pubblicata il 05 Ottobre 2021, alle 20:23 nel canale Energie RinnovabiliUn annuncio che da una parte sottolinea il costante impegno nelle energie rinnovabili, come il fotovoltaico e soprattutto l'eolico, ma dall'altra spinge anche tutto il mondo del nucleare, che sì non ha origine fossile ma non può essere definito completamente privo di fattori negativi e di rischio anche ambientale
85 Commenti
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e il gas flare? abbandonato?
No no quello va alla grande in nord america, ma è più bello star qui al caldo
torniamo in topic però
Pindol
Ma mi sembra tu stia aggirando il problema, facendo finta che il solare e l'eolico come fonti aleatorie abbiano una produzione di energia ideale per gestire la power grid di una nazione quando non è assolutamente così, per il semplice fatto che il sole splende di giorno (senza calcolare la nuvolosità e il vento soffia quanto pare a lui. Per farti un esempio la Germania ha installato una potenza di energia rinnovabile pari al 140% del suo fabbisogno (spendendo 600 miliardi di euro in 10 anni) ma continuano a bruciare gas e carbone come se non ci fosse un domani, tant'è che 7 centrali a carbone sono state definite come "system critical" e non possono essere mai spente perché quando le rinnovabili bacillano devono essere sempre pronte ad entrare in funzione per evitare blackout e sbalzi di tensione.
Pindol
A me non interessa dei record o dei casi limite.
Una centrale nucleare è quanto di più complesso possa costruire l'uomo.
Se fai una centrale nucleare in Europa, sarà con gli EPR e di terza generazione.
Quelli di quarta stanno ricevendo solo ora i finanziamenti per incominciare a sperimentarli.
Saranno commerciabili diciamo entro 10 anni
Ma una centrale la pianifichi ora con la tecnologia attuale, non con quello che potresti avere tra 10 anni.
Non cambi la tipologia del reattore "in corso d'opera", al peggio, lo adegui alle normative di sicurezza, come è già avvenuto negli ultimi 10 anni.
Alternative?
Westinghouse USA?
Altamente improbabile, dopo il fallimento viene tenuta in piedi per cercare di concludere i vecchi progetti approvati negli USA e non ancora conclusi.
La Cina?
Una struttura strategica come una centrale nucleare realizzata con la loro tecnologia, nell'attuale quadro geopolitico? Impossibile.
Io non sto aggirando il problema.
Dico che oggi, più che in passato, il nucleare è un alternativa più costosa e più rischiosa rispetto alle altre fonti energetiche.
Tu parli di power grid nazionale.
Da anni si sta' facendo il power grid europeo (ed anche col nord africa), e verrà esteso.
La Germania è interconnessa persino con la Norvegia attraverso la Danimarca, per prendere dall'idroelettrico e ridurre la produzione dal carbone.
Ma tu pensi che siano davvero così idioti in Francia a non voler più andare avanti col nucleare dopo che ne sono stati leader mondiali per decenni?
I nodi ora stanno venendo al pettine: devono smantellare le centrali e sono dolori.
Se l'Italia deve scegliere di produrre 30-40 TWh l'anno dal nucleare (ma a partire da un ottimistico "tra 10 anni" ed un più realistico "15 anni" usando 2 centrali e 4 reattori), sobbarcandosi tutti le problematiche evidenziate, è meglio che continui ad importare direttamente l'energia elettrica dal nucleare francese, svizzero e sloveno (ora siamo sui 10-12 TWh l'anno ed è bene ricordare che la nostra bilancia commerciale è comunque in attivo nei confronti di questi Paesi), fino a quando loro non smantelleranno le centrali (diciamo 15 anni di attività, ipotizzando che in Slovenia non ne aprano una nuova).
L'Italia è comunque dipendente dall'estero, lo è sempre stata, sia quando abbiamo comprato petrolio e carbone per le centrali, sia quando ora compriamo soprattutto metano per le centrali, sia se dovessimo comprare combustibile nucleare arricchito.
Con l'eolico e fotovoltaico riduci comunque questa dipendenza, l'abbiamo ridotta, perchè il costo lo affronti soprattutto alla realizzazione e non devi sostenerlo nei successivi 20-25 anni.
Ed i costi delle rinnovabili continuano a scendere , quelli del nucleare sono saliti.
Ma non esistono solo quelle rinnovabili:
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Pindol
si fa presto.
c'è chi è convinto che il nucleare sia cattivo (quasi tutti) e chi pensa di poterne fare senza (molti meno).
è sul come che le idee sono un po' confuse.
https://youtu.be/zrvYwkRduqM
Nope, Il nucleare non è in competizione con le fonti rinnovabili, il nucleare serve per decarbonizzare togliendo tutte le quelle centrali a olio pesante / carbone per il base load e lasciare la parte di rinnovabili nella parte variabile dei consumi inseguite dalle centrali a turbogas.
Il prezzo per MW/h prodotto in UK ha toccato le 5000 sterline, al contrario la produzione del costo dell'energia dal Nucleare è rimasta in'alterata, questo solo perché ha soffiato meno vento. La Germania sta producendo più CO2 con 600 miliardi di investimenti nelle rinnovabili (noi ne abbiamo spesi solo 100, con previsione di 200 al 2030), con i costi dell'energia che sono aumentati e continuano ad aumentare perché c'è stato meno sole ed hanno dovuto bruciare carbone e gas per produrre energia.
Benvenuti nel mercato "libero", questo è quello che succede realmente quando le rinnovabili non sono disponibili, i prezzi al MW/h delle centrali tradizionali schizzano alle stelle.
Una centrale nucleare è quanto di più complesso possa costruire l'uomo.
Se fai una centrale nucleare in Europa, sarà con gli EPR e di terza generazione.
Quelli di quarta stanno ricevendo solo ora i finanziamenti per incominciare a sperimentarli.
Saranno commerciabili diciamo entro 10 anni
Ma una centrale la pianifichi ora con la tecnologia attuale, non con quello che potresti avere tra 10 anni.
Non cambi la tipologia del reattore "in corso d'opera", al peggio, lo adegui alle normative di sicurezza, come è già avvenuto negli ultimi 10 anni.
Alternative?
Westinghouse USA?
Altamente improbabile, dopo il fallimento viene tenuta in piedi per cercare di concludere i vecchi progetti approvati negli USA e non ancora conclusi.
La Cina?
Una struttura strategica come una centrale nucleare realizzata con la loro tecnologia, nell'attuale quadro geopolitico? Impossibile.
Io non sto aggirando il problema.
Dico che oggi, più che in passato, il nucleare è un alternativa più costosa e più rischiosa rispetto alle altre fonti energetiche.
Tu parli di power grid nazionale.
Da anni si sta' facendo il power grid europeo (ed anche col nord africa), e verrà esteso.
La Germania è interconnessa persino con la Norvegia attraverso la Danimarca, per prendere dall'idroelettrico e ridurre la produzione dal carbone.
Ma tu pensi che siano davvero così idioti in Francia a non voler più andare avanti col nucleare dopo che ne sono stati leader mondiali per decenni?
I nodi ora stanno venendo al pettine: devono smantellare le centrali e sono dolori.
Se l'Italia deve scegliere di produrre 30-40 TWh l'anno dal nucleare (ma a partire da un ottimistico "tra 10 anni" ed un più realistico "15 anni" usando 2 centrali e 4 reattori), sobbarcandosi tutti le problematiche evidenziate, è meglio che continui ad importare direttamente l'energia elettrica dal nucleare francese, svizzero e sloveno (ora siamo sui 10-12 TWh l'anno ed è bene ricordare che la nostra bilancia commerciale è comunque in attivo nei confronti di questi Paesi), fino a quando loro non smantelleranno le centrali (diciamo 15 anni di attività, ipotizzando che in Slovenia non ne aprano una nuova).
L'Italia è comunque dipendente dall'estero, lo è sempre stata, sia quando abbiamo comprato petrolio e carbone per le centrali, sia quando ora compriamo soprattutto metano per le centrali, sia se dovessimo comprare combustibile nucleare arricchito.
Con l'eolico e fotovoltaico riduci comunque questa dipendenza, l'abbiamo ridotta, perchè il costo lo affronti soprattutto alla realizzazione e non devi sostenerlo nei successivi 20-25 anni.
Ed i costi delle rinnovabili continuano a scendere , quelli del nucleare sono saliti.
Ma non esistono solo quelle rinnovabili:
Sicuramente se si fa una centrale in Italia sarà un EPR francese, ma come detto tu escludi del tutto dal ragionamento i nuovi reattori SMR che permetteranno grazie alla produzione in serie un notevole abbattimento dei costi.
Di smart grid se ne parla da minimo un ventennio e bisogna ricablare l'intera rete elettrica europea, se mi si viene a dire che questo ha costi o tempi di esecuzione minori del nucleare mi viene un po' da ridere, un'Unione Europea alimentata per il 100% a energie rinnovabili, al di là delle sfide tecnologiche dovute alla costruzione di una smart-grid con sistemi di accumulo su scala continentale (che al momento, ricordiamolo, non esistono), richiederebbe un quantitativo annuale di terre rare superiore all'intera produzione mondiale odierna, e per alcuni di questi elementi potrebbero anche non bastare le riserve conosciute, alcuni diranno "ma che problema c'è esiste l'idroelettrico per l'accumulo". Peccato che nel mese di settembre con la crisi energetica europea si è visto quanto i serbatoi norvegesi possono reggere in caso di problematiche continentali, la risposta è ben pochi giorni: https://www.bloomberg.com/news/arti...UmhbwOzGlpKNIQc
Sul fatto che poi le rinnovabili stanno diventando sempre più convenienti ci sarebbe molto da dire, perchè se da una parte l'efficentamento della produzione porta ad una naturale riduzione dei costi, dall'altra la richiesta sarà sempre più elevata e come ben sappiamo il prezzo lo fa l'incontro tra domanda ed offerta, senza contare poi che i minerali per produrle più la richiesta sarà elevata più aumentaranno esponenzialmente di valore, mettere in opera una qualsiasi miniera richiede nel migliore dei casi 10 anni e se vogliamo far andare avanti l'intero pianeta a suon di pale eoliche, pannelli solari e batterie, probabilmente ci areneremo ancora prima di cominciare, i dati intanto parlano chiaro, più pale e pannelli hai installato più la tua bolletta è cara:
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Pindol
Non si può !
E' da sempre stato il problema principale delle rinnovabili oltre alla quantità di energia prodotta che è scarsa in relazione al numero di strutture.
Inoltre forse è sfuggito .... anzi no, è più facile che non se nè tenuto proprio conto .... ma le scorie nucleari vengono usate per la produzione di testate nucleari, con le rinnovabili questo non puoi farlo.
Già ora si stima siamo arrivati nell'ordine delle centinaia di migliaia di tonnellate di pannelli fotovoltaici dismessi e accumulati da qualche parte o finiti in discarica, il riciclaggio dei pannelli riguarda solo una piccola parte e forse solo il vetro e il telaio di alluminio. La quantità di pannelli dismessi è destinata ad aumentare quasi esponenzialmente col passare degli anni e sarà un problema di primaria importanza.
E la produzione? Non andiamo meglio.
Fake news anche questa:
L'Uranio arricchito si ottiene a partire dall'Uranio naturale tramite delle speciali centrifughe a gas (prima bisogna trattare chimicamente il minerale per trasformarlo in esafluoruro di Uranio, che ha il punto triplo a circa 63 gradi): la potenza della centrifuga e la durata del ciclo determinano il grado di arricchimento (ovvero la percentuale di isotopo fissile rispetto al totale). I combustibili nucleari utilizzati nei reattori ad acqua leggera richiedono un grado di arricchimento del 3-5%, mentre per sviluppare un ordigno a fissione il grado di arricchimento deve essere superiore al 90%.
Dunque per costruire un ordigno a fissione basato sull'Uranio arricchito non c'è bisogno di alcun reattore nucleare, basta semplicemente la centrifuga per l'arricchimento. Guardiamo ad esempio alla Corea del Nord che non ha nessun reattore nucleare per la produzione di energia elettrica, ma ha la bomba atomica.
Per quanto riguarda il Plutonio la faccenda è più complicata: il Plutonio si produce naturalmente all'interno dei reattori nucleari, come risultato dell'assorbimento di neutroni da parte degli atomi di Uranio 238 (l'isotopo non fissile). Dal momento che i neutroni in generale sono moderati, cioè rallentati, solo una piccola percentuale di atomi di U238 si trasforma in Plutonio: la sezione d'urto della reazione U238 + n = Pu239 (ovvero la probabilità che avvenga) è infatti dipendente dall'energia cinetica dei neutroni.
Questo Plutonio si può recuperare tramite un procedimento (costoso) detto "riprocessamento".
Tuttavia, man mano che si accumulano atomi di Pu239 diventa sempre più probabile che alcuni di essi a loro volta assorbano un neutrone, e si trasformino in Pu240, un isotopo del Plutonio molto instabile, con un’elevata probabilità di fissione spontanea. Per motivi molto ovvi, questo isotopo è del tutto inadatto all'uso militare: nella classifica delle peggiori combinazioni di parole di sempre, la coppia "bomba atomica/instabile" batte di misura la coppia "tumore/maligno" (la presenza di Pu240 non crea problemi invece per quanto riguarda l'utilizzo del combustibile riprocessato a scopo civile, dal momento che la fissione spontanea di un atomo non può dare luogo ad una reazione a catena incontrollata).
All'interno di una barra di combustibile esausto, la percentuale totale di Plutonio non supera l'1-2%, il 60% del quale è Pu239; per costruire una bomba atomica occorre invece che il Pu239 sia almeno il 90% del totale dei plutoni.
Si può ovviare a questo problema? Sì, con dei cicli del combustibile più rapidi (di pochi giorni invece che di 12-18 mesi): se si sostituisce la barra di combustibile molto più spesso, il Plutonio avrà avuto meno tempo per formarsi, ma anche per assorbire neutroni. Dunque ve ne sarà di meno, ma l'abbondanza relativa dell’isotopo 239 sarà maggiore. Esattamente quello che facevano a Chernobyl, visto che sostituivano le barre di combustibile molto spesso non avevano un edificio di contenimento perchè ciò non avrebbe permesso questo tipo di utilizzo del reattore.
Cicli del combustibile più rapidi richiedono però un reattore costruito in maniera differente, e comportano ovviamente un enorme spreco di U235: per questo, nel momento in cui uno Stato si dota di un reattore nucleare, è assolutamente impossibile che possa utilizzarlo per la produzione di armi senza che gli altri Stati se ne accorgano. I design dei reattori devono infatti essere tutti quanti approvati dalla IAEA (l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica) e la quantità di combustibile importato viene anch'essa tenuta sotto controllo.
Fonte: https://www.facebook.com/AvvocatoAt...dp7G-KauE_CPmJg
Pindol
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