Regno Unito, entro il 2035 tutta l'elettricità sarà da fonti pulite, ma è incluso anche il nucleare

di pubblicata il , alle 20:23 nel canale Energie Rinnovabili Regno Unito, entro il 2035 tutta l'elettricità sarà da fonti pulite, ma è incluso anche il nucleare

Un annuncio che da una parte sottolinea il costante impegno nelle energie rinnovabili, come il fotovoltaico e soprattutto l'eolico, ma dall'altra spinge anche tutto il mondo del nucleare, che sì non ha origine fossile ma non può essere definito completamente privo di fattori negativi e di rischio anche ambientale

 
85 Commenti
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Vash_8506 Ottobre 2021, 08:51 #21
Originariamente inviato da: TigerTank
Certo che detto dal Regno Unito che ora a causa Brexit si sta ritrovando praticamente in mutande circa l'approvvigionamento di molti beni(benzina inclusa)....


E' solo che hanno mandato via 100K camionisti e non sapevano che la benzina gliela portavano con le autobotti poi se ne sono accorti ed adesso vogliono fare dei contratti provvisori per gli autotrasportatori extra-UK che nel frattempo si sono fatti furbi e hanno chiesto che le paghe fossero raddoppiate, non fa una grinza.

Io so solo che nell'ultimo anno e mezzo parecchi dei miei conoscenti che vivevano in UK, qualcuno anche con ruoli manageriali o nella pubblica amministrazione ha fatto le valige ed è emigrato,
rampo8306 Ottobre 2021, 09:18 #22
Originariamente inviato da: pindol
1) Partiamo dal presupposto che più il tempo di decadimento è lungo meno i rifiuti radioattivi sono pericolosi, rifiuti che durano per 100.000 anni sono estremamente meno pericolosi e radioattivi di elementi il cui tempo di dimezzamento è di pochi giorni/settimane/mesi/anni

2) Le scorie possono essere riciclate nei reattori veloci (ne esiste già uno operativo in Russia e se ne stanno costruendo anche in Cina), così da recuperare il 96% dell'energia ancora contenuta nelle barre di uranio e ridurre lasciare solamente gli attinidi minori il cui tempo di decadimento è molto breve, quello con emivita più lunga è il Cesio 137 che dimezza in 30 anni, tornando completamente inerte in 200 anni, può sembrare tanto tempo ma la plastica PET dura molto di più nell'ambiente

3) Visto che la densità energetica dell'uranio è enorme, si parla di 2.000.000 di MegaJoule al Kg (a paragone eccoti la densità degli altri elementi che usiamo per produrre o stoccare energia: Carbone: 33,5 MJ/kg, Metano: 55 MJ/kg, GPL: 54 MJ/kg, Idrogeno: 141,8 MJ/kg, Olio di colza: 41,3 MJ/kg) come puoi immaginare con pochissima quantità di materia si produce una enorme quantità di energia il che si traduce in pochissime scorie. In tutta la sua vita (ormai 80 anni) il nucleare a livello MONDIALE ha prodotto 400.000 tonnellate di scorie, a paragone la sola Europa produce in 1 SOLO ANNO più di 100.000.000 di tonnellate di rifiuti tossici

4) Sono decenni che seppelliamo rifiuti tossici e velenosi in quantità industriale e la gente sembra far finta di niente, tanto per farti un paragone nella ex miniera d'oro di Yellowknife sono stoccate nel sottosuolo 200.000 tonnellate di polvere di triossido di arsenico (https://youtu.be/E4nZDSLdIiM), sufficiente per uccidere l'intera popolazione mondiale decine di volte. Questi pericolossissimi rifiuti tossici (se finiscono nelle falde acquifere ti lascio immaginare cosa potrebbe succedere) vengono trattate congelandole nel permafrost, e nessuno sembra preoccuparsene, semplicemente la gente confida nel fatto che chi deve gestire questi rifiuti lo faccia nel migliore dei modi. Chissà perchè con i rifiuti radioattivi (che ricordiamolo al contrario dei rifiuti tossici che restano tali fino alla fine dell'universo, decadono del tempo e quindi diventano sempre meno periocolosi fino a risultare inerti) questi discorsi non devono valere, mah, sarà che la gente è suggestionata dalle bombe atomiche della seconda guerra?


Pindol


92 minuti di applausi.

Ma non preoccuparti che tanto chi non vuole capire non capisce, continuerà a sparare minch***e contro il nucleare credendo che con le "rinnovabili" camperanno 8 miliardi di persone senza problemi e con tutti i comfort che vogliono, e pure senza inquinare.

Poi fagli capire che il solo produrre un pannello solare distrugge l'ambiente molto più di qualche scoria di uranio stoccata in siti a sicurezza militare e controllati da fior di commissioni e scienziati a livello mondiale. Soprattutto quando poi i milioni di pannelli solari sparsi per il mondo saranno esausti e inutilizzabili ne vedremo delle bello per il loro smaltimento. Eeeee ma i fusti pieni di uranio....
euscar06 Ottobre 2021, 09:40 #23
Originariamente inviato da: pindol
1) Partiamo dal presupposto che più il tempo di decadimento è lungo meno i rifiuti radioattivi sono pericolosi, rifiuti che durano per 100.000 anni sono estremamente meno pericolosi e radioattivi di elementi il cui tempo di dimezzamento è di pochi giorni/settimane/mesi/anni

2) Le scorie possono essere riciclate nei reattori veloci (ne esiste già uno operativo in Russia e se ne stanno costruendo anche in Cina), così da recuperare il 96% dell'energia ancora contenuta nelle barre di uranio e ridurre lasciare solamente gli attinidi minori il cui tempo di decadimento è molto breve, quello con emivita più lunga è il Cesio 137 che dimezza in 30 anni, tornando completamente inerte in 200 anni, può sembrare tanto tempo ma la plastica PET dura molto di più nell'ambiente

3) Visto che la densità energetica dell'uranio è enorme, si parla di 2.000.000 di MegaJoule al Kg (a paragone eccoti la densità degli altri elementi che usiamo per produrre o stoccare energia: Carbone: 33,5 MJ/kg, Metano: 55 MJ/kg, GPL: 54 MJ/kg, Idrogeno: 141,8 MJ/kg, Olio di colza: 41,3 MJ/kg) come puoi immaginare con pochissima quantità di materia si produce una enorme quantità di energia il che si traduce in pochissime scorie. In tutta la sua vita (ormai 80 anni) il nucleare a livello MONDIALE ha prodotto 400.000 tonnellate di scorie, a paragone la sola Europa produce in 1 SOLO ANNO più di 100.000.000 di tonnellate di rifiuti tossici

4) Sono decenni che seppelliamo rifiuti tossici e velenosi in quantità industriale e la gente sembra far finta di niente, tanto per farti un paragone nella ex miniera d'oro di Yellowknife sono stoccate nel sottosuolo 200.000 tonnellate di polvere di triossido di arsenico (https://youtu.be/E4nZDSLdIiM), sufficiente per uccidere l'intera popolazione mondiale decine di volte. Questi pericolossissimi rifiuti tossici (se finiscono nelle falde acquifere ti lascio immaginare cosa potrebbe succedere) vengono trattate congelandole nel permafrost, e nessuno sembra preoccuparsene, semplicemente la gente confida nel fatto che chi deve gestire questi rifiuti lo faccia nel migliore dei modi. Chissà perchè con i rifiuti radioattivi (che ricordiamolo al contrario dei rifiuti tossici che restano tali fino alla fine dell'universo, decadono del tempo e quindi diventano sempre meno periocolosi fino a risultare inerti) questi discorsi non devono valere, mah, sarà che la gente è suggestionata dalle bombe atomiche della seconda guerra?


Pindol


Hai ragione da vendere.

Ma come hai ben messo in evidenza tu, già abbiamo (come razza umana) un sacco di problemi da risolvere/sistemare, se poi ne aggiungiamo un altro non ne usciremo mai.
Attualmente ci sono tutte le tecnologie per sfruttare molte forme di energie green quasi perenni (non solo eolico e fotovoltaico), ma è più "facile" puntare ancora su combustibili da estrarre dal sottosuolo (e l'estrazione dell'uranio non è a impatto zero) dato che dietro ci sono sempre i "soliti quattro" detentori (chiamali come vuoi).
Il futuro che immagino io è fatto da molte/moltissime centrali green sparse in tutto il mondo e fattibili per tutti i popoli (non solo per chi ha miliardi di euoro/dollari da investire in un'unica centrale, perché il costo di costruzione è enorme) ... sarò utopista io, ma è l'unica strada per non fare una brutta fine nei prossimi 50/100 anni.
pindol06 Ottobre 2021, 10:07 #24
Originariamente inviato da: euscar
Hai ragione da vendere.

Ma come hai ben messo in evidenza tu, già abbiamo (come razza umana) un sacco di problemi da risolvere/sistemare, se poi ne aggiungiamo un altro non ne usciremo mai.
Attualmente ci sono tutte le tecnologie per sfruttare molte forme di energie green quasi perenni (non solo eolico e fotovoltaico), ma è più "facile" puntare ancora su combustibili da estrarre dal sottosuolo (e l'estrazione dell'uranio non è a impatto zero) dato che dietro ci sono sempre i "soliti quattro" detentori (chiamali come vuoi).
Il futuro che immagino io è fatto da molte/moltissime centrali green sparse in tutto il mondo e fattibili per tutti i popoli (non solo per chi ha miliardi di euoro/dollari da investire in un'unica centrale, perché il costo di costruzione è enorme) ... sarò utopista io, ma è l'unica strada per non fare una brutta fine nei prossimi 50/100 anni.


Non ci sono tecnologie rinnovabili che possono soddisfare il fabbisogno energetico mondiale, per alcuni paesi vedi la Norvegia che ha enormi quantità di idroelettrico, l'Irlanda che ha un vento pressochè costante durante tutto l'anno o l'Islanda che ha fonti geotermiche relativamente vicine alla superficie sono soluzioni praticabili, ma visto che l'intera popolazione mondiale non vive in questi tre paesi, bisogna cercare di trovare la tecnologia che produce più energia possibile, nel modo più pulito possibile e con l'impatto ambientale minore possibile e non c'è alcun dubbio che questo è il nucleare, ma non di poco, è milioni di volte più efficiente, produttivo e costante rispetto a qualsiasi altra fonte rinnovabile.

Il solare ben che ti vada riesce a produrre energia per il 20% del tempo all'anno (In Italia siamo sul 15% di resa), per l'eolico dipende molto dal posto ma in media siamo sulle stesse percentuali forse poco più del solare, il geotermico e idroelettrico come detto non puoi farlo ovunque, e pressochè chi può sfruttarlo lo ha già fatto ampiamente, in Italia ad esempio non c'è più possibilità di sfruttare l'idroelettrico, sempre se si considera che non è a impatto ambientale nullo, e non sto parlando solo di allagare intere vallate con ecosistemi di flora e fauna, ma l'idroelettrico è di gran lunga la tecnologia che richiede più materiale (che deve essere prodotto in qualche modo) per essere costruito.

I pannelli solari richiedono l'estrazione di materiali che non sono sempre ecologicamente sostenibili, pensiamo ad esempio che alcuni contengono Arsenurio di Gallio che è un ottimo semiconduttore ma per la sua produzione realizza una grande quantità di rifiuti tossici, i pannelli inoltre hanno un anima in alluminio che deve essere prodotto, le pale eoliche richiedono acciaio, estrazione di terre rare come il neodimio (l'eolico ne richiede 300kg per MW) e ricordiamoci che ogni tonnellata di terre rare comporta 60.000 metri cubi di rifiuti gassosi contenenti acido cloridrico, assieme a 200 metri cubi di acidi liquidi e 1,4 tonnellate di rifiuti radioattivi, quindi che che se ne dica pure la produzione di pannelli o pale eoliche produce rifiuti radioattivi.

Qui c'è un bellissimo articolo di Fulvio Buzzi, ingegnere energetico che analizza lo scenario 100% rinnovabile per la sola Italia e cosa effettivamente servirebbe, consiglio la lettura: https://www.facebook.com/AvvocatoAt...164949845171214

Sia chiaro non sto dicendo che voglio un mondo 100% nucleare, ovviamente il nucleare va sapientemente integrato in una politica energetica che varia da paese a paese, per la stragrande maggioranza dei paesi il nucleare sarebbe l'ideale per coprire il carico di base, ovvero il carico che la rete ha sempre (giorno e notte) e sotto il quale non si scende mai, lasciando la gestione dei picchi energetici alle rinnovabili, e magari a qualche piccola centrale a gas le cui emissioni si possono catturare altrove per avere un bilancio di co2 neutro o addirittura negativo.

Integro la mia risposta di prima anche in Francia c'è un centro di riciclo delle scorie nucleari, questo video esplica molto bene come viene realizzato l'intero processo: https://youtu.be/V0UJSlKIy8g


Pindol
Axel.vv06 Ottobre 2021, 10:24 #25
Nel 2035 dovrebbero partire le prime centrali a fusione commerciali. Il condizionale è d'obbligo. Però fai investimenti per 5 miliardi di euro per ogni singolo impianto, che avrà una durata di almeno 60 anni. Da 5 a 7 anni per costruirli, più la burocrazie e i permessi. Insomma, questa nuova ondata nucleare vedrà la luce verosimilmente (IMHO) nel 2030. 5 anni dopo iniziano a spuntare Tokamak come funghi.

A livello ambientale, non ho dubbi che sia la scelta migliore. A livello economico non saprei.
!fazz06 Ottobre 2021, 10:40 #26
Originariamente inviato da: Axel.vv
Nel 2035 dovrebbero partire le prime centrali a fusione commerciali. Il condizionale è d'obbligo. Però fai investimenti per 5 miliardi di euro per ogni singolo impianto, che avrà una durata di almeno 60 anni. Da 5 a 7 anni per costruirli, più la burocrazie e i permessi. Insomma, questa nuova ondata nucleare vedrà la luce verosimilmente (IMHO) nel 2030. 5 anni dopo iniziano a spuntare Tokamak come funghi.

A livello ambientale, non ho dubbi che sia la scelta migliore. A livello economico non saprei.


aggiungi 50 anni alla tua stima, nelle migliori delle ipotesi fra 10 anni avremmo un prototipo dimostratore della fattibilità commerciale della fusione che significa un reattore in grado di generare più energia elettrica di quella che consuma indipentemente dal costo del reattore, per un reattore commerciale (ovvero che abbia un roi decente) ne devono passare ancora di anni di ricerca ed industrializzazione
Doraneko06 Ottobre 2021, 10:41 #27
Originariamente inviato da: pindol
I pannelli solari richiedono l'estrazione di materiali che non sono sempre ecologicamente sostenibili, pensiamo ad esempio che alcuni contengono Arsenurio di Gallio che è un ottimo semiconduttore ma per la sua produzione realizza una grande quantità di rifiuti tossici, i pannelli inoltre hanno un anima in alluminio che deve essere prodotto, le pale eoliche richiedono acciaio, estrazione di terre rare come il neodimio (l'eolico ne richiede 300kg per MW) e ricordiamoci che ogni tonnellata di terre rare comporta 60.000 metri cubi di rifiuti gassosi contenenti acido cloridrico, assieme a 200 metri cubi di acidi liquidi e 1,4 tonnellate di rifiuti radioattivi, quindi che che se ne dica pure la produzione di pannelli o pale eoliche produce rifiuti radioattivi.


E lo smaltimento dei pannelli solari? Discarica e via.
euscar06 Ottobre 2021, 10:44 #28
Originariamente inviato da: pindol
Non ci sono tecnologie rinnovabili che possono soddisfare il fabbisogno energetico mondiale, ecc. ecc.


Non è corretto.
Le tecnologie ci sono tutte, semmai non vengono sfruttate in modo adeguato.
Non metto in dubbio che l'energia insita nell'atomo sia enorme (ne so qualcosa, anche per via dei miei studi), ma il tuo discorso mi sembra un po' fazioso perché cerca di mettere in evidenza solo alcuni aspetti tralasciandone altri, non ultimo il costo:

https://www.ansa.it/canale_ambiente...cae57e2257.html

E poi ti sei dimenticato che tra le rinnovabili ci vanno anche le centrali a concentrazione, che possono funzionare H24 grazie all'accumulo (purtroppo sfruttate ancora poco, ma forse qualcosa sta cambiando, vedi qui). Se mi rispondi che occuperebbero superfici enormi, ti anticipo facendoti notare che sul nostro pianeta ci sono migliaia di km quadrati che potrebbero ospitarle senza problemi.


Originariamente inviato da: Doraneko
E lo smaltimento dei pannelli solari? Discarica e via.


Sì certo, come no
!fazz06 Ottobre 2021, 10:58 #29
Originariamente inviato da: euscar
Non è corretto.
Le tecnologie ci sono tutte, semmai non vengono sfruttate in modo adeguato.
Non metto in dubbio che l'energia insita nell'atomo sia enorme (ne so qualcosa, anche per via dei miei studi), ma il tuo discorso mi sembra un po' fazioso perché cerca di mettere in evidenza solo alcuni aspetti tralasciandone altri, non ultimo il costo:

https://www.ansa.it/canale_ambiente...cae57e2257.html

E poi ti sei dimenticato che tra le rinnovabili ci vanno anche le centrali a concentrazione, che possono funzionare H24 grazie all'accumulo (purtroppo sfruttate ancora poco, ma forse qualcosa sta cambiando, vedi qui). Se mi rispondi che occuperebbero superfici enormi, ti anticipo facendoti notare che sul nostro pianeta ci sono migliaia di km quadrati che potrebbero ospitarle senza problemi.




Sì certo, come no

una centrale a sali fusi (l'unica centrale che ha accumulo termico) richiede comunque un'elevata insolazione cosa che non c'è in Inghilterra
Axel.vv06 Ottobre 2021, 11:02 #30
Originariamente inviato da: !fazz
aggiungi 50 anni alla tua stima, nelle migliori delle ipotesi fra 10 anni avremmo un prototipo dimostratore della fattibilità commerciale della fusione che significa un reattore in grado di generare più energia elettrica di quella che consuma indipentemente dal costo del reattore, per un reattore commerciale (ovvero che abbia un roi decente) ne devono passare ancora di anni di ricerca ed industrializzazione


Come si dice: "sono 30 anni che mancano 30 anni alla fusione nucleare".
Purtroppo temo anche io che il 2035 sia troppo ottimistico per la commercializzazione. Sono i piani del progetto ITER: dicembre 2025 primo plasma generato. poi 10 anni di esperimenti prima della commercializzazione. Ma io vedo almeno due criticità non indifferenti: La realizzazione in volumi di superconduttori ad alta temperatura e una comprensione sufficiente della fisica dei plasmi.

Per i superconduttori forse si vede qualche spiraglio... per la fisica dei plasmi non sono certo che 10 anni saranno sufficienti.

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