Nicola Armaroli: "parlare di nucleare in Italia è inutile, vi spiego perché"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 12 Settembre 2021, alle 08:31 nel canale Energie Rinnovabili
Il ricercatore del CNR Nicola Armaroli, noto per le sue posizioni a favore di elettrificazione ed energie rinnovabili, risponde alle dichiarazioni pro-nucleare del Ministro Cingolani. Secondo l'esperto è una perdita di tempo per tre motivi precisi
113 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVivo in Irlanda e il mio fornitore di energia elettrica eroga SOLO energia proveniente da rinnovabili (eolico principalmente). Spendo sensibilmente meno di quello che spendevo in Italia.. io non sono contrario al nucleare a prescindere, ma farlo ora (o anche nel 2011 se fosse), non ha probabilmente molto senso. Si parla di centrali di 4a gen, che sono interessanti ma per ora sono meno di progetti sulla carta, nessuno sa bene quando arriveranno, per cui inutile menzionarle. E se devo avere 1-2 centrali costosissime costruite che entrano in funzione nel 2035 se va bene ma con tecnologie dei primi anni 2000 allora forse è meglio aspettare e vedere i prossimi sviluppi della tecnica
Vivo in Irlanda e il mio fornitore di energia elettrica eroga SOLO energia proveniente da rinnovabili (eolico principalmente). Spendo sensibilmente meno di quello che spendevo in Italia.. io non sono contrario al nucleare a prescindere, ma farlo ora (o anche nel 2011 se fosse), non ha probabilmente molto senso. Si parla di centrali di 4a gen, che sono interessanti ma per ora sono meno di progetti sulla carta, nessuno sa bene quando arriveranno, per cui inutile menzionarle. E se devo avere 1-2 centrali costosissime costruite che entrano in funzione nel 2035 se va bene ma con tecnologie dei primi anni 2000 allora forse è meglio aspettare e vedere i prossimi sviluppi della tecnica
Spendi meno perché anni fa a noi tutti italiani hanno caricato tutti gli incentivi per le rinnovabili sulle bollette elettriche di tutti. Non ci eri arrivato?
Non tutte le attività svolte dall'uomo sono necessarie a garantire il benessere collettivo. Non si può continuare a parlare in termini economici di un qualcosa che è puramente fisico ed ingegneristico. Anzi, bisognerebbe smetterla proprio di parlare in termini economici, visto che i principi dell'economia cozzano visibilmente con le leggi fisiche ed i principi di etica e morale. Impariamo a ragionare ed a rapportarci con il mondo fisico in maniera an-economica e libera da concetti e costrutti precostituiti.
Ci sono voluti 90 commenti per trovare quello che penso anch'io!
Basta con ste guerre ai mulini a vento (sic).
Bisogna cambiare partendo dall'ottimizzazione del sistema uomo-mondo: compresi gli altri continenti che però producono anche per noi...
Non tutte le attività svolte dall'uomo sono necessarie a garantire il benessere collettivo. Non si può continuare a parlare in termini economici di un qualcosa che è puramente fisico ed ingegneristico. Anzi, bisognerebbe smetterla proprio di parlare in termini economici, visto che i principi dell'economia cozzano visibilmente con le leggi fisiche ed i principi di etica e morale. Impariamo a ragionare ed a rapportarci con il mondo fisico in maniera an-economica e libera da concetti e costrutti precostituiti.
Se ne parla eccome.
L'ottimizzazione e l'efficientamento energetico è al primo posto nei piani d'investimenti europei previsti col PNRR.
Prima ancora di pensare alla transizione energetica verso le altre fonti (e sì hanno escluso il nucleare anche nel resto d'Europa), si è pensato a come consumare meno, colpendo i settori più energivori, in particolare l'edilizia privata, quella pubblica ed alcuni tipi d'industria.
L'ottimizzazione e l'efficientamento energetico è al primo posto nei piani d'investimenti europei previsti col PNRR.
Prima ancora di pensare alla transizione energetica verso le altre fonti (e sì hanno escluso il nucleare anche nel resto d'Europa), si è pensato a come consumare meno, colpendo i settori più energivori, in particolare l'edilizia privata, quella pubblica ed alcuni tipi d'industria.
Quotone.. il fatto è che se ne parla, ci sono documenti ed approfondimenti che escono un giorno si e l'altro pure ..e che sono distinguibilissimi da marchette ignobili come quelle del ministro.
Sui rincari delle bollette solamente un giorno fa il sole 24 ore riportava l'intervista al direttore italiano del gruppo Enel che sostiene l'adozione delle rinnovabili proprio contro i rincari QUI. E giusto a conferma riporto che anche in Francia l'inflazione sale spinta anche dai prezzi delle bollette QUI.
Perché se devo tappezzare tutta la Sardegna non so quanto senso abbia
Da quello che so non ci sono ad oggi sistemi di stoccaggio cosi grossi (Si parla penso di TW/h non bruscolini).
Perché è inutile discutere sul nucleare, se poi non ci sono alternative!
Se vogliamo la decarbonizzazione, quindi no a centrali a Carbone Olio e Metano (che si inquina meno ma i gas serra ci sono e tanti) dovremo usare qualcosa.
La fusione? Ragazzi la fusione è giocare d'azzardo con il pianeta, se va benissimo e siamo fortunati (fortuna da 6 al superenalotto) abbiamo i prototipi in 10 anni, sicuramente non con ITER si spera in altro.
Vogliamo rischiare?E se va male?
Perché se devo tappezzare tutta la Sardegna non so quanto senso abbia
Da quello che so non ci sono ad oggi sistemi di stoccaggio cosi grossi (Si parla penso di TW/h non bruscolini).
Perché è inutile discutere sul nucleare, se poi non ci sono alternative!
Se vogliamo la decarbonizzazione, quindi no a centrali a Carbone Olio e Metano (che si inquina meno ma i gas serra ci sono e tanti) dovremo usare qualcosa.
La fusione? Ragazzi la fusione è giocare d'azzardo con il pianeta, se va benissimo e siamo fortunati (fortuna da 6 al superenalotto) abbiamo i prototipi in 10 anni, sicuramente non con ITER si spera in altro.
Vogliamo rischiare?E se va male?
Ogni giorno escono studi ed approfondimenti sul tema, quindi magari se hai dei dubbi, potrai trovare un sacco di materiale in rete, ad esempio sulla superficie necessaria leggi QUI, siamo a meno dell'1% della superficie agricola totale.
Per quanto riguarda la variabilità delle rinnovabili sono allo studio diverse soluzioni, Terna nel suo sito ha pubblicato documentazione di studio di piani per il futuro che in sostanza sono studi di fattibilità. In generale si parla di accumuli elettrici, idrici, gravitazionali ..o anche di accumuli indiretti che sfruttano il surplus di energia quando c'è x generare ad esempio idrogeno verde da utilizzare successivamente.
Si avevo gia letto quel articolo, il punto è che glissano sulle cose più importanti:
Punto 1:
Certo 1% di terreno agricolo per 43GW di potenza, ma non dicono che ORA ci sono 21GW di potenza installati, quindi devi fare in 9 anni il doppio di quello che hai fatto in 20. Senza contare che ora il solare arriva al 8% anche se facessi tutto quello scritto in quel articolo arriveresti al 25% diciamo anche eolico in altro 25% e arriviamo al 50%
il resto? E in inverno? Lo sai che sono 3 mesi in inverno in cui il solare e l'eolico producono veramente poco
Punto4:
Anche se lo prevedi che domani c'è nuvoloso il problema non cambia, ti manca corrente, che poi se c'è nuvoloso per 1 settimana? E se le previsioni sbagliano, il clima è complesso. Metodi di accumulo che reggano il carico di rete
per più di 4 ore NON CI SONO anche l'idroelettrico non regge per molte ore, qui servono MESI
Qui hanno hanno glissato perché non sapevano come rispondere
ad esempio idrogeno verde da utilizzare successivamente.
L'idrogeno è inapplicabile troppo costoso in termini energetici per la sua produzione, e in ogni caso andrà usato
prima per la produzione di acciaio, gli altoforni usano carbone. Non ne abbiamo per la produzione di energia, senza contare che le celle a combustibile sono delicate e usano abbastanza platino.
Trovami un sistema di accumulo che riesca a soddisfare le esigenze di rete per non dico 1 mese ma 1 settimnaa anzi facciamo 3 GG
Non ci sono alternative, certo ora abbiamo la Francia che ci vende energia, ma in futuro? Vi ricordo che adesso c'è anche la Germania che compra dalla Francia, dato che anche tedeschi stanno chiudendo le centrali nucelari, naturalmente quelle a carbone sono accese e funzionanti, e c'è il nuovo metanodotto che arriva dalla cara Russia di Putin, prima si critica poi si compra che ipocrisia.
E' interconnessa non solo con la Francia, ma anche con Norvegia e Danimarca che producono in larga parte, con fonti rinnovabili.
Si parla di accumulo dalle fonti rinnovabili, ma l'interconnessione tra Stati è un alternativa valida ed anche più economica e permette di limitare la variabilità climatica.
Questa mappa rende l'idea:
https://www.electricitymap.org/zone/IT-SO
Il North Streem 2 in apertura a fine 2021 - inizio 2022 ed è un'ottima notizia, nonostante gli ostacoli posti dagli USA, visto che le centrali a carbone in Germania le devono chiudere/convertire, oltre a tutto il progetto di riconversione del bacino industriale della Ruhr, in larga parte con i fondi del PNRR.
Quel gasdotto, insieme a quello TAP italiano che ha aperto a fine 2020, ridurrà di molto la dipendenza dalle "diatribe geopolitiche" tra Russia ed Ucraina.
Questo è uno dei fattori che dovrebbe determinare il calo dei prezzi del metano ad inizio 2022.
Il metano, è di gran lunga migliore per le centrali termoelettriche, rispetto ai derivati del petrolio e del carbone.
Se il magnete dovesse cedere l'esplosione cosa comporterebbe?
C'è il ricsio di radiazioni solari? O peggio di fare un cratere e spazzare via una grossa area?
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