Lidl apre le porte al fotovoltaico low cost, con un kit all-in-one da balcone a 200 euro
di Giulia Favetti pubblicata il 12 Maggio 2023, alle 09:01 nel canale Energie Rinnovabili
Dal 17 maggio 2023, il discount Lidl metterà in vendita – online e nelle sue filiali tedesche – un piccolo impianto fotovoltaico all in one da balcone. Il set completo è composto da un pannello solare, un inverter, cavi di collegamento e materiale di fissaggio
151 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon è un'idea che ho intenzione di realizzare, ma è solo una fantasia teorica, diciamo che mi immagino un ipotetico personaggio che ha soldi di buttare per il semplice gusto di farlo, una sorta di esercizio di stile sull'impianto elettrico di casa.
L'idea è di munire la propria abitazione di due impianti elettrici distinti e del tutto separati. Uno di essi alimentato da un normale contatore con contratto con fornitore elettrico di rete. L'altro puramente ad isola alimentato con pannelli solari e batteria di accumulo.
Il costo sarebbe il doppio di installare un solo impianto: nei muri scavo il doppio delle tracce per far passare i cavi dei due impianti. Ogni traccia accoglierebbe un solo impianto per non creare confusione, quindi non si tratta di fare lo stesso numero di tracce grosse il doppio ma proprio di farne due per ogni via.
Ogni presa a muro sarebbe doppia, con due colori diversi per farmi capire da quale impianto attinge. Ogni interruttore sarebbe doppio, ogni lampadario sarebbe doppio, solitamente uno dei due lo si terrebbe spento.
Sarebbe una abitazione a prova di blackout perchè in caso di blackout il tuo impianto fotovoltaico collegato in rete dovrebbe spegnersi, ma se è in un impianto ad isola no.
Io ho fatto una roba del genere, ovviamente molto ridotta come estensione, è un doppio impianto elettrico che alimenta i router, gli switch e le telecamere che quindi rimangono alimentate per un certo tempo anche se manca corrente.
In teoria, non dovrebbe andare contro nessuna norma, almeno credo.
Ma, a che pro? Ci sono sistemi fotovoltaici fatti apposta per funzionare anche in caso di blackout... son più costosi, ma sempre meno che fare un doppio impianto...
Ma, a che pro? Ci sono sistemi fotovoltaici fatti apposta per funzionare anche in caso di blackout... son più costosi, ma sempre meno che fare un doppio impianto...
Pensavo non fossero a norma, da quel che avevo sentito dire in giro se non sei ad isola, il tuo impianto fotovoltaico deve smettere di funzionare se non c'è corrente di rete. Avevo sentito male? E' stato permesso di recente?
ma sì era solo per dire che insomma i 3 anni che pubblicizzano non sono del tutto campati per aria, specialmente al sud italia lo vedo molto ma molto fattibile
Beh non abbiamo ancora visto recensioni è presto per dire che sia una cinesata sottointendendo scarsa qualità
Anche quello Enel-X ti assicuro che è Cinese (di produzione) e non eccelso, poi che comunque sia di una certa qualità è un altro discorso, ma non è roba Top
Comunque Enel-X dà il Zucchetti (che poi è sempre il TSUN rimarchiato ma garantito da Zucchetti), Ital-Labs direttamente la versione Cinese (alias Tsun m350) e mi chiedo se la versione Cinese abbia la certificazione CEI 0-21 o meno (ok che il prodotto è lo stesso ma se non hai il certificato ufficiale sei non in regola per la legge)
Il tsun 350 è CEI-021
Guarda, non so. Io, cercando su internet, trovo molti fornitori di questo servizio di backup, che entra in funzione in caso di blackout. Se non fosse a norma, non credo lo proporrebbero...
Forse quello che intendi tu è solo una limitazione tecnologica, ossia che gli impianti normali non funzionano se non c'è corrente. Infatti, devi aggiungergli dell'hardware extra.
Quelli plug-in sì, per sicurezza, devono funzionare solo se c'è già corrente. Altrimenti tocchi la spina e prendi la scossa...
Il gestore di energia non può lasciarti a piedi per giorni senza corrente. Quindi parliamo di quanti minuti di Blackout? 10? 20 al massimo? Un albero che è caduto vicino alla mia abitazione ha mandato in tilt un gruppo di case per non più di un ora. Ma è un evento che si è verificato una sola volta in 40 anni che vivo lì.
Trovo più pratico un impianto fatto da un professionista e con tutte le tecnologie che ti può mettere a disposizione, anche a livello di App per avere un riscontro immediato su quello che prelevi e quello che cedi alla rete.
Avevo premesso che non lo farei mai è che era solo un concetto teorico. Che potrei immaginarmi realizzato solo da qualcuno con soldi da buttare e fissazione paranoica per questo argomento. La domanda è del tutto teorica, vediamola coma una sorta di esercizio di interpretazione delle norme: semplicemente mi chiedevo se risulterebbe a norma o meno.
I fili generalmente non vanno mai toccati prima di assicurarsi che non ci sia corrente. Se hai un impianto Plug-in attaccato, per maggiore sicurezza lo stacchi comunque prima di mettere mano all'impianto elettrico.
Oppure lo isoli con un magnetotermico. 2 sicurezze, is meglio che one...se la prima fallisce, sei comunque protetto dalla seconda...
Non parlo di fili...
I plug-in hanno una normale spina maschio che si infila nella presa di casa.
Se l'erogazione di corrente non fosse vincolata, estrai la spina e tocchi i contatti liberi e prendi la scossa...
Forse quello che intendi tu è solo una limitazione tecnologica, ossia che gli impianti normali non funzionano se non c'è corrente. Infatti, devi aggiungergli dell'hardware extra.
Quelli plug-in sì, per sicurezza, devono funzionare solo se c'è già corrente. Altrimenti tocchi la spina e prendi la scossa...
Si ma non è la stessa cosa, quelli sono proprio dei sistemi di continuità (credo si dica così
Con il sistema di contiuità non credo tu debba staccare a mano la presa del frigo in caso di blackout e collegarla ad un altro impianto, in quello con due impianti paralleli si.
Come già detto non è una domanda pratica (non ha senso realizzarlo) è solo una domanda teorica sulle norme presenti: ne violerebbe qualcuna o no?
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