Le turbine eoliche rilasciano un inquinante, che riduce la fertilità entrando nel ciclo alimentare. L'allarme dalla Norvegia
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 14 Ottobre 2021, alle 11:27 nel canale Energie RinnovabiliDesta preoccupazione la ricerca dell'Agenzia norvegese per la protezione dell'ambiente, secondo cui le microplastiche derivate dal deterioramento delle pale eoliche fanno da cavallo di troia per pericolosi inquinanti, fino ad entrare nell'organismo umano e animale
54 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerò ci son molti politici e intellettuali che vogliono B tutti in italia, quando il problema è mondiale...
Però ci son molti politici e intellettuali che vogliono B tutti in italia, quando il problema è mondiale...
già.. e non capisco a che pro visto che siamo già belli inguaiati di nostro e adesso chiedono di investire altri soldi in altre cose..
quando senti la germania dire che "dobbiamo" investire e poi vedi che con le spese di oggi noi italiani non abbiamo soldi.. figuriamoci per investire...
taglio dell'irap.. anzi no.. nuova tassa unica.. anzi forse..
come fai a fare industria se non sai che costi hai ?.. ho milioni di euro in progetti bloccati grazie all'aumento dei costi.. e molti erano investimenti per efficienza energetica.. ma adesso quei budget se li sono mangiati gli aumenti.. con questi costi la gente tende a salvare capra e cavoli e non a fare investimenti.. ricordo la 626.. gente che investi milioni per gli adeguamenti e poi fece una brutta fine perchè in quel settore finirono i soldi.. tessiture in particolar modo.. fagocitate dalla cina..
adesso dobbiamo investire in .. verde.. ma siamo già al verde.. più verde di così si muore..
Noi umani, fortunatamente, non siamo solo "in natura", se così fosse la popolazione non sarebbe superiore a qualche milione e la vita media non supererebbe i 40 anni. Noi abbiamo la tecnologia.
Tutto quello che ci serve è una tecnologia in grado di sfruttare meglio l'enormità di risorse che il nostro pianeta fornisce, in modo da passare dall'economia della scarsità, in cui hanno vissuto tutti gli animali in natura e l'uomo fino ad oggi, all'economia dell'abbondanza. Non servono meno persone, ne servono di più, nutrite ed istruite. Il rapporto tra progresso e popolazione è simbiotico, un milione di mediocri ingegneri ottiene di più di ciò che era in grado di ottenere il geniale, ma isolato, Leonardo da Vinci. Siamo una mente collettiva, oggi ulteriormente potenziata dalla scienza dell'informazione.
Un sasso che è molti ordini di grandezza rispetto alle nostre necessità. Abbiamo un problema di disponibilità delle risorse, non di quantità. Non abbiamo metodi efficienti per sfruttarle, il petrolio c'era anche 5000 anni fa, ma era inutile, solo il progresso tecnologico l'ha trasformato nel motore della rivoluzione industriale. Dobbiamo fare con l'acqua di mare ciò che abbiamo fatto con il petrolio.
Non ci sarà mai un sasso perfetto come il nostro, gli altri sassi li cerchiamo solo per dare sfogo alla nostra atavica curiosità che ci ha resi esploratori e ci ha fatto dominare il pianeta. Andare su Marte è figlio dello stesso spirito che ci spinge ad andare sull'Everest.
E' il contrario, la natura da sola non può uscire dall'economia della scarsità, per cui il conflitto per le risorse è sempre presente, solo che non percepiamo una guerra tra formiche per un territorio al pari di come percepiamo un conflitto Israeliano-Palestinese. E mi pare giusto.
L'esito è lo stesso, noi abbiamo solo più fantasia.
Non per forza, altrove potrebbe anche essere solo un po' più vicino alla nostra nana bianca. Poi fra 100 miliardi di anni ne parliamo.
Ma noi abbiamo la civiltà, che ci rende civili. Solo è un processo ancora non completato, ma sarebbe miope non vedere la differenza tra civiltà e natura.
popolazione = B
consumo = AxB ..
Le risorse sono infinite in un sistema chiuso. Il problema è sempre di disponibilità, siamo semplicemente ancora troppo ignoranti per poter ambire all'abbondanza, ma per fortuna c'è chi si sforza ogni giorno per proseguire un percorso iniziato migliaia di anni fa, e che ha già ampiamente dimostrato la sua validità.
L'economia è a somma zero solo prendendo in considerazione periodi brevissimi, ma per periodi appena più lunghi non è più a somma zero, cresce sempre.
Perché tu sei certamente una persona benestante e non ti dispiacerebbe, in fondo, se tutto si fermasse così. Ma c'è un mondo fuori dai nostri occhi che ha nel progresso economico, scientifico e tecnologico l'unica speranza di salvezza. Investire comporta rischi e sacrifici oggi per avere benefici domani, benefici che potrebbero anche non essere destinati a te, anche se è a te che è richiesto di farli.
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