Clima, Bruxelles alza l'asticella: proposta una riduzione del 90% delle emissioni entro il 2040

di pubblicata il , alle 15:19 nel canale Energie Rinnovabili Clima, Bruxelles alza l'asticella: proposta una riduzione del 90% delle emissioni entro il 2040

La Commissione Europea ha formalizzato la proposta di ridurre le emissioni nette di gas serra del 90% entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990. Il piano prevede l'uso mirato di crediti di carbonio internazionali, tecnologie di rimozione della CO₂ e incentivi fiscali per la transizione industriale

 

La Commissione Europea ha presentato una proposta legislativa che punta a una riduzione del 90% delle emissioni nette di gas serra entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990. L'obiettivo aggiorna la traiettoria del Green Deal europeo e rafforza il percorso verso la neutralità climatica prevista per il 2050.

Il piano introduce nuovi strumenti normativi e finanziari, come l'integrazione controllata di crediti di carbonio internazionali, tecnologie di cattura della CO₂ e rimozione permanente, e incentivi fiscali volti a stimolare gli investimenti in tecnologie pulite. Una parte delle emissioni residue provenienti dai settori industriali più difficili da decarbonizzare potrà essere compensata attraverso meccanismi come BioCCS e DACCS, che verranno inclusi nel sistema EU ETS.

BioCCS e DACCS sono tecnologie per la rimozione permanente della CO₂ dall'atmosfera, pensate per affrontare le cosiddette emissioni residuali, ovvero quelle che è molto difficile o costoso abbattere con i metodi tradizionali. Entrambe puntano a catturare anidride carbonica e immagazzinarla in modo sicuro e duraturo, ad esempio nel sottosuolo.

Secondo la Commissione, il target aggiornato riflette un approccio più pragmatico che considera le attuali condizioni economiche e geopolitiche. I crediti internazionali, in particolare quelli previsti dall'Articolo 6 dell'Accordo di Parigi, potranno contribuire fino al 3% dell'obiettivo a partire dal 2036.

CO2

I crediti di carbonio internazionali sono strumenti che permettono a un Paese o a un'azienda di compensare parte delle proprie emissioni di gas serra finanziando progetti di riduzione o rimozione delle emissioni in altre aree del mondo. Si basano sul principio che, per il clima, non importa dove le emissioni vengono ridotte: l'importante è che il bilancio complessivo globale migliori. Ad esempio, i settori dove è tecnicamente o economicamente complicato ridurre tutte le emissioni (es. cemento, acciaio) possono usare i crediti per compensare le quote residue.

Nel corso del 2023, l'Unione ha già raggiunto una riduzione del 37% delle emissioni rispetto al 1990, pur registrando una crescita economica del 68% nello stesso intervallo. Per accelerare la decarbonizzazione dei settori chiave, inoltre, il piano prevede investimenti annuali stimati in circa 660 miliardi di euro per l’energia e 870 miliardi di euro per il trasporto, tra il 2031 e il 2050.

A completamento del pacchetto, la Commissione ha presentato una serie di misure fiscali, tra cui superammortamenti e crediti d’imposta, pensate per accelerare la riconversione industriale e sostenere le aziende che investono in efficienza energetica, elettrificazione dei processi produttivi e carburanti alternativi.

Il nuovo target va a integrare la legge sul clima europea del 2021, che fissava l'obiettivo vincolante del -55% al 2030. Questo aggiornamento sarà ora oggetto di discussione presso il Parlamento Europeo e il Consiglio UE, e fungerà da riferimento per la definizione delle politiche climatiche ed energetiche post-2030.

Il dibattito resta acceso: alcune ONG, come Greenpeace e WWF, hanno espresso perplessità sull'utilizzo dei crediti internazionali, perché viene considerato un potenziale freno agli investimenti interni. Al contrario, diversi attori del settore climatico, come South Pole, hanno accolto positivamente la flessibilità del piano, e ne hanno sottolineato il potenziale impatto positivo anche per i Paesi più vulnerabili.

"Stiamo scegliendo di portare avanti insieme economia e sostenibilità ambientale", ha dichiarato Teresa Ribera, vicepresidente della Commissione per la transizione giusta e competitiva. "L'Europa riafferma la sua volontà di guidare una trasformazione equa e ambiziosa".

45 Commenti
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azi_muth02 Luglio 2025, 15:24 #1
Perchè limitarsi?
Io direi anche del 110%
futu|2e02 Luglio 2025, 15:25 #2
Ma facciamo 280% facciamo direttamente il giro e torniamo al punto
del big bang.

Solite ciarlate che difficilmente avranno seguito
Ginopilot02 Luglio 2025, 15:31 #3
Hanno scelto il momento sbagliato.
s0nnyd3marco02 Luglio 2025, 15:44 #4
Utile, mentre il resto del mondo fa quello che vuole.
AlexSwitch02 Luglio 2025, 15:49 #5
Originariamente inviato da: azi_muth
Perchè limitarsi?
Io direi anche del 110%


Ma si dai... si chiude praticamente tutto e buona notte!! Alla fine il Kwh lo si pagherà uno stonfo e via andare!!
Intanto India e Cina continueranno a fare i caxxi loro!!
Opteranium02 Luglio 2025, 16:02 #6
suicidio di massa, unico modo per garantire il 100% di neutralità climatica.
Però comincino gli eurobrocrati, giusto per dare il buon esempio
Strato154102 Luglio 2025, 16:07 #7
E perchè non 1000% ? Venghino signori venghino nella terra delle "banane"....

"Stiamo scegliendo di portare avanti insieme economia e sostenibilità ambientale" .. Certo la prima la portiamo allo 0% la seconda al 1000%!!!

Ma questi dove vivono? !
Poi i "progressisti" sono "fantastigliosi" quando c'è da affossare l'economia e far girare i bonus...
Final5002 Luglio 2025, 16:12 #8
Originariamente inviato da: s0nnyd3marco
Utile, mentre il resto del mondo fa quello che vuole.


A parte che tutto il mondo industrializzato sta andando in quella direzione, a parte l'india e ora forse anche gli USA considerata la deriva trumpiana, ma poi è come rifiutarsi di fare la raccolta differenziata perchè il vicino non la fa... che facciamo allora dato che altri non sono altrettanto attenti e responsabili mandiamo a quel paese tutto?
Niente da fare come specie meritiamo l'estinzione.
Final5002 Luglio 2025, 16:13 #9
Originariamente inviato da: AlexSwitch
Ma si dai... si chiude praticamente tutto e buona notte!! Alla fine il Kwh lo si pagherà uno stonfo e via andare!!
Intanto India e Cina continueranno a fare i caxxi loro!!


Proprio la cina è il paese che sta investendo maggiormente nelle rinnovabili... l'india in effetti è un problema.
Strato154102 Luglio 2025, 16:23 #10
Originariamente inviato da: Final50
A parte che tutto il mondo industrializzato sta andando in quella direzione, a parte l'india e ora forse anche gli USA considerata la deriva trumpiana, ma poi è come rifiutarsi di fare la raccolta differenziata perchè il vicino non la fa... che facciamo allora dato che altri non sono altrettanto attenti e responsabili mandiamo a quel paese tutto?
Niente da fare come specie meritiamo l'estinzione.


Io prenoto dal signor "Final50" la nuova auto, insieme alla casa A4 e gli eventuali costi extra per i crediti CO2...

Fa consegna diretta o si ritira sul posto?

Sottointeso che è a spese del signor "Final50"!

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