Unione Europea: ecco il piano per ridurre del 55% le emissioni di CO2
di Rosario Grasso pubblicata il 14 Luglio 2021, alle 15:48 nel canale Energie RinnovabiliLa presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha presentato il maxi piano Fit For 55, che indica gli strumenti per la rivoluzione verde, il cosiddetto Green Deal Ue
In seno alla Commissione Europea è stato presentato il piano Fit for 55 già atteso da qualche settimana. Si tratta di un momento molto importante per la rivoluzione verde perché la UE pone così i paletti verso la transizione energetica all'interno della prima architettura completa a livello continentale mai presentata.
"L'economia dei combustibili fossili ha raggiunto i suoi limiti, servono nuovi modelli" ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. Il Vecchio Continente si è posto l'obiettivo di ridurre del 55% rispetto al 1990 le emissioni di CO2 entro il 2030, mentre entro il 2050 dovranno essere completamente azzerate. Il precedente obiettivo UE indicava un taglio del 40% sulle emissioni di CO2 entro la stessa data. Il maxi piano Fit for 55 dettaglia gli strumenti attraverso i quali la rivoluzione verde potrà essere concretizzata.
Unione Europea: più tasse sui carburanti, meno sull'energia elettrica
Il nuovo sistema dovrebbe entrare concretamente in vigore nel 2023. Bruxelles ne ha già realizzato una simulazione, secondo la quale la tassazione minima sulla benzina passerebbe da 0,359 a 0,385 centesimi al litro, mentre quella sul diesel andrebbe da 0,330 a 0,419 centesimi al litro.
Caleranno invece le imposte sull'energia elettrica, con un Megawatt/ora che vedrà imposte minime pari a 58 centesimi, contro l'Euro attuale. Gli introiti dovuti al nuovo regime di tassazione confluiranno in un fondo sociale per clima, dal valore stimato di 70 miliardi in 7 anni. Il fondo servirà all'UE per sostenere i sistemi di finanziamento degli stati membri indirizzati alla transizione energetica. Questi ultimi verranno supportati fino al 50% nelle loro politiche di incentivazione all'acquisto di auto a zero emissioni e per la riqualificazione energetica degli edifici e della rete di rifornimento.
Stop alla vendita di auto benzina e diesel dal 2035
Confermata l'indicazione circa lo stop alla vendita di auto benzina e diesel dal 2035, di cui si era già parlato in passato. Tuttavia, si tratta per ora solo di una proposta che deve essere ancora approvata in via definitiva. Naturalmente continueranno a circolare ancora auto benzina e diesel anche oltre quella data, ma nessun nuovo veicolo con queste forme di alimentazione potrà essere venduto, le quali saranno al contempo bandite dai centro città e dalle aree sensibili.
Nel piano si trovano indicazioni anche per i settori dell'industria e dell'energia coperti dal mercato Ue del carbonio (Ets), i quali dovranno aumentare gli sforzi per ridurre il taglio alle emissioni di CO2 entro il 2030 portandolo dal 43 al 61% rispetto al 2005. Oggi i settori Ets hanno già raggiunto una riduzione del 40%, spiegano gli esperti della Commissione.
Naturalmente questi obiettivi non saranno conseguibili senza una contemporanea estensione della rete di punti di ricarica pubblici, che entro il 2025 dovranno essere un milione in tutta Europa e salire fino a tre milioni entro il 2030. Alla fine del 2020 erano poco più di 220 mila, con la maggior parte concentrata nel Nord Europa (Olanda 29,7%, Francia 20,4% e Germania 19,9%). In Italia i punti di ricarica sono 13.073 ovvero il 5,8%.
Nel continente le auto elettriche incidono già per il 5,4% rispetto alla totalità dei veicoli venduti. La forza lavoro dell'industria automotive rappresenta il 6% dell'intera forza lavoro del continente.
41 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSiamo già fottuti.
Ridurre le emissioni è pura utopia, un placebo, una psaticca alla menta contro la tubercolosi.
Nel 1800 (sono solo duecento anni fa) eravamo due miliardi sul pianeta.
Oggi siamo quasi OTTO MILIARDI. E' il quadruplo. In due secoli.
Tra un ventennio scarso saremo DIECI MILIARDI.
Hai voglia te a "ridurre le emissioni".
Siamo delle cazzo di cavallette riprodotte a dismisura che stanno divorando risorse a più del dippio della velocità con cui si rinnovano.
Se ne esce solo bloccando in modo radicale la crescita demografica, ma era da iniziare l'altro ieri. No adesso.
Finirà in un solo modo:
Gli accordi e le menate stanno a zero, faranno tutti i fatti loro e quando la coperta sarà corta cominceranno tutti a tirare come pazzi.
Ci si scannerà allegramente e si attuerà la necessaria revisione demografica..
Se ne esce solo esportando benessere. Il miglior anticoncezionale da secoli a questa parte
Ok che il diesel emette altri inquinanti, ma qua si sta parlando di co2 o ho capito male?
E io non ne sono certo uno strenuo sostenitore...
E io non ne sono certo uno strenuo sostenitore...
Ssshhhhh non invocare satanaaaaaaa
Lo sanno tutti che possiamo produrre tutta l'energia che ci serve con pannelli fotovoltaici, dei ventilatoroni giganti e pale immerse in fiumi.
Impianti a turbogas, carbone, petrolio potremmo spegnerli anche domani. Sono i p0t3r1 f0rt1 che cielo impediscono111!1!
Ok che il diesel emette altri inquinanti, ma qua si sta parlando di co2 o ho capito male?
Perchè il diesel nel complesso è più inqunante della benzina a livello di emissioni, quindi è il primo che vogliono levare dalle palle, seguito a stretto giro dalla benzina a favore dell'elettrico.
E il primissimo modo per scoraggiare l'aquisto e la diffusione di un determinato tipo di veicolo è piazzarci una tassa sopra.
E io non ne sono certo uno strenuo sostenitore...
E' anche vero che siamo stati capaci di inquinare il nostro paese sotterrando immondizia e veleno ovunque, e lo stiamo pagando in termini di tumori... Con 30 anni di business della malavita sulle scorie nucleari, a quest'ora avremmo tutti il terzo occhio.
Siamo già fottuti.
Ridurre le emissioni è pura utopia, un placebo, una psaticca alla menta contro la tubercolosi.
Nel 1800 (sono solo duecento anni fa) eravamo due miliardi sul pianeta.
Oggi siamo quasi OTTO MILIARDI. E' il quadruplo. In due secoli.
Tra un ventennio scarso saremo DIECI MILIARDI.
Hai voglia te a "ridurre le emissioni".
Siamo delle cazzo di cavallette riprodotte a dismisura che stanno divorando risorse a più del dippio della velocità con cui si rinnovano.
Se ne esce solo bloccando in modo radicale la crescita demografica, ma era da iniziare l'altro ieri. No adesso.
Finirà in un solo modo:
Gli accordi e le menate stanno a zero, faranno tutti i fatti loro e quando la coperta sarà corta cominceranno tutti a tirare come pazzi.
Ci si scannerà allegramente e si attuerà la necessaria revisione demografica..
Non c'è solo la quantità delle emissioni.
Conta che siamo 8 miliardi e potremmo diventare 10 miliardi nel 2037 (la crescita demografica mondiale sta' rallentando da 30 anni https://www.worldometers.info/world-population/"][COLOR="Red"][U]fonte[/U][/COLOR][/URL])
[B][U]MA[/U][/B] ci sono Paesi che hanno emissioni di CO2 pro-capite di gran lunga superiori rispetto ad altri Paesi (https://ourworldindata.org/share-co2-emissions"][COLOR="Red"][U]fonte[/U][/COLOR][/URL])
Senza dubbio.
E sono quelli che si prodigano per ridurre le emissioni.
Ma come detto è un placebo.
E' opinione mia sia chiaro.. ma ci saranno guerra e/o catastrofi varie alla fine di questa strada.
Se ci dice bene noi che abbiamo 40 anni ora forse che la sfanghiamo.
Ma i nostri figli sono timbrati sicuri.
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