Cambiamento climatico 2024: record per riscaldamento globale e CO2 in atmosfera
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 21 Gennaio 2025, alle 10:44 nel canale Energie RinnovabiliIl 2024 è stato un anno decisamente negativo per i cambiamenti climatici. Il pianeta ha incontrato il nuovo record di riscaldamento, e la CO2 cresce più velocemente del previsto
Gli scienziati esperti di clima in tutto il mondo avvertono che il 2024 non è stato per niente un buon anno dal punto di vista dei cambiamenti climatici. L'anno appena passato ha fatto segnare il nuovo record di riscaldamento globale, con +1,6°C, per la prima volta sopra la soglia di 1,5, e ben 0,12 gradi sopra il precedente record, che era stato stabilito solo nel 2023.
La temperatura media globale di 15,10°C è stata di 0,72°C superiore alla media degli ultimi 30 anni (1991-2020), e il trend degli ultimi anni ormai è evidente e innegabile: ognuno degli ultimi 10 anni, 2015-2024, è stato uno dei 10 anni più caldi mai registrati.
Paradossalmente una parte di questo riscaldamento era occultato dalle maggiori emissioni inquinanti delle navi, che con lo zolfo emesso facevano da schermo alle radiazioni solari. Con la diminuzione dell'inquinamento navale, questo "scudo" si è indebolito, lasciando passare più radiazione solare, che però poi resta intrappolata dalla crescente CO2 in atmosfera.
E proprio la CO2 in atmosfera è un un altro dato preoccupante, con la crescita ampiamente sopra le previsioni dei ricercatori. Nel 2024 l'incremento è arrivato a 3,58 parti per milione (ppm), quando era atteso un aumento di 2,84 ppm. Questo dato è incompatibile con lo scenario della temperatura globale sotto la soglia di1,5 gradi.
In questo caso per generare un così grande aumento hanno pesato non poco gli incendi in tutto il pianeta, a loro volta però causati dai cambiamenti climatici. Anche le grandi foreste, naturali assorbenti di CO2, sono sempre più in difficoltà. Inoltre le emissioni da attività umane non sono calate come necessario. Si stima che ciò che ci possiamo permettere sia un aumento di 1,8 ppm l’anno, esattamente la metà di quanto successo nel 2024.
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