Tesla
Tesla svela il mega impianto di accumulo energetico in Texas. Così la comunità vuole evitare altri black out
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 07 Gennaio 2022, alle 18:20 nel canale BatterieDopo i gravi problemi avuti lo scorso inverno, il Texas sta ripensando la sua rete energetica, e Tesla è stata scelta per un impianto di accumulo tra i più grandi del mondo
56 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infola rete è distribuita a posta per ridurre i problemi di trasporto e le congestioni ma tu suggerisci di peggiorare il problema da quello che capisco producendo lontano da dove serve l'energia in modo da avere più problemi di blackout.. capisco..
effettivamente il sistema attuale funziona troppo bene e in qualche modo dobbiamo peggiorarlo per poi dire che andava ripensato :-D
giusta idea green..
Chiaramente tra le Alpi e la Sicilia ci sono solo delle barren lands dove è impossibile costruire alcunché
a me per quegli usi durano ANNI. Anzi spesso riuso per orologi e sveglie pile usate che magari non reggono più apparecchi più "pesanti".
concordo. Anche se le attuali tecnologie di batteria forse non sono l'ottimale per usi d'accumulo su vasta scala.
E cmq ci sono anche altri modi di accumulare, per es i pompaggi idroelettrici, alcuni anni fa usati massicicamente in Italia ma da qualche tempo inspiegabilmente usati sempre meno (forse per ragioni speculative )
più che ternzo mondo (che non consuma tutto insieme come un solo paese occidentale, il problema siamo NOI. Converrebbe eliminare i tanti deficienti che si aggirano per i forum, FB, ecc, sparando cazzate
Ah, ecco. molto interessante.
In pratica il tema non è batterie si o no, ma ladri speculatori di merda.
veramente è la soluzione dei tuoi amici francesi, che per decenni hanno spinto sul riscaldamento elettrico per giustificare l'assurdo numero di centrali nucleari e produrre plutonio per bombe atomiche.
le pile non c'entrano nulla, centra buttare soldi in una tecnologia (quella nucleare) pericolosa, costosissima e demenziale.
come mai se è cosi demenziale il nucleare, viene adottato da fior di nazioni ?
solo il 10% dei paesi usa il Nucleare e per circa il 10% del fabbisogno elettrico mondiale.
In ogni caso è la Francia che ci sta dimostrando quanto il Nucleare non sia vantaggioso economicamente.
Come sapete la Francia ha chiesto all'EU di poter sfruttare i fondi europei del PNRR previsti per la transazione ecologica per il nucleare.
La Francia vuole usare questi 50 mld previsti per allungare di 10 anni la vita di 1/3 dei suoi reattori (per complessivi 15GW di potenza), i più vecchi che devono essere dismessi entro il 2030.
Dal loro punto divi sta ci sta. Allungano al 2040 reattori che hanno già in attesa che le rinnovabili raggiungano la giusta quota di fabbisogno.
Ma mi chiedo, in teoria un rettore di nuova generazione (la 3+) EPR di cui la Francia possiede quasi tutti i brevetti dovrebbe costare 5 mld per una potenza di 1.6GW. Con quei 50 mld potrebbero costruire 10 di questi reattori per un totale di 16GW 1 in più di quelli in dismissione entro il decennio, con la differenza che questi nuovi 10 reattori avranno una vita media di ben 100 anni.
Per quale motivo preferiscono usare questi soldi per prolungare gli esistenti buttando 50 mld per un infrastruttura che cmq dovrà poi essere smaltita entro il 2040, quando hanno in mano la tecnologia per produrre con quei soldi più energia e per un tempo 10 volte maggiore?
Chiaro che sanno molto bene che quei 5 miliardi per reattore EPR di 3a generazione avanzata sono in realtà molto pochi. L'unico in costruzione lo è da 20 anni ed è costato già 22 miliardi e non si sa ancora quando verrà acceso.
L'altra cosa chiara è che senza soldi pubblici il nucleare è un grosso fallimento. Quale privato investirebbe mai denari a 10 cifre per avere un ritorno dopo 40 o 50'anni? e per i primi 10 anni se gli va bene neanche un euro di profitto?
In Italia che vogliamo fare? per raggiungere il 10% del nostro fabbisogno energetico servono una ventina di reattori, non solo, occorre costruire anche le centrali, centrifughe per l'arricchimento dell'uranio e un sistema nazionale di gestione delle scorie. Individuare almeno 10 aree dove fare le centrali, pagare copiosamente i comuni per ospitarle sperando di trovarli e che i cittadini accettino la cosa. Tutto questo ci costerà almeno 150 mld nei prossimi 10 anni che potrebbero superare anche 500 miliardi in 20 anni.
Con tutti questi soldi ci fa parchi eolici, parchi fotovoltaici e sistemi di accumulo per arrivare a coprire l'80% del fabbisogno energetico italiano!
Il processo di riciclo delle batterie agli ioni di litio è il più efficiente in assoluto. Si ricicla il 99.99% degli elementi. I costi sono si elevati, ma richiede cmq meno energia, meno CO2 e meno costi del fare la stessa quantità energetica in batterie nuove. L'unico costo alto è costruire la fabbrica che che viene intorno ai 2 miliardi. Recuperabili in meno di 10 anni, ma non abbiamo in Italia privati in grado di fare investimenti così copiosi e a lungo termine
che poi quanto durano e per quanto rimangono efficienti??
basta vedere le classiche pile AA / AAA per sveglie/radiosveglie o macchinine telecomandate, non durano + un k....
poi (come spesso accade) se le dimentichi inserite nell'apparecchio scariche, quando dopo n mesi le sostituisci ti ritrovi tutto il portabatterie inguaiato dall'acido uscito dalla pile scaricatesi.....
mondomerda!
In realtà le batterie al Litio (che non sono le migliori per l'accumulo) in accumulo durano 50'anni. Le batterie nel tempo perdono di capacità, ma l'efficienza rimane costante. E' un problema per le automobili se dopo 10 anni fai il 25% di km in meno con un "pieno" ma sicuramente non lo è per un accumulo cittadino. Infatti l'idea per l'accumulo a breve termine (giorno/notte) e di usare le batterie al sodio, molto più economiche ma più ingombranti e pesanti ma non sono problemi quando puoi stoccarle in palazzi magari in disuso. Batterie al Sodio alle quali puoi aggiungerci le batterie al litio che sono state utilizzate per 10 anni nelle vetture elettriche, pagandole pochissimo e potendole usare per altri 40'anni.
è la soluzione che vogliono portare anche in Italia ed Europa.. una sudditanza verso le pile..
la stupidità sta nel confidare nell'eolico e nel fotovoltaico in INVERNO per scaldarci pensando che le pile siano la soluzione..
per inciso.. quando da noi in montagna nevica i pannelli sono tutti sepolti e producono ZERO per mesi.. l'eolico è inesistente ed in inverno sarebbe comunque in bandiera in giorni come questi perchè si crea il giacchio sulle pale.. e quindi mi domando le pile chi le carica..
ma i green vendono soluzioni la dove non c'erano problemi prima che loro li creassero..
Evitiamo di confondere due parti che sono separate in un sistema di riscaldamento/raffrescamento di ambienti. C'è la sorgente energetica che una cosa e la diffusione del calore che è un altra.
Il sistema peggiore di diffusione del calore è sicuramente quello ad aria, quello dei climatizzatori per intenderci, quello a termosifoni è sicuramente migliore ma resta cmq poco efficiente e funziona solo per il riscaldamento. Il sistema migliore di diffusione del calore è la serpentina fitta sotto al pavimento. Basta acqua a 22° gradi che passe nelle serpentine, per avere 19 gradi di inverno e 25 d'estate.
Poi ci sono i vari sorgenti energetiche:
C'è la caldaia a gas o la pompa di calore, ma il sistema migliore è sicuramente la geotermia a bassa entalpia con pompa di calore. Per semplificare diciamo che è una pompa di calore che sfrutta l'entalpia dovuta alla differenza di temperatura dell'aria (fredda in inverno e calda d'estate) con il sotto suolo costante tutto l'anno. Questo sistema necessita di una pompa di calore che consuma massimo 150/200Wh a pieno regime se usata con un sistema di diffusione a serpentina sotto il pavimento e funziona anche in maniera invertita, quindi fornisce calore alla casa d'inverno e glielo toglie d'estate. E' una soluzione adottabile anche per dei condomini, ne esistono alcuni a Talenti a Roma. Certo può essere adottato per i nuovi edifici, trasformare un impianto di riscaldamento è troppo costoso, almeno che non si sfrutti il 110%
Ancora di più, conta l'esposizione della casa. In questo momento a Roma fanno circa 9 gradi e mi trovo sul mio balcone chiuso da dei pannelli trasparenti in PVC morbido (tipo dei teloni spessi), la quadratura di questi pannelli è di circa 20mq e sono esposti a sud. Dalle 8 di mattina fino alle 13 il sole entrava dentro casa riscaldandola fino a 26 gradi, ora ne fa 24 e sto in pantaloncini e maniche corte. Il riscaldamento io non lo accendo mai. Se di inverno fa diverse giornate di brutto tempo, accendo per qualche ora il fungo che ho sul balcone. Consumo 2 o 3 bombole l'anno quindi al prezzo di oggi tra gli 80 e i 120€/l'anno.
D'estate il sole sorge a nord est e tramonta a nord ovest quindi quando è a sud è troppo alto per entrare in casa. Essendo l'esposizione più esattamente a sud-est, magari ho problemi di troppo calore a primavera dove al sorgere del sole per circa un ora mi viene irraggiata casa facendomi scoppiare dal caldo perché colpisce proprio la stanza da letto, ma in quel mese specifico, mi basta abbassare la serranda la sera prima e risolvo il problema
In ogni caso è la Francia che ci sta dimostrando quanto il Nucleare non sia vantaggioso economicamente.
Come sapete la Francia ha chiesto all'EU di poter sfruttare i fondi europei del PNRR previsti per la transazione ecologica per il nucleare.
La Francia vuole usare questi 50 mld previsti per allungare di 10 anni la vita di 1/3 dei suoi reattori (per complessivi 15GW di potenza), i più vecchi che devono essere dismessi entro il 2030.
Dal loro punto divi sta ci sta. Allungano al 2040 reattori che hanno già in attesa che le rinnovabili raggiungano la giusta quota di fabbisogno.
Ma mi chiedo, in teoria un rettore di nuova generazione (la 3+) EPR di cui la Francia possiede quasi tutti i brevetti dovrebbe costare 5 mld per una potenza di 1.6GW. Con quei 50 mld potrebbero costruire 10 di questi reattori per un totale di 16GW 1 in più di quelli in dismissione entro il decennio, con la differenza che questi nuovi 10 reattori avranno una vita media di ben 100 anni.
Per quale motivo preferiscono usare questi soldi per prolungare gli esistenti buttando 50 mld per un infrastruttura che cmq dovrà poi essere smaltita entro il 2040, quando hanno in mano la tecnologia per produrre con quei soldi più energia e per un tempo 10 volte maggiore?
Chiaro che sanno molto bene che quei 5 miliardi per reattore EPR di 3a generazione avanzata sono in realtà molto pochi. L'unico in costruzione lo è da 20 anni ed è costato già 22 miliardi e non si sa ancora quando verrà acceso.
L'altra cosa chiara è che senza soldi pubblici il nucleare è un grosso fallimento. Quale privato investirebbe mai denari a 10 cifre per avere un ritorno dopo 40 o 50'anni? e per i primi 10 anni se gli va bene neanche un euro di profitto?
In Italia che vogliamo fare? per raggiungere il 10% del nostro fabbisogno energetico servono una ventina di reattori, non solo, occorre costruire anche le centrali, centrifughe per l'arricchimento dell'uranio e un sistema nazionale di gestione delle scorie. Individuare almeno 10 aree dove fare le centrali, pagare copiosamente i comuni per ospitarle sperando di trovarli e che i cittadini accettino la cosa. Tutto questo ci costerà almeno 150 mld nei prossimi 10 anni che potrebbero superare anche 500 miliardi in 20 anni.
Con tutti questi soldi ci fa parchi eolici, parchi fotovoltaici e sistemi di accumulo per arrivare a coprire l'80% del fabbisogno energetico italiano!
Il processo di riciclo delle batterie agli ioni di litio è il più efficiente in assoluto. Si ricicla il 99.99% degli elementi. I costi sono si elevati, ma richiede cmq meno energia, meno CO2 e meno costi del fare la stessa quantità energetica in batterie nuove. L'unico costo alto è costruire la fabbrica che che viene intorno ai 2 miliardi. Recuperabili in meno di 10 anni, ma non abbiamo in Italia privati in grado di fare investimenti così copiosi e a lungo termine
In realtà le batterie al Litio (che non sono le migliori per l'accumulo) in accumulo durano 50'anni. Le batterie nel tempo perdono di capacità, ma l'efficienza rimane costante. E' un problema per le automobili se dopo 10 anni fai il 25% di km in meno con un "pieno" ma sicuramente non lo è per un accumulo cittadino. Infatti l'idea per l'accumulo a breve termine (giorno/notte) e di usare le batterie al sodio, molto più economiche ma più ingombranti e pesanti ma non sono problemi quando puoi stoccarle in palazzi magari in disuso. Batterie al Sodio alle quali puoi aggiungerci le batterie al litio che sono state utilizzate per 10 anni nelle vetture elettriche, pagandole pochissimo e potendole usare per altri 40'anni.
Evitiamo di confondere due parti che sono separate in un sistema di riscaldamento/raffrescamento di ambienti. C'è la sorgente energetica che una cosa e la diffusione del calore che è un altra.
Il sistema peggiore di diffusione del calore è sicuramente quello ad aria, quello dei climatizzatori per intenderci, quello a termosifoni è sicuramente migliore ma resta cmq poco efficiente e funziona solo per il riscaldamento. Il sistema migliore di diffusione del calore è la serpentina fitta sotto al pavimento. Basta acqua a 22° gradi che passe nelle serpentine, per avere 19 gradi di inverno e 25 d'estate.
Poi ci sono i vari sorgenti energetiche:
C'è la caldaia a gas o la pompa di calore, ma il sistema migliore è sicuramente la geotermia a bassa entalpia con pompa di calore. Per semplificare diciamo che è una pompa di calore che sfrutta l'entalpia dovuta alla differenza di temperatura dell'aria (fredda in inverno e calda d'estate) con il sotto suolo costante tutto l'anno. Questo sistema necessita di una pompa di calore che consuma massimo 150/200Wh a pieno regime se usata con un sistema di diffusione a serpentina sotto il pavimento e funziona anche in maniera invertita, quindi fornisce calore alla casa d'inverno e glielo toglie d'estate. E' una soluzione adottabile anche per dei condomini, ne esistono alcuni a Talenti a Roma. Certo può essere adottato per i nuovi edifici, trasformare un impianto di riscaldamento è troppo costoso, almeno che non si sfrutti il 110%
Ancora di più, conta l'esposizione della casa. In questo momento a Roma fanno circa 9 gradi e mi trovo sul mio balcone chiuso da dei pannelli trasparenti in PVC morbido (tipo dei teloni spessi), la quadratura di questi pannelli è di circa 20mq e sono esposti a sud. Dalle 8 di mattina fino alle 13 il sole entrava dentro casa riscaldandola fino a 26 gradi, ora ne fa 24 e sto in pantaloncini e maniche corte. Il riscaldamento io non lo accendo mai. Se di inverno fa diverse giornate di brutto tempo, accendo per qualche ora il fungo che ho sul balcone. Consumo 2 o 3 bombole l'anno quindi al prezzo di oggi tra gli 80 e i 120€/l'anno.
D'estate il sole sorge a nord est e tramonta a nord ovest quindi quando è a sud è troppo alto per entrare in casa. Essendo l'esposizione più esattamente a sud-est, magari ho problemi di troppo calore a primavera dove al sorgere del sole per circa un ora mi viene irraggiata casa facendomi scoppiare dal caldo perché colpisce proprio la stanza da letto, ma in quel mese specifico, mi basta abbassare la serranda la sera prima e risolvo il problema
il nucleare è stato adottato dai paesi più "avanzati " è logico che in nigeria non sia stato adottato vista la complessità del sistema
il mio idraulico "sperimentatore" nella sua "villettina" che si è costruito ha voluto "sperimentare" per il proprio personale impianto di riscaldamento:
si è fatto l'impianto di riscaldamento a pavimento, e come "riscaldatore" ha messo una bella grossa pompa di calore + impianto solare + fotovoltaico.
per la pompa ha (forse) esagerato un tantino, dato che gli occupa mezza stanza (lavanderia bella grande)
risultato?
rimpiange la cara vecchia stufa a legna ed i termosifoni di quando abitava a casa dei genitori....e praticamente ogni giorno (causa lavoro, e non riuscirebbe a mangiare a casa sua) è contentissimo di mangiare pranzo e cena a casa dei genitori in inverno proprio per stare al calduccio...
a me per quegli usi durano ANNI. Anzi spesso riuso per orologi e sveglie pile usate che magari non reggono più apparecchi più "pesanti".
ne ho provate di tutti i tipi e prezzi, anche le tanto (ora) pubblicizzate duracell costano un botto e fanno acqua da tutte le parti, è inutile che vi ostiniate a dire che sono + efficienti e bla bla bla, non è vero nulla, le batterie "commerciali" che si trovano al supermercato (ma anche online) non durano + una cippa di nulla....
e non lo dico solo io, anche il negoziante la pensa allo stesso modo che sente i clienti sempre lamentarsi per batterie che messe nuove durano poco o nulla...(che siano duracell, panaosnic o altro...)
p.s.: anch'io le riutilizzo su radiosveglie et simila dopo un uso "pesante" se controllandole dal tester hanno una carica "residua" di almeno 1 Volt, fino a che sulla sveglietta non si vedono + i cristalli liquidi delle cifre....
Infatti il prezzo del energia è messo male ultimamente forse dovremmo avere più nucleare
A me sembra totalmente il contrario, unico paese al mondo ad avere una possibilità di azzerare la produzione di CO2 per il 2050.
Costo del energia bassissimo, aria inquinata meno del resto di Europa, e vende a prezzo di mercato energia a mezza Europa.
E fa anche bene sempre darla vinta ai crucchi non mi va, se loro vogliono il gas allora la Franca deve avere il nucleare!
Dal loro punto divi sta ci sta. Allungano al 2040 reattori che hanno già in attesa che le rinnovabili raggiungano la giusta quota di fabbisogno.
Perche in quel caso il costo del energia si ridurrebbe ancora di più, per un reattore nucleare il costo è l'investimento iniziale
del infrastruttura, se ripaghi quello il carburante ha un costo infimo
Perche la tecnologia va avanti e si è capito che avere un centrali cosi grosse ha un investimento iniziale troppo elevato,e un tempo di entrata in servizio troppo lungo, se la centrale entra in funzione dopo 10 anni dalla primo mattone devo espormi per troppo tempo. Una volta in funzione ne giro di antri 10 anni me la ripago ma sono 20-30 anni di esposizione troppo dato che non viviamo fino a 300 anni, per ora.
Quindi si sta passando ai reattori SMR, che sono piccoli e modulari quindi con un moderato investimenti iniziale e lavori molto più veloci possono cominciare a generare entrate in un tempo breve.
In questo si i modelli a grosse dimensioni non vanno bene
I reattori grossi e monolitici non hanno senso se non con fondi pubblici, solo uno stato è abbastanza longevo da
assorbire i costi e gli utili.
Si questo è vero e ti ho spiegato sopra il perche e le alternative, quindi è normale che si cerchi di mantenere quelli vecchi.
E che problemi ci sono scusa? tralasciando il fatto che le centrifughe non servano con i metodi moderi, oltretutto le score avrebbero uun emivita di molto inferiore nel ordine di un paio di secoli, e in ogni caso il sistema di gestione delle scorie lo devi avere ugualmente, sai il materiale radioattivo viene prodotto anche da altre attività umane non solo dai reattori nucleari.
E come nozione finale, con tutti i rifiuti tossici che gestiamo non vedo grossi problemi, sai una cosa tipo l'arsenico , di cui abbiamo scorte immagazzinate che basterebbero per ammazzare 10 volte la popolazione italiana
Tralasciando il fatto che parlare solo di costo non ha senso, se io spendo 300 000 000 000 di euro ma ne ricavo
1 000 000 000 000 il problema non si pone.
Il punto è che tu credi che in Italia gia non ci siano zone di stoccaggio di rifiuti tossici ben più pericolosi, sempre l'arsenico essendo un elmento non lo distruggi e nemmeno decade...MAI
Poi sarei curiosi di sapere se zone a alto inquinamento atmosferico magari vicini a centrali a carbone o acciaierie , avrebbero
qualche problema a passare a pulite centrali nucleari.
Tralasciamo che sistemi di accumulo che ti permettano di stoccare energia per settimane semplificante non esistono, anche se arrivi al 80% , solare , eolico poi cosa fai per il rimanente 20%? Vai di metano?Che anche se inferiore è sempre un gas con emissione di CO2?Oltretutto legandoti in modo forte a paesi stranieri, che siano Russi o Americani poco importa..
Questo è tutto da dimostrare, infatti PER ora il costo del litio ricavato dalle batterie è più costoso di quello da miniera
Si certo tralasciando tutta la ricerca per processare e separare i materiali, i prodotti chimici necessari per la separazione, la costruzioni delle macchine per la separazione dei materiali ecc.
Non è che basta prendere le batterie e fondere un un crogiolo, anzi è una roba molto chimica e anche non proprio pulita
con svariati passaggi e acidi vari, sul tubo ci sono svariati video che spiegano il procedimento
Ti fermo qui, questa è l'unica cosa giusta che hai scritto, il resto è molto opinabile, e fatti una domanda perche le batterie come dici tu non vanno bene per l’accumulo? Specialmente per queste dimensioni?
Il sistema peggiore di diffusione del calore è sicuramente quello ad aria, quello dei climatizzatori per intenderci, quello a termosifoni è sicuramente migliore ma resta cmq poco efficiente e funziona solo per il riscaldamento. Il sistema migliore di diffusione del calore è la serpentina fitta sotto al pavimento.
Tutto giusto!
35 gradi, il resto giusto
C'è la caldaia a gas o la pompa di calore, ma il sistema migliore è sicuramente la geotermia a bassa entalpia con pompa di calore. Per semplificare diciamo che è una pompa di calore che sfrutta l'entalpia dovuta alla differenza di temperatura dell'aria (fredda in inverno e calda d'estate) con il sotto suolo costante tutto l'anno. Questo sistema necessita di una pompa di calore che consuma massimo 150/200Wh a pieno regime se usata con un sistema di diffusione a serpentina sotto il pavimento e funziona anche in maniera invertita, quindi fornisce calore alla casa d'inverno e glielo toglie d'estate. E' una soluzione adottabile anche per dei condomini, ne esistono alcuni a Talenti a Roma.
Tutto giusto, ci sono alcune imprecisioni (le pompe di calore non sono sorgenti energetiche e nemmeno di calore solo spostano il calore da una parte a un altra) ma nulla di che, ma il problma è che tu non dici che il costo è assurdo, devi fare
una trapanazione a almeno 40-50 metri sotto terra, e prima dei fare dei rilevamento geologici per capire se è possibile
Il presso è sui 20 000 euro solo per questa parte poi ci devi mettere la pompa di calore adeguata, ci vogliono altri 10 000 euro
un po costosa come soluzione.
E non adeguata a tutti
Certo può essere adottato per i nuovi edifici, trasformare un impianto di riscaldamento è troppo costoso, almeno che non si sfrutti il 110%
Tutto giusto anche se non tutti abitano a ROMA da me fanno -3 gradi oggi quindi il riscaldamento lo accendo e
no non uso un fungo in casa mi spiace , senza contare il piccolo problema che quelle robe generano monossido di carbonio e tendono a uccidere le persone, per quello sono da usare in esterno ... ^^
perchè è (stata) la "copertura" per dotarsi di bombe atomiche.
non lo sapevi? è il segreto di pulcinella.
Infatti nessuno ha praticamente più costruito reattori una volta ottenuto l'obiettivo militare (USA, Francia, UK...).
Guardacaso a "certe" nazioni che vorrebbero farsi "centrali elettriche", viene vietato (con omicidi di tecnici, hacking sugli impianti, bombardamenti veri e propri...).
....
Ma mi chiedo, in teoria un rettore di nuova generazione (la 3+) EPR di cui la Francia possiede quasi tutti i brevetti dovrebbe costare 5 mld per una potenza di 1.6GW. Con quei 50 mld potrebbero costruire 10 di questi reattori per un totale di 16GW...
Per quale motivo preferiscono usare questi soldi per prolungare gli esistenti
...
Chiaro che sanno molto bene che quei 5 miliardi per reattore EPR di 3a generazione avanzata sono in realtà molto pochi. L'unico in costruzione lo è da 20 anni ed è costato già 22 miliardi e non si sa ancora quando verrà acceso.
Mi sembra che ti sei risposto da solo: con 50 miliardi ci fai 2 o 3 reattori, non 10... e ci metti 20 anni.
Rattoppare gli esistenti costa meno, non hai rogne con autorizzazioni e localizzazione, e rinvii lo smantellamento (che costerebbe ALTRE decine/centinaia di miliardi)
Molto corretto ricordarlo. [B]NESSUN privato ha mai investito nel nucleare un cent. di soldi [U]suoi[/U].[/B] Se il nucleare fosse così conveniente ed economico, come si spiega?
Questa è la dimostrazione PALESE che si tratta di un enorme bidone.
Con tutti questi soldi ci fa parchi eolici, parchi fotovoltaici e sistemi di accumulo per arrivare a coprire l'80% del fabbisogno energetico italiano!
concordo appieno.
ma chiariamo una cosa: la costruzione in Italia di centrifughe di arricchimento e impianti di riprocessamento delle scorie NON verranno MAI e per NESSUN motivo permessi dai paesi che hanno potenziale atomico.
Se qualcuno solamente osasse pensarlo, avrebbe uno "strano" incidente e la cosa morirebbe lì. E questo per ragioni geopolitiche. Stile Mattei.
Il combustibile saremmo OBBLIGATI a comprarlo, e le scorie a farle ritrattare all'estero. Su questo non esiste [U]assolutamente[/U] altra possibilità per il motivo suddetto.
per cui, nessuna "indipendenza".
C'entra avere il PERMESSO di chi comanda nel mondo e dimostrare stabilità e serietà politica.
In ogni caso, l'unico permesso che noi possiamo ottenere è quello di [U]comprare[/U] prodotti esteri [U]a peso d'oro[/U] (sia la centrale, sia il combustibile)
risultato?
rimpiange ......
forse proprio perchè è un idraulico che non capisce una ceppa
(per es. se dici che ha esagerato con la pompa di calore = dimensionamento impianto ad cazzum).
ne conosco di gente che crede di essere capace, e invece fa solo casino...
forse il problema non sono le batterie, ma gli apparecchi progettati male e costruiti peggio (indovina dove ) che consumano un botto?
Costo del energia bassissimo, aria inquinata meno del resto di Europa, e vende a prezzo di mercato energia a mezza Europa.
dove hai letto queste favole?
la Francia, nonostante il 70% di nucleare, ha le stesse emissioni di CO2 dell'Italia.
fail
[/QUOTE]
fonte di questa sparacazzata?
prima di dare una risposta surreale, facci (e fatti) un piacere.
cerca un elenco dei paesi con centrali nucleari e poi incrocialo con quelli dotati di armamento nucleare.
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