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L'automotive europeo si comporta da cicala; la scorta di metalli per batterie è insufficiente
di Giulia Favetti pubblicata il 04 Dicembre 2023, alle 18:02 nel canale Batterie
Secondo la nuova analisi di Transport & Environment (T&E), le case automobilistiche dell'UE si sarebbero assicurate meno di 1/5 dei metalli per batterie (litio, nichel e cobalto) di cui avranno bisogno da qui alla fine del decennio, ovvero nei prossimi sei anni
76 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTu al contrario hai detto che l'europa non è un problema ma solo la cina & C lo sono. Vuoi riportarli al medioevo?
Zero emissioni per tutti ora come ora è una utopia, come lo è il comunismo o il globalismo. Perseguire questa utopia, così come è stato per altre, porterà a grossi disastri economici e sociali.
Zero emissioni in occidente significa chiedere alla popolazione di rinunciare al benessere costruito negli ultimi 100 anni.
Zero emissioni per cinesi e indiani significa dir loro "guardate, rinunciate proprio alla ricerca del benessere".
Capisci perché non può funzionare? Se le soluzioni proposte per raggiungere zero emissioni passano per una decrescita economica, recessione e regressione... sarà molto peggio del medioevo.
Dal mio punto di vista l'unico modo sensato per raggiungere l'obiettivo di zero emissioni è mettere un sacco di soldi su ricerca tecnologica, e sviluppare fonti energetiche pulite.
Pensare che si possa fare in pochi anni è utopistico. Anche perché la ricerca richiede comunque tempo.
Affrettare i tempi in maniera "burocratica" come si sta facendo con l'elettrico, non sta portando alcun giovamento reale alla battaglia ecologica. E non lo porterà per svariato tempo, perché il parco auto circolante a combustione è semplicemente enorme.
E pensare che sia intelligente tenere fuori milioni di auto e persone dalle città in nome dell'ecologia, è totalmente fuori di testa.
Ma perché questa ossessione per la Cina che emette una quantità di GHG pro capite paragonabile all'UE pur producendo per tutto il mondo e nessuna parolina per gli anglosassoni che emettono anche più del doppio?
Australia 21.98
Canada 19.79
China 10.95
New Zealand 16.83
United States 17.90
Australia 21.98
Canada 19.79
China 10.95
New Zealand 16.83
United States 17.90
Perché sono tanti ed il loro contributo assoluto è enorme
Mi soffermavo pero' sul fatto che i grafici possono tenere o meno conto di questo spetto. I grafici di ourworldindata indicano in modo esplicito "emissions from fossil fuels and industry". Quindi non tengono conto del riassorbimento ed emissione di co2 diverse.
E continui a sbagliare. La cina deve ridurre le emissioni e non lo sta facendo. E se la cina non lo fa, ogni sforzo e' vano. Questo non significa affatto pretendere torni al medioevo. I paesi europei hanno emissioni procapite inferiori, in continua diminuzione, e non sono certo medioevo. L'italia e' a 5t, quasi la meta' della cina!
se provi a guardare i grafici, noterai che la curva della cina si stà fermando.
Tu vuoi che la cina fermi immediatamente il suo sviluppo e che torni indietro. Non funziona così.
Ora gli scienziati (o meglio i dati) dicono che quello che stiamo (mondo) facendo è ancora insufficiente. questo significa che
Cina si deve impegnare di più
Europa si deve impegnare di più
resto del mondo si deve impegnare di più.
quello che cerco di dirti fin dagli inizi è che la cina è un problema ma non IL problema. Anche Europa è parte del problema perché non importa se le emissioni stanno calando, calano troppo lentamente.
Come ogni buon geenvasato, è sempre bene non discutere con chi non la pensa come voi.
dovevi proprio arrivare ad offendere eh?
il problema è che l'alternativa porta a fenomeni climatici estremi e a sua volta a problemi socioeconomici [U]forse[/U] anche maggiori.
Zero emissioni è una utopia adesso ma con il tempo (una 50ina d'anni? di più? di meno?) è possibile, difficile ma pur sempre possibile.
Certo è che se stiamo immobili il conto da pagare sarà sempre più salato.
Zero emissioni per cinesi e indiani significa dir loro "guardate, rinunciate proprio alla ricerca del benessere".
Capisci perché non può funzionare? Se le soluzioni proposte per raggiungere zero emissioni passano per una decrescita economica, recessione e regressione... sarà molto peggio del medioevo.
condivido!
Pensare che si possa fare in pochi anni è utopistico. Anche perché la ricerca richiede comunque tempo.
Affrettare i tempi in maniera "burocratica" come si sta facendo con l'elettrico, non sta portando alcun giovamento reale alla battaglia ecologica. E non lo porterà per svariato tempo, perché il parco auto circolante a combustione è semplicemente enorme.
Assolutamente d'accordo sul investire su ricerca e sviluppo ma ritengo sia altrettanto importante iniziare ad applicare tali innovazioni, e se tali innovazioni hanno una buona potenzialità ma sono un po' immature, trovo vantaggioso (in un contesto a lungo termine) forzare la mano con incentivi e/o limitazioni (nella giusta misura). Basta guardare la tecnologia delle batterie che sta avendo una crescita molto marcata grazie anche ma soprattutto alle bev.
ok, però è una cosa che ha poco a che fare con le BEV. Voglio dire che tali limitazioni esistono da ben prima quindi non è riconducibile e semmai le BEV sono uno strumento per dire ai politici "adesso non avete più scuse per non farci entrare in città"
Australia 21.98
Canada 19.79
China 10.95
New Zealand 16.83
United States 17.90
perché siamo ipocriti ed è più facile puntare il dito contro la nazione emergente che minaccia di scalzarci dal podio.
e mi sono permesso di sottolineare una cosa che, purtroppo, molti fanno finta di ignorare quando vogliono.
Zero emissioni in occidente significa chiedere alla popolazione di rinunciare al benessere costruito negli ultimi 100 anni.
Zero emissioni per cinesi e indiani significa dir loro "guardate, rinunciate proprio alla ricerca del benessere".
Capisci perché non può funzionare? Se le soluzioni proposte per raggiungere zero emissioni passano per una decrescita economica, recessione e regressione... sarà molto peggio del medioevo.
Dal mio punto di vista l'unico modo sensato per raggiungere l'obiettivo di zero emissioni è mettere un sacco di soldi su ricerca tecnologica, e sviluppare fonti energetiche pulite.
Pensare che si possa fare in pochi anni è utopistico. Anche perché la ricerca richiede comunque tempo.
Affrettare i tempi in maniera "burocratica" come si sta facendo con l'elettrico, non sta portando alcun giovamento reale alla battaglia ecologica. E non lo porterà per svariato tempo, perché il parco auto circolante a combustione è semplicemente enorme.
E pensare che sia intelligente tenere fuori milioni di auto e persone dalle città in nome dell'ecologia, è totalmente fuori di testa.
Ci vuole solo la volontà, ma l'uomo è avido. Dovremmo essere in un'era che la condivisione dovrebber essere una cosa portante.
Tanto presto o tardi saremo sostituiti dai robot, già amazon ha cominciato i suoi test , con un piano triennale... per i magazzini già esistenti, nn creati ad hoc per loro.
Il costo di produzione degli efuel non puo' che scendere se adottato diffusamente, ma manca l'interesse ad investirci. Le ragioni sono le solite note.
Ma non c'e' alcun problema a continuare ad usare fonti fossili, riducendo progressivamente l'estrazione grazie a nuove fonti energetiche. E non prendendo in giro la gente con la truffa del mix energetico, continuando ad estrarre sempre e di piu'. Il punto e' che l'elettrificazione delle auto da un contributo risibile in questa direzione, a costi spropositati.
Qualcuno ha detto nucleare? Gia', invece di buttare soldi in auto elettriche, in tempi piu' brevi avremmo risultati enormemente superiori e duraturi.
da ginopitroll figuriamoci se poteva mancare il nucleare
il quale peraltro, come tutte le baggianate, già parte subito con un bel "se avessimo fatto così".. pensa, i nuclearisti possono pure invertire lo spazio-tempo
il quale peraltro, come tutte le baggianate, già parte subito con un bel "se avessimo fatto così".. pensa, i nuclearisti possono pure invertire lo spazio-tempo
Beh, che avere dismesso NOI il nucleare - quando TUTTI intorno a noi lo continuavano ad avere - sia stata una baggianata direi che sia fuori discussione.
Piuttosto sarebbe interessante fare un'analisi esplorativa per la messa in produzione di un paio di centrali in tempi brevi, per stabilizzare un po' la produzione e di conseguenza i prezzi. Di sicuro sono soldi spesi meglio che parchi di accumulo dalla dubbia efficienza (o del ponte sullo Stretto).
Piuttosto sarebbe interessante fare un'analisi esplorativa per la messa in produzione di un paio di centrali in tempi brevi, per stabilizzare un po' la produzione e di conseguenza i prezzi. Di sicuro sono soldi spesi meglio che parchi di accumulo dalla dubbia efficienza (o del ponte sullo Stretto).
Avere dismesso il nucleare è stata una [U]CAZZATA[/U] immane per l'italia, da ogni punto di vista.
Che ha portato enormi vantaggi economici ad altri.
Fin troppo facile fare complottismo, sul referendum e balle varie.
Che ha portato enormi vantaggi economici ad altri.
Fin troppo facile fare complottismo, sul referendum e balle varie.
Il problema è che noi italiani, oltre ad un analfabetismo funzionale congenito, siamo anche troppo emotivi: il referendum sul nucleare non andava fatto subito dopo Chernobyl, non c'è molto da fare complottismo.
Ricordo un commento, ma non di chi, riferito alla Brexit, citava più o meno "ci sono argomenti sui quali il popolo non dovrebbe poter esprimere la propria opinione, perchè non ha le conoscenze per farlo".
Ecco, Brexit e nucleare in Italia sono due esempi lampanti.
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