Impronta CO2 delle batterie, l'UE vuole cambiare il calcolo e l'industria tedesca insorge

di pubblicata il , alle 16:59 nel canale Batterie Impronta CO2 delle batterie, l'UE vuole cambiare il calcolo e l'industria tedesca insorge

La Commissione Europea vorrebbe utilizzare il mix nazionale di produzione di energia elettrica per calcolare l'impronta di CO2 delle batterie, e ciò penalizza chi ha fatto investimenti in fabbriche sostenibili

 
21 Commenti
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Massimiliano Zocchi10 Agosto 2024, 10:10 #11
Originariamente inviato da: sbaffo
Io sospetto che abbia a che fare coi certificati green, quelli che si vendono tra aziende per "compensare" la CO2.
Se un'azienda dichiara di essere 100% green perchè compra crediti carbonici (invece di avere una produzione endogena green) è solo greenwashing. Mi pare che la UE lo aveva vietato nelle pubblicità infatti.

Non so come faccia a continuare la pubblicità dell'acqua eco-green (finto eco perchè coi crediti) di brumotti... è proprio la definizione di greenwashing


L’azienda che sfrutta i crediti sicuramente fa greenwashing, ma il meccanismo di vendita dei crediti ha comunque un suo senso logico. Se io produco crediti significa che ho avuto un comportamento virtuoso oltre ciò che era strettamente necessario per coprire i miei bisogni. Se ricevo denaro per questo, sarò incentivato a fare sempre di più. In sostanza per la collettività c’è comunque un ritorno, non importa quale azienda faccia Green reale, l’importante è che il totale aumenti.
Giusto però vietare pubblicità a chi non ha davvero una fabbrica più sostenibile.
Massimiliano Zocchi10 Agosto 2024, 10:12 #12
Originariamente inviato da: Ginopilot
Così magari i paesi per difendere le proprie industrie cominciano a dare davvero politiche serie per la produzione rinnovabile


In effetti lo ho pensato cercando di darmi una spiegazione, potrebbe avere senso, nell’ottica generale di migliorare i mix di tutte le nazioni.
sbaffo10 Agosto 2024, 10:27 #13
Originariamente inviato da: Massimiliano Zocchi
L’azienda che sfrutta i crediti sicuramente fa greenwashing, ma il meccanismo di vendita dei crediti ha comunque un suo senso logico. Se io produco crediti significa che ho avuto un comportamento virtuoso oltre ciò che era strettamente necessario per coprire i miei bisogni. Se ricevo denaro per questo, sarò incentivato a fare sempre di più. In sostanza per la collettività c’è comunque un ritorno, non importa quale azienda faccia Green reale, l’importante è che il totale aumenti.
[U]Giusto però vietare pubblicità a chi non ha davvero una fabbrica più sostenibile.[/U]
Certo, concordo sul sistema dei crediti.
Probabilmente per le batterie hanno fatto un ragionamento simile a quello per la pubblicità, il sistema dei carbon credit funziona a livello collettivo, ma il singolo non può vantarsi (pubblicità o certificare (batterie) di essere green perchè paga i crediti.
E' come se io pagassi le multe stradali e poi dico che sono un santo alla guida perchè le ho pagate tutte.
Ginopilot10 Agosto 2024, 14:03 #14
Il sistema dei certificati e' sbagliato, non dovrebbe essere consentito venderli. Gia' ti pagano per produrre energia. Basta cosi'. Fine. La vendita altera sulla carta la presunta origine dell'energia e fa crescere i costi dell'energia. Se non consumi cio' che produci, finisce nel calderone a disposizione di chiunque consumi.
Ginopilot10 Agosto 2024, 14:04 #15
Originariamente inviato da: giuvahhh
nonostante quello che dicono i sinistroidi ecopazzi la meloni aveva ragione a non volere la ursula. si potrebbe definire la ue come una sorta di raich dato che comanda sempre la germania con i suoi amicici


un delirio
ZeroSievert10 Agosto 2024, 19:53 #16
Originariamente inviato da: Ginopilot
Secondo me qualcuno si e' accorto che con qualche magheggio era possibile spacciare per green roba che green non era. Comprare energia rinnovabile significa sottrarla al mercato, non produrre "green".


Quoto. E sorge la domanda: a chi va "l'energia non green?", viene penalizzato in maniera equivalente? Perchè se le quote di CO2 servono solo a fare belli alcuni prodotti d'esportazione mentre il resto va a lignite di green c'é poco in tutta la faccenda.

EDIT: tra le altre cose, dare certificazioni "100% green" in un paese che talvolta si ritrova a produrre quasi al 100% fossile e ha forse il mix piú sporco d'Europa dopo la Polonia fa abbastanza ridere.

EDIT 2: si capisce il nervosismo dell'industria tedesca anche dal fatto che le centrali a carbone potrebbero essere spente solo nel 2038. E questo supponendo che i fantomatici storage e reti a idrogeno funzionino..

https://montelnews.com/news/b22ab34...mps-up-ministry
idroCammello11 Agosto 2024, 12:44 #17
Originariamente inviato da: Ginopilot
Il sistema dei certificati e' sbagliato, non dovrebbe essere consentito venderli. Gia' ti pagano per produrre energia. Basta cosi'. Fine. La vendita altera sulla carta la presunta origine dell'energia e fa crescere i costi dell'energia. Se non consumi cio' che produci, finisce nel calderone a disposizione di chiunque consumi.


Non capisco perchè ritieni il sistema dei certificati sbagliato.

dato che conta il risultato ambientale complessivo, se qualcuno che non è virtuoso si trova costretto a "sovvenzionare" chi lo è di per se non è negativo.

Anche perchè in certi comparti è difficile essere virtuosi, in altri le condizioni consentono di fare di più del minimo sindacale.

Alla fin fine è un mercato della virtuosità, il giusto/sbagliato diventa quasi solo una questione di prezzi : se si rendono le esternalità negative decisamente care qualche risultato lo si dovrebbe ottenere
sbaffo11 Agosto 2024, 16:33 #18
Originariamente inviato da: idroCammello
Non capisco perchè ritieni il sistema dei certificati sbagliato.

dato che conta il risultato ambientale complessivo, se qualcuno che non è virtuoso si trova costretto a "sovvenzionare" chi lo è di per se non è negativo.

Anche perchè in certi comparti è difficile essere virtuosi, in altri le condizioni consentono di fare di più del minimo sindacale.

Alla fin fine è un mercato della virtuosità, il giusto/sbagliato diventa quasi solo una questione di prezzi : se si rendono le esternalità negative decisamente care qualche risultato lo si dovrebbe ottenere
E' proprio questo il punto, se il prezzo del carbon credit è inferiore al costo di trasformare la produzione verso la sostenibilità conviene lasciare le cose come stanno e continuare a inquinare pagando "il pizzo". Non si arriverà mai alla neutralità carbonica perchè qualcuno non farà mai la transizione.
Il sistema in sè è giusto, è un incentivo alla transizione ecologica, ma non basta/non funziona in tutti i casi.

Originariamente inviato da: ZeroSievert
Quoto. E sorge la domanda: a chi va "l'energia non green?", viene penalizzato in maniera equivalente? Perchè se le quote di CO2 servono solo a fare belli alcuni prodotti d'esportazione mentre il resto va a lignite di green c'é poco in tutta la faccenda.

EDIT: tra le altre cose, dare certificazioni "100% green" in un paese che talvolta si ritrova a produrre quasi al 100% fossile e ha forse il mix piú sporco d'Europa dopo la Polonia fa abbastanza ridere.
infatti, come l'acqua di brumotti che si definisce eco-green perchè "compensa 100%" pagando, ma non è green, le bottiglie sono di plastica, ecc., pubblicità nauseante da quanto è falsa.
Anche la Fiat compra crediti carbonici da Tesla, ma non è certo altrettanto green. Te l'immagini la pubblicità del Doblò diesel con la scritta "eco-green" e in piccolo "crediti compensati" , si urlerebbe al greenwashing giustamente, infatti fiat si guarda bene dal farlo. (Apple invece ci ha provato ed è stata redarguita dalla UE)

EDIT 2: si capisce il nervosismo dell'industria tedesca anche dal fatto che le centrali a carbone potrebbero essere spente solo nel 2038.
2038!!! scelta scellerata di chiudere il nucleare per riaprire il carbone, alla faccia dell'ecologia!
Il bello è che lo hanno voluto i verdi tedeschi.

Originariamente inviato da: Ginopilot
Il sistema dei certificati e' sbagliato, non dovrebbe essere consentito venderli. Gia' ti pagano per produrre energia. Basta cosi'. Fine. La vendita altera sulla carta la presunta origine dell'energia e fa crescere i costi dell'energia. Se non consumi cio' che produci, finisce nel calderone a disposizione di chiunque consumi.
No, il sistema dei certificati non è sbagliato in sè, l'uso distorto che se ne può fare è sbagliato. Gli esempi li ho fatti sopra.
In più c'è il discorso "calderone" che dici tu, che fa parte sempre delle storture: se io produco la mia energia green e la uso ok, ma se la compro dalla rete, che l'Eni di turno mi faccia il contratto 100% rinnovabile è una bazza perchè vuol dire che a qualcun altro andrà più "sporca" perchè la somma sempre è quella. Se prelevo acqua da una piscina comune il livello è quello per tutti e anche l'acqua è la stessa per tutti, si mischia, la rete elettrica nazionale è la stessa cosa, perciò dire che a me arriva solo acqua/elettricità pulita e a te no è solo una bazza commerciale, ma anche fosse vero la sto togliendo a qualcun altro perchè il mix totale della rete resta uguale.
In questo senso forse si parla di mix energetico nazionale invece che certificati finti-green, probabilmente con la batterie volevano fare i furbetti come brumotti con l'acqua.
ZeroSievert11 Agosto 2024, 16:48 #19
Originariamente inviato da: sbaffo
2038!!! scelta scellerata di chiudere il nucleare per riaprire il carbone, alla faccia dell'ecologia!
Il bello è che lo hanno voluto i verdi tedeschi.


Guarda.. piu' si va avanti piu' mi convinco che alla fine non c'e' niente di green nella strategia tedesca ma solo interessi commerciali. Loro volevano il predominio tecnologico del settore energia con pale eoliche Siemens Gamesa e centrali "hydrogen ready" (ma che sarebbero andate a gas metano russo fino a chissa' quando) sempre prodotte da Siemens.

Il tutto corredato da pressioni politiche sugli altri paesi UE per accettare come "green" solo le tecnologie su cui l'industria tedesca aveva investito.

Peccato che limiti tecnici da una parte e crisi del gas russo dall'altra, questa strategia stia andando (fortunatamente.. perche' **decarbonizzare** con il metano e' un vicolo cieco) in frantumi.
sbaffo11 Agosto 2024, 16:55 #20
Originariamente inviato da: ZeroSievert
Guarda.. piu' si va avanti piu' mi convinco che alla fine non c'e' niente di green nella strategia tedesca ma solo interessi commerciali. Loro volevano il predominio tecnologico del settore energia con pale eoliche Siemens Gamesa e centrali "idrogen ready" (ma che sarebbero andate a gas metano russo fino a chissa' quando) sempre prodotte da Siemens.

Il tutto corredato da pressioni politiche sugli altri paesi UE per accettare come "green" solo le tecnologie su cui l'industria tedesca aveva investito.

Peccato che limiti tecnici da una parte e crisi del gas russo dall'altra, questa strategia stia andando (fortunatamente.. perche' **decarbonizzare** con il metano e' un vicolo cieco) in frantumi.
E forse i verdi erano le pedine inconsapevoli (o pagate...) di questi giochetti.

"i peggiori nemici dell'ambiente sono proprio gli ambientalisti (tedeschi)" fixed

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