Impronta CO2 delle batterie, l'UE vuole cambiare il calcolo e l'industria tedesca insorge
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 09 Agosto 2024, alle 16:59 nel canale BatterieLa Commissione Europea vorrebbe utilizzare il mix nazionale di produzione di energia elettrica per calcolare l'impronta di CO2 delle batterie, e ciò penalizza chi ha fatto investimenti in fabbriche sostenibili
21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe un'azienda dichiara di essere 100% green perchè compra crediti carbonici (invece di avere una produzione endogena green) è solo greenwashing. Mi pare che la UE lo aveva vietato nelle pubblicità infatti.
Non so come faccia a continuare la pubblicità dell'acqua eco-green (finto eco perchè coi crediti) di brumotti... è proprio la definizione di greenwashing
L’azienda che sfrutta i crediti sicuramente fa greenwashing, ma il meccanismo di vendita dei crediti ha comunque un suo senso logico. Se io produco crediti significa che ho avuto un comportamento virtuoso oltre ciò che era strettamente necessario per coprire i miei bisogni. Se ricevo denaro per questo, sarò incentivato a fare sempre di più. In sostanza per la collettività c’è comunque un ritorno, non importa quale azienda faccia Green reale, l’importante è che il totale aumenti.
Giusto però vietare pubblicità a chi non ha davvero una fabbrica più sostenibile.
In effetti lo ho pensato cercando di darmi una spiegazione, potrebbe avere senso, nell’ottica generale di migliorare i mix di tutte le nazioni.
[U]Giusto però vietare pubblicità a chi non ha davvero una fabbrica più sostenibile.[/U]
Probabilmente per le batterie hanno fatto un ragionamento simile a quello per la pubblicità, il sistema dei carbon credit funziona a livello collettivo, ma il singolo non può vantarsi (pubblicità o certificare (batterie) di essere green perchè paga i crediti.
E' come se io pagassi le multe stradali e poi dico che sono un santo alla guida perchè le ho pagate tutte.
un delirio
Quoto. E sorge la domanda: a chi va "l'energia non green?", viene penalizzato in maniera equivalente? Perchè se le quote di CO2 servono solo a fare belli alcuni prodotti d'esportazione mentre il resto va a lignite di green c'é poco in tutta la faccenda.
EDIT: tra le altre cose, dare certificazioni "100% green" in un paese che talvolta si ritrova a produrre quasi al 100% fossile e ha forse il mix piú sporco d'Europa dopo la Polonia fa abbastanza ridere.
EDIT 2: si capisce il nervosismo dell'industria tedesca anche dal fatto che le centrali a carbone potrebbero essere spente solo nel 2038. E questo supponendo che i fantomatici storage e reti a idrogeno funzionino..
https://montelnews.com/news/b22ab34...mps-up-ministry
Non capisco perchè ritieni il sistema dei certificati sbagliato.
dato che conta il risultato ambientale complessivo, se qualcuno che non è virtuoso si trova costretto a "sovvenzionare" chi lo è di per se non è negativo.
Anche perchè in certi comparti è difficile essere virtuosi, in altri le condizioni consentono di fare di più del minimo sindacale.
Alla fin fine è un mercato della virtuosità, il giusto/sbagliato diventa quasi solo una questione di prezzi : se si rendono le esternalità negative decisamente care qualche risultato lo si dovrebbe ottenere
dato che conta il risultato ambientale complessivo, se qualcuno che non è virtuoso si trova costretto a "sovvenzionare" chi lo è di per se non è negativo.
Anche perchè in certi comparti è difficile essere virtuosi, in altri le condizioni consentono di fare di più del minimo sindacale.
Alla fin fine è un mercato della virtuosità, il giusto/sbagliato diventa quasi solo una questione di prezzi : se si rendono le esternalità negative decisamente care qualche risultato lo si dovrebbe ottenere
Il sistema in sè è giusto, è un incentivo alla transizione ecologica, ma non basta/non funziona in tutti i casi.
EDIT: tra le altre cose, dare certificazioni "100% green" in un paese che talvolta si ritrova a produrre quasi al 100% fossile e ha forse il mix piú sporco d'Europa dopo la Polonia fa abbastanza ridere.
Anche la Fiat compra crediti carbonici da Tesla, ma non è certo altrettanto green. Te l'immagini la pubblicità del Doblò diesel con la scritta "eco-green" e in piccolo "crediti compensati" , si urlerebbe al greenwashing giustamente, infatti fiat si guarda bene dal farlo. (Apple invece ci ha provato ed è stata redarguita dalla UE)
Il bello è che lo hanno voluto i verdi tedeschi.
In più c'è il discorso "calderone" che dici tu, che fa parte sempre delle storture: se io produco la mia energia green e la uso ok, ma se la compro dalla rete, che l'Eni di turno mi faccia il contratto 100% rinnovabile è una bazza perchè vuol dire che a qualcun altro andrà più "sporca" perchè la somma sempre è quella. Se prelevo acqua da una piscina comune il livello è quello per tutti e anche l'acqua è la stessa per tutti, si mischia, la rete elettrica nazionale è la stessa cosa, perciò dire che a me arriva solo acqua/elettricità pulita e a te no è solo una bazza commerciale, ma anche fosse vero la sto togliendo a qualcun altro perchè il mix totale della rete resta uguale.
In questo senso forse si parla di mix energetico nazionale invece che certificati finti-green, probabilmente con la batterie volevano fare i furbetti come brumotti con l'acqua.
Il bello è che lo hanno voluto i verdi tedeschi.
Guarda.. piu' si va avanti piu' mi convinco che alla fine non c'e' niente di green nella strategia tedesca ma solo interessi commerciali. Loro volevano il predominio tecnologico del settore energia con pale eoliche Siemens Gamesa e centrali "hydrogen ready" (ma che sarebbero andate a gas metano russo fino a chissa' quando) sempre prodotte da Siemens.
Il tutto corredato da pressioni politiche sugli altri paesi UE per accettare come "green" solo le tecnologie su cui l'industria tedesca aveva investito.
Peccato che limiti tecnici da una parte e crisi del gas russo dall'altra, questa strategia stia andando (fortunatamente.. perche' **decarbonizzare** con il metano e' un vicolo cieco) in frantumi.
Il tutto corredato da pressioni politiche sugli altri paesi UE per accettare come "green" solo le tecnologie su cui l'industria tedesca aveva investito.
Peccato che limiti tecnici da una parte e crisi del gas russo dall'altra, questa strategia stia andando (fortunatamente.. perche' **decarbonizzare** con il metano e' un vicolo cieco) in frantumi.
"i peggiori nemici dell'ambiente sono proprio gli ambientalisti (tedeschi)" fixed
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