CATL
CATL: una nuova batteria per auto elettriche capace di offrire 600 km di autonomia con 10 minuti di ricarica
di Rosario Grasso pubblicata il 26 Aprile 2024, alle 13:01 nel canale Batterie![CATL: una nuova batteria per auto elettriche capace di offrire 600 km di autonomia con 10 minuti di ricarica](/i/n/CATL_4C.jpg)
Il colosso cinese delle batterie ha presentato la sua nuova batteria Shenxing Plus EV, capace di garantire ben 600 chilometri di autonomia con una ricarica di soli 10 minuti.
246 Commenti
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il nucleare lo puoi spegnere di giorno e accendere di notte ? (e soprattutto, gestire alba e tramonto ?)
se sì, va bene nucleare, altrimenti ci vuole il gas (vedi il mio post più sopra)
il nucleare comunque non serve spegnerlo in senso lato, oltre ovviamente a non esser viabile la gestione di un reattore a fisisone accendi/spegni, in quanto la reazione è modulabile a seconda dei carichi.
di certo dato che non si avrà mai un consenso per poterlo utilizzare dovremo andare avanti con i fossili finchè si potrà.
ma con l'india (e non solo) che si prevede avrà richieste energetiche poderose nel breve futuro, chissà quanto fossile rimarrà disponibile tra qualche decade.
in effetti in Francia hanno centrali nucleari, e con i fotovoltaici avranno lo stesso problema nostro,
evidentemente in qualche modo riusciranno a gestirlo.
Comunque io il nucleare lo vedrei bene per produrre anche idrogeno.
E così faccio incazzare doppiamente gli EVvari delle batterie
Il tentativo precendente in Israele è stato un totale fallimento, forse perché troppo in antucipo sui tempi.
Questo di Nio sembra andare meglio, ma vediamo la sua evoluzione anche in chiave dei costi infrastrutturali.
L'idea di fare pagare la batteria migliore come un surplus per brevi periodi d'uso, non è così sbagliata. Ma anche per questo, è presto per giudicare
il fabbisogno di giorno è già coperto dai fotovoltaici
il nucleare lo puoi spegnere di giorno e accendere di notte ? (e soprattutto, gestire alba e tramonto ?)
se sì, va bene nucleare, altrimenti ci vuole il gas (vedi il mio post più sopra)
Ma ancora ancora fosse solo nucleare e gas è un compromesso che posso accettare.
Però tutto il resto va spento e possibilmente spento da ieri.
https://cnevpost.com/2024/04/29/nio...50-kwh-battery/
Primo l'esubero c'è solo in estate e secondo l'esubero è su tutte le rinnovabili, non nel fotovoltaico ed è una cosa con cui dobbiamo condividere visto che non possiamo regolare il sole.
Se fossimo in esubero di fotovoltaico avremmo già risolto tutto, di giorno pompiamo l'acqua nei bacini artificiali con il fotovoltaico in esubero e di notte usiamo l'idroelettrico.
I combustibili fossili vanno bene come energia di emergenza perché facilmente stoccabili, gestibili.
Primo l'esubero c'è solo in estate e secondo l'esubero è su tutte le rinnovabili, non nel fotovoltaico ed è una cosa con cui dobbiamo condividere visto che non possiamo regolare il sole.
Se fossimo in esubero di fotovoltaico avremmo già risolto tutto, di giorno pompiamo l'acqua nei bacini artificiali con il fotovoltaico in esubero e di notte usiamo l'idroelettrico.
I combustibili fossili vanno bene come energia di emergenza perché facilmente stoccabili, gestibili.
Quali bacini artificiali... dimmi te dove li fai in Italia i bacini artificiali per pomparci l'acqua. Tra l'altro non è che serve un bacino paragonabile a un laghetto per fare quello che dici servono bacini molto in alto o comunque con dislivelli adeguati e che possano contenere milioni e milioni di m3 d'acqua.
In Italia ammesso che riesci a trovare aree idonee, e sinceramente non saprei nemmeno da dove iniziare, significherebbe sventrare il territorio.
Non penso che ad oggi esista anche solo una bozza di piano che miri a tale scenario e sarei felice che mi smentissi sia chiaro ma quella che descrivi per la geografia italiana è sostanzialmente fantascienza.
Il problema è che dovresti avere a valle un bacino di raccolta perlomeno pari alla quantità di acqua che fai scorrere durante la notte e da un giro che ho fatto per le dighe qua nel bacino del Serchio che raccoglie le acque dell'appennino toscano, la cosa viene già fatta, ma su scala molto ridotta, inoltre tutto il sistema è studiato affinchè funzioni a cascata fra le molte centrali che esistono lungo il percorso, fra un bacino e l'altro c'è una condotta che porta l'acqua da una centrale all'altra senza gravare sul fiume, per cui la reimmissione potresti farla solo sull'ultima centrale, quella più a valle.
No, tu hai fatto un discorso confusionario. Avevi scritto:
Le buste biodegradabili non vengono riciclate perché non vanno riciclate. Vanno conferite nell'umido come gli scarti alimentari. Se ne vengono trovate negli impianti di vagliatura vengono prese e messe assieme ai rifiuti biodegradabili.
Una cosa si dice che è stata riciclata se recuperi i materiali di cui è composta e li reimmetti nel ciclo produttivo, per fare nuovi manufatti.
Ci sono gia' stati, anche se non sono tra i più energivori, che producono il 100% esclusivamente da fonti rinnovabili. Altri stati più grandi sono comunque a percentuali alte (Norvegia è al 99%; Uruguay, Venezuela, Nuova Zelanda sono sopra l'80%; Austria, Danimarca, Brasile e Colombia sono sopra il 70%).
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