Batterie agli ioni di sodio: boom di richieste e progetti, anche per Renault
di Giulia Favetti pubblicata il 02 Marzo 2023, alle 18:10 nel canale BatterieIl produttore cinese di batterie Farasis Energy inizierà presto a fornire a Jiangling Motors Electric Vehicle (JMEV), di cui Renault detiene la quota di maggioranza, pacchi batteria Na-ion per la piccola auto elettrica EV3
In queste ultime ore è già la seconda volta che parliamo di batterie agli ioni di sodio: la prima – pubblicata questa mattina – riguardava la piccola elettrica Sehol, un marchio di joint venture di JAC e Volkswagen Anhui.
Il produttore di batterie, Hina Batter, fino a poco fa forse conosciuto solo nel settore, è ora noto in ogni angolo del Pianeta grazie alla messa a punto di batterie agli ioni di sodio in tre formati, uno cilindrico, e due prismatici.
Nella Sehol E10X è stato montato il primo dei tre.
Farasis Energy, nell'Agosto 2022 aveva annunciato i propri piani per un nuovo stabilimento a Ganzhou, nella provincia di Jiangxi, con per una capacità annua finale di 30 GWh.
Ora che il polo produttivo è finito e operativo, la società ha reso noto di aver già convertito alcune linee di produzione, passando dall'assemblaggio di batterie al litio ternarie a quello di batterie agli ioni di sodio.
L'annuncio conferma quindi la fornitura di queste nuove batterie a JMEV che potrà pertanto iniziare la produzione di massa dell'EV3 entro fine Giugno.
Secondo alcuni esperti del settore i prossimi mesi vedranno un vivace fermento di attività inerenti alle batterie agli ioni di sodio, più economiche rispetto alle sorelle al litio, adattissime, quindi, per rendere abbordabili alcuni modelli di city car elettrici.
Fra i grandi nomi che lo scorso anno avevano a loro volta mostrato interesse nei confronti di questa chimica, si vociferava ci fosse anche la cinese BYD.
Sebbene la società abbia successivamente smentito, a Gennaio la casa automobilistica ha annunciato un'auto elettrica piccola e economica - il cui prezzo dovrebbe essere compreso fra gli 8.200 e i 13.700 euro – cosa che sarebbe in linea con l'utilizzo di batterie agli ioni di sodio, piuttosto che al litio.
CATL ha a sua volta presentato, nel 2021, la prima generazione di una batteria agli ioni di sodio annunciando al contempo che entro il 2023 avrebbe stabilito una catena di fornitura per la nuova tecnologia.
Spostandoci in Europa, nel 2022 la svedese Altris annunciò il suo primo impianto di produzione di materiale catodico agli ioni di sodio su scala industriale.
Della partita sono anche gli Stati Uniti, dove si sta concretizzando un progetto per la produzione di batterie agli ioni di sodio con la collaborazione di Natron Energy e Clarios, entrambe aziende produttrici di batterie (la prima agli ioni di sodio, la seconda agli ioni di litio).
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl Li può essere in qualche modo un limite perchè come tutte le cose, legge donda e offerta, se la richiesta di litio continua a salire irrimediabilmente salirà anche il prezzo.
Se invece esiste un mix di accumulatori è ragionevole aspettarsi che la domanda possa stabilizzarsi.
Le batterie al Sodiao, da quanto si dice, dovrebbero avere densità energetica minore anche se a quanto pare l prima gen dovrebbe stare intorno alla densità delle LFP. Niente male.
Il punto è che se in mobilità la densità energetica è importante negli accumuli statici molto meno.
Invece sono importanti cicli carica/scarica e prezzo.
Molto bene, avanti così direi.
Sarebbe interessante sapere il ciclo vitale di tali batterie e il tasso di decadimento prestazionale, nonché le possibilità di recupero. Sono speranzoso, l'unica cosa buona di questa artificiosa conversione elettrica di massa è stato accelerare la ricerca.
Questo produttore è cinese...
Per la densità energetica in un'altro articolo anche in questo citato davano 140 Wh/kg per le celle cilindriche e 120 Wh/kg per il pacco, che sono valori comparabili a quelli delle LFP. Gli investimenti nei brevetti delle tecnologie considerate low-cost fino a poco tempo fa ora sicuramente avranno un altro aspetto...
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Il litio è in realtà abbastanza ben distribuito, l'esplosione di richiesta degli ultimi anni, sta facendo riconsiderare il fatto di lasciare lo sfruttamento dei giacimenti solo a paesi dalla forte tradizione mineraria, come appunto l'Australia.
Il Li può essere in qualche modo un limite perchè come tutte le cose, legge donda e offerta, se la richiesta di litio continua a salire irrimediabilmente salirà anche il prezzo.
Se invece esiste un mix di accumulatori è ragionevole aspettarsi che la domanda possa stabilizzarsi.
Le batterie al Sodiao, da quanto si dice, dovrebbero avere densità energetica minore anche se a quanto pare l prima gen dovrebbe stare intorno alla densità delle LFP. Niente male.
Il punto è che se in mobilità la densità energetica è importante negli accumuli statici molto meno.
Invece sono importanti cicli carica/scarica e prezzo.
Molto bene, avanti così direi.
Per i grossi accumuli delle centrali elettriche le litio o anche le sodio non convengono tanto, ci sono le batterie a flusso redox che hanno costi molto più competitivi (simili all'accumulo idroelettrico) e bassi. Anche se è una tecnologia più recente esistono già centrali di accumulo in Cina e negli USA c'è parecchia ricerca accademica al riguardo.
Queste al sodio oltre che ad essere economiche per le segmento A, penso che nel giro di pochi anni le vedremo accoppiate al fotovoltaico residenziale.
Intanto gli ignoranti continueranno a baloccarsi con le solite leggende di esplosioni, degrado e terre rare a sproposito. Vedremo quando millantando l'impatto di estrazione (tutti sanno che gli idrocarburi non hanno impatto alcuno) dovremo suggerire loro di togliere il sale da cucina dalla dieta!
Questo è il solito commento medio(evo).
di cui Renault possiede quota di maggioranza.
No Renault è azionista di maggioranza di JMEV ( che poi bisognerebbe capire questo in Cina come si traduce a livello di diritto di voto) che il produttore di auto alle quali verranno fornite le batterie di Farasis.
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