Auto elettriche cariche in 10 minuti: merito di un nuovo tipo di batteria
di Rosario Grasso pubblicata il 06 Novembre 2019, alle 19:21 nel canale Batterie
I ricercatori della Penn State University riportano sulla rivista Joule di aver progettato una batteria elettrica in grado di caricare un veicolo elettrico per oltre 300 chilometri in circa 10 minuti
53 Commenti
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Pensate a chi abita in città.... A milano il 90% delle auto viene abbandonato letteralmente in mezzo alla strada o sui marciapiedi o altri posti più disparati.
Questo è sicuramente un problema da risolvere.
A meno che in un futuro il concetto di auto personale sarà molto ridimensionato se non addirittura estinto.
mica esiste solo l'idrogeno, ricordo di aver letto di pile a combustibile alimentate a metano, per dirne una.
Gia' piu' sensato e d'accordo per preferire le fuel cell a metano che pero' hanno il grosso problema di richiedere alte temperature di esercizio che comporta meno efficienza e bassa potenza rispetto al volume/massa anche rispetto alle fuel cell ad idrogeno , oltre che avere problemi di contaminazione della cella .
l'unica soluzione pensabile con le attuali e future tecnologie basate sul litio è standardizzare i pacchi e scambiarli presso le stazioni di servizio, oppure le ricariche lente.
Visto il posizionamento nel telaio delle batterie nelle attuali macchine, la sostituzione del pacco batteria non lo vedo una cosa fattibile, ma poi se acquistassi una macchina elettrica con la batteria nuova, col cacchio che la cambio con una batteria usata, è molto più praticabile la soluzione che stanno studiando, di caricare la batteria sostituendo l'elettrolita, questo metodo come tempi di ricarica sarebbero simili a quello delle auto a combustione.
D'altronde sono gli attuali limiti delle fuel cell ad idrogeno che da almeno 20 anni stanno cercando di superare. Ed almeno funzionano a 70-80 C e non i 6-700 C sperimentali o 1000 commerciali, delle fuel cell a metano.
Ad oggi, per quanto ci stiano lavorando anche progetti italiani, non siamo a questi livelli.
quindi il fatto che in citta' come milano solo 1 auto su 4 ha un box non e' un problema?
interessante.
sai quanto costa un trattore stradale ed un semirimorchio per il trasporto di carburanti?
quanti ne circolano ogni giorno? quali sono gli oneri e la frequenza di revisione di tali veicoli? il costo per i conducenti di tali veicoli? della formazione di tali conducenti? deposito di stoccaggio prodotti petroliferi? raffinerie? e via dicendo.
ci sono una miriade di altri aspetti che nè io nè tu conosciamo. parlare di costi ed ingombri (quale sarebbe il problema dell'ingombro?) e prendere una posizione senza considerare la differenza di impatto tra l'alternativa elettrica e quella a combustibile fossile è quantomeno sconveniente se non scorretto.
quando l'elettrico converrà ai padroni del discorso, sarà realtà che lo vogliamo o no. le tecnologie non trovano mai implementazione per il bene collettivo, vogliamo svegliarci?
un trwattore stradale costa una bazecola, inoltre ha il vantaggio di poter cambiare la direzione di trasporto. Potra 30.000 litri, ovvero 180MWh.
Un serbatoio interrato costa poche migliaia di euro (ne avevo compratu uno aziendale) e' piu' il costo dello scavo.
i depositi di stoccaggio e raffinerie serviranno anche sull'elettrico, salvo che credi alla barzelletta del solare o al fatto di vedere apparire 30 centrali nuke nonostante i verdosky
vero e' che non tutti gli aspetto sono facilmente intuibili, quelli ovvi invece mostrano che il costo elettrico, se non inventiamo di farlo pagare al solito lavoratore come il solare, mostra costi non sostenibili.
"le tecnologie non trovano mai implementazione per il bene collettivo"
verissimo, altrimenti non vedremmo tv 4k, suv e webcam sui cellulari da oltre 5M... per fare esempi spicci e meno impattanti.
Ma non avevo dubbi visti i precedenti.
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