Xiaomi
Xiaomi presenta il SUV elettrico YU7. Ecco il diretto concorrente di Tesla Model Y
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 10 Dicembre 2024, alle 10:52 nel canale Auto ElettricheXiaomi svela il suo nuovo SUV elettrico YU7, pronto a debuttare sul mercato cinese nel giugno-luglio 2025. Si tratta di un modello ambizioso che vuole conquistare grazie al suo prezzo aggressivo e a prestazioni di alto livello.
34 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn realtà non si può fare. Qualsiasi attività inquina in qualche modo.
ma noi ci organizziamo per trasgredire
Quindi secondo te, visto che oggi l'elettricità non è ancora 100% pulita, dovremmo continuare a respirare direttamente dai tubi di scarico delle termiche? Complimenti per la lungimiranza. Sai che per ogni litro di benzina o gasolio bruciato vengono emessi chili di CO2 e altre schifezze tossiche, vero? E queste non vengono solo 'prodotte altrove', come nel caso dell'elettrico, ma direttamente nei polmoni di chi vive in città. Poi la storia del peso... ma davvero? Allora secondo la tua logica dovremmo eliminare SUV e camion, giusto?
È una battaglia che non puoi vincere. Oggi come oggi ci sono gli elettroinvasati e i bastian contrari. Entrambe le categorie non sono in grado di ragionare in maniera costruttiva, inutile perderci tempo... guarda le risposte che ha dato a me.
Sui SUV però gli do ragione. Non importa con che tipo di carburante, sono auto inutilmente pesanti e grandi, comprate nel 90% dei casi per moda/presunto status (con la scusa della comodità, come se le normali station fossero delle auto da pista) che consumano (e quindi inquinano) di più, usano più gomma e freni (polveri sottili, inquinano anche loro) per fare la stessa cosa di un'auto bassa e di un paio di quintali in meno.
Non dico di abolirli ma di tassarli magari si. Almeno per dare una raddrizzata alla situazione e fare in modo che vengano comprati da chi ha reale necessità di un'auto più alta del normale.
I camion ovviamente non c'entrano nulla.
Non respiri dai tubi di scappamento, che, tra l'altro, emettono ben poco ormai.
L'elettricita' probabilmente non sara' mai prodotta al 100% pulita. Va visto l'intero ciclo per arrivare al prodotto finito. Altrimenti si fa lo stesso errore delle auto elettriche che non avendo emissioni di gas da uno scarico, non inquinerebbero.
L'elettricita' probabilmente non sara' mai prodotta al 100% pulita. Va visto l'intero ciclo per arrivare al prodotto finito. Altrimenti si fa lo stesso errore delle auto elettriche che non avendo emissioni di gas da uno scarico, non inquinerebbero.
"Non respiri dai tubi di scarico?" Forse non ti sei accorto che quei “pochi” gas emessi dalle termiche finiscono nei polmoni di chi vive in città, contribuendo a malattie respiratorie e morti premature. Ma certo, minimizziamo tutto, perché "emettono poco ormai".
Quanto al discorso dell’elettricità non pulita: sì, magari non è perfetta, ma almeno non avvelena direttamente le persone in centro città. Senza contare che la produzione energetica sta diventando sempre più verde, mentre i motori a combustione sono un vicolo cieco.
Perr quanto riguarda "l’intero ciclo produttivo", sei sicuro di aver fatto i conti ? Le analisi sul ciclo di vita (LCA) dimostrano che, nonostante l’impronta iniziale delle batterie, le elettriche sono molto più sostenibili nell’arco della loro vita.
Quei pochi gas di scarico finiscono prima nell'aria, assieme ad una quantita enorme di schifezze immesse da altre attivita' di un ordine di grandezza piu' inquinanti. Quest'aria non e' in una vasca chiusa, ma viene trasportata dal vento ovunque. Solo dove queste correnti d'aria sono insufficienti, l'aria inquinata ristagna ed ha una concentrazione piu' elevata. Altrove, cioe' nella maggior parte del territorio italiano, cio' non avviene, e che tu immetta in citta' o altrove, non fa differenza, e quello che conta e' quanto viene immesso in atmosfera. Quindi quete problematiche vanno affrontate a livello locale, non devastando una intera industria.
Vedi sopra.
Le analisi dimostrano che se tieni conto di tutto, il pareggio avviene dopo oltre 12 anni.
Il tuo ragionamento sembra voler giustificare l’ingiustificabile. Dire che i 'pochi gas di scarico' siano trascurabili perché 'l'aria non è una vasca chiusa' è semplicemente sbagliato. Questi gas finiscono nei polmoni delle persone, contribuendo a malattie respiratorie e morti premature, e non c’è alcuna scusa per minimizzare questo fatto. Il vento non 'magicamente' sposta via l'inquinamento senza conseguenze, e sostenere che altre attività siano 'più inquinanti' non cambia la realtà: ogni singola fonte di inquinamento conta.
I veicoli a combustione interna sono una delle principali cause di inquinamento urbano, e continuare a difenderli in nome di un'industria che si rifiuta di evolvere significa non solo ignorare le evidenze scientifiche, ma anche anteporre interessi economici delle lobby del petrolio alla salute pubblica. È ora di finirla con le scuse e abbracciare soluzioni che riducano realmente le emissioni, invece di cercare giustificazioni per perpetuare un modello insostenibile e dannoso.
Dire che il pareggio in termini di sostenibilità ambientale delle auto elettriche avvenga 'dopo oltre 12 anni' dimostra una conoscenza superficiale o distorta dei dati sul ciclo di vita (LCA). Studi recenti mostrano che, considerando l'impronta iniziale delle batterie e l’uso medio di un’auto elettrica, il pareggio delle emissioni rispetto a un veicolo termico avviene in realtà entro 1-3 anni, a seconda della fonte energetica utilizzata per la ricarica. Questo gap si riduce ulteriormente man mano che la rete elettrica diventa più verde.
Nei polmoni finisce l'aria, inquinata per vari motivi. Anche le schifezze emesse in cina ed india finiscono nei polmoni in italia.
Falso.
Una serie di sciocchezze da incorniciare. L'industria è stata costretta ad "innovare", con le conseguenze che tutti vediamo. La salute pubblica non c'entra nulla.
Quali studi? Quelli passati qui parlano proprio ci circa 12 anni, oltretutto considerando la bufalazza del mix energetico, quindi diluendo le maggiori emissioni per la produzione dell'energia necessaria per le auto nel calderone del mix attuale. Quando invece bisognerebbe considerare quasi unicamente produzione da fossili, con un pareggio di emissioni nel giorno del mai.
È vero che l’inquinamento è un problema globale, ma questo non vuol dire che quello locale sia trascurabile. I gas di scarico delle auto sono una fonte diretta di inquinanti nelle città, come confermato da uno studio dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), che identifica il traffico stradale come una delle principali fonti di NOx e particolato fine (PM10 e PM2.5) in ambiente urbano
Uno studio del World Health Organization (WHO) dimostra che i veicoli sono responsabili di una quota significativa delle emissioni di NOx, che contribuiscono a problemi respiratori e cardiovascolari. Inoltre, in molte città europee, il traffico è la fonte principale di inquinanti atmosferici.
Non sono sciocchezze. L’industria automobilistica è stata costretta a innovare da normative sempre più stringenti (es. Euro 6/7 e limiti CO2 UE). Ignorare il legame tra traffico veicolare e salute pubblica significa ignorare evidenze scientifiche consolidate, come quelle riportate dall’OMS
https://www.allaguida.it/articolo/i...rce=chatgpt.com
https://theicct.org/wp-content/uplo...-EN-jul2021.pdf
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